Ragno e Ughi vincitori a Parigi

Ragno e Ughi vincitori a Parigi La serata schermistica franco-italiana Ragno e Ughi vincitori a Parigi ima delle vittorie, che sono state entrambe nettissime e bellissime. Contro Coutrot che, come si sa, ha sostituito all'ultimo momento Bìichard, Ranno non poteva far meglio. A parte l'enorme distacco, di cui si è avuta la Parigi, 22 notte, zitte vittorie per parte, dunque, ma a L0jcr prendere la cosa in blocco, a voUcr considerare a ogni costo questa serata schermistica come un incontro italo-francese, non sono certo i francesi che tonno avuto la meglio. Par^**0^™ sfsscsFfsafatto da capo a fondo una scherma di spada bellissima, correttissima, la scherma d'un vero campione. Non dimentichiamoci che Coutrot è un uomo che ha dato qualche volta del filo a torcere anche ai nostri migliori, ma ci ricordiamo appunto del passato perchè stasera Coutrot è parso fermo, paralizzato, irriconoscibile. In questo caso è facile dire che lo spadista d'un tempo è finito; ma se invece di essere colpa di Coutrot. fosse merito di Ragno? Nessuno avrebbe potuto tirare meglio di lui: la spada elettrica gli dà ormai la fiducia che qualche volta gli mancava, e se Buchard stasera fosse stato al suo posto, avremmo avuto probabilmente da mettere all'attivo del campione d'Italia una vittoria più significativa. L'altro vincitore è Ughi, di fronte a un aiwersario come Ducrct, ed è stata un'altra vittoria netta, indiscutibile, che l'anziano campione francese ha riconosciuto del resto con la sportività che gli è abituale. Dncret ha sempre la genialità che l'ha reso famoso sulle pedane del mondo, ma quando i mezzi vengono meno, tutto il resto può aver valore se l'avversario mena lo stesso ritmo. Ducrct ha creduto di poter usare l'attacco lento e in più tempi, come usa con gli sciabolatori di qui, ma Ughi è stato pronto a fermarlo con dei tempi al braccio di bella fattura che hanno obbligato immediatamente il francese ad avere ben altro rispetto. La prima parte si è chiusa con un vantaggio che dava subito la misura della superiorità del nostro: 5 a 1. Cambiando tattica, mando tutti i ripieghi della classe, Dncret è riuscito intelligentemente a mettere a segno tre colpi di seguito agli avancorpi ma, netta sensazione fin dall'inizio, quando] dl'italiano ha messo a segno quattro\lstoccate una dopo l'altra, Ragno ha \ GdstpliaFnjacGdappena' le posizioni stavano per'egna-ì gliarsi, Ughi ha rotto l'indugio ed e partito decisamente all'attacco, travolgendo l'avversario che, col sorriso sulle labbra, si è inchinato di fronte ai diritti della gioventù. Ma in verità Ughi ci è apparso questa sera degno di altre prove. Sarà bene si ricordi di questa vittoria di grande risonanza per trarne incitamento ad altri successi. E neMiowo ora alle sconfitte. Di Rosa ha perso contro il campione di Francia Gardère, ma ha perso pei- un colpo solo e, per giunta, un. colpo discutibile. Dio ci guardi dal fare qualche apprezzamento su una giuria presieduta da Ducret, ma in un « match » che porta i due combattenti 9 a 9 c'è anche il fattore fortuna che ha la sua importanza. Di Rosa non ha avuto fortuna, questo no, ma non ha neppure tirato come poteva tirare. S'è lagnato fin da principio della pedana, su cui era il solo a scivolare, ma la pedana non gli ha impedito di mettere a segno due cannonate sul suo avversario una dopo l'altra. Il torto di Di Rosa è stato quello di attaccare sempre e comunque con un nervosismo che è spiegabile con la sua giovane età, ina che rivela l'assenza del ragionamento; più mezzi che testa. Gardère è riuscito a chiudere la prima parte con il vantaggio di una stoccata; ma all'insistente, tenacissimo, attacco dell'italiano è riuscito più volte ad opporre una tecnica netta e matura, specie nella mano che ha saputo usare la parata c più spesso ancora il controtempo a meraviglia. Una bella, botta diretta dal francese è arrivata su Di Rosa; poi gli attacchi incessanti di quest'ultimo erano riusciti a pareggiare la- situazione. Stavano 8 a 8 quando è arrivata la pece greca che Di Rosa tanto desiderava. Un'altro colpo di qua e un altro di là. Il pubblico incoraggiava a gran voce i due avversari. L'incontro aveva veramente qualche cosa di drammatico. Finalmente Di Rosa parte, come sempre, un po' fuori tempo. Gardère para nettamente e risponde sotto, toccando certo in qualche parte. La stoccata è valida o no ? Dal nostro posto non la possiamo vedere, ma il colpo è aggiudicato. Una vittoria di stretta misura, dunque, se non discutibile. Una sconfitta come questa, a Parigi, contro il campione di Francia, non è di quelle che fanno torto a nessuno, massime ad un giovane come Di Rosa che non dovrebbe tardare a prenùersi la rivincita. Benfratello non ha tirato male; ma Fauré non è un uomo contro il quale si possa fare della sciabola vera e propria. E' stato un match lento, disunito all'inizio, più viuace verso la fine quando una bella fase ha scaldato un po' l'ambiente e i due tiratori. Il vantaggio di Fauré è stato di S a S nella prima parte. Poi Benfratello ha rimontato, riuscendo a pareggiare. Stavano 8 a 8 quando Fallire, con due attacchi slegati in tempo falso, è arrivato in bersaglio e si è levata la maschera, tutto felice di avere battuto uno sciabolatore italiano. Lasciamogli questa onesta gioia, ma lodiamo anche Benfratello per la bella passione e l'audacia giovanile di cui ha fatto prova. Ci resterebbe ora da parlare dell'assalto di Aldo Nadi. Oh! povero Barbier. Quel poco che il belga ha fatto l'ha fatto in bellezza e in cortesia e in cortesia soltanto è stato eguale all'italiano, chc ha toccato come ha voluto, quando ha voluto, con stile, con grazia e con finezza. Il campione è intatto, la sito scherma sfosserà è stata perfetta e bene l'ha apprezzata il pubblico che lo ha ripagato con una ovazione. Ci piace segnalare anche una esibizione della scherma del diciottesimo secolo !&ta in costume dai fratelli Lacaze, diretta dal padre. Una vera miniatura di grazia, in cui i due bei figliuoli parevano balzare da una stampa dell'epoca. Degli altri incontri bastano ì risultati. Un pubblico enorme, una propagatida eccellente. Il Ministro Pietri, che «M- sisteva, insieme al nostro Ambasciatore, ad Armand Massard e a. molte altre personalità e a tutta la scherma di Francia, ha rimesso a Ragno e a Bcnfrateilo le medaglie dell'educazione fisica che erano state loro decretate. La serata dei combattenti italiani si è chiusa, come sempre, nella forma più simpatica. Quello che gli italiani in Francia hanno fatto oggi a Parigi, i francesi in Italia lo faranno tra. breve sotto altra forma, a Genova. Possiamo ami annunciare fin da ora la squadradei cinque spadisti che verranno in Ita lia il nove dicembre: Schmctz, Pccheux, Goditi, Barret e Coutrot. A Genova gin dicheremo meglio le 2>rodczze di Ragno Nedo Nadi.