Le Case del Balilla di Vanchiglia e di Pinerolo

Le Case del Balilla di Vanchiglia e di PineroloLe Case del Balilla di Vanchiglia e di Pinerolo inaugurate dal Sottosegretario Ricci Appassionate dimostrazioni al Duce Il tempo avverso ha ieri vietato la Vi- per questa manifestazione, che avrebbe dovuto allineare lungo la maggior via cittadina le splendide legioni dei giovanissimi figli, doliti Rivoluzione, a cui il camerata Ricci, Ministro del Governo fa¬ "r""dr t"""1'1 dei Balim torinesi. m cra 1 "ftei<l ner onesta manife ! Da piazza Bernini il rapido corteo delie automobili su cui erano le au. i torità raggiunse la regione Vanchi] glia, ove sorge la nuova Casa rionale scista, avrebbe potuto dire e certamente avrebbe detto la sua schietta parola di plauso. Ma la pioggia cadde da ieri l'altro e agghiacciò tutte l'ore di ieri della sua. acquerugiola grigia e triste: perciò la rivista di via Po non ebbe luogo e le cerimonie del mattino, anziché l'aperta scena delle vie e delle piazze, ebbero la chiusa scena delle pareti della Casa del Balilla. L'arrivo di S. E. Ricci S. E. Renato Ricci, giunto in primo mattino col direttissimo di Roma, accompagnato dall' Ispettore centrale dell'Opera, seniore Vinci, volle inizia, re la sua fervida, giornata torinese con un gesto nobile e significativo. Il Sottosegretario all'Educazione Nazionale si recò alla Casa Littoria per una visita- di omaggio al Sacrario dei Caduti fascisti, ove depose una memore corona di fiori. Ricemto ed ossequiato dai Gerarchi della Federazione e del Fascio, Renato Ricci, si trattenne a lungo cordiale colloquio col Segretario federale Piero Gazzotti, che gli riferì sulla mirabile attività dell'Opera a Torino e col quale discusse alcuni problemi ad essa inerenti. Da Casa Littoria, S. E. Ricci, accampai/nato da Piero Gazzotti, raggiunse la Casa del Balilla in piazza. Bernini, ove ricevette il fervido saluto delle massime autorità cittadine colà convenute: S. E. il Prefetto Giovara; S. E. Lago, comandante de. signato di Armata; il sen. conte Paolo Thaon di Revel, Podestà di Torino: il vice-Segretario federale conte Rossi; il comm. Enzo Carli, presidente dell'Opera, attorniato da tutti i fun ziowiri e gli ufficiali, fra cui il centurione Fassini e il capo dell'Ufficio stampa comm. Domenico ConiglioneStella; il console generale Vandelli comandante del Gruppo delle Legioni; la contessa Cavalli d'Olivola, Fiduciaria- dei Fasci Femminili; j due vicePodestà prof. Silvestri e avv. Gianolio; gli onorevoli Bardanzellu, Orsi e Casilli; il dott. Molari, direttore della Segreteria federale. Guidato dal presidente prof. Carli, S. E. Renato Ricci visitò gli innume, revoli, splendidi locali della Casa e passò in rassegìui alcuni reparti M Balilla zappatori e moschettieri. Una centuria di fanciulli poriava arditamente la maschera antigas e vestiva la speciale tuta di difesa contro gli aggressivi chimici. Il Sottosegretario all'Educazione Nazionale vivamente si complimento coi dirigenti per la perfetta organizzazione dell'Opera e per lo spettacolo di salda disciplina offerto dalle giovanissime legioni. L'imponente costruzione del Balilla. Il magnifico edificio, costruito sull'angolo di via Balbo e via Guastalla, è. opera dell'ardi. Costantini ed è in bel stile Novecento. Sórto per il concorde volere di S. E. Ricci e del Podestà sen. Thaon di Revel, col concorso finanziario del Comune di Torino, che con magnifico slancio e con fervida consapevolezza fascista faceva sua l'idea di costruire una com- ; Vieta sede in luogo di una semplice .palestra rionale, luminosamente testi j "ionia dello sviluppo gagliardo delle j Organizzazioni giovanili nella nostra ìcittà. L'edificio è composto di un ca s'° ambulatorio, di una gaia sala di \ ritrovo, degli innumeri servizi, tutto [arredato con semplice squisito gusto. Dell'arredamento e dei pavimenti si è in particolar mudo occupato il cai: Mulatti, della Ditta Linoleum: e con lui e con tutti gli altri collabo ratorì il Ministro si è vivamente com plimentato. La cerimonia della inaugurazione fu semplice, breve è severa. Dopo il rito sacro, S. E. Renato Ricci e le altre autorità hanno minutamente visitato la Casa, passando in rassegna i re parli dei Balilla moschettieri schierati al loro passaggio. Grandi acclamazioni al Duce salutarono le Gcrar- |c'f*e quando lasciarono la nuova Casa Nel pomeriggio S. E. Ricci ha .».««-aurato a Pinerolo un'altra Casa del Balilla, degna veramente del Fascismopinerolese. Il Sottosegretario all'Edu- di via dislalia. A Pinerolo cagione Fisica ha trovato la bella città in pieno fervore: Congresso della montagna, e Raduno di Alpini avevano popolato le vie in maniera inconsueta, ma, verso le 15 la gran folla s'era riversata — malgrado la. pioggia implacabile — verso la nuòva costruzione, il cui colore fulvo riusciva a mettere una nota di vh-acftà pure nel grigiore del paesaggio d'attorno. Presenti tutte le personalità convenute a Pinerolo, S. E. Marescalchi, S. E. Etna, e, venuti espressamente da Torino, S. E. il Prefetto Giovara, il Segretario federale Piero Gazzotti, il vice-Segretario federale dott. Napoleone Rossi di Montelera, il presidente del Comitato provinciale dell'O. N. B. prof. Enzo Carli e molti altri. Facevano gli onori di casa il Podestà cav. Berutti, il segretario del Fascio cav. Sivera, il presidente del Comitato locale dell'O. N. B., cav. Mensa, il costruttore dello stabile architetto Costantini. Un reparto di Militi ed uno di Balilla Moschettieri rendevano gli onori quando arriva S. E. Ricci, ossequiato da tutti i presenti. La cerimonia è stata quanto mai semplice ed austera. Un minuscolo Balilla, Carlo del Carretto, offre una chiave d'oro al Sottosegretario, perchè egli apra ai Balilla di Pinerolo la nuova casa. Si visitano i locali, bellissimi e perfettamente attrezzati ai raduni nella ampia, luminosa palestra. Il Vescovo, S. Em. Mons. Bittaschi, benedice la Casa e invoca dal Cielo assistenza sulle giovani, esistenze che qui verranno educate. Subito dopo benedice i labari delle nuove /orinazioni giovanili, il Gruppo delle Piecole Italiane e la Legione Balilla intitolata a Goffredo Mameli. Un altro Balilla si avanza. Egli offre al Gerarca un giovane pino, emìHema della città; poi dice dei propositi suoi e di tutti gli adolescenti camerati di crescere forti e buoni, poi conchiude con il grido che è nel cuore profondo di tutti: « Viva il Duce; », Il grido che è segno della fede più schietta e pura, è ripetuto a gran voce dai presenti, e così, fra vibranti acclamazioni al Grande Capo, la bella e toccante cerimonia si conchiude. II raduno dei dirigenti Di ritorno a Torino S. E. Ricci è intervenuto ad un convegno di tutti i collaboratori dell'Opera, indetto presso la sede provinciale dell'O.N.B. Un vibrante saluto ha accolto, al suo m gresso nella sala il Sottosegretario, ti quale era accompagnato da S. E. il Prefetto, dal vice-Segretario Federate dott. Rossi, à\illa contessa Cavalli, fiduciaria provinciale dei Fasci Femminili, dal sen. Micheli e da altre per sonalità. Innanzi, ai Gerarchi, ed ai dirigenti è stato dato in visione per la prima volta il film Avanguardisti, A Noi: girato in occasione della preparazione degli Avunyuardisti torinesi per il « Campo Dux ». E' così passato innanzi agli spettatori un seguito di scenedelia vita dei ragazzi al campo di Susa ed a quello di Torino. Il film, conclusosi con una visione della superba sfilata degli Avanguardisti a Roma,, innanzi al Duce, ha sollevato vivissimi; applausi e grandi acclamazioni al Regime ed al Capo. In seguito s'è svolta una applauaitissima serie di bozzetti e canzoni, esegniti da dirigenti ed alunne delle scuole torinesi. Al termine la massa dei convenuti ha cantato a gran voce gli inni del Fascismo, alternandoli con acclamazioni al Duce. S. E. Ricci lia quindi tenuto a rapporto i dirigenti.