Mussolini pone la prima pietra del Comune di Pontini e annuncia tra manifestazioni impetuose la fondazione di Ausonia e di Aprilia

Mussolini pone la prima pietra del Comune di Pontini e annuncia tra manifestazioni impetuose la fondazione di Ausonia e di Aprilia Nuove case nuova vita nella provincia creata dal Duce Mussolini pone la prima pietra del Comune di Pontini e annuncia tra manifestazioni impetuose la fondazione di Ausonia e di Aprilia s IL DUCE GETTA SEMI DI PIANTE PER UN VIVAIO CHE ALIMENTERÀ' I CAMPI DI SABAU DIA. in miniatura. Seguito da Ministri e da Sottosegretari, tra ì quali erano S. E. Acerbo, S. E. Rossoni, S. E. Galeazzo Ciano, S. E. Buffarmi, oltre al Segretario del Partito S. E. Starace, il Duce iniziò quindi la tra-<versata della zona di bonifica. Sulle toglie delle case allineate a brevi in- tervalli su limiti della strada, era-, m schicmfi , colmi> voterà/fami-, glia numerosissima, e salutavano] romanamente e sventolavano ban-\diere tricolori e 9**™™" *** , sce il loro evviva a Mussolini. , ... ... ...... \Alla torre del DOSCO di Littoria . Giunto nel bosco di Sabaudia, af-\Milizia fidalo ane diligenti cure della forestale Al Duce vi sostò bre ,- . . te per visitare la torre per la segna-1 lezione degli incendi. Sul fianco ro-\ (o«*rfi questa torre è stata incisa , queata iscrizione: «Benito Mussolini] wojje rimnati e migliorati questi 320() etfari d< presidJ0 g 8Qm s(egM dcUa coUum.e eìern€nto di sajatej di dignità e di bellezza del redento Agro pontino-», M qmttro m della torre c>erano mm contadini, con ai bracci le zap e{ badm Eagi accolsero u Duce \mn m altissimo saluto, mentre dalWVaUo dj snèWssìm pini quattro mi t Uatrfc. sgranavano salve festo. brevemen-t ge Quntfro n,m si " arrami vivamente. La torre si alza per 38 metri in- terrotti da 2 coffe. Dalla seconda cof- fa, si leva l'antenna alla quale è le- cati su quegli alberi con le armi in spalla, e muniti di un nuovissimo modello di sediolo in metallo che, costruito a tenaglia, si salda all'albero con uno scatto automatico incidendo la scorza con acutissimi denti; sul sedile sta il milite e la mitragliatrice imbracciata e appoggiata sulla»spalla, può efficacemente agire. Delnuovo congegno il Duce si interessò gala la bandiera. L'alzabandiera consacrò, nel simbolo, la breve ceri- monia inaugurale. Dall'alto della torre, discende una fune sottile le-gota a terra a un piolo; Mussolini recide la fune, e la bandiera si alza su per l'antenna e si distende al ven- ■pia Egli elogia quest'opera e quindi ri parte verso Sabaudia, Il tentativo del conte Rossi 'Fascio e alla, chiesa che sta per es ^sere compiuta, il Duce sosta breve mente innanzi agli edifici della• scuO' to lieve. Tre squilli, e nuove salve delle mitragliatrici compiono il rito, Il Duce entra poi nella torre, salendo fino alla prima coffa e di là osserva l'ampia distesa della selva. Ridisceso, E' qui a riecverLo, dinanzi al pa-lazzo del Municipio, Von. conte Or- solino Cencelli, commissàrio dell'O- pera Nazionale Combattenti, col quale il Duce si intrattiene cordial- mente. Dopo una^alla Casa ^dazione, discende quindi al lago di Sabaudia per assi-etere al tentativo compiuto, su moto- 'scafo munito di motore italiano, dal!Za agraria, e tra le acclamazioni ini-'eonte Theo Rossi di Montelera, per .battere il primato mondiale del mi \glio marino. Il motoscafo si, chiama Ravanello. Il conte Rossi ha dato un'ammirevole prova della sua au¬ dacia, lanciando questa specie di si luro a 120 chilometri di velocità. Il Duce, che ha seguito con vivo interesse il saettare del rosso motoscafo, <si è compiaciuto, a prova compiuta,] con il conte Rossi. fp Quando il Capo del Governo lasciai ,il lago di Sabaudia, la densa folla di \, colonizzatori convenuta da tutto in- 0] tomo, Lo acclama insistentemente.] \La rapida corsa subito riprende peri , interrompersidmanzi alla««ora ca- , serma della Milizia Forestale, che il\ \°uce v,s,ta. minutamente, passando, P01 alla «Pina area adibita a vivaio 2 per la coltivazione del pino marit-' \timo. Sulle aiuole stamane arate, il Ow-'c1 sto esperto e sicuro è acclamato fer\ fidamente dai convenuti e dalla mae , sa dei rurali addetti alla cultura, del ] vivaio tee getta il seme, e il Suo ampio ?e-\™itvaio. Dopo la visita, olla caserma, Mussolini si ferma in un podere e osserva i locali della casa costruita secondo i più moderni criteri e rendendosi conto delle innovazioni che la esperienza di tre anni è andata man rmmefCmano suggerendo. Innanzi al podere\sono accuratissime aiuole coltivate a\giardino. Sui margini, i coloni hanno};scritto con pietruzze bianche le P^i^ « Hil destino». \[Ali idrovora Mazzocchio aILa corsa riprende ancora, lascian-ìdo alle spalle Borgo Montenero, e1 superata la zona di bonifica che si distende vastissima ai due lati del, agricoltori e di invitati accoglie con entusiastiche acclamazioni il Capo del Governo, ricevuto e ossequiato; dal senatore Prampolini. ^ |co, più alto è » fiume Sisto,il Duce discende aU'idro-\ l\vora Mazzocchio, per inaugurarla., Una folla densissima di operai, di', a ■ La costruzione dell impianto idro- «oro di Mazzocchio, il più imporianteì a ideila zona Pontinia. e fra i maggiori >]esistenti in Italia, costituisce un esempio tipico dell'ormai caratteri-\ stica celerità delle realizzazioni del ; tempo fascista. Soltanto il 10 apnU e fu possibile iniziare il getto dellt , [fondazioni dell'edificio. o ! Nétta sala delle macchine il Du a ; ce assiste alla benedizione imParMa, \ dal vescovo di Terracina; visita, quindi una per una le sette idrovo-1 re che traendo 1acqua dall Agro perLuna estensione di oltre nove mila et-ì-lZto t%ìm%- i Visitati successivamente i locali, - love sono predisposti i quadri di mal \ novra, il Duce ritorna nell'ala cen- \ troie, e qui il senatore Prampolini ^[rivolge al Capo del Governo il appassionata-"saluto. Il triplice A noi! me tente gridate> dai convenuti, chiude■:■ e '< po del Governo si avvicina ora a una !-ìfra le sette colonne di manovra e\- ] trae a sè un bottone, imprimendo co-\l'sì il movimento alla prima idrovora.'-[fa prima fase della cerimonia. Il Car a I ga sosta, e quando il Duce risale in {automobile, le acclamazioni delle mi-\Con la visita ai sotterranei e al canale collettore, si conclude la lun- ]ja salute del corpo e dello spi rifo deua popolazione della terra gliaia di colonizzatori e di operai adunati sull'ampia spianata antistante l'edificio, si rinnovano altissime e persistono per alcuni minuti. Finalmente il corteo, passando a fatica fra la folla che si è ora dispostai su due fittissime ali e insegue l'automobile del Duce, può riprendere la corsa verso la zona ove sorgerà Pon tinia. Le fondamenta del Comune Il Duce vi giunge alcuni minuti I prima di mezzogiorno. Disposti ai | lati della « Capra », che, issata nel mezzo della spianata regge il blocco' marmoreo di fondazione, sono ammassati i funzionari dell'Opera Com-\ battenti e gli invitati. Attendono ed< ossequiano il Duce il Commissario' dell'Opera Combattenti, i membri del Governo, le alte cariche dello Stato e' le alte gerarchie del Partito. Attor-', no all'on. Delcroix e all'on. Amilca-Ì re Rossi sono i due direttoriì dei Mu-I tilati e dei Combattenti. Applausi alti e concordi e grida di « Duce! Du- \ ce! » si levano dal popolo, che si pi-\ già al di là dei folti cordoni stesi dagli ex-Combattenti e dagli Avanguardisti. Si ode lontano il rombo delle] mine che Mtt2iano il dicioccamento della zona, mentre le sirene dei com-, pressori cominciano a urlare frago-\ rasamente e il cannone fa udire anche qui la sua voce profonda. Mussolini si avvicina subito al luo- ; go dove sarà deposta la prima pie-, tra e ascolta il breve discorso di sa-luto che il Commissario dell'Opera' dei Combattenti Gli rivolge, promettendo che la battaglia sarà ininterrottamente proseguita con la stessa fede e con la stessa tenacia, fino alla più fulgida vittoria. Quindi il vescovo di Terracina, impartita la benedizione alla terra e al blocco marmoreo, esalta la continua e vigilante attività del Dune i ti mi E u ha reatìtuito la vi- j b \n n ,,'„,,„ rmìri„dp rem il saluto t 0?\oJf di la XttTSmde cmh] formidabile A Noi' i ti * v L'annuncio del Capo I\ r I d, poj par)a j( Quce. Egli annitrì*' 2ja con VMe ajta e maschia Che il'c' 'che nello "sVèsso" B?Òrno"'saranno | » nello stesso giorno, saranno; \™t9 |e fondazi0ni del quarto Co*|^di Pontinia sarà inaugu- ; vrato il 27 Ottobre dell'anno XIII. dmime che chiamerà Ausonia:limune, cne si eniamera «usuma, de Che, a un anno di distanza, saràìLfondato il quinto Comune Che SI .gChiamerà Aprilia. i gr * nnmJp HpI Privo tuiritano «uo-'PLe p.. f* „'r,„;,„, cve e più aite acctaviaziom. ùl dquindi la- fase «costruttiva» àewat- Gtissinio suggestivo rito. Il Duce leg-.cge e firma la pergamena che t on..s\Orsolini Cencelli GUjorje\<*'- - Regnando Vittorio tfmanue-ip}* ~ Duce Benito Mussolini — g; issano del Governo per l Ope-^-ilir™™'," pIZZh viwL"'™HSS^S^H \Orsolim tencem ■ accanto au* re n[gina delle lunghe vie — l Opera fila- atonale peri Com battenti gettaoggi fI— 19 dicembre dell'Anno XIII dei-: ìi>Era Fascista— le fondamenta di l1 Pontinia — terza tappa della gran-i de impresa concepita e voluta dal s, nUce — ver restituire all'Italia tut- d" D Littoria ' Artefirc. rifila d.K> "".Mw, — il 18 di-! cembre dell'Anno XI dell'Era Fa- scjsta — fissava i tempi dett'avan- ; zaTa — c^e l'Opera Nazionale per |j Combattenti — dopo aver costruì-'\ fe ie sue terre, ,Benito Mussolini, ', grandezza della Patria, concreta to Littoria e Sabaudia ì oggi con tenacia e impegno fascista, >— mUa reaità di Pontinia — per-j chè suna terra primigenia di ogni' \ricchegsa e oerìcssere — i Combat-' tenti di Vittorio Veneto — eredi' della tradizione militare di Roma — possa»to esercitare le virtù redentri¬ ci ed esaltatrici del lavoro dei restituito da Benito Mus-i e orgoglio nazio- campi asoìin. a di ità , na{i y> -1 Muasolm avvolge la pergamena e L introduce nella custo*dia di vetro, ìgntro , , sono ^ aIcme %hvuée il foro trapanato nel blocco , i con. la calce, che Egli stesso toglie | con una cazzuola dal secchiello. E' mezzogiorno: il sole che per tutta la mattinata, non c'è stato,,. "rucola> il masso discende lento nella. e■:*eTr0/ mentre sull'antenna, sale il ■ tricolore. a ! , SuJ vasto MmP0' il silenzio.é f°"; e\*?f la commozione avvolge i cuori -\dl ***h P°l sl scioglie m un applau.'30 clam°roso attissimo. n -\ l Pontinia è nata, Il cannone rom-' ba solenne e maestoso, mentre la semenza feconda la terra. Alfio Rute Vento di leggenda Pontinia, 19 notte. Spira vento di leggenda, su que sta terra di conquista e di passione e vi troveremo case e genti, nuove, la terza città contadina: Pontinia. Odor d'erbe buone per i prati, canti dì giom, lieto sciamar di bimbi per Vaie e per gli orti, la vita insorgerà con pittoresca squillante violenza. Da tre anni il prodigio si compie con sempre viva suggestione: dalla Torneremo fra dieci mesi su questo iorneremo jru oieci yi iaste campo sonoro di acclamazioni.piana intrisa d'acqua e dalla basca- ,glia misteriosa e romantica■ vedem- .„,. r.ni»r,~ T.ittnr\n'n Sabaudia: ve-\mo balzar Littoria e Sabaudia; ve dremo ora Pontinia nascer da que .stàterra grassa, e wf«~'e Aprilia. C'era un palo lungo com-\fitto nella terra, nel punto giusto dove si aprirà la piazza maggiore e dove, or ora, il Duce ha posto lotpri- ma pietra del palazzo civico. Tutto intorno, i poderi segnati con diritte linee, di fronte le citta vetuste, Prt- verno, Sezze, Sermoneta arroccatesui monti. Il fiume SiMo, tracciato da Ascanio Femzi per ordine di B%-sto V, scorre poco lontano con Wsponde rivestite di verdi zolle sma- glianti, una stradella alberata cor- rerà nel senso del fiume e sarà illungo Sisto di Pontinia. Centro di traffici 77 piano regolatore appare essenziale: Pontinia, infatti, non vuole avere pretese cittadine; sarà solo un centro operoso, denso di traffici, e vi converranno dalle terre vicine i coloni per lo scambio e la vendita dei prodotti. Il palazzo comunale avrà un portico a colonnato; la- chiesa avrà, sulla facciata, un motivo decorativo formato da una stilizzazione delle canne d'organo: elementi di travertino su cortina di mattoni rossi. La scuola e la Casa del Balilla formeranno un solo edificio, come la. Casa del Fascio e la caserma della Milizia- e riprodurranno nella loro unica struttura, il totale del Fasoio Littorio. Pontinia, appunto per il suo stesso nome, intitolerà quasi tutte le sue vie e le sue piazze a Pontefici e Imperatori, a ■idrologi e tecnioi i quali si occuparono con varia fortuna della redenzione di questa terra. Così leggeremo i nomi di Clemente XI, Clemente. XIII, Leone X, Benedetto XIII, Domiziano, Cecina, Giovanni Scotti, Gaetano Rappini, Ascanio Fenizi, Raffaello Bombelli, mentre la via maggiore sarà dedicata alla Maestà del Re. La seconda giornata di Mussoli ni nell'Agro Pontino porta appuntoil segno di questa nuova gratidiosaopera. Ma altri episodi sono avve-carsi a Borgo Isonzo. La piccolanuti, vivi e suggestivi, come ruttiquetti ai quali dà vita la presenza del Duce. Egli lasciò Littoria, dove era stato durante la notte, per re¬folla di contadini del borgo Lo ac-colse con vivace gioia, e un colonoGli offerse un carro da campagna adoppio traino, abilmente costruito IL DUCE PASSA IN RASSEGNA I DUE BATTAGLIONI DI GRANATIERI CHE SI RECANO NELLA SARRE