LA MUSICA

LA MUSICA LA MUSICA Il nord America visto da Catella « Teatri, concerti, jazz - Le sinfonie di Clementi Reduce da un lungo e fortunato viaggio negli Stati Uniti, Alfredo Casella ci reca notìzie dello stato musicale di quella nazione. La crisi vi ha fortemente Influito. Delle tre attività, il teatro langue, 11 concerto sinfonico vive specialmente pel sussidio dei ricchi, la musica da camera invece fiorisce. Il Metropolitan di New York ha ridotto la durata della stagione da sei mesi a quattordici settimane. La Chicago Opera segue le melanconiche vicende del suo finanziatore, il banchiere Insull. In altre città 1 teatri restano aperti due o tre settimane. Insomma, peggio che in Europa, benché sia da ricordare che il teatro interessa poco gli americani, più attenti alla musica strumentale. La crisi ha consigliato di impiegare qual che orchestra sinfonica nei servizi tea trali. Cosi, quest'anno, quella di Filadelfia suona nella stagione operistica, che, diretta da Fritz Reiner, e iniziata col Tristano, durerà parecchi mesi. A New York si pensa di associare la Società filarmonica con il Metropolitan nella gestione teatrale e concertistica, La Filarmonica è la sola superstite fra le orchestre newyorkesi. Essa sarà dl retta quest'anno da Klemperer, Wal ter e Toscanini, il cui successo, dice il maestro Casella, « si mantiene sempre allo stesso livello imperiale, cosa della quale noi italiani non possiamo natu Talmente che rallegrarci; tanto più pen¬ sando che la presenza di Toscanini al più alto posto di comando sinfonico nordamericano costituisce per la latinità una testa di ponte, che saremmo quasi certi di perdere a profitto dei tedeschi se egli lasciasse quella direzione. Lo scorso anno, la Philarmonic fu sul punto di perire, essendo eccessivo il deficit annuale, malgrado gli incassi di Toscanini. Un appello ai milionari americani, ce ne sono ancora molti, ha prodotto in breve tempo la somma di 500.000 dollari, la quale è sufficiente per assicurare la vita della Philarmonio per oltre tre anni ». La musica da camera prospera. Dovunque si istituiscono circoli, società, sezioni culturali. Finora se ne contano 3500 e i concerti da camera, innumerevoli, accolgono il fiore degli strumentisti europei. Il Quartetto belga Pro Arte e il Rotti sono particolarmente favoriti. Anche il trio costituito dal Casella dal Poltronieri, dal Bonucci, ha avuto liete e onorevoli accoglienze, concluse non senza solennità di cerimoniale con la consegna, nella Library of Congress di Washington, della medaglia che la Elisabeth Coolidge Foundation conferisce ogni anno per « servizi insigni resi alla musica da camera ». Due informazioni ci dà ancora Alfredo Casella. La musica contemporanea è debolmente coltivata. I grandi dell'Ottocento occupano la maggior parte dei programmi. H Casella è convinto che la necessità di nuova musica si farà imperiosamente sentire, e che « questo periodo di selezione avrà giovato a liberarci da molta brutta musica e da non pochi errori commessi dal compositori nell'ultimo ventennio ». Il Jazz è rimasto qual'era. Più favorito quello hot che lo straight. « Pare, aggiunge 11 Casella, che questa forma di arte — la quale ha conosciuto pochi anni fa un successo senza precedenti nella storia della musica cosidetta leggera — sia pervenuta ad un punto morto e che non debba avere ulteriori sviluppi. Rimane dunque solamente da vedere quanto tempo potrà vivere ancora, se non riesce a trasformarsi ». SI comincia dunque a mettere 1 punti sugli i, si calmano le infatuazioni. La moda passa... Ritorniamo alle cose serie. Casella ci informa di aver ottenuto la copia fotografica di quei manoscritti di Muzio Clementi, che, acquistati a Londra dalla Biblioteca del Congresso nel 1917, e non ancora studiati, possono documentare la composizione sinfonistica del grande romano. Casella si propone di reintegrare almeno due delle dieci sinfonie clementiane. Ottima iniziativa culturale, di cui gli saremo molto grati. Si tratta di 154 fogli di musica, oltre molti schizzi e abbozzi. Alcuni frammenti presentano fino a 400 misure di quelle sinfonie, che l'insoddisfatto compositore non volle mai dare alle stampe, benché le avesse fatte eseguire, allorchè egli dirigeva la Royal Philarmonic Society di Londra. Di questi manoscritti avemmo brevi notizie da Cari Engel e da G. De Saint-Foix. Essi mostrano successive correzioni di passi, trasferimenti da una all'altra sinfonia, segni convenzionali. E però la lettura non ne è facile. I margini del fogli furono purtroppo tagliati. Ne restano spazii con indicazioni talvolta curiose. Questa, per esempio, che allude alla consorte di Clementi: Prestato a Emma 50 + 5—10 scellini. L'abbozzo di un Recitativo per flauto, clarinetto e basso reca versi di Mar- _io 2 ' Questo- Per esempio culcumque datum est hahere na.«um. ^ lavoro cui s'accinge il Casella — ed è opportuno che sia un italiano a tentarlo — potrà recare molta luce sul posto che spetta nel campo sinfonico Lj grande compositore delle Sonati*»e del Gradus ad Parnassum. *** Ildebrando Pizzetti ha compiutoa Ricordi i manoscritti aci primo e ael secondo att nuova opera, Orseolo, delle demmo notizie, e che sarà f*ra brèvee consegnato a mcorai ì manoscrittideI primo e del secondo atto della suanuova opera, Orseolo, della quale già completa, per la rappresentazione al Maggio musicale fiorentino, *** Il Teatro Nazionale di Monaco ha presentato per primo Lucedia, l'o pera in un prologo e tre atti di Vitto rio Giannini, fratello della famosa can tante Dusolina, nato a Filadelfia nel 1903, italiano per elezione, vincitore di un premio romano per canzoni popolari italiane. L'argomento dell'opera in parte analogo a quello della Vestale, fu sceneggiato da K. Flaster e G. M. Sala, Occupandosi della composizione, I cri- tici tedeschi H. Ude, A. Dillmann ri conoscono all'esordiente Giannini una di ottenere buoni effetti da epiaodifsin8'0l>. come un'alba e un giubilante inno flnaIe- L'opera, riferiscono i giornali ba vare3 ^b,be un gl?^e successo, L , „D?1 ?.onte Gilberto Gravina, di jam,lg:1ia ltahana. si occupano i giornali al Berlln°. avendo egli diretto colà In Un concerto popolare della FilarmoBi- ca, la Francesca da Rimint di Ciaicovski e la Dante-Sinfonie di Liszt. Nipote di Cosima Wagner, per parte di T~>.". 1 ,: . - - r. von Biilow. egli partecipò come flautista all'orchestra di Bayreuth, prima di tentare la rimozione. E' stato favorevolmente giudicato. a. d. c.