I nostri atleti vittoriosi su tutto il fronte calcistico intemazionale

I nostri atleti vittoriosi su tutto il fronte calcistico intemazionale I nostri atleti vittoriosi su tutto il fronte calcistico intemazionale Nel quarantennio dei rossa-biu Genova 1893^oiing Boys 3-1 Genova, 2 mattino. 11 Genova 1893 ha celebrato ieri il suo quarantennio con una magnifica e riuscitissima giornata di sport. In mattinata, presenti le autorità cittadine, fra le quali il Segretario federale dottor Giorgio Molfino, gli on. Berni, Leale e Ardissone. il cav. Guido Sanguinetl, ispettore sportivo federale, il rag. Silvestri, in rappresentanza di S. E. Arpinati, il Direttorio di Genova ed una folla di invitati e di soci, oltre che nu: merosi vecchi giuocatori rosso-blu, e stata scoperta, all'ingresso della grande tribuna la nuova denominazione del campo di Marassi, che da ieri appunto, porta il nome di Luigi Ferraris, un glorioso giuocatore e capitano del Genova, caduto valorosamente per la Patria. Ha pronunciato nobilissime parole l'on. Ardissone, presidente del Genova, dopo di che il dott. Molfino ha fatto l'appello fascista del commemorato. Nel pomeriggio una gran folla di circa 20.000 persone — tutte invitate poiché non vi sono stati ingressi a pagamento — ha assiepato gli spalti del campo, ed alle 14,30, al suono di marcie, hanno fatto il loro ingresso sul campo le forze rosso-bleu suddivise in due scaglioni. Apriva la marcia De Prà, il più vecchio fra gli attuali giuocatori del Genova, che recava il gagliardetto sociale ed era affiancato dai due più giovani boys, non ancora decenni. Questo primo plotone completamente composto di giovani al disotto dei sedici anni era al comando dell'istruttore, l'ex-centro sostegno Burlando, ed era seguito dal gruppo dei giuocatori delle squadre maggiori, al comando dell'allenatore Rumbold. Entu siastiche sono state le accoglienze della folla agli atleti fasciati di rosso e bleu. Terminata la sfilata intorno al campo sono poi entrati sul terreno gli svizzeri, accolti dalle note del loro Inno nazionale, e successivamente, i genovesi, essi pure accolti dagli inni patrii. Indi agli ordini di Caironi, si è ini ziata la partita. I bernesi hanno subito portato alcune belle azioni e, dopo soli dte minuti, sono pervenuti al successo in seguito ad un lungo traversone dell'ala sinistra Schicher, raccolto da Schott e messo in rete. Per circa un quarto d'ora gli ospiti sono stati in prevalenza ed, al 14', una fuga di Schott ha provocato unaj)ericolosa situazione per il Genova, e Guardoni è riuscito a rinviare la palla proprio dalla linea della porta, quando De Prà era già battuto. H pericolo ha messo, però, alla frusta il Genova, che, al 16' dopo una brìl. tantissima fuga di Ferrari, ha ottenuto il pareggio con Esposto. Al 22', su calcio d'angolo tirato da Stabile. Mazzoni di testa ha violato per la seconda volta la rete di Pulver ed, al 24', un calcio di rigore tirato dallo stesso Mazzoni è stato brillantemente salvato dal vecchio nazionale svizzero. Nella ripresa, a causa delle pessime condizioni del terreno, il giuoco è stato assai meno belilo che ncn nel primo tempo. Attaccando in prevalenza, il Genova ha tuttavia dominato senza conchiudere per circa mezz'ora, ottenendo solo una decina di calci d'angolo, poi i bernesi hanno avuto un finaie vivacissimo ed hanno ottenuto con Sohott un nuovo goal, non concesso, però, da Caironi. A due minuti dama fine Esposto, su passaggio di Stabile, ha ottenuto il terzo punto per il Genova. Poco da dire nei riguardi delia partita che ha visto ner due terzi del suo svolgimento la superiorità de! Genova sul Young Boys, ma che è stata guastata dal terreno pesantissimo, n Genova non aveva l'attacco in giornata felice (sote mente Ferrari ed Esposto hanno brillato) mentre la mediana si è comportata onorevolmente e la difesa ha avuto in Gilardoni e De Prà i suoi uomini migliori. La squadra del Young Boys si è dimostrata assai più a suo asrio che non il Genova sdì terreno pesante ed ha gluocato con molto affiatamento, ma senza apparire formidabile. Una buona squadra, nella quale il giuoco dei tre inglesi Smith, O' Keill e Handty si fcrìde bene con quello dei comparai. Individualmente il portiere Pulver, il terzino Volery, il centro sostegno Smith e l'ala destra Schott sono ap■ parsi migliori dei compagni. Nella tribuna d'onore, oltre a S. E. il prefetto Mormino, al segretario federale dott. Molfino, agli on.Ii Ardissone e Barai e ad altre autorità, si notava il primo presidente del Genova, ing. Grave SeJls, ed altri ex-presidenti della società concittadina, fra i quali il comro. Davidson e Goezloff, quest'ultimo venuto appositamente da Londra per la ricorrenza. Le squadre: - , Genova: De Prà; Gilardoni e Svigno; Sala, Godigaa e Frisoni; Stabile, Bsoosto, Casanova, Mazzoni e Ferrari. Young Boys: Pulver; Volery e Siegrist: Fasson, Smith e Zilthener: Schott, Handely, O' Nei!!, Hoschtrasser e Scicher. Fiorentina-Servette 4-2 Firenze, 2 mattino. Ideale partita di allenamento per la Fiorentina. Non si " squadra migliore del laI nqninaurAmrvcUdbL(gd(sptpshztèvraci linpspsstdsbdznmslBfibsam2pmagpcstdmednssribFRCScbimhpmccmovpvmsgppcnp.l! tpoteva scegliere servette per impegnare seriamente i viola. Il giuoco I ltplereiSìrÙftosuTpaU^r^ loce svolto dalla squadra ospite haj servito meravigliosamente agli atleti! fiorentinì per completare la prepara-1 zione necessaria per il grande incon- tro di domenica prossima, nel quale! si troveranno di Fronte lo squadrone I juventino. |Anche oggi contro il Servette i vio-1 te hanno saputo imporsi; pure privi1 di Ballanti, Fizziolo e Gazzari, i fiorentini hanno contrapposto al ritmo veloce delle azioni elvetiche un'andatura altrettanto veloce e una padronanza sulla palla che ha portato al giusto risultato. Dei due tempi, il mi gìiore per la Fiorentina fu 1) primo, al contrarlo che per gli svizzeri i quali,, per evitare un punteggio troppo gra-l ve, si sono maggiormente impegnati | ne! secondo, presentandosi sul campo I con opportuni spostamenti nella linea di attacco. Cosi, mentre nei primi I quarantaclnque minuti di giuoco, si è i vista la mediana viola sviluppare un! efficace giuoco di attacco, nella secon-1 da parte della partita, i sostegni.no-1rentini sono stati assai impegnati in ;difesa. DegU uomini svizzeri, 11 più!attivo è stato il mezzo sinistro Taxi(passato poi a mezzo destro), uomo di jfraudi risorse tecniche. Dopo di lui piaciuto iJ centro mediano Loichot e, 'quindi, il terzino sinistro Dobouchet e il nazionale Sechehaye, che si è prodotto In taluni salvataggi veramente miracolosi. La Fiorentina schierava in campo nuovamente Prendato e l'ala destra ha segnato due goals con una intuizione e una prontezza da uomo di « classe ». Tutti gli altri uomini hanno fatto il loro dovere, mostrando la loro buona forma. La partita si è svolta dinanzi a un discreto pubblico. Dopo un susseguirsi di azioni piacevoli e scintillanti, in prevalenza fiorentine, Busini segnava il primo punto su un bel passaggio di Bigogno; al 24' Prendato raccoglieva a volo un tiro di Gringa e marcava nuovamente; al 35', terzo goal ancora per merito di Prendato, su passaggio pure di Gringa. Nella ripresa i viola si impegnano assai meno; ma, ciò, non ostante, chiamano più volte o a . o , o i o a n t e a u a n l n a a i i , o . e a . a l a , . : r a lai lavoro Sechehaye, finché al 16', Bo-' I nesini, su passaggio di Pitto, marca il quarto goal. Gli ospiti non si smonta-' no. Le loro azioni si fanno anzi più insidiose e veloci e Venturini compie alcune belle parate. Al 18' Tax, con un bel colpo di testa, scaraventa in rete il pallone che aveva ricevuto da Amado. n secondo punto svizzero è marcato al 38' su calcio di rigore tirato da Amado, poiché Vignolini aveva trattenuto un avversario, che da pochi metri stava per lanciare in porta. Un goal per parte è stato annullato dall'arbitro per fuori giuoco. Arbitro: Mazzarino di Roma. Le squadre: Servette: Sechehaye; Rappan e Dobouchet; Oswlad, Loichot e Marad; L'Hote, Amado (Tax), Kietolz, Tax (Amado) e Thurling. Fiorentina : Venturini; Magli e VIgnolini; Neri, Bigogno e Pitto; Prendato (Bonesini), Busini, Petrone (Prendato), Galluzzi e Gringa. Lazio-Urania 4-3 Roma, 2 mattino. La squadra svizzera dell'Urania è stata battuta dalla Lazio con un sol punto di scarto dopo un incontro non troppo interessante e guastato dalla pioggia, che aveva reso il terreno pesantissimo. Le condizioni del campo hanno maggiormente danneggiato i laziali, la cui prima linea non ha potuto svolgere il suo abituale giuoco ed è stata cosi infrenata dalla difesa avversaria, robusta e tenace, in numerose offensive, che, su altro terreno, avrebbero avuto esito diverso. I bianco-azzurri hanno dominato in tutti due i tempi e, nel secondo, la superiorità loro è stata più netta. Ciò nonostante, in tale periodo, in seguito a due improvvisi rovesoiamentì di fronte, gli ssvizzeri segnavano due dei tre loro punti, per merito dell'ala destra lasciata incustodita da Pontoni II. Ha fatto la sua prima comparsa in squadra Duilio Saladinl, il nuovo centro sostegno acquistato dalla Lazio e da poco giunto dal Brasile. L'italo-brasiliano, sul conto del quale non ci sembra U caso di dare per ora alcun giudizio definitivo, possiede senso di posizione, bel giuoco di testa e precisione nei passaggi. Nella ripresa Sturmer mandava Fantoni I negli spogliatoi e sperimentava Pastore al comando dell'attacco, sostituendo inoltre Ratto con Buscaglia. L'ex-milanista, a corto di fiato, si è disimpegnato abbastanza bene. I goals laziali del (primo tempo sono stati segnati, il primo, da Fantoni I, al 3', il secondo da Ratto, al 15'. Nel mimo tempo gli svizzeri segnavano al 29' per merito di Jaeggi IV. Nella ripresa i laziali si portavano rapidamente in vantaggio, segnando al 1' e al 3' per merito di Filò e di Buscaglia; gli svizzeri, però, con due fughe improvvise, sorprendevano la difesa bianco-azzurra tutta spostata in avanti e segnavano il loro secondo e terzo punto al 6' ed al 38' per merito dell'ala destra. Sono stati tirati cowplessivamonte 9 calci d'aogolo centro l'Urania e 5 contro la Lazio. Ambedue le squadre avevano a guardia delle rispettive porte giuocatori non propri. La Lazio infatti aveva sostituito Seleni con il « (romanista » Masetti e l'TJraoda il titolare con Marietti del Naipoli. Arbitro: Hazza. Le squadre: .' "*_^ Lasio: Masetti: BertagnS, Del Debbio- Serafini, Saladinl, Fantoni n; Filò, Bteigato, Fantoni I (Pastore), Ratto (Buscaglia), De Marte. Urania: Marietti; Niederker, Zite, Cougain, Cherubini. Stalder: Court ole, Sirvet, Jaeggi IV, Ross e Neuri. pddpdamqtffsgl'gritrtdemvcntrsgbdmmpdzLmmtmctsstrigmcdtcmtagnAhdcdcssfdstctNapoli-Hungaria 1-0 Napoli. 2 mattino. La squadra ungherese è scesa sul campo napoletano al gran completo, ben riposata dalle fatiche del suo giro italiano e decisa a riportare la sua prima vittoria. Se un risultato positivo non ha premiato i magiari, questi possono, però, vantarsi di avere, quasi costantemente, tenuto rincontro sotto il loro controllo, lasciando agli azzurri ben poche occasioni per minacciare 1 incolumità della rete di Szabò. In queste poche occasioni, poi, il Napoli ha mancato più volte il goal per precipitazione o per imprecisione. SI è avuta così ancora una volta la conforma dello scarso rendimento del pur brillante gioco ungherese, mentre il sistema più spiccio e sbrigativo italiano è ancora apparso quello più adatto a conseguire risultati van- La squadra ospite è apparsa forte e padrona del gioco in tutti I reparti, specie nella mediana, davvero formidabile, nel centro e in Baratky. La squadra napoletana, scesa in campo con qualche .leggero ritocco alla normale inquadra! tura, ha giocato una partita poco bril¬ ichttddne o I jjglla giornata per opera laute, durante la quale, però, si e^mes-1 sa in luce la rinnovata efficienza del terzetto di estrema difesa. L'attacco ha vissuto a sprazzi per l'impegno posto nel gioco da Vogliani, che, dopo qualche minuto, ha sostituito al centro bailustro, che è uscito in seguito a scontro Gli ungheresi hanno attaccato in prevalenza, specie durante il primo tempo che si è chiuso alla pari. Al 25 della reipo cne si tcnnì^rS^Sk n mlo^Saì Sì«ffor^a«aj Arbitro: Dattilo di Roma. ti! Le squadre: Napoli: Cavanna; yin- -1 cenzi e'innocenti; Gravisi, Buscaglia e n- Boltri; Benatti, Sallustro II, Vogliani e! rsallustro I), Ranelli, Ferraris. e I (^Ha ' Szabò; Mendel e Weber; i |Baratky, Gergli e Szaniszlò, Ottavi,!-1 Cseh, Kalmar, Spitz e Ticska. vi1 oo aoal Livorno-Rapid 4-3 Livorno, 2 mattino. La sconfitta dei viennesi non ha at- tenuanti Scesi in campo in pertette jal condizioni di freschezza dopo una ii,, settimana di riposo nella nostra città, ia-l m vantaggio di due goals al 13.o mi-iti | nut0 dj gioco, essi non hanno, forse, 1o I valutato "al giusto merito la a livornese Al 10.o minuto i mi I sono m vantaggio per merito di -Binè i cne caicia in rete su una debole n! respjnta di Lami. Al 13.o Bihan, <-he n-1 jnBanna il portiere amaranto, oggi o-1 emozionato e incerto, segna «li precin ; sione Le reazioni amaranto non hanù! effetto Un tiro di Silvestri è rexi . , in 'mcno dal palo e i difensori di j =^tii »j difendono con abilità. E' ui e, e ote n a a mo ni do un rin va io oral ssa a, te solo al 43.o che Bonivento, su.passaggio di Gertoi, può battere Raflil. Nella ripresa gli amaranto, sorretti dall'entusiasmo del pubblico, che incita i giocatori a gran voce, attaccano in prevalenza. Volante al 9.o serve Silvestri e il tiro, scoccato dall'ala, infila la rete senza che Rafhl, ingannato da un felino balzo di Nehadoma, tenti la parata. Il pareggio rianima ì livornesi, ma di nuovo i viennesi al 22.o si portano in vantaggio con Wesselik. Lo smacco punge sul vivo i concittadini che, con un fantastico t serrate » costringono i viennesi a una disperata difesa, ottenendo in pochi minuti nove calci d'angolo. Al 25.o Nehadoma rovescia in rete un perfetto centro di Dossena ed è ancora 11 centro amaranto che, su calcio d'angolo, battuto al 41.o, segna di testa il più bel goal della giornata. Arbitro Bevilacqua, di .Viareggio, S'enne'si ì! 1 J 1 Milano-Admira 4-3 Milano, 2 mattino. Dopo aver dato due giocatori per la partita di Bologna e tredici per quella di Monaco, le squadre milanesi hanno dovuto per forza di cose mettere in campo una selezione... alla rovescia, affidando la difesa dei colori ambrosiani agli elementi rimasti esclusi dalla prima e dalla seconda scelta. Si temeva quindi, ed a ragione, che la rappresentativa milanese non fosse in grado di fronteggiare validamente i prestigiosi fuoriclasse austriaci e che il confronto si risolvesse in un noioso monologo degli ospiti. Ma la sfiducia generale e l'assenteismo dei pubblico (poche migliaia di persone all'Arena) dovevano ricevere una solenne smentita. Come talvolta succede nel gioco del calcio, la raffazzonata compagine milanese ha trovato il modo di sbalordire e fornendo sul terreno un gioco pratico, veloce e realizzatore, ha raggiunto un rendimento insperato, superiore ad ogni previsione. La partita ha naturalmente acquistato in interesse; le fasi brillanti non sono mancate e per tutto l'incontro la combattività non ha fatto difetto sia da una parte che dall'altra. L'undici milanese ha messo in luce la grande giornata, di Frione, l'efficace mobilità di Ballerio e qualche bello spunto di Kossovel. Quasi tutte le azioni dei milanesi si sono impostate sulle estreme: gioco elementare, ma redditizio per un attacco che non poteva trovare di punto in bianco una coesione apprezzabile, nelle discese frontali, data la eterogeneità dei suoi componenti. Due goals sono stati direttamente segnati dalle ali; e gli altri due realizzati da Mihalich, sono stati preparati da impeccabili traversoni del velocissimo Frione, servito ottimamente da Moretti. L'Admira non è scesa in campo al completo. Mancava, fra l'altro, l'ala sinistra nazionale Vogl, sostituita da Facco. Del famoso duo di Londra non c'era dunque che Schall, il quale ha avuto sprazzi vivissimi di bel gioco e di pericolosità, segnando i tre goals austriaci e cogliendo in pieno la traversa con un tiro incontrollabile. Ciò ha saputo fare l'indiavolato interno sinistro austriaco, nonostante la severa sorveglianza a cui è stato costantemente sottopósto. Nel complesso l'Admira, pur lottando con baldanza ed animo, non ha dato l'impressione d'impegnarsi sempre a fondo, come ha fatto per esempio all'inizio della riprese., quando ha saputo segnare due' goals in tre minuti e mancarne un terzo in virtù della traversa già menzionata. L'inizio della partita ha subito presentato il miracolò dell'efficienza dei locali. La rappresentativa milanese è stata, infatti, più pronta dell'avversaria a ritrovarsi sul terreno un po' viscido, cosparso abbondantemente di segatura. Già al. 5' minuto Milano si è portato in vantaggio: cross di Frione, guizzo fra i terzini di;Kossovel e goal ìn.parabile. Poi Pedezzi ha dovuto sostituire per una decina di minuti il dolorante Turchi, caduto in uno scon- tro. Verso la mezz'ora, dopo qualche] buona occasione sciupata dagli attaccanti viennesi, Milano ha segnato il secondo goal con un'azione del tutto simile a quella del primo goal, con la differenza che Kossovel ha effettuato il cross e Frione ha realizzato. A due minuti dalla fine Schall, spostato sulla destra, ha fulminato nella rete di Ceresoli il primo goal austriaco. Inizio spettacoloso dell'Admira nella ripresa. Al 4' minuto Schall ha concluso irresistibilmente una discesa in linea, con un tiro dal basso all'alto imparabile. Al 7' lo stesso Schall ha mesK3 ir, rete da pochi passi, approfittanti di una scivolata di Ceresoli, su tiro parabolico di un mediano austriaco. Ormai in vantaggio, l'Admira ha rallentato un po' il ritmo delle sue azioni; di ciò ha approfittato la squadra milanese, che, al 25' ha potuto acciuffare il pareggio con un colpo di testa di Mihalich, su cross di Frione. L'Admira ha dato subito cenni di risveglio, ma un goal segnato al 29' da Siegl é stato annullato per fuori giuoco, in verità discutibile. Al 35' solita fuga di Frione, traversone impeccabile a mezza altezza deviato lievemente da un terzino, scatto di Mihalich e goal preciso. In totale la squadra di Milano ha fruito di 6 calci d'angolo subendone due. Arbitro: Umberto Gama. Milano: Ceresoli; Gianfardoni e Ballerio; Moroni (Gruden), Turchi e Demaria II; Frione, Moretti, Visentin, Mihalich e Kossovel. Admira: Zohrer; Pavlicek e Jauda; Urbanek, Hummenberger e Miridski; Siegl, Klima, Stoiber, Schall e Facco.