Il soggiorno romano di Schuschnigg

Il soggiorno romano di Schuschnigg Il soggiorno romano di Schuschnigg La visita a Littoria e a Sabaudia Roma, 19 mattino. Il Cancelliere federale d'Austria S. E. Schuschnigg si è recato ieri mattina per tempo alla chiesa tedesca di via dell'Anima, per assistere alla Messa. Alle 10, accompagnato dal Ministro degli Esteri barone Berger Waldenegg, dal Sottosegretario alla Pubblica Istruzione dott. Petner, dal Ministro d'Austria a Roma e dal segui¬ to, è partito in automobile per la nuova provincia di Littoria. Il conte Orsolini Cencelli, presidente dell'Opera Nazionale Combattenti, ha fatto da guida al Cancelliere nella lunga e minuziosa visita da Littoria a Sabaudia e fino al Circeo. Il Cancelliere è stato accolto a Littoria dal vice prefetto commendatore Sarno in rappresentanza del Commissario Speciale per l'Agro Pontino, dal Commissario prefettizio comm. Ventura in rappresentanza del Podestà e dall'Ispettore federale comm. Gatti. Dopo aver ricevuto l'omaggio delle autorità nel palazzo podestarile, gli ospiti hanno visitato le più importanti opere pubbliche. Ovunque i coloni, che per la giornata festiva si erano raccolti nelle vie e nelle piazze, hanno improvvisato una calorosa dimostrazione al Cancelliere che ha dovuto affacciarsi al balcone del palazzo comunale per ringraziare la folla salutando romanamente. S. E. Schuschnigg, quindi, accompagnato dalle autorità, ha proseguito attraverso la zona bonificata verso Sabaudia. Anche questo importante centro dell'Agro redento è stato oggetto del più vivo interesse da parte delle personalità austriache, le quali dall'alto della torre campanaria del Palazzo del Comune, hanno potuto osservare il superbo panorama. Al seguito del Cancelliere erano anche i giornalisti austriaci ospiti di Roma. Dopo la colazione a Sabaudia, gli illustri visitatori hanno fatto ritorno nel tardo pomeriggio alla capitale. Prima di congedarsi il Cancelliere ha espresso al conte Orsolini Cencelli e ai gerarchi della provincia di Littoria tutta la sua più profonda ammirazione per la grandiosa opera di redenzione della terra, compiuta in pochissimi anni dal Regime. In serata, nella sede della Legazione d'Austria presso il Quirinale, ha avuto luogo un pranzo intimo al quale hanno partecipato oltre al Cancelliere, il Ministro degli Esteri austriaco, il Sottosegretario all'Educazione Nazionale, i Ministri delle due Legazioni presso il Quirinale e presso la Santa Sede, il presidente dell'Istituto storico austriaco, gli alti funzionari delle Legazioni stesse. Questa mattina S. E. Schuschnigg si recherà alla Farnesina per visitare quel centro di educazione fisica. Il resto della mattinata sarà dedicato a una visita all'Istituto storico austriaco, ove, per l'occasione, converrà per rendere omaggio al Cancelliere, la colonia austriaca romana. Nel pomeriggio, S. E. Schuschnigg si recherà a Palazzo Venezia per un nuovo colloquio col Duce. Come abbiamo accennato, insieme alle due eminenti personalità austriache, si trova a Roma anche il Sottosegretario alla Istruzione Pubblica dottor Petner. La permanenza del Sottosegretario deve mettersi in relazione con l'opportunità manifestatasi di dare sviluppo a quegli scambi di carattere culturale previsti dai Protocolli firmati a Roma nel marzo scorso per il riassetto economico del Bacino Danubiano. Tali scambi, che nel campo letterario e artistico, ebbero già nei secoli passati una notevole importanza, contribuiranno a rendere sempre più strette e amichevoli le relazioni che intercorrono fra il nostro popolo e i popoli dei vi' cini Paesi danubiani. E' noto, altresì, come tale argomento non abbia mancato di formare oggetto di particolare esame nel corso dei recenti colloqui avuti dal Duce col Presidente del Consiglio di Ungheria Gombòs, in seguito ai quali fu appunto deciso di rendere ancora più intimi i rapporti culturali esistenti fra l'Italia e la Nazione magiara e di dare incarico ai due Ministro dell'Educazione Nazionale di concludere, nel più breve tempo, una convenzione. Avvenimento promettentissimo Vienna, 19 mattino. « Se i discorsi degli uomini di Stato fin troppo spesso non servono ad altro che a celare i pensieri della realtà e a nascondere quello che è — scrive la « Reichpost » — i brindisi pronunciati sabato sera a Roma da Mussolini e dal suo ospite austriaco sono di una eloquenza che li fa assurgere a manifestazione della massima importanza storica. Il loro scopo non è il tacere e il nascondere, bensì l'annunciare e il proclamare. Vale la pena stare a sentire per tutti coloro che hanno cuore pacifico e sono animati da buona volontà, questo è un lieto ascoltare. Dalla bocca di Mussolini, che la saviezza di Uomo di Stato ha elevato al di sopra del rango di Condottiero della propria Nazione per metterLo nella schiera dei grandi pionieri e riformatori, apprendiamo che nei colloqui di Roma, non solo è stata approfondita la vecchia amicizia tra i due popoli, di cui sono stati risolti secolari problemi, e si sono avviate nuove soluzioni. « Questa comunicazione lapidaria deve riempirci di onesta soddisfazione. L'incontro è diventato un avvenimento promettentissimo ». A questo lieto tono si ispirano i com- menti di quasi tutti i giornali viennesi. La « Neue Freie Presse » dice che le parole scambiate sabato sera al banchetto offerto da Mussolini al Cancelliere austriaco sono di una benefica cordialità: chi legge il testo dei brindisi ha la soddisfacente impressione che in essi ha trovato eco non soltanto la politica di intima amicizia, ma sono state toccate corde ben diverse da quelle consuete dei discorsi ufficiali. Già nel colloquio di Firenze nello scorso agosto l'Austria ebbe modo di manifestare al Duce la sua gratitudine per l'appoggio apportato e per la vivissima parte da Lui presa alla sciagura che aveva colpito il Paese. Da allora l'Italia non ha lasciato trascorrere alcuna occasione per riconfermare all'Austria quanto le stia n cuore la garanzia della sua indipendenza esterna e interna La Neue Wiener Tagcblatt scrive: « La politica non è soltanto arte del possibile e una faccenda di logica razionale, la politica è anche un'arte psicologica del trattare i popoli e gli uomini. I colloqui di Roma mirano allo scopo di creare queste premesse psicologiche per una pacifica collaborazione del popoli sul terreno politico ed economico. I colloqui tra Mussolini e Schuschnigg costituiscono la prima importante tappa su tale strada, e la seconda seguirà fra poche setti- j I mane con la visita del Minsit.ro degli | [ Esteri francese, Lavai, nella capitale | ' italiana. « La tendenza generale europea A ! I quella di allargare l'ambito delle tr&t! tative e il numero di coloro che tratI tano per uscire fuori dalia soffocante ì e pericolosa stretta degli isolamenti e 1 delle formazioni di blocchi ». Il Ncuc/ì Wiener Journal attribuisce la massima importanza all'avvicinamento italo-francese perchè esso — scrive — esclude a priori la possibilità anche teorica che uno Stato possa considerare l'Austria come propria esclusiva sfera di interessi. « Mussolini — aggiunge il giornale — non ha mai avuto tale desiderio. Al contrario Egli, come Capo del Governo d'Italia, è stato sempre il primo, non soltanto ad assicurare la sovranità austriaca quando fosse stata necessaria, ma anche a rispettarla Egli stesso. In seguito a tale felice sviluppo di eventi, le platoniche dichiarazioni di non intervento da parte di Berlino perdono ancor più di importanza ». IL CANCELLIERE AUSTRIACO A LITTORIA FOTOGRAFIA TRASMESSA PER FILO ALLA STAZIONE TELEFOTOGRAFICA DE « LA STAMPA » FOTOGRAFIA SCHUSCHNIGG TRASMESSA PER FILO NELLA PIAZZA CENTRALE DI SABAUDIA DA ROMA ALLA STAZIONE TELEFOTOGRAFICA DE «LA STAMPA»