Matuska è un delinquente o un simulatore?

Matuska è un delinquente o un simulatore? PROCESSO DI BUDAPEST Matuska è un delinquente o un simulatore? Un incontro in cella : " Guarda, tu sei diventato un professore ed io un detenuto „ Budapest, 17 notte. ! Lunedi sera potremo forse avere la mdel processo Matuska. Ter¬ sentenza minate le deposizioni dei testi che han no assorbito le udienze dell'intera settimana, oggi hanno preso la parola i periti. I testi ascoltati stamane non hanno riferito nessun particolare degno di rilievo. Interessante è però che i funzionari e gli agenti di P. S., i quali compirono sul luogo della catastrofi' le prime indagini, concordano tutti nel dire che Matuska, interrogato da ossi, apparve perfettamente tranquillo. E siccome non c'era da incolparlo di nulla, bisognò lasciarlo partire. La tesi della paranoia Il falegname Nemeth, che giorni addietro venne arrestato nell'aula, e trattenuto ner qualche ora sotto il sospetto di complicità, è stato oggi interrogato di nuovo volendosi accertare se abbia aiutato Matuska nel trasporto dell'infernale ordigno, ma inutilmente. Come ultimo teste si presenta a deporre l'agente di P. S. Hein che a suo tempo scopri l'analogia fra gli attentati di Bia Torbagy e di Jueterborg. el pomeriggio sono cominciate le reazioni dei periti; il perito ferroviario a ascendere i danni materiali sofferti dalle ferrovie ungheresi a Bia Torbagy ad oltre tre milioni di lire. 11 perito psichiatrico dr. Paul Gart er terminerà la sua relazione dich rando che in Matuska si risconti tutti i sintomi della paranoia, mal; tia mentale che si esplica col fatto che il soggetto in linea generale rivela logica e giudizio per quanto concerne i suoi pensieri e sentimenti, ma sotto nlr illusione che egl i fos ^ desUrato diventare celebre. Nel 1928 Matuska F&??2%2?^ affari amDÌZioso e pieno di talento. Le fissazioni si manifestarono in luii allorché cominciò a considerarsi apo-1 stolo di una setta religiosa comunista . , . — , ... e chiamato ad attirare 1 attenzione de- gli operai su questa setta mediante at- tentati. Il dr. Gartnei ritiene chete riprova di tale fissazione la si r cava SL^^^fA durante il dibattito. Egli ha rispos o alle vane questioni in modo concito1 e normaie- sino a quando non si sia trattato dei suoi attentati: in questi casi però ha cominciato subito a deh- ,nirsl attentatore, a; parlare di casa de!- 1 attentatore, di abiti dell aueniacore, e via di seguito. Inoltre ancora oggi e:j,Ii ha il solo desiderio di poter pronunciare > davanti a! microfono della radio cin- que parole per invitare la pubblica opi- nione del mondo intero ad aderire alia sua setta. Questa fissazione è in lui fermissima é tutti i tentativi per ma- ; scherarla sono falliti. Che Matuska non sia un delinquente, aggiunge il perito, lo mostrerebbe la circostanza che dopo il delitto egli ha in ogni modo tentato di far sensazione invece di fuggire. Il perito conclude dicendo che il delitto del Matuska discende direttamente dal suo sistema di fissazione. Dato ciò il perito è dell'avviso che le condizioni mentali dell'imputato non possono nei prossimi tempi mutare, e che quindi lo si debba rinchiudere in un manicomio vita naturai durante. Un parere dell'imputato Ma il parere del prof. Gartner non è affatto condiviso dagli altri psichia- tri. La contesa fra gli uomini di scien- ; za chiamati ad esprimere il loro giù dizio sull'imputato lo mostra. Il perito giudiziario prof. Edmondo Nemeth ha descritto, in una relazione durata un'ora e un quarto, lo sviluppo psichico di Matuska dal tempo della sua fanciullezza fino all'epoca dell'attenta- te. Da tale sviluppo il perito deduce che j Matuska è pienamente responsabile de-. gli atti compiuti. Il dr. Nemeth, esa- minando la costituzione fisica dell'imputato, dice che sebbene in lui si ri-'scontrino certi caratteri femminili lo si I spta SeS«S^: to. I labbri pendenti potrebbero lasciar neppure registrate anormalità sessuali, o malattie Nell'indagare i motivi del. delittto l'autorità giudiziaria si è ripor-i tata alla fine del 1930, epoca in cui ilje del resto non fu puro caso giacché j proprio in quell'anno il Matuska si tro- Matuska ritornò nel villaggio natio e donò un presepe alla chiesa locale. A partire da quel giorno cominciarono a maturare in lui propositi di attentati, dubitare la degenerazione, tuttavia questa ipotesi non viene confermata da ' altri indizi._ Sull'imputato non si sono : va va .sull'orlo della completa materiale rò vina Il prof. Nemeth descrive quindi minutamente le osservazioni ila lui fatte parlando col Matuschka, e dice di avere notati) che tutte le allucinazioni dell'imputato erano delle simulazioni. Una volta il perito chiese al Matuschka quale condanna avrebbe considerata giusta per i delitti commessi. Matuschka gli rispose: — Se io sono un uomo sano, allora mi tocca la pena di morte; ma se io sono un individuo malato di mente allora bisogna isolarmi, curarmi, e lasciarmi uscire dal manicomio solo a guarigione avvenuta. csSLttadIl prof. Nemeth ha finito col giun- gere alla conclusione che il Matuschka. abbia agito di libera iniziativa ne co-lstretto, ne suggestionato da alcuno., Certo, dal punto di vista morale, egli ; le un individuo inferiore, di carattere ;qdebole: pero ne oggi, ne all'epoca deiirdelitti egli soffri di disturbi psichici ta- qti da influire sulla sua liberta di deci- vs,r'np- „ ™ ... , „ , ItIl prof. Toth. altro pento gludizia- rrio. conferma pienamente la relazione, jdel collega Nemeth e fra la sorpresa i del pubblico narra di avere servito du-,rante la guerra mondiale per sci mesi j tnella stessa compagnia di cui faceva vparte il Matuschka. del quale divenne ; anche buon amico; a quell epoca 1 im- eI morale non parve mai particolarmente! sviluppata; il perito e dell'avviso che imoventi degli atti compiuti dal Ma-;tuschka siano da ricercarsi in deficien- | Guarda, professore e io un detenuto rispose al pe-1 '' diventato un i

Persone citate: Edmondo Nemeth, Gartner, Nemeth, Paul Gart, Toth

Luoghi citati: Budapest