Una ispiratrice della letteratura di Amerigo Ruggiero

Una ispiratrice della letteratura Una ispiratrice della letteratura NEW YORK, dicembre In un torrido pomeriggio di luglio un professore di matematica della Università di Oxford, dignitario e predicatore della « Christ Church » di quella istituzione, sedeva all'ombra di un gran mucchio di fieno in vicinanza di una cittadina sulle rive del Tamigi. Era circondato da tre ragazzette, tre sorelline che non gli davano pace con un fuoco di fila di domande insistenti mentre egli aveva una gran voglia di stendersi a dormire. Era tanto stanco : aveva remato durante tutto il tragitto fin da Oxford sotto un sole cocente per portarle in barca nelle vicinanze di Goslow c per via le ragazzine lo avevano assalito pregandolo di raccontar loro una storia. All'ombra del mucchio di fieno non si quietavano ancora : — E che avvenne dopo? — E dopo? E dopo? Il professore non vide altra via di salvezza che fingere di appisoarsi. Non senza pero che la ragazza più grandetta di nome Alice non gli avesse carpila una promessa. — Lo scriverete questo per me, per piacere? — Sì, sì lo scriverò per te, purché adesso mi lasciate in pace. — E ci metterete anche delle bele figurine dentro? — Sì, sì ce le metterò, ma adesso andate via finché mi riposo un poco. Quel caldo pomeriggio era del 4 uglio 1862, il professore di matematica era Charles Ludwig Dodgson, diacono della « Christ Church » e le agazze erano le tre sorelle Liddell, figlie del Rettore del Collegio dela « Christ Church ». Il professore Dodgson segnò nel suo diario : « Ho fatto una escursione lungo il fiume fino a Gostow con le tre ragazze Liddell, Prendemmo il té sulla riva e non tornammo alla « Christ Church » fino alle otto e mezza. In questa occasione ho raccontato loro una storia fantastica delle « Avventure di Alice sotto terra » che ho intrapreso a scrivere per Alice Liddell ». Nacque così uno dei più noti ed amali classici della letteratura infantile anglosassone, quella « Alice n Wonderland » che per molte generazioni ha fatto sbarrare gli occhioni di milioni di bambine in tutte e terre dove risuona la lingua inglese e che fa desiderare loro di diventare, non fosse che per un momento, la fortunata Alice della Terra delle Meraviglie. Quale bambina n America, in Inghilterra, in Australia non ha sognato di viaggiar sottoterra e incontrarsi col Coniglio Bianco, il superbo Bruco, la Lepre di Marzo, il Tricheco, il Carpentiere che andava a passeggiare con le ostriche lungo la riva del mare, il Cappellaio pazzo, la Duchessa e tutta la strana popolazione uscita dalla fanasia del professore di matematica di Oxford. Perchè, altri fibri per ragazzi, di cui è ricchissima la letteratura anglosassone possono apparire, piacere per qualche anno, essere facilmente dimenticati. Ma di « Alice in Wonderland » si moltiplicano edizioni su edizioni. Fu un mattino incantato del giorno di Natale del 1862 quando la piccola Alice aprendo la scatola dei doni vi trovò un volumetto manoscritto con illustrazioni a penna, legato in un marocchino che portava il titolo in lettere d'oro: « Alice's Adventures Underground ». Il nome dell'autore : Lewis Carroll. Il degno diacono e professore di matematica aveva stimato non conveniente alla propria dignità apporre il suo nome vero ad un libro di fiabe. Gli strani scherzi della sorte: pochi conoscono il professore di matematica Charles Ludwig Dodgson e i suoi lavori in tale materia, ma tutti conoscono Lewis Carroll, l'immortale autore di « Alice in Wonderland ». Il quale aveva una personalità assai complessa. Nella sua qualità di professore e predicatore era un essere piuttosto noioso e pesante a dire di quanti lo avvicinarono. Ma mentre tormentava l'esistenza degli studenti di Oxford con le sue lezioni su Euclide, egli trovava la maniera di mandare di tanto in tanto dei versi al « Punch », il famoso settimanale umoristico e satirico, e di scrivere altri libri fantastici come « Through the Looking Glass », « Phantasmagoria », « The Hunting of the Snark». E' inutile cercare « snark » nel vocabolario. Si tratta di esseri fantastici come il « boojum » ed altri disseminati nei suoi libri. Nella stessa matematica ricerco l'inusitato e lo strano e ne uscì fuori quel « Curiosa matematica » in cui mette in evidenza certe singolari combinazioni che possono risultare dalla scienza dei numeri. In fondo era una natura d'artista. Sentendosi inclinato per il disegno, voleva farne la passione esclusiva della sua vita, ma ne. fu dissuaso bruscamente da un amico che se ne intendeva, il Ruskin. Allora, per compenso, si at: tacco alla fotografia e sono suoi 1 migliori ritratti di Ruskin, fennyson, Salisbury e di altri eminenti personaggi dell'epoca vittoriana, compreso lo stesso principe di Gal: les, ciò che gli procurò vive lodi dalla regina Vittoria. Fece anche un ritratto di Alice Liddell come piccola fioraia, che Tennyson dichiaro esser la più deliziosa fotografia ch'egli avesse mai vista. Circa tre anni addietro e precisamente nel gennaio del 1932, l'Inghilterra celebrò il centenario aella nascita di Lewis Carroll. In tale circostanza si sparse per il mondo anglosassone la notizia straordinaria, incredibile: l'originale di «Alice in Wonderland », la bambina che aveva ispirato il libro di Lewis Carroll viveva ancora. Carica d'anni conduceva nel villaggio dove s'era ritirata la vita dignitosa di vedova di un gtgnedlcnupovnmttpgNvMdnmasldlcUlsrdHdstrldfsas«bgpvngrcassvMclC.dpstdmpcaqvalfmsltcdnuvo gentiluomo di campagna. Aveva avuto tre figli : due erano morti nella guerra mondiale, uno solo era ritornato. La notizia suscitò un interesse enorme. Per le nuove generazioni, da lungo tempo, la vera Alice del ontano pomeriggio di luglio e l'Alice della fantasia di Lewis Carroll non formavano che un personaggio unico : una di quelle entità che' popolano il mondo dei sogni e delle ombre. Ma per la vera Alice l'avventura non era terminata. Nel declinare della sua vita le se ne apprestava un'altra non meno meravigliosa di quella capitatale sototerra. Quando già toccava gli otant'anni fu invitata in America per prender parte ai festeggiamenti progettati in onore di Lewis Carroll. Non la piccola Alice Liddell attraversò l'Oceano, bensì l'ottuagenaria Mrs. Heargreaves : si appoggiava a due bastoni, ma la sua mente rimaneva vivace e pronta : rideva gaiamente alle vertiginose discese negli ascensori degli «skyserapers» e solo i lamentava che quegli espressi non e dessero — secondo il suo modo di dire — neanche il tempo di togliere a roba dagli scaffali. E una gran erimonia fu tenuta alla « Columbia Università » in cui il Presidente del'Istituzione, davanti a duemila perone, le consegnò la laurea ad onore in belle lettere. Perchè come uno dei professori si espresse: «Mrs. Heargreaves era una delle eroine della letteratura». Nè la qualifica embri esagerata. Come fu fatto noare in detta occasione, delle tre sorelline Liddell era la piccola Alice a favorita di Carroll ed era lei a domandare sempre delle storie che fossero un po' senza senso, come lei si esprimeva, in altri termini, che avessero della fantasia. Così egli si sedette al tavolo e avendo davanti « la pura serena fronte della bambina e i suoi occhi sognanti meraviglie » per creare un nuovo mondo per la di lei gioia. E invitata a parlare per la prima volta alla radio Mrs. Heargreaves, niente affatto intimidita dopo lunghi anni di ritiro in un villaggio rurale d'Inghilterra, affrontò la prova con disinvoltura e buona grazia. « Venir qui — ella disse — è una avventura sull'Oceano invece che sotto terra. L'America e New York sono luoghi tanto interessanti che visitarli mi riporta alla Terra delle Meraviglie. Io comincio a credere che quando Lewis Carroll descrisse a caduta precipitosa nella tana del Coniglio ebbe la visione profetica della discesa in ascensore dello Empire State Building. Quando fu presentata alle duemila persone adunae nello Stadio della « Columbia » disse che provava lo stesso eccitamento di quando Carroll le raccontò per la prima volta la storia di « Alice nella Terra delle meraviglie». Ed aggiunse: «Io rifletto alle volte, di quante storie il mondo è stato privato, giacché egli non si decise mai a scriver nulla fino a quando io non o indussi, con le mie insistenze, a farlo. Non avrebbe mai sognato, il modesto diacono, che io un giorno sarei venuta negli Stati Uniti a ceebrare il centenario della sua nascita. Se Lewis Carroll mi avesse raccontata la storia che sto vivendo adesso, mi sarebbe sembrata così strana come i racconti fantastici ch'egli usava narrarmi, prendendo me come la sua Alice del libro ». E Mrs. Heargreaves fu anche invitata ad andare a Filadelfia per vedere ancora una volta il manoscritto originale ch'era stato per tanti anni nelle sue mani. Perchè, prima di lei, in America, c'era venuto il libro, scritto e illustrato di propria mano dal Carroll, il libro inviatole in regalo nel lontano Natale del 1862. Questo era rimasto con lei fino al 1928, ma per ristrettezze finanziarie fu costretta a venderlo. Fu acquistato all'asta pubblica a Londra da un noto bibliofilo e collezionista di Filadelfia, il dottor A. S. W. Rosetibach, per la somma di 79.000 dollari. Il libro rimase esposto per molto tempo nella biblioteca pubblicaci quella città dove ebbi l'opportunità di vederlo con la chiara calligrafia di Lewis Carroll e i suoi disegni ingenui, non mancanti di originalità e intuito artistico. Gettai gli occhi non senza una certa commozione sulla dedica niente affatto sbiadita come se fosse stata scritta ieri : « Dono di Natale a una cara fanciulla in me moria di un giorno d'estate ». Il Rosenbach offrì di rivendere al pubblico inglese il manoscritto per 2000 sterline in meno di quanto le aveva acquistato. L'offerta cadde nel vuoto. Egli lo cedette, così, ad un altro collezionista, Eldridge Johnson, antico presidente della « Victoi Talking Machine Company » _ per 150.000 dollari. Un affare magnifico. Come ospite del dottor Rosenbach, Mrs. Reginald Heargreaves rivide ancora una volta, prima di ripartire per l'Inghilterra, il manoscritto della sua infanzia alla cui fama la memoria di lei resterà indissolubilmente unita. Ed in questi giorni è giunta la notizia che Mrs. Heargreaves, l'antica piccola Alice Liddell, è partita per una nuova avventura nella Terra delle Meraviglie da cui più non si ritorna. Anche questa volta il mondo anglosassone s'è commosso: un altro anello che «ingiungeva la nostra età ai sogni e alle fantasie del passato s'è spezzato. Ma nella donna recentemente sparita c'erano due personalità: una veneranda signora di 82 anni che s'è spenta placidamente in un tranquillo villaggio del Kentland, Mrs. Reginald Hear grcaves, e una bambina che resterà sempre di dieci anni : Alice Liddell o Alice di «Wonderland». Fino a quando vi saranno bambini che leg geranno storie la Alice della Terra delle Meraviglie non morirà mai. Amerigo Ruggiero