Oltre seimila disoccupati riassunti in quindici giorni

Oltre seimila disoccupati riassunti in quindici giorni I PRIMI GRANDIOSI RISULTATI DI UN ACCORDO Oltre seimila disoccupati riassunti in quindici giorni La Federazione provinciale fascista di Torino comunica: L'Unione provinciale dei lavoratori dell'industria e l'Unione industriale di Torino, dopo 15 giorni di intensa attività svolta per la applicazione dell'accordo interconfederale 11 ottobre, segnalano che il numero dei disoccupati riassorbiti ò di 6163, tenendo presente che tale cifra rappresenta le effettive assunzioni accertate e controllate dall'Ufficio di Collocamento. — L'opera di assorbimento procede fi suo corso. La comunicazione della Federazione fascista sarà appresa con profonda soddisjazione non soltanto dalle categorie operaie ma da tutti i torinesi. Vagliate le varie situazioni delle mzicnde con accurato esame, il riassorbimento è avvenuto non come unu provvisoria immissione di mano d'opera nelle fabbriche ma invece come una duratura assunzione di lavoratori che possono guardare serenamente al domani senza timore che si erga di nuovo dinnanzi a loro lo spettro della disoccupazione. La cifra comunicata è veramente ingente: eeimilacentosessanfa lavoratori hanno in questi giorni ripreso la loro attività ed alle loro braccia, che hanno conosciuto le tante ore dell'obbli- ?'ata inerzia e del non voluto ozio, la atica giunge gradita, al loro cuore ti sangue affluisce più forte, il loro sguardo è di nuovo sereno. Da loro, dalle loro mogli e dai figli s'eleva un inno di grazie espresso da parole semplici ma non meno appassionate, un inno che sa trovare la via per giungere al cuore del Duce e dirGH la riconoscenza e l'amore di tutti i lavoratori torinesi. La visita di Piero Gazzotti alle maestranze Manifattura Tabacchi Stamane il Segretario federale Pie ro Gazzotti, proseguendo nel suo ciclrdi visite alle piccole e alle grandi aziende industriali torinesi, si è recato in regione Regio Parco a visitare la Manifattura dei Tabacchi. La manifestazione è stata viva di un alto spirito fascista; sulla soglia dello stabilimento, adorna di grandi festoni tricolori e di scritte inneggianti al Duce, erano ad attendere il Capo del Fascismo provinciale, i dirigenti lo stabilimento, ing. Italo Franco direttore generale, e l'ing. Pullzzi, vice-diretttore. H Gruppo Rionale Sonzini, da cui dipende la zona ove ha sede lo stabilimento Tabacchi, era rappresentato dal suo fiduciario cav. Cobalti. Era pure presente il cav. uff. Brenci, Fiduciario della Associazione dipendenti Aziende industriali dello Stato. Accompagnato anche dal capo dei servizi tecnici della Manifattura, ing. De Pasquali, dal commissario amministrativo cav. Massa, dal capo gruppo Bruschi, il Segretario Federale, dopo aver ricevuto il saluto delle maestranze schierate sugli ingressi allo Btabilimento, si è recato a visitare il nido dei bambini Quindi Piero Gazzotti è passato di reparto in reparto, ove si svolgono le varie lavorazioni. A mezzogiorno il Segretario Federale ha voluto sedere alla mensa dello stabilimento, cui parteciparono tutte le maestranze. Il cameratesco rancio si è svolto fra la più viva ed unanime cordialità. Al termine, dopo un breve saluto rivolto al Gerarca dal direttore generale ing. Franco e dopo la lettura di una circostanziata relazione che il camerata Brenci ha fatto sull'attività svolta nei vari reparti riservati all'attività del Sindacato Dipendenti dello Stato, ha preso la parola il Segretario Federale. Piero Gazzotti, che fu al suo sorgere, accolto dalle fervide, unanimi acclamazioni dei presenti, dopo aver premesso di non ignorare le non sempre facili condizioni di lavoro di quelle maestranze, ha esaltato quanto il Re girne ha fatto nel campo del lavoro, le innumeri provvidenze e previdenze ordinate e realizzate dal grande cuore di Mussolini a favore del popolo che lavora. Nel nome del Duce, il Segretario federale ha concluso il suo fervido discorso, elevando all'indirizzo del Capo della nuova Italia un alto, prorompente « alala ». Fra le unanimi acclamazioni delle maestranze, il Segretario federale ha quindi lasciato Io stabilimento Tabacchi, ancora ossequiato dai dirigenti e a lungo applaudito dalla folla operaia. Generosa offerta per la Colonia di Riccione JZ Segretario Federale ha ricevuto oggi a Casa Littoria il comm. Werner Abegg il quale gli ha consegnato una offerta personale di lire 50.000 a favore della Colonia Marina di Riccione. Piero Gazzotti ha porto al commendatore Abegg il ringraziamento suo e delle Camicie Nere della Provincia cui sta particolarmente a cuore il primato della Federazione torinese nel campo dell'attività assistenziale. Una conferenza alla Scuola di Guerra tenuta dal Rettore prof. Pivano id « L'ordinamento coloniale romana » Nel pomeriggio di ieri nella sala delle riunioni della Scuola di Guerra, il Srof. Silvio Pivano, Rettore Magnifico ella R. Università, alla presenza di numerosi ufficiali generali e superiori del presidio, di tutti gli allievi della Scuola di Guerra, e dei rappresentanti di tutti i corpi di stanza a Torino e della R. Aeronautica, ha tenuto una dotta e applaudita conferenza su «l'ordinamento coloniale romano ». Tra le altre personalità erano presenti S. E. Luigi Segato, S. E. Sigismondo MoneSi e il generale di divisione Fabio Scala, comandante la Scuola di Guerra. L'oratore si era proposto di offrire«gli ascoltatori un acuto studio dei si-«temi di colonizzazione dei romani. Do- pò aver fatto la cronistoria delle colo- me romane — dalla prima sorta quasi contemporaneamente a Roma, ad Ostia, con 300 coloni, alle ultime conquiste coloniali dell'imperatore Costantino, dove i coloni erano mandati a migliaia —- ha spiegato i differenti stadi di colonizzazione. Il prof. Pivano parlava poi dcll'ord.namento delle colonie propriamente dette e di quelle militari. Nelle prime orano mandati dei volontari, e le altre formavano come una specie di premio per le legioni che più si erano distinte in guerra. Nelle une l'occupazione pacifica permetteva un ordinamento in tutto simile, ma con nomi diversi, a quello di Roma, e nelle altre quest ordinamento avveniva più lentamente attraverso l'occupazione militare' La principale funzione di questo ordinamento coloniale era quella di trasformare e fondere in un tutto solo quel mosaico di popoli che costituivano prima l'Italia e poi il grande impero romano, romanizzando tutti al punto di far dire allora come oggi che: « Roma 6 una città che merita di cambiare U suo nome da Urbe in Orbe »Il prof. Pivano era vivamente applaudito e complimentato al termine della sua dotta conferenza.