Nel mondo dei pugni

Nel mondo dei pugni Nel mondo dei pugni |lieitBlll è alla vigilia di incontrare" Barney Ross? - Si sta combinando ila rivincita Schmeling-Hamas - Rosembloom e la disgrazia d'aver quattrini Anacleto Locatela ci ha scritto l'ai-,tro giorno da Parigi e, oltre a parlarci ; molto malinconicamente del suo incon-1 tro con Hennery e più ancora del tra- ! nello tesogli nella capitale francese, ci ha dato una grande novità: il suo procuratore sportivo, Al Francis, ha avuto in questi giorni un rapido scambio di telegrammi con gli organizzatori ri! Chicago, che sembrano disposti a far incontrare « Cleto » con Bar.ney Ross prima della fine della stagione invernale. E Canzoneri? Pare che l'idolo di i Nuova York non voglia decidersi ad incontrare l'uomo che gli ha strappate 'il primato mondiale di casa sua e che giustamente Barney Ross insista, invece, affinchè il terzo combattimento abbia luogo a Chicago. « Tony » si sente molto poco sicuro di uscire vincitore da questo terzo confronto, che costi tuirebbe per lui l'ultima prova d'appel 1 sua fama, che tit0li m0ndial lo, e, perciò, vorrebbe almeno avere il|favore del campo. Il fortunato avver- sario di Locatelli capisce come una terza sconfitta per mani dell'ebreo di Chicago equivarrebbe al segnale del, ritiro in buon ordine. Non sarebbe, in- fatti, ammissibile che un atleta della sua fama, che è stato detentore di tre | i, si rassegnasse a rap-, presentare nell' ambiente pugilistico una parte di secondo piano, tanto più quando è finanziariamente a posto e, Pe>;ci° »°n "a. P*" la necessità di com battere per vivere. per Sarebbe, dunque, la l'« asso » italo-americano che aprireb be la strada a Locatelli per arrivare a Barney Ross e che, sotto un certo punto di vista, equivarrebbe ad una lauta indennità che « Tony » passerebbe a r. Cleto » per tutto il tempo che gli ha fatto perdere in attesa che egli si decidesse a mantenere la promessa fattagli di una rivincita del famoso match di Nuova York; quello del verdette cambiato. Si ricorderà, infatti, che, alla vigìlia dell'incontro di « Loca » con Benny Bass, avvenuto a Chicago il 30 prudenza del-laPrile' Canzoneri aveva confermato ! ag], organizzatori d'essere disposto a i riaffrontare l'italiano sullo stesso ring: quindici o venti giorni dopo, purché questi battesse l'ex-campione del mon-ido. Anzi si recò a Chicago per assiste- i re al match e firmare subito dopo il I contratto, in caso che la clausola con-1 dizi0nale si fosse avverata. Ma non sii! mai sa.puto-' s! Perchè impressionato1 dalla schiacciante vittoria di « Cleto »,'0 per altre recondite ragioni, dopo il i combattimento di Canzoneri non si eb- bero più notizie e Al Francis, in segui- • to, ebbe molte promesse, ma zero fatti, ^0S1 41 n°stro campione perse molto tempo prezioso, ripagato solo in parte'dalla sua vittoria su Frankie Klick, ili campione del mondo dei leggeri junior. I A proposito della strada che val aprendosi «Loca» verso il campione I del mondo, ci piace ricordare quanto| scrivevamo dopò il secondo disgrazia-1 rP incontro Locatelli-Canzoneri, quan-lteS^ America sono tali che, o presto o tardi' — affermavamo — faranno sentire 11 I '?ro P^0 »• Vna sconfltta più burocra-|tica che sportiva come quella decretata con una bufhssima interpretazione del [regolamento (quale?) dai Commissari; riamo di tutto cuore Stati Uniti, escluso Barney Ross. |Ivon sappiamo se — come ci augu-le trattative inicorso avranno buon esito, ma, se ciò]Vòmelèr R^hìlLcFln^L^nT^Ìcome per svalutare un atleta non ba-| f";ano dei pezzi di carta scarabocchiati "«un dato ^^^a^^^^^t^r^ft»^»^*? !catelli., -"Viw ra con,un Pamo di naso, !hè Cleto, se arriverà la conferma—, s imbarcherà subito dopo massimo, ai primi del nuo- Dalle notizie pervenute in questi gior- ni dalla Germania, sembrerebbe che il1 fortissimo gruppo degli organizzatori | tedeschi, ai quali è dovuto il grande in- ;contro Schmeling-Neusel dello scorso agosto ad Amburgo, abbia ottenuta la firma, sia del pugnatore di Pomerania, che del californiano Steve Hamas. Indubbiamente tale scontro assumerebbe importanza mondiale e dovrebbe giustamente essere considerato come una vera e propria semifinale per il campionato del mondo dei massimi, polche Hamas, con la sua vittoria ottenuta un mese e mezzo fa su Art Lasky, è oggi riguardato nel Nord America come il più quotato rivale di Baer. Schmeling, che ha attraversato un nenssimo periodo e che, con le sconfitte subite da Baer (prima del limite) e da Hamas (febbraio 1934), pareva ormai fuori combattimento, è ritornato alla ribalta battendo nettamente il suo compatriota Walter Neusel, che era quotatissimo al di là dell'Oceano, e, si può dire che — non contando Camera — na solo da riscattare la sconfìtta su bjta da Steve Hamas, per arrivare a Max Baer. E' appunto tale considerazione che ci rende scettici e che ci spinge a met tere in dubbio l'accettazione da parte di Hamas delle proposte fattegli dagli organizzatori germanici. Il giovane vincitore di Lasky ed il suo procura tore sportivo Charley Harvey, che san no quanto valga la posizione di chal li ntiei ad un titolo mondiale dei mas si mi -\ sarebbero, infatti, dei cattivi af faristi, se mettessero in pericolo il prezioso posto conquistato, con una gita in Europa che non potrebbe fruttare nemmeno la quinta parte di quanto farà loro intascare il combattimento con Baer. * * * Maxie Rosembloom, che deteneva il titolo mondiale dei medio-massimi da quando Tommy Loughran era passato nella categoria superiore, ha perso il trofeo proprio quando meno se lo aspettava. * Maxie », che, in dieci anni di car- riera, ha disputato duecento combat timenti e respinto, da quando era cam- Pione del mondo, l'assalto di avversari agguerritissimi come Mickey Walker, Lon Scozza, Jimmy Hermann ecc., non poteva, infatti, avere soverchie preoc cupazioni, quando, pochi giorni fa, in contro il giovane Bob Olin, che s'era fatto luce in questi ultimi tempi e che non vanta certo un record imponente, Ma Rosembloom aveva fatto i conti senza i giudici, i quali l'hanno gratifi cato di un verdetto capestro del quale gli sarà ben difficile liberarsi. «Maxie», è vero, pare abbia preso il match moi to alla leggera e che si sia reso, perciò, colpevole di aver disputato una prova scolorita, ma la punizione — stando a quanto scrivono i giornali americani — e stata troppo severa, poiché, a conti fatti, Olin non aveva vinto, e qui, per spiegare la cosa, blso gnerebbé richiamarsi ai fam'osTmetodi nord-americani applicati spesso in cam- ' muikta una fo^una che eli contente Idi vivere largamente di rendita da un |Po' di tempo accettava di salire sul soio in casi eccezionali e dietro [compensi quasi proibitivi. Cosi facen ;do, danneggiava gli interessi degli or |ae Rosembloom vorrà ritornare in pò» ; sesso del titolo, dovrà piegarsi alla voiiontà degli impresari che avranno rag- ]giunto, in tal modo, il loro scopo. Ì 11 «eo-campione dovrà da parte sua | dimostrarsi degno del titolo capitatogli fra Ie mani in6 modo un po' fortunoso ! ? aggiungere al suo record come di- veramente un po' modeste, altri sue'cessi contro avversari di solida fama. ; Ma, soprattutto, deve preoccuparsi di ! cancellare — la sua dignità di campione lo esige — il « knock-out » subito ! sconfitta registrata di fronte* a 'Tony 1 Schucco poco più di un anno fa. | . ' Carlo Volpi