Il processo contro l'ispettore Bonny sta diventando il processo alla polizia

Il processo contro l'ispettore Bonny sta diventando il processo alla polizia Il processo contro l'ispettore Bonny sta diventando il processo alla polizia Tre rapporti di cui si parla per la prima volta Parigi, 28 notte. La terza udienza del processo per diffamazione intentato dall'ispettore Bonny al settimanale Gringoire è cominciata con una penosa audizione: quella di Enrico Fayant, che durante la guerra fu maggiore nell'Aviazione, grande mutilato e il cui brillante stato di servizio al fronte gli ha valso la nomina a commendatore della Legion d'Onore. Ma di' poi il testimonio ha avuto gravi vicende giudiziarie, cosicché egli sta scontando una pena di carcere per truffa. Detenuto amico dell'ispettore Dopo avere giurato di dire tutta la verità, il teste si esprime in questi termini: — Ho conosciuto l'ispettore Bonny nel 1931 e le nostre relazioni sono continuate sempre più amichevoli; lo con sideravo come un camerata. In quel momento facevo degli affari ma ,a mia situazione era scossa: avevo in Borgogna un possedimento e a Chauny una officina di prodotti chimici. Sono accusato di malversazioni durante la liquidazione del mio affare in Borgogna e sono stato pure oggetto di una querela della signorina Chatillon, che ha provocato 11 mio arresto. Ho fatto la conoscenza della signorina Chatillon in un circolo di cui era proprietaria. Le ho spiegato la mia situazione dicendo che volevo chiarirla e che avevo perciò bisogno di una certa somma. Insomma, secondo il teste, è per Interessarsi al suo affare che la giovane donna versò tanto denaro. Eppure è stato condannato; ma il teste aggiunge freddamente: — Sono state effettuate delle pres¬ sioni politiche sul tribunale. Questa è la ragione per la quale sono stato condannato con tanta severità. Il P. M. osserva: — Non credo che vi siano state pressioni; se siete stato condannato è perchè meritavate di esserlo. Rispondendo a una domanda dell'avvocato Torres, il teste afferma che mai la signorina Chatillon incontrò il Bonny in un caffè della piazza delle Ternes. Poi aggiunge: Volevo presentarlo alla signorina Chatillon, ma essa ha sempre rifiutato. Chiestogli per quali ragioni volesse presentare il poliziotto alla signorina non risponde. La signorina Chatillon aveva de ciso di farmi un anticipo di 400 mila,franchi, ma in realtà non mi ha datojche 280 mila franchi, poi 100 mila fran-' chi in cambiali: è tutto. ! E' tutto, ma è anche troppo. A que- sto punto il P. M. Gaudel dice quello che I egli pensa di queste dichiarazioni annunciando che la sua requisitoria è stata presa contro Bonny, ciò significa che l'inchiesta è aperta e che il procedimento giudiziario verrà iniziato. Bonny non ha fatto tutto il suo dovere verso di me quando sono stato incarcerato — aggiunge il teste — egli avrebbe potuto dire la verità. — Evidentemente la menzogna è in lui un'abitudine — commenta l'avvocato Torres. Jo-1a-Terreur e gli assegni Fra la curiosità generale l'usciere chiama Giorgio Hainneaux, più conosciuto sotto il nome di Jo-la-Terreur. Egli si avanza intimidito e comincia col dichiarare: — Non sono nè un terrore nè un informatore. Sono lieto di venire a giustificarmi davanti a voi, giurati, perchè io sono in realtà cittadino francese, elettore e mutilato di guerra. Non è colpa mia se io sono diventato pel pubblico una persona ridicola, se sono stato trascinato nel fango e trattato come un cane. L'avvocato Lamour interrompe: — Vogliate dirci in quale modo siete divenuto detentore dei talloni degli assegni Stavisky. Hainneaux non si mostra imbarazzato. Aveva fatto conoscenza all'Empire di Romagnino, di cui divenne non solo amico ma compagno perchè abitavano entrambi lo stesso albergo. Insieme andarono a fare un viaggetto a Londra, dove Romagnino desiderava vedere un'amica. Ma le sue occupazioni sentimentali non gli avevano fatto perdere il senso della realtà. « Ho fatto per Stavisky, gli confidò lungo il viaggio, per otto milioni di assegni. I tal Ioni sono nella mia camera e costituì scono la mia difesa più sicura. Se fos si arrestato prendili e non darli a nes suno se non alla giustizia ». Al suo ri come temeva, Roma-torno da Londra, ghino venne arrestato e Hainneaux mi-se allora i talloni in luogo sicuro. Di. tensore del Romagnino era l'avvocato Raimondo Hubert (quello che poco do po tentò di suicidarsi gettandosi dal ponte Solferino nella Senna) e Jo si recò a consultarlo. L'avv. Hubert deteneva altri talloni. « Signor Hainneaux — gli disse — voi siete il solo amico di Romagnino; ecco degli altri carnets con talloni di assegni. Sapete quello che vi rimane da fare ». Il teste, trovatosi in possesso di tutti i talloni di Stavisky, si chiese come avrebbe potuto consegnarli alla giustizia. Pensò di andare al Ministero, ma riflettendo si disse che lo avrebberocertamente mandato a spasso. Egli siricordò allora di Bonny, andò a veder-lo al suo domicilio e gli offri di dargliquei talloni. L'ispettore pregò il teste di tornare la sera stessa. Il resto è noto.L'ex-direttore della S. 6. H signor Thomé, ex-direttore della Sicurezza generale, si proclama « senza professione », dopo che la sua no . 1 , ,,„„„ n._M.mina ad amministratore della Comedie" . , t ,„„ .„„.—„.,(._ -~ Francaise, nel famoso movimento ara-• ■ » „i.„ ;i „„„fotf„ministrativo che esento il prefettoChiappe dalle sue funzioni di prefettodi polizia, venne annullata. Gli vienechiesto quale parte l'ispettore Bonnyavesse rappresentato nell'affare Sta- ' riokv « E' semplice - egli dice - il 12 gcn-naio u. s. il «querelante» (cosi eglidesigna l'ispettore Bonny) è stato in-caricato di interrogare la moglie deltruffatore Arlette Simon. Venne stesoun rapporto cui fu aggiunta una notapoiché la giovane donna aveva rifiu-tato di firmare una parte delle sue di-riparazioni. Questa nota annessa ilThomé la portò al Ministro dell'InternoCamillo Chautemps, che se ne mostrò1 molto contrariato. Chautemps nonammetteva infutti che si ricorresse adun metodo cosi curioso. Insomma: sierano stabiliti due rapporti: uno nor-male l'altro segreto, ciò che è contili-rio al diritto. Il Ministro non tardo amanifestare la sua riprovazione. Benpresto l'affare Volberg scoppiò e, inuegulto a istruzioni formali del Mini- \l'ispettore Bonny | cbdstro degli Interni, venne sospeso dalle sue funzioni Tale è la deposizione del Thomé. L'avv. Lamour si alza subito e chiede: — Sapete, signor Thomè, che il ridmaggio 1933 una nota intitolata: «Af-jsfare Stavisky» era consegnata alla Si- 'lcurezza Nazionale al signor Ducloux? — Sento parlarne oggi per la. prima volta. — Ebbene, questa nota del 23 maggio 1933, la prima di tutte le note comparse su Stavisky, è firmata Bonny. L'avv. Torres protesta. Egli pure ignora l'esistenza di questa nota, al pari della Commissione d'inchiesta. — Quello che dite, avvocato Lamour, è di una gravità eccezionale. Che cosa significa questo rapporto segreto? A gudrsscsaetquale inconfessabile complicità si develmdi avere ignorato questo rapporto, se \ fautentico? Il direttore della Sicurezza j Nazionale lo ignora. Perchè questa nota | non ha seguito la via abituale ? ccUn dibattito di violenza incredibile si impegna, poiché l'avv. Lamour tiene in mano questo nuovo rapporto ed enumera le persone alle quali è fatta allusione: Hayotte, l'attrice viennese Georg, Arlette Simon, De Chevert, i deputati Proust e Bonnaure e altri ancora. Ma il signor Thomé ignora completamente questo documento. E' possibile? — In quanto a me — afferma il Thomé — io non soltanto ho ignorato l'inchiesta intrapresa a quell'epoca dal Bonny, ma più tardi non ho designato Bonny per occuparsi del caso Stavisky. Ma vi è anche di meglio. L'avv. Lamour, che vuole graduare sapientemente 1 suoi effetti, dichiara che non vi è soltanto la nota del 23 maggio, ma una seconda nota del 13 maggio e una terza del l.o luglio. Il signor Thomé le ha ignorate tutte e tre. H Ducloux davanti alla Commissione d'inchiesta non ne ha mai parlato. Che cosa si deve pensare ? Il sarto dell'ispettore Col sarto Paolo Niedveld si giunge all'affare Volberg, l'affare grave .per Bonny, il quale si era astenuto dal citare gli articoli pubblicati al riguardo da Gringoire nella denunzia contro l'ebdomadario. Nell'ottobre e nel novembre 19291 Volberg e Bonny sono venuti da me.I Bonny ha ordinato un pastrano e un ve-1 stito e questi indumenti sono stati pa- i'gati da Volber_ Ora Volberg è un finanziere bacato, nativo di Praga sul conto del quale Bonny apri una inchiesta e che si trova attualmente in prigione a Zurigo. H pastrano ed il vestito formavano un totale di 4000 franchi di cui l'avv. Torres mostra una fattura. Ma l'avv. Lamour ne possiede un'altra essa pure re golarmente quitanzata. — Ma — dichiara il sarto — io ho dato due fatture a Volberg, una con le marche da bollo - l'autentica — e l'altra il duplicato senza marche da bollo destinata a Bonny affinchè il prezzo dei vestiti non potesse essergli richiesto. Questa volta l'affare è bene stabilito e la difesa fa dell'ironia sull'eleganza gratuita del poliziotto. Nel frattempo viene sospesa l'udienza: si prevede che un grave incidente sta per sorgere. Quando l'udienza è ripresa l'avv. Enrico Torres si alza: — Signor Presidente, dice con voce tonante. In seguito ai tre rapporti pre sentati in maggio, in giugno e nel lu- ««itati m majgio. m giugno del 1933 dall'ispettore Bonny e che ^ebbero stati soffocati dai suoi capi diretti, i commissari Duclouxx ed Hennett, poiché non sono mai stati trasmes-j si al signor Thomé, direttore della Si- ^ curezza Nazionale, chiedo che Ducloux ed Hennett vengano citati. Essi erano stati citati ma si erano scusati. Nessuna scusa è più valida or-, mai, nè l'artrltismo del signor Ducloux, ' . f _ ' nè il convegno daffari di Hennett. I due " . ,, ; commissari sono stati citati d'urgenza ! Peì' romani. ..... , . **** 11 proprietario di un autonmes1 sa' " «fllor Charmaux che ha vendutojuna vett"ra appartenente a Bonny, as sicura che eia un operazione corrente. 1 „ Ma £ è V">^he c°sa cne e 1 avv- Torres: Bonny ha posseduto tre j vetture successive e ne ha venduta una ! ad un certo Platonof, un russo espulso, : Si tratta di un semplice caso ? Dopo l'esempio Volberg si possono pensare ; tante cose , ^ '" „ia-> ei,„- n „«r.«m-„tn-i« 1 . ~ Ef con clò„. proprietario del1 autorimessa. E il mio mestiere. Ho persino venduto la vostra vettura, si gnor avvocato. ; Nell'aula scoppia una risata prolun gata mentre l'avv. Lamour osserva inc j ideamente- _ Pra ^ „0 mimiti T é j . . .... 1 ,_, , 1r. 1 et^ ,stato 1 assassino del signor Prince. Ed 6 su questa boutade che l'udien1 za è toltla e rinviata a domani. PER LE NOZZE della Principessa Marina è giunto a Londra, con altri Sovrani, il Re di Danimarca.