Sei goals, Guaita e l'altalena del punteggio

Sei goals, Guaita e l'altalena del punteggio Sei goals, Guaita e l'altalena del punteggio Milano, 10 mattino. Arbitro: Beranek (Austria). Italia: Ceresoli; Monzeglio, Allemandi; Pizìolo, Ferraris: IV, Bertolini; Guaita, Serantoni, Meazza, Ferrari, Orsi. Ungheria: Szabo; Vano, Stenberg; Ssalay, Szucs ,Lazar; Markos, Cseh, Avar, Sarosi, Titkos. II campo del Mllan nereggia di folla. Ci sono, le trentamila persone che a San Siro fanno sempre da cornice ai grandi incontri internazionali. Anche la grande tribuna coperta è gremita ed al centro, fra le autorità, siedono: S. A. R. il Duca di Bergamo, il Segretario Federale ed il Prefetto di Milano, il gen. Vaccaro, presidente della F.I.G.C. Scaramucce e occasioni La puntualità è rispettata ed alle 14,30 sbucano in campo, assai applauditi, i granata » d'Ungheria. Salutano romanamente, mentre gli altoparlanti diffondono le note dell'inno magiaro. Li seguono gli « azzurri », accompagnati dal C. T. Vittorio Pozzo e da Bnloncieri. Levano il braccio fra lo scrosciare dei battimani e si irrigidiscono sull' attenti al suono della Marcia Reale e di « Giovinezza ». L'Italia vince il campo e tocca ad Avar di battere il calcio d'inizio. Gli ultimi preliminari sono presto sbrigati e si comincia. Ad una prima ayanzata abbozzata dai « granata » e spezzata da Allemandi, risponde un traversone di Meazza a Guaita ed una rsnida puntata offensiva della nostra estrema destra che mette subito in allarme la difesa avversarla. Ma le prime battute non scoprono le possibilità delle due squadre. Monzeglio rompe in « angolo » una fuga di Titkos e sul centro dello stesso « granata » Markos riprende ed indirizza ver-so Ceresoli che para senza per altroriuscire n tr-ilténere il twillmie r „tìccòla nlJm^^rt V.rSr~«:»™5ftalia a è subito sbrolintf * italiana e subito .sbrogliata. Per qualche minuto c'è più atti- inn „ „.„ „, ... -, . „ SSrrt T unS'u'rL'Sl *U."zuiTi contrappongono una maggio-vita a metà campo che nei due op, posti settori difensivi. Al giuoco tee nico a: re decisione. Lavorano le mediane, la cui efficacia smorza le azioni d'attacco. Col trascorrere dei minuti ed il succedersi delle fasi offensive la minaccia s'add'ensa, nonostante lasquadra ungherese tenga con bravura il campo, davanti al portiere dalla maglia bianca fasciata dal tricolore. Al 7' Meazza raccoglie opportunamente una rimessa laterale, scatta in avanti e scio il tempestivo tuf-fo di Sziibo sui piedi del nostro cen-tro attacco determina, invece dell'at-teso goal, un calcio d'angolo a favo-re degli «azzurri», Batte Guaita, esattamente, ed è Stenberg a risol- vere la mischia Al 9' Orsi, indugia tanto prima di calciare che è Vago a .salvare oltre la linea di fondo. Ormai lanciate, le due pattuglie mirano a portarsi in vantaggio. Gli < azzurri » svolgono, al 10', una dellemigliori avanzate della partita. Hai nostri difensori la palla, con una bella serie di passaggi che spiazzano di volta in volta i magiari, passa agli attaccanti. Serantoni 6 svelto a lervire Guaiti e questi ad inviare ti Meazza. Ed ecco l'« cx-Baliila » 111trnre fra le màglie della difesa magiara con l'abilità dei suoi momenti migliori. La palla fra i piedi M?".Z3U<bcve» il mediano che gli è mo~30incontro, scarta il terzino con scaltra finta e sbuca Ubero avanti a Szabo Quando scocca il tiro, che giureremmo non fallirà il bersaglio, la folla già grida al goal, ma invece, cal- 'landò di sinistro da pochi metri, manda nettamente alto. Dopo neppure un minuto siamo, però, pari e patta. Infatti, dopo rhc Avar ha bloccato un pallone forte ma non 'rr' '■•>-n .:i Fer. rari, sulla eòntroffei"!va degli ospiti * -ar scorge Markos libero. Ripido palleggio e passaggio in 1 r—~ " —'"' r. varsl nelle condizioni in cui già s'e ' Meazza. Anche Sarosi avan- * e tira, ma anche lui. scivolando. alza mptri conclusio- ng [U una lntesa fra Orsi Ferrari- Meazza-Orsi, la estrema sinistra «azzurra» può tirare in goal TOStrin- Sondo Szat.0 ad una bella parata. " 1 profondità a Sarosi che viene a tro-n .. , . , yliattrO porte 111 meZZ Ora Riraasto infruttuoso questo perio-per contrapposto, il primo punto dei nostri avversari. La nostra difesa epresa d'infilata ed incappa in una se- do di netta prevalenza italiana, s'ha, rie di errori che facilitano la realizzazione del goal dei magiari. Szucs, mediocentro dalle spiccate qualità tecniche e atletiche, effettua un bell'allungo a Markos che ha, il più delle volte, libertà d'azione. Markos centra ad Avar che smista a Cseh. Questi tira senza risultato, ma ancora Avar e quindi Sarosi sono prima dei nostri sulla palla. Sarosi ha l'attimo propizio per calciare e da pochi metri batte inesorabilmente Ceresoli. Per un po' la squadra azzurra accusa il colpo, tanto che Markos conduce anco, ra una pericolosa avanzata, poi matura la riscossa dei « campioni del mondo ». Mediani ed attaccanti cercano Guaita, iniziatore delle azioni migliori, perchè Orsi sulla sinistra non trova ii modo per superare i suoi diretti avversari. Al 27', mentre i terzini « granata » sono assai avanzati, Serantoni rovescia la palla sul fronte d'attacco «azzurro», dove Meazza e Guaita aspettano a scattare per non mettersi chiaramente in fuori giuoco. Finalmente Guaita guizza via con il inbsuo caratteristico, incontrollabile, stile di corsa. Guaita percorre mezzo i testa dell'ala ner «jiiinrrpro nvanti io lle,sla ne" aia P« spingere avanti la sfera e "] u" attlm° azzurro» e in P^a velocita verso Szabo. Nuova j galoppata dalla metà campo all'area, e' 1ucsta volta, un tiro irresistibile, ' '"onirico per potenza e precisione, Un Soal da « campionissimo >,; un Punto tutto personale Ma non c'è giq- la senza il subito dolore, in questa campo, arriva in area e, di destro, indirizza in porta un tiro raso terra, che, seppure non fortissimo, non è arrestato da Szabo il quale tocca la palla senza impedirle di finire in rete. Ristabilita la parità del punteggio gli azzurri mirano alla vittoria, ma. Szabo, che vuol farsi perdonare il goal' subito, compie ora una magnifica acrobatica parata pei neutralizzare un traversone- di Guaita. L'attività di I Guaita è dovuta al costante lavoro di lancio eseguito nei suoi confronti da; Serantoni, mentre il reparto sinistro,! a parte il lavoro di Ferrari, resta peri lo più inattivo. Al 3S' Ceresoli ha ap-j pena bloccato un bel tiro di Sarosi: che si sviluppa l'azione del secondo '•■ goal italiano. Meazza lancia ancora 'r"„.i(., nnn ,,,, „„]1„„ _,f„ t,„„„„ ,,: «muta con un pallone alto. Tocco diL Sara strana. Quarantesimo minuto: calcio di punizione contro l'Italia. Bat-ì te Lazar, con palla spiovente. Ceresoli,che si appresta alla parata alta, èi da Avar Cos. avviene che la palla. toccata di testa dal centro avanti, fi-'nisce la sua traiettoria in rete e Al- j caricato irreg Solarmente ed impedito',s. avviene che la palla, lemandi, che tenta di respingerla, 1» caccia definitivamente in porta. Nei cinque minuti che restano. Guaita va a centro attacco, Meazza ad interno destro e Serantoni all'ala. E Guaita manca per un nonnulla il suo terzo punto. Al 43' un'intesa Serantoni-Meazza si conclude con un passaggio all'improvvisato centro-avanti. Nuovo scatto ed eccolo solo davanti al portiere che accenna ad uscire. La palla, violentissima, batte sotto la traversa, picchia sulla linea bianca e ritorna in giuoco. Il goal è sfumato ed il tempo scade. Guai e goals della ripresa Alla ripresa lo schieramento è dinuovo quello iniziale, con Meazza al centro e Guaita all'estrema. In quattro minuti due calci d'angolo sono battuti contro l'Ungheria ed il dominio degli «azzurri», nettissimo, è reso sterile dal giuoco troppo minuto svolto in area dai nostri attaccanti. E si scatena l'offensiva magiara. Bertolini mette in «.angolo» un pallone che passa paurosamente vicino ai pali della porta italiana. Allemandi cade nello sbarrare la via ad Avar e resta a terra contuso per l'urto ricevuto dall'avversario. Si riprende poi, dolorante. Al 12' Orsi sciupa un magistrale allungo di Meazza. Si succedono, ora, calci di punizione contro l'Italia. Markos va a terra in area, fermato da Monzeglio. Avar protesta con l'arbitro per la decisione con la quale i terzini gli sbarrano la via. Vi è uno sconsolante disordine nel giuoco. Torna a! centro Guaita con conseguenti spostamenti tìei compagni. Siamo al quarto d'ora e l'Ungheria è in «angolo». I magiari, però, insistono. Ceresoli para un pallone indirizzatogli di testa da Avar e al 17' Titkos, nonostante Monzeglio lo ostacoli, entra in area. Ceresoli esce di porta ed il «granata» fallisce miseramente il tiro. Giunge in buon punto, due minuti dopo, il goal di Ferrari. Rimessa in giuoco (19') di Meazza a Serantoni e centro di quest'ultimo che è alla estrema destra. Guaita ostacola Szabo e Ferrari sospinge in rete da pochi passi. Un minuto dopo Bertolini, che sapremo poi aver riportato la frattura di una costola per una gomitata di un avversario, lascia il campo e Serantoni arretra a mediano. Come a Londra la squadra azzurra è ancora una volta ridotta a soli dieci uomini. Giuoco rude, nel due campi, con accenni a scorrettezze . L'arbitro distribuisce punizioni. Un calcio d'angolo contro gli «azzurri»; nuove proteste di Avar per un presunto fallo di mano nella nostra area, un boi tiro dello stesse Avar fermato in tuffo da Ceresoli, il ritorno di Guaita all'ala destra, un tentativo di Sarosi su munizione contro l'Italia, un disperato abbraccio di Lazar a Guaita, un intervento del nostro portiere su Markos, sono gli episodi di cronaca che precedono il quarto goal sanzionante la superiorità della squadra italiana. Al 38' Orsi centra e Meazza dà a i Guaita che tocca a Ferrari. Il fortis- . ' '"'al centro del campo simo tiro è respinto a caso dal portiere, di piede. Meazza arriva in eorsa e scaraventa in porta Guaita ricompare al centro. Si batte ancora un calcio d'angolo per parte e poi Beranek fi=chin la fine. - Azzurri» e «granata» salutano ancora Luigi Cavallero Una bellissima parata del portiere ungherese su traversone di Guaita, che Meazza s'apprestava a raccogliere. Un colpo di tc«ta di Meazza fra i due terzini magiari. Un'uscita di Ceresoli ostacolata da Sarosi mentre Pizlolo, Allemandi e Ferraris IV viniiann.