Gli "azzurri,, d'Italia vittoriosi per 3-1

Gli "azzurri,, d'Italia vittoriosi per 3-1 L'INCONTRO CALCISTICO ITALO-TEDESCO AL LITTORIALE Gli "azzurri,, d'Italia vittoriosi per 3-1 La nostra « nazionale » supera la sorpresa di un fulmineo attacco e, nonostante privata del suo centro sostegno, ritrova ne||a classe e nel cuore la via alla netta affermazione della sua superiorità Bologna, 2 mattino. L'incontro si iniziò con un 'pìccolo cólpo di acena. Quasi al primo movimento concordato che avveniva in campo, certo al primo attacco condotto dagli ospiti, la Germania segnava. Avanzata dell'ala, sinistra Kobieski, che sorpassa in corsa Pizioto, inganna con una finta Monzeglio e centra a mezza altezza e rapidissimo; tocco di testa detta mezz'ala destra, che depone il pallone sul pie- [de del centro attacco Róhr, tiro dì\quest'ultimo, secco, preciso, fulmineo. Gianni battuto. Nulla da fare, nulla da eccepire. Questo successo dei tedeschi fece l'effetto di una ondata di gelo sui sostenitori dell'* undici » azzurro. Praticamente la squadra italiana entrava in lotta col fardello di un punto al passivo: che eravamo al primo minuto di giuoco e una buona metà degli uomini non aveva ancora toccata la palla. Il « crescendo » italiano L'offensiva tedesca perdura alcuni minuti. Come elettrizzati dall'improvviso successo raggiunto, gli ospiti premono sulla nostra difesa, riversa<>idosi tutti all'attacco. Nel volgere di brevi istanti, Gianni, è chiamato a fermare due palloni difficili: il primo su tiro alto dell'ala sinistra, Kobieski, il secondo su una improvvisa cannonata dell'ala destra, Bergmann. Gradatamente, però, gli « azzurri » entrano in azione. Essi si or¬ \ganizzano, bloccano gli attaccanti {avversari, chiudono loro la via. I te deschi, malgrado l'intenso lavoro che svolgono, perdono l'iniziativa. Ed è allora li volta degli italiani di comandare. La squadra impiega qualche tempo a mettersi in azione, ma la lentezza a trovare il giusto funzionamento è compensata dalla continuità del « crescendo » dell'azione. Ogni minuto che passa l'unità gioca meglio, ogni attacco che si sviluppa ha fondo più tecnico e carattere di maggiore intesa fra gli Mommi. Al quarto d'ora l'« undici » nostro è lanciato a pieno. Ai 20 minuti esso ha già pareggiato, superando il dislivello iniziale: prima della mezz'ora ha già sfiorato da vicino l.: vittoria in tre o quattro occasioni: con la mezz'ora la vittoria stessa già l'ha raggiunta e la tiene saldamente in pugno. In campo, in questo momento, non vi è più che una squadra, che ; , , gh ospiti appaiono come travolti,\, , .. „. r, .. . ' [sbandati e sconvolti. Quattro, cinque ìdegh attacchi che m questo periodo\svolgono gli italiani sono di classica ifattura: giuoco largo dal centro me-\ diano alle ali per portare t due ter-1Zini avversari alla maggiore distan- {za l'uno dall'altro, e, quindi, infiltra- \zione diretta degli uomini centrali. \Al momento culminante, una voltaÌSchiavio scivola sul'difficile terreno, 'un'altra Orsi colpisce una gamba del ' portiere, una terza il portiere germa- jnico devia con un balzo felino un toc-1}co di Ferrari a Schiavio. tStilettata della sorte i va, proprio quando la squadra ha \raggiunto il suo pieno rendimento e ' si impone e scatena l'entusiasmo de-1 gli spettatori, quella che può essere definita come una autentica stiletta- \ta nella schiena viene a fermarla e jstroncarla. Saltando per colpire unYpallone alto, Monti e Malik danno \ l'uno con l'altro una testata formi- dabile. Il tedesco resta un momento {;„rn,WÌJA n\r\\ nvnLi.-ni,o ■ 7-' f r, 7\n 11 r\ M%S_ \intontito, poi prosegue; l'italiano, viceversa, rimane a terra: ha il nuso profondamente inciso, come se avesse picchiato contro un ostacolo di ferro. Trasportato sanguinante fuo- ri del campo, egli perde conoscenza \sulla linea del campo, prima che un dottore possa intervenire. Mancano ipochi minuti alla metà tempo e, per\ìnon perdere il diritto al cambio di iimi giuocatore, come dagli accordi \presi prima, sì fa entrare in campoColon\bari. La gara si trascina fino]jal riposo. Dalla visita medica fatta\nell'intervallo risulta che la ferita di MoHfi, che è subito rinvenuto, nonha carattere alcuno di gravità. Alla ripresa gli con rinnovata energia per otto minuti, precisamente come al primo tempo. Poi, precisamente come allora, l'ondata di assalto si smorza e perde di efficacia. E tornano allora ad attaccare gli « azzurri » in stile ohe mette ogni volta in serio imbarazzo la difesa avversaria. Verso il quarto d'ora, Schiavio segna, entrando con vigoria sul por- ospiti attaccano . . ! 1 i" ^'^ 0(1 tiere e terzino, a seguito di un allungo di Meazza. Tre ad uno. Il risultato è al sicuro e il giuoco che, pur conservandosi interessante, non lui più toccato il livello tecnico del primo tempo, cala di tono. Gli « azzurri, » portano ora un minor numero di attacchi, ma la incisività, la forza penetrativa non diminuisce. Una magnifica cornai- [nazione Meazza-Schiavio. Questi se\9W e l'arbitro annulla per «fuori ubgiuoco ». Un'altra splendida azione -intessuta fra i due * azzurri » porta nuovamente Schiavio a battere dì prepotenza il portiere tedesco che, nel frattempo, è stato cambiato per contusione del titolare. Questa volta la decisione dell'arbitro suscita un putiferio di proteste che pare non debbano avere più fine. Poi lunga mischia nell'area di rigore tedesca. Il \portiere, coi piedi sulla linea del fallo, si lascia sfuggire il pallone. Arriva ad agguantarlo dietro la schiena. Anche questa volta il pubblico reclama vivacemente il punto, che l'arbitro non concede. Infine altra mischia, due o tre tiri, due deviazioni miracolose in calcio d'angolo e la cannonata finale di Costantino, che colpisce, il portiere mentre questi sta rialzandosi da terra. Vittoria facile Noti si passerà più. All'estremo opposto del campo, i {tedeschi vanno all'attacco con mag gtuDzQtmgsfcgndgdvGpgmspsssclsdlscmlngiore insistenza, ma senza praticità laalcuna. Avanzate stilizzate sino w)sarea di rigore, ma facili da blocca-\Kre al momento culminante, quando\enon culminano già di per se stesse] in tiri privi dì ogni precisione. La seconda lìnea italiana si tiene prevalentemente sulla difensiva nel periodo finale e l'interesse della contesa cessa già prima che l'arbitro ponga fine alla medesima. La vittoria italiana fu di carattere relativamente facile. Gli « azzurri » ebbero praticamente il risultato della partita in tiìano fin dal momento in cui riuscirono a ristabilire l'equilìbrio del punteggio dopo l'infortunio iniziale. Risultò, infatti, chiaro sin da allora che una netta differenza, non vorremmo dire più propriamente di classe, ma certo di tono e di levatura pratica, divideva] i due contendenti. peferltcanmsmcm\dCome palleggio, ad esempio, ali\b\n~nm „„„ Intrinmnn nulla a deiide-< [ospiti non lasciarono nuua a aesiae-n ìe. n modo di bloccar la palla> di\L\passarla, di lavorarla in genere, éc igioco di testa, lo stile di corsa, era[g\ buono in quasi tutti gli uomini, in\v1qualcuno, anzi, eccellente. Qualcheyr {elemento sapeva anche smarcarsi iniq \maniera egregia per mettersi in 9ra-\s \do di ricevere la palla dai compagni.\tÌNon mancava la buona struttura fi-\d 'sica, e si poteva anche parlare di p ' prontezza di scatto e di buone doWm jf* velocità. Individualmente, quindi,^p1} giocatori dell'unità che la Germa-, ni giocatori dell'unità che la Germa nia aveva mandato a rappresentare gì suoi colori, possedevano, dal punto)^ti vista fisico c tecnico, doti, se nonìtdbi eccelse, per lo meno tali da sostene \re n confronto senza sfigurare, ' 1 La metodica tattica tedesca i tj Dove la squadra mostrò il suo\rtallone d'Achille fu nella tattica di\dgioco. Questa tattica pecca del di¬ Yfeito della uniformità. Difetto gra \ ve_ L'esperienza insegna che la mi- hcs glìor linea di condotta che si possa^p {seguire in combattimento presentant \ , i _ 7 1*7- ! —. 1Z j.l >aun lato vulnerabile nei riguardi dell'avversario quando non abbia la possibilità di varianti, quando essa rappresenti la sola risorsa a cui si possa ricorrere. Il tedesco è metodi- \co, si associa a un sistema e più non lo abbandona. Gioca al primo minuto come al novantesimo; comincia qvishitnt\COn un sistema e continua con quel i j0 per tuttala durata della lotta, con \vinto, quasi, che il successo non sia\ojQ conseguenza della perseve--u] ' janza, anche se questa viene a imp\c£rto momento a prendere l'aspetto di rfeWa cocchdaggine .s] sauadra nostra saueva come\r ua squaaia nostia sapeva l i n o - come contenersi con un simile avversario, _ . . ,. , . . . Essa sapeva che contro di lui e, in 1-un certo senso, bello poter giocare: lo sì può studiare, lo si può comprendere e, conseguentemente, lo si può controbattere. Parte dei giocatori nostri erano stati a Fruncoforte sul Meno due anni e mezzo or sono e ricordavano l'esperienza tattica di allora. Il giocatore tedesco fa della me- gIÌtodicità un difetto. Non batte che una via, non improvvisa, non si ri-, bella, non si arrabatta. Il guizzo dìì genialità che può risolvere una si tuazione senza significare deroga ad un sistema, egli non lo concepisce. Dopo dieci minuti di gioco gli « azzurri » sapevano come comportarsi. Questo spiega come l'esito della partita fosse nelle loro mani dal momento in cui fu raggiunto il pareggio e questo chiarisce come i difensori nostri potessero far fronte con fermezza di contegno e sicurezza di comportamento agli attachi che i germanici portavano nel periodo finale dell'incontro. L'edizione di squadra che la Germania mandò a Bologna variava in otto posizioni su undici da quella che a Duesseldorf aveva ultimamente affrontato l'Olanda. Gli uomini presentì nelle due composizioni di squadre erano Leinberger, Knopffle e Kobierski, il centro mediano il mediano sinistro e l'ala sinistra. Che la difesa fece ottima prova. I due portieri messi in campo salvarono la compagine da un disastro e i terzini furono tenaci, saldi, sulla palla, continuativi. Il centro, a cui il lavoro svolto dagli italiani nella giornata non recava intralci, potè svolgere il suo lavoro in libertà. Su di esso si potevano poggiare con relativa frequenza gli attaccanti tedeschi quando essi, nel loro sistematico gioco, poterono svolgere i loro temi preferiti e passaggi in linea o all'indietro; ma ogni qualvolta furono gli attaccanti nostri a entrare iti dlagone e a dare il tono proprio agli )scambi, Leinberger risultò travolto; \KnoPffle> Ver Parte ma> A* duro \e tf.™™>*™0 lavoratore e nulla più. ] £ «****» comincio in modo ira] L'attacco cominciò in modo passionante. Dopo un quarto d'ora, esso già mostrava irregolarità di funzionamento; dopo una mezz'ora era disunito; disunito nel senso che risultava spezzato in due settori tpt■| l'uno, quello di destra, formato doti tre uomini della Bayern, di ilfowaco,| che si intendevano e lavoravano in I accordo, l'altro riassunto nell'ala sinistra. Come tratto di unione, la mezz'ala sinistra, un giovane che era! stato inserito nella linea essenziale mente a scopo di ringiovanimento e che finì, alla prova pratica, per non\ mostrasi all'altezza della situazione. Un felice binomio Contro questa unità forte di meto\do, erudita in fatto di tecnica e de- \bole in punto dì pratica, ali azzur- < ■ ■ \ i"«"ou, yu . usuili n » s,. portarono m modo lodevole, \L>attaJ0 fn la te miglìore della éc ■ Ja ^ che ^ u mi_ [gliori soddìsfazionì,n binomio Schia\vio.Meazga fu nella giornata n setto. yre più red(Mtizio deìla linea, contro iqueUa difesa ch6) a unanime ricono. \scimento dei tecnici e deua stampa \tedesc(li rappresentava un blocco sal\do> un vero biOCCo indiscutibile del p« undici ;> germanico, questo binoWm;lo si ,-TO.p0se_ jjra da attendersi che ^perrar^ dopo la recente indisposizio, ne> non giungesse a toccare il suo mi glìor Uvello (U rendhnsnto 0 cedesse )^ dìslanza e che 0rsL conseguenìtemente> ne venisse in certo quai m0. do a soffrire. Ma Schiavio e Meazza brillarono non solo nel confronto con i compagni di linea, ma per il carattere tecnico che seppero dare alle lo\ro combinazioni e a tutto il lavoro \della linea. Questa linea di attacco ha la necessità di avere alle spalle un centro mediano dalle possibilità costruttive di Monti. Distribuzione ^pronta, larga, fatta con mezzipotennti e con assoluto altruismo occorre a >a.t„n4n rlnlln ai/iamWU,. ... ^ / „ questo attacco dalle possibilità notevolissime. Scomparso Monti, il gioco cambiò immediatamente di tono. Il che non significa appunto a Colombari, che ha altro stile e altre attitudini e che, in fatto di lavoro puramente distruttivo, fece pienamente il suo dovere nel secondo tempo. Bertolini, contrapposto alla parte migliore e più \or9^ico dell'attacco germanico, fu -uno dei migliori uomini in campo. ' — • • pioto entrò in campo col morso dell'emozione? Apparve nettamente .scombussolato nel primo tempo; si\riPrese ™ seguito e terminò egre-i a giumente; farà meglio indubbiai)\en te alla sua seconda prova. La difesa estrema mostrò nei ter zinì qualche difetto di posizione buone doti- di sicurezza sulla palla Fu all'altezza della situazione. Gianni non cor,. :iise errori in tutta la partita. Vi è ragione di essere soddisfatti Idi come andarono le cose a Bologna. ÌL'inqudratura della squadra ha re- e sistito al collaudo e la squadra ha e fatto una buona prova. Il risultato, da parte sua, avrebbe potuto pren- dere altre proporzioni con un po' di fortuna. Meglio così. Una larga marcatura avrebbe forse dato illusioni e chiuso gli occhi sulle difficoltà détta strada che agli « azzurri » rimane da percorrere. VITTORIO POZZO.

Luoghi citati: Bologna, Germania, Italia, Olanda