Londra affascinata dallo splendore della principesca cerimonia nuziale

Londra affascinata dallo splendore della principesca cerimonia nuziale Londra affascinata dallo splendore della principesca cerimonia nuziale L'immensa folla, dopo 48 ore d'attesa, saluta con indescrivibile entusiasmo la sfolgorante sfilata delle berline regali La viva corrente di simpatia tra il popolo e la Principessa - Un'eccezionale pittoresca adunata dinanzi all'Abbazia di Westminster - La solennità del rito religioso e la curiosa vicenda di un mazzo di gigli - La dimostrazione al Palazzo Buckingham : Re Giorgio mostra agli acclamanti la piccola figlia del Duca di York (Fotografie trasmesse da Londra per filo alla stagione telefotografica de "La Stampa „ ) Londra, 29 notte. In occasione del matrimonio di Edoardo VII con la Principessa Alessandra di Danimarca il poeta ufficiale di Corte, Tennyson, cantò: « Siamo sassoni, normanni e danesi, ma tutti danesi nel benvenuto a te, o Alessandra! ». Fu quello un evento rimasto senza uguali nei fasti della vita sociale inglese. La Principes-, sa fu accolta qui dalla, popolazione con Ciuci rapito entusiasmo che nei racconti per fanciulli è riservato all'apparizione di una fata. Oggi, con un entusiasmo forse duplicato, la popolazione londinese ha espresso la sua ammirazione e il suo affetto per la nuova fata, la giovane Principessa Marina di Grecia, divenuta Duchessa di Kcnt. Tre baci Non si era forse mai vista in questa metropoli gigantesca e tentacolare mia tale unanimità di gioia e di lealtà alla Famiglia reale. Membri dell'alta società, grossi e piccoli borghesi, popolani dì ogni sorta, disoccupati a migliaia hanno dimenticato le ansie dell'ora, i grandi e piccoli tormenti dell'Europa c hanno condiviso la gioia della Famiglia reale, come questa seppe sempre, dai tempi della Regina Vittoria in poi, condividere le gioie e le sofferenze del suo Paese. Grande fu l'epoca della Regina Vittoria, ma si può dire che nessun monarca d'Inghilterra riuscì a conquistarsi l'ammirazione e l'affetto di una Nazione e di un Impero sparso attraverso i mari come Re Giorgio. A molti scettici, dopo la guerra, sembrava impossibile che tra il crollare di tante illusioni, tra il raffreddamento di tanti entusiasmi, la Casa reale britannica, dal Re al più giovane dei suoi figli, potesse diventare, come è oggi, il simbolo più perfetto di una razza forte e civile. L'armistizio, con le sue scene di festività popolare e l'apparizione di Re Giorgio in divisa di gencrule del suo Esercito sul balcone della Reggia sono stati, eventi ed esplosioni di affetto popolare che nessuno qui dimenticherà mai. Ma anche questa ondata\ delirante di ovazioni e di entusiasmo è stata superata- oggi quando i Reali in berlina, i Principi e poi la Principessa Marina dalla. Reggia e dal Palazzo di San Giacomo si sono recati al massimo tempio della religione anglicana per celebrare l'unione fra. il trentaduenne Duca di Kent e la ventottenne Principessa. Come spiegare questa sorta di parossismo collettivo in un paese come questo? Per il popolo, per quei milioni di uomini e di donne semplici che oggi applaudivano e lanciavano in aria cappelli e fazzoletti, la Principessa Marina è un simbolo, il vecchio simbolo della razza anglosassone, ossia la fanciulla semplice bella pura la quale, in seguito a ilrnmmnHri Pì-rnli fin dalla filli din- SeZ2vSìonare contro fra- t1^eUavUa*m& cupazioni. per l'avvenire per poi sa lire l'altissimo gradino che l'ha condotta alla Reggia di Buckingham E' il simbolo della possibilità offerta] in questa società di oggi e in quella] britannicain particolare a ciascuni .... .1.77.. Ili. *_ membro della comunità, per quanto umile esso sia, di assurgere ai più alti gradini sociali e politici. E la gioia di questa ascensione\era così chiara sul viso della gio-' vane Principessa- che lacrime cola-\ vano dagli occhi di migliaia e migliaia di donne quando Marina, dimenticando la rigidità quasi inumana dell'etichetta, si volse verso il pubblico che l'acclamava e gli inviò con la mano sulla, quale brillava l'anello nuziale tre baci. Un gesto così semplice e commovente non s'era mai visto ancora. Ciò che successe è indescrivibile. Grida, applausi salutarono la Duchessa di Kcnt. « Dio benedica Marina », gridò la folla. Buonumore nazionale Gli entusiasti avevano preso posto fin da ieri sui marciapiedi e ira-I scorsa la notte seduti sui loro seg-\ giolini con sulle ginocchia dei pa-j H»ii imbottiti. All'alba, sotto un cie-ì lo grigio, anzi nero, questi avevano' aria spettrale. Vi erano donne che] nei pressi dell'abbazia erano rimaste ferme al loro posto ben quarantotto ore e v'erano uomini che stamane alle 6, tremanti di freddo, si; radevano la barba in pubblico in-\ zuppando il pennello in una tazza da tè. Nessuno ne era scandalizzato. Questa era la grande giornata del buon umore nazionale. Verso le S, trascinar di scarponi,] comandi energici e febbrili movi-] menti di truppe. Erano i granatieri] della guardia coi loro immensi colbacchi, i loro pastrani lunghi fino ai piedi i quali a uno a uno andavano a occupare i posti agli orli dei marciapiedi, esattamente quelli cheerano stati assegnati a ciascuno di loro nella giornata di ieri e marcati al compasso. Poi sono comparsi gliazzurri marinai della fiotta e infine l'esercito oscuro e imponente dei policemen. Erano dodicimila. I lo-ro posti di controllo dcl traffico stra- date e quello meno visibile ma piùdelicato dì controllo della malavitaerano stati presi dai volontari. Cro-cicchi importanti nel centro della capitale erano stati posti sotto ilcontrollo di speciali funzionari dei dito automobilistici d'Inghilterra.Alle S di stamane, al suono deWoro-logio della torre di Westminster, si chiudevano le strade e si sfollavanoquelle che erano riservate al corteoreale. 11 n r ■« • I Buona fortuna' Marma ! » alzatasi : bianeaveste dì sposa, e dalla finestra-, 7n-di resistere alla curiosità,'CCipdCC Ut» / LOTO tei O U-ltl* \j «./ (UO l sorvegliava le manovre delle truppe e l'addensarsi impressionante d'el /^'«''fi.l^.^.^; tornila persone pigiate come aringhe „,/ „H»»rln*» Ip hpy-IÌMP T.n erano ad attendere le berline. La gente era. munita, di piccoli telescopi e calmava l'impazienza dell'attesa cantando e danzando. Pioveva leg- ... . . a«i»»«» e «««««««.u. rwn.» nj- germente e il tempo minacciava di turbare lo spettacolo. La folla colossale sembra decisaa tutto applaudire: batte le mani coni fragore lungo il Mail e lungo Whi-ìtehaìl al passaggio di ogni vettura ufficiale, esplode in applausi aliar- ; rivo ol Palazzo di Buckingham ver- | s° le 10 dei postiglioni reali. Giun-]gono intanto le note dell'inno reale.\A-lle 10,36 in punto esce dal Palaz-- «° di Buckingham la berlina dorata e trascinata dai grigi cavalli di] Windsor, e il Re e la Regina, il pri-\ \mo in alta divisa di ammiraglio del-ì 'la flotta, la seconda in una veste di' >«"->»j »^«»— ... ...... - ... : Zitl^Tl \f fiatnmti sui capelli salutano la \Wla acclamante. La berlina, prece-;\duta.da v.e»Kre di di Co?"^ circondata e seguita da corazz e-1lw « f\nnittlln oi n-i-iti ri. rt "ni«Mlllfl/n.ll ,- .. . ~ . . i |\m. a cavallo si avvia a piena veto-\.11 r>** ar\ Tei ìthfi "in lJr\rT\ flfìnrt filmii ! 1n berlinu dcl Duca di Kcnt che «te-I.cìtà verso l'abbazia. Poco dopo, al Ile 10,44 altre salve di applausi. S'| * "G • «eót/rt «et fi incipe di Galles la al York. I ^1C en¥ * fronte »! DuPa. Prl»c<Pl sono m dlvlsa dl ooman- danti della flotta. Due minuti dopo ........ .. ' i""'» '""•••«*• esce dai cancelli della reggia il cor- ìteo della Principessa: berlina dorata \a larghi finestrini di cristallo, lac- che in rosso e oro, corazzieri e di-] gnitari di Corte. Nella vettura la* principessa è seduta tenendo in uniti mano un gran mazzo di gigli bian- -. c/tj e con l'altra saluta e ringrazia] ]ja folla. Siede a fianco del padre il [principe Nicola di Grecia. Al pas saggio della vettura la folla grida « Buom fortuna, Marina.'», eh.___ ii> l u Uno Strappo ali eticnetia Lo splendore della scena dinanzi\ all'abbazia e indescrivibile. Il sagraA\.' | atlllOOtlZia C lìKtCSCriVlOlte. Il sagra-1 lo è trasformato in un campo di uni- \ fonni rosse Weu c (U dìadeìni J;rf. brillmtL Sl)la maccMa scura in'iubc' dc~g'Ù'stude^CdlÙa"saìola di) 1 Wciit minat ui u U)m tradieìone\l -.. - « . .-. ,.... I| ' ' v «1 ' "■* « W « v «j ivwr» «vrviw i/i Mwi'Wfrvrw |\uitrasecolare conferisce il diritto'i . . . _ _ „.."I .unico, tra tutte le scuole d'Inghil- |fen.„; di assistere alle cerimonieì Ufficiali di tutte le armi,] ambasciatori, ministri, membri del \r, i- t. ■ xnhilnnn n l'ippntlri' uni' [Sono le dicci e un quarto, l'ora alla] . ... . ... [quale secondo il programma tutti j gli invitati debbono trovarsi ai loro\posti all'interno dell'abbazia. Ottie- [Gabinetto si salutano a vicenda; poi'lall'improvviso il campo si vuotu,\ ne un vivissimo successo di ilarità-Montagli Norman, Governatore del-\ la Banca d'Inghilterra, il quale an-\che stavolta e rimasto vittima della \ sua distrazione. Porta in mano la fc- 'luca piumata sulla quale spicca un\di attenti, il presentatami annun- ciano l'arrivo del Re e della Regina. cartellino col numero del guarda-]roba. Gli occhi sono concentrati su\quel modesto cartellino e le bocche ridono. ciiuiu i iHmom-iiiBCBHHi nci/m», l Reali accompagnati dai membri del Il Good save the King, ì comandi' Capitolo di Westminster, sono con-'. dotti alle poltrone alla destra dell'ai-, tare' riservate tutte alla Famiglia\reale ed ai parenti dello sposo. Quel- „ i i t ±! _i _» - "■ i " ~ i t- le a sinistra accolgono i parenti del » -t > . • • •<__«• i- i _,___»_ tona un corale di Elgar. mentre Marina varca la porta dcl tempio e, dando il braccio al padre, si avi verso l'altare. Immobile ai medi e Kent attende la sposa e domina i^ .• i_ .ì-ii.. nervosismo stringendo il pomo dellasciabola. Il giovane Principe dimen-ytica in questo momento l'etichetta e/ verso l'altare. Immobile ai piali dei\due gradini dell'altare, il Duca *| impaziente di assistere anche lui ail'imponente processione e all'avanzata di Marina, si volge verso la navata mentre su di lui si volgono un po' severi gli sguardi del Principe di Galles. La Regina Maria sorride e anch'essa, avvinta dal fascino che si sprigiona dalla Principessa, le sorride come per incoraggiarla a non tur-' larsi dinanzi alle migliaia di occhi] che la guardano. II . , va momento di imbarazzo' j Marina è vestita tutta di bianco) ZZTltV^T, r i"" , T°* l*.V'!!?L:^tf'i *'„0Cx.a'°iì dlf6'\B™ m .^toJi fifl*tJ^SÌ«mV^J III flClpCSSCl EillS&DGt Iti ili XOVK C LiU-1 ",, , "| burnente scric, le due bambine avari] zano dietro là Principessa, lanciaJ ' - - i oeua sioigc auunui allattatela are clic le sorrida p. nhhnndnnn ""' <-, auuunuui luiao y>eì marno io strascico, alza la "!""0 c risponde con un gesto squi- stlo agli incoraggiamenti e al Borri¬ do stJ>}ardl "rt.''0' '^luicti a destra e "J5'« ?/;.,,»,./!"r!f/^" I £0 materno. La cerimonia religiosa incomincia alle undici in punto. L'Arcivescovo di Canterbury la celebra avendo a fianco l'Arcivescovo di York e il Decano di Westminster. A fianco delRe e della Regina si trovano il Re dì Norvegia; dall'altro lato dell'altare i7 Principe Nicola di Grecia e la con-sorte hanno a lato il Principe Paolo di Jugoslavia e la consorte, il Rv e la Regina di Danimarca. Il coro eoccupato dai membri del Gabinettoe dalle loro consorti. I posti di fronte ad essi sono occupali dal Corpo diplomatico. Dinanzi all'altare, « /».'■ chi passi dal Duca di Kent prende posto il Principe di Galles, al quale c stato affidato l'anello nuziale. L'Arcivescovo si avanza verso gli sposi, resta un istituir immobile pri-ina di pronunziare la formula solenne tte/ matrimonio. Che cosa e succes- so? Da lontano c difficile comprai- dcrc. Sul Duca di Kcnt sono fissi gli occhi di Re Giorgio il quale al figlio fa un cenno con la mano. Il Duca guarda la sposa, guarda il Ri: e non' comprende. Vede però l'ugilaziorielsul viso del fratello Principe di GulAIcs e si volge attorno cercando di in- dovinurne la causa. Non vi è prò- gramma al mondo che possa preve-ìdere le reazioni del cuore. Il Duca di Kcnt aveva dimenticalo di compiereil gesto tradizionali- di togliere dal-la mano della sposa il mazzo di gigl'uper passarlo provvisoria mente in qnclla del suo testimonio, il Principe di Galles. Quest'ultimo, vista l'ini- possibilità di farsi comprendere dal fratello, troppo immerso nella solen-nitù del momento, si e avvicinato al-\1 la sposa e con un inchino accompagnato da un rapido gesto della mano, le ha tolto il mazzo. Il fatidico " sì „ L'Arcivescovo quindi a voce alta ha detto: « Giorgio Edoardo Alessandro Edmondo desideri avere questa donna quale tua moglie? Vuoi amarla, confortarla, onorarla e aver cura di lei in malattia e in salute, e al di sopra di tutto esserle fedele fin tanto che vivrete? ». « Si », risponde il Duca. Poi l'Arcivescovo sì volge verso la sposa e dicendole: « Marina vuoi avere quest'uomo quale tuo marito? » le ripete la formula- tradizionale; e, quasi sottovoce ma sorridente con una tenerezza infinita, essa risponde: « Sì lo voglio ». Il Principe di Galles presenta l'anello e l'Arcivescovo pronunzia questa formula: « Che nessun uomo separi coloro che Dio ha unito ». L'Arcivescovo quindi pronunzia rivolgendosi non più agli sposi ma a tutti i presenti una breve allocuzione. Volgendosi poi alla, sposa l'Arcivescovo le dice: « E voi, cara sposa, nella qualità di compagna di vostro marito tro verete una nuova felicità nel condividere le gioie e le pene e nell'alle viare i bisogni del buon popolo britannico il quale con un calore così rapido e così spontaneo vi ha già accolto nel suo cuore ». Gli sposi, seguiti dal Re e dalla Regina e dagli ospiti della Casa reale, si avviano verso la cappella di Sant'Edoardo il Confessore per la firma dell'atto di matrimonio, mentre l'organo ed il coro intonano un canto solenne ed augurale. Il Duca di Kent firma: « Giorgio »/ la sposa: «.Marina». Seguono le firme « Giorgio R. I. » del Re e « Cosmo Cantuar » dell'Arcivescovo di Canterbury. I gigli dimenticati Subirò dopo si vede il Principe di Galles ancora una volta agitarsi. Ride, scambia parole col Duca di York e poi si avvicina alla Principessa Marina e le consegna il mazzo di gigli. Era rimasto dimenticato sui gradini dell'altare. All'uscita dal tempio, mentre l'organo intona la marcia nuziale di Mendelssohn, il Duca e la Duchessa di Kent sono accolti dalle acclamazioni degli invitati e dalle fragorose ovazioni della folla. In berlina si recano alla Reggia. Lungo Piccadilly la massa di folla acclamante è addir rittura colossale al punto che ambu lame sono chiamate costantemente a soccorrere uomini e donne svenu- ti. A 720 si contano i casi di sveni¬ mento nella mattinata. Attorno alla Re"ia accì«man° centinaia di mi- d> persone, mentre nella pie cola cappella privata di Buckingham SÌ 8Volge 1(1 cerimoniu del matrimo- nio ne! rit° ortodosso alla quale han- no partecipato pochissimi, testimoni. ti'* fosl »«»- ™Z £ ^ » ^ tua ha proceduto alla tncoronaein- m simboleggiante la benedizione di hanno bevuto dcl vino dallo stesso calice, attaché simboleggia che essi devono condividere gioie e dolori; infine hanno preso parte alla processione intorno all'altare, simboleggiante il cammino attraverso la vita fatto insieme. Scene mai viste si producono quando si aprono le finestre del palazzo e compaiono il Duca e la Duchessa di Kent tenendosi per mano. Il fragore . degU applausi è assordante'e Vin stcnza del pubblico è tale che il Re e /a Regina, il Principe di Galles, il , Duca e la Duchessa di York debbono presentarsi al pubblico. V Re coglie tra le braccia la piccola Margherita \ , Rosa, figlia secondogenita del Duca ili York, e l'alza perche anch'essa riceva la sua parte di omaggi. Fazzoletti e cappelli voltino in aria fra grida di « Vieti il Re, viva la Re¬ gina, viva gli Sposi» quando la Prin- cipcssa Maria, sul balcone, abbraccia In. sua nuova cognata Duchessa di Kcnt. \ Alla stazione di Paddington la res sa della folla era tale che è slato ne cessarlo chiamarvi d'urgenza riiifor -i di polizia a eavallo per permétte¬ re agli Sposi di avvicinarsi sulla loro automobile all'ingresso. Un Inno speciale, trainalo dalla locomotiva « Giorgio V », li ha condotti a llinileij Hall presso Birmingham, ove della ' l Atrascorreranno la prima pan loro luna di miele. Anche le accoglienze di llirmingìham e Himlcy Hall- sono stufe rntu \ siastiche. I due sposi hanno cenato , soli c poi in unn stiletta della villa , hanno assistito alla proiezione del ufilm dello sposalizio, Londra, intanto, festeggia nei ri stormiti, nei cim mntogrufi e nei tea tri iz grande evento nazionale fino aUc ore ,„>,.,,;, del mattino, ' \ Renato Paresce 1 IL SI' DEL PRINCIPE GIORGIO ALL'ARCIVESCOVO ANGLICANO NELL'ABBAZIA DI WESTMINSTER IL CORTEO NUZIALE ATTRAVERSA LONDRA TRA DUE SIEPI Dl FOLLA