La politica di stretta intesa tra Italia e Austria

La politica di stretta intesa tra Italia e Austria La politica di stretta intesa tra Italia e Austria confermata nei colloqui di Roma , i ! 1 ] Il comunicato ufficiale Roma, 19 notte. Il Duce ha avuto due lunghi colloqui, col Cancelliere Schuschnigg, con la partecipazione del Ministro degli Affari Esteri austriaco Berger Waldenegg e del Sottosegretario agli Esteri on. Suvich. In tali colloqui si è riconfermata la politica ài stretta intesa fra l'Italia e l'Austria sulle linee già stabilite nei precedenti incontri col compianto Cancelliere Dollfuss. Si sono esaminate le condizioni necessarie perchè l'Austria, consolidata nella sua struttura politica ed economica e appoggiata dall'amicizia dell'Italia e dell'Ungheria, possa riprendere al più presto in pieno la propria storica funzione equilibratrice delle forze che convergono nel bacino del Danubio. Si è constatato, anche nei riguardi: austriaci, il soddisfacente funzionamento dei Protocolli italoaustriaci-ungheresi del marzo ultimo scorso, che hanno portato un indubbio contributo al miglioramento delle condizioni economiche dell'Austria, e si è confermato che gli accordi tripartiti non sono esclusivi e possono estendersi ad altri Stati i quali accettino le condizioni che ne costituiscono la premessa fondamentale. Si è riconosciuta, infine, l'opportunità di sviluppare le relazioni culturali fra i due Stati mediante la conclusione di nuovi accordi per la creazione di istituti di cultura, rispettivamente a Roma e a Vienna. La giornata del Cancelliere Roma, 19 notte. Il Cancelliere federale austriaco S. E. Schuschnigg ha trascorso le prime ore di oggi nel suo appartamento privato conferendo con i suoi collaboratori e prendendo visione del corriere giunto ieri sera da Vienna. Quindi il Cancelliere, accompagnato dal Ministro degli Esteri Berger-Waldenegg e dal seguito, si è recato in automobile a visitare l'anello delle strade imperiali, scendendo spesso dalla macchina e fermandosi ad ammirare la superba visione dei Fori e del Palatino. La sosta è stata particolarmente lunga sul Belvedere della nuova via del Circo Massimo. L'arteria era a quell'ora affollata sopratutto di mamme e bambini che, riconosciuto il Cancelliere, gli hanno fatto festose manifestazione di omaggio. Tornato sulla Via dell'Impero, dopo aver compiuto l'intero anello delle strade imperiali, è entrato nel recinto del Foro per una breve visita che ha compreso anche il Palatino. All'Accademia di educazione fisica Successivamente il Cancelliere, percorrendo il Corso, la Porta del Popolo e via Flaminia, si è recato a visitare il Foro Mussolini e l'Accademia fascista di educazione fisica. Ad attenderlo era il Sottosegretario on. Renato Ricci. Poco prima delle 9,30 sul Viale del Monolite, si schieravano in servizio d'onore una centuria armata degli allievi dell'Accademia fascista di educazione fisica, una Coorte di Balilla Moschettieri e una Coorte di Avanguardisti fucilieri. All'arrivo del Cancelliere e del Ministro, gli armati rendevano gli onori. S. È. Schuschnigg ha passato in rassegna le formazioni e dopo aver assistito alla rivista passata in ordine perfetto, sempre seguito dal Ministro Waldenegg e accompagnato da S. E. Ricci, ha visitato il Foro. Nelle diverse palestre, sulle piste, sui campi di tennis, gli Avanguardisti che effettuavano varie esercitazioni e competizioni sportive, all'arrivo degli ospiti, scattavano sull'attenti e salutavano alla voce. La visita agli stadi, agli edifici e alle sistemazioni del Foro Mussolini è durata più di un'ora. Tornato in città, il Cancelliere federale e il Ministro degli Esteri austriaco si sono recati a visitare il Generale dei Gesuiti, padre Ledochowski. Gli ospiti hanno quindi partecipato ad una colazione data in loro onore dal Ministro d'Austria presso la Santa Sede. Il nuovo colloquio col Duce Nelle prime ore del pomeriggio ha avuto luogo un nuovo colloquio col Duce. E' questa la seconda conversazione, dopo quella di sabato, del Cancelliere austriaco col Capo del Governo italiano. Gli ospiti hanno poi partecipato ad un tè offerto dal Gran Maestro dell'Ordine di Malta. E' quindi seguito un ricevimento della colonia austriaca alla Legazione d'Austria e un ricevimento all'Istituto Storico Austriaco. Alle 21,15 ha avuto luogo in Cam¬ pidoglio un ricevimento di gala, nel corso del quale si è svolto uno scelto concerto sinfonico vocale. Il Cancelliere Schuschnigg e il Ministro degli Esteri lascieranno Roma domani sera. Il Cancelliere Schuschnigg, avvicinato dai giornalisti, ha espresso il più fervido entusiasmo per queste « indimenticabili » giornate romane e la sua grande soddisfazione per la cordialità delle accoglienze ricevute dal Duce « grande amico dell'Austria e del popolo austriaco ». Quindi il Cancelliere ha accennato alle visite compiute a Littoria e a Sabaudia, esprimendo la sua ammirazione per i lavori di bonifica delle paludi pontine e una cordiale simpatia per i bravi colonizzatori che, accogliendolo entusiasticamente, hanno dato una nuova e spontanea dimostrazione della schietta amicizia del Popolo italiano per il Popolo austriaco. S. E. Schuschnigg ha poi fatto le seguenti dichiarazioni sulla situazione interna dell'Austria: Dichiarazioni del Cancelliere « Prima ancora che la grave crisi mondiale scoppiasse, quando già si cominciavano a manifestare i sintomi preoccupanti nella economia dell'Europa, si sapeva che, accanto ad essa, una crisi particolare austriaca inaspriva le condizioni del nostro Paese; fenomeno questo che doveva ascriversi in prima linea a parecchie conseguenze dei trattati di pace. Lo scoppio della crisi mondiale ha poi scosso in modo particolare, come è noto, il nostro Paese. Oggidì possiamo constatare che l'Austria fa pure parte, forse appunto per ciò, di quei Paesi che hanno combattuto la crisi nel modo più energico, che si sono addossati col massimo coraggio tutti i sacrifici che il superamento di questi gravi anni è costato, e che molte questioni, rese urgenti dallo scoppio della crisi, sono state da noi risolte o almeno avviate a una soluzione. Con un certo orgoglio possiamo prendere atto delle parole che il rappresentante della Società delle Nazioni dott. Rost van Tonningen ebbe recentemente a dire relativamente a questo fatto. Alla constatazione che l'Austria era uno dei pochi paesi dell'Europa centrale che resistesse all'urto di un panico bancario senza dover proclamare una moratoria per l'interno e per l'estero, e che, dopo le misure di risanamento adottate, il sistema bancario viennese fosse divenuto uno dei più sani dell'Europa centrale, egli ha con: statato, per di più, il consolidamento Ideila situazione della Banca Nazionale, ilo scongelamento dei crediti congelati delle banche e delle Casse di risparmio ! nonché la rianimazione del mercato inI terno degli investimenti. ! La situazione economica austriaca « Ma anche altri osservatori com■ petenti vedono la situazione economica : dell'Austria sotto luce favorevole. Un ! fenomeno che fa, in modo interessante, I riscontro alla crisi particolare austriaì ca è rappresentato dal fatto che, ad I esempio, l'ultimo rapporto dell'Istituto ì austriaco di ricerche accerta la esistenza di una probabilità speciale austriaca la quale potè affermarsi finora : ad onta di certi sintomi di rilassamento della ripresa dell'economia mondiale. Questa probabilità si basa indubbiamente sul fatto che l'Austria, colpita 1 per la prima e più duramente dalla 1 crisi, lavorò forse pure nel modo più energico per combatterla. Ciò che maggiormente ci aiutò, fu l'aumento delle nostre esportazioni cui dobbiamo, accanto al programma del governo per alleviare la disoccupazione, anche una sensibile diminuzione di questa. Tale ravvivamento delle esportazioni è dovuto, in parte, al fatto che diverse forze produttive finora inceppate po terono svilupparsi liberamente, e, in parte, anche alla politica commerciale dell'Austria. Abbiamo rinunciato decisamente all'autarchia e orientati, secondo i sani principi della reciprocità, superando costruzioni puramente formali e tradizionali non più rispondenti alle condizioni odierne, i nostri rapporti commerciali, in prima linea con alcune Nazioni vicine (anzitutto con l'Italia e con l'Ungheria) e con numerosi altri Stati. Ne risultò un rilevante aumento delle nostre esportazioni, aumento che ebbe l'effetto di dare maggior vita all'economia generale. « Siamo decisi di continuare con coraggio per questa via. Il fatto che le tendenze retrograde dell'economia sono arrivate ad un punto di arresto, è provato dallo sviluppo delle finanze dello Stato. Le entrate statali sì sono stabilizzate, in media; alcune partite di entrate, particolarmente sintomatiche per lo sviluppo dell'economia, segnano perfino una tendenza all'aumento, che, se lieve finora, è però chiaramente riconoscibile. In seguito a questo sviluppo delle entrate, saremmo riusciti a superare quest'anno senza disavanzo se gli eventi del febbraio e del luglio non ci avessero costretti a maggiori spese. Anche nell'esercizio 1935 — per il quale abbiamo evitato sia riduzioni di stipendio agli statali sia aumenti di imposte in genere — un importo più rilevante dovette essere stanziato per misure di sicurezza. Tuttavia il deficit da ciò derivante potè essere ridotto, con diversi provvedimenti, a un modestissimo importo. « Il rigido adempimento dei nostri impegni di debitori verso l'estero — ha concluso il Cancelliere austriaco — avvenuto con gravi sacrifici, si è dimostrato giusto non solo dal punto di vista dell'onestà ma anche di quello dell'utilità. Ad onta di tutti questi sintomi favorevoli, un ottimismo a buon prezzo sarebbe naturalmente inopportuno. La situazione è tuttora tale che dobbiamo assolutamente impegnare tutte le forze fisiche, intellettuali e morali per vincere le difficoltà. Tuttavia siamo già arrivati al punto di poter avere una ferma persuasione: che cioè la spunteremo! ». Rilievi inglesi Londra, 19 notte. I giornali riportano largamente e pongono in particolare rilievo le parole pronunciate dal Duce e dal Cancelliere austriaco al banchetto di sabato sera. II corrispondente del Times da Roma scrive ohe i due brindisi hanno mostrato nella maniera più chiara gli obbiettivi fondamentali della visita di Schuschnigg a Roma e sottolinea quella parte delle dichiarazioni del Duce in cui viene rilevato che i legami di amicizia tra Italia e Austria sono destinati a svilupparsi sempre più perchè sono permanentemente basati su comuni interessi e ideali che comprendono una politica di pace e di giustizia, una espansione degli scambi commerciali e di quelli culturali. Nella risposta di Schuschnigg il corrispondente del Times sottolinea le rinnovate espressioni di gratitudine per la piena comprensione e l'energico appoggio dell'Italia all'Austria nei momenti difficili che essa ha attraversato in questo anno. H Daily Telegraph scrive che il discorso del Duce al banchetto per Schuschnigg ha fatto a Roma tanto nei circoli politici quanto in quelli diplomatici profonda impressione. La piena del Po a Cremona Le acque cominciano a decrescere Cremona, 19 notte. Le eccezionali pioggie di questi giorni hanno fatto notevolmente ingrossare le acque del Po. Il fiume è gonfio e limaccioso e le acque si estendono per il vastissimo territorio normalmente occupato dai boschi. Ieri mattina l'acqua aveva raggiunto il livello di metri 3,40 sopra la. « Guardia di Sospetto ». Da quel puntò le acque del fiume per straripare devono alzarsi di circa due metri. Le difese compiute in questi ultimi tempi dal Genio Civile che, sotto l'impulso mirabile del Fascismo, ha compiuto opere davvero colossali, sono tali da proteggere non solo la città, ma anche una vastissima zona di campagna dai maggiori danni provocati dalle periodiche piene del fiume.