Bilanci dell'Anno dodicesimo

Bilanci dell'Anno dodicesimo Bilanci dell'Anno dodicesimo 2829 opere pubbliche ultimate di lire e più di 42 milioni e per un miliardo e 884 milioni 600 mila giornate lavorative Roma, 22 mattino. II rilevamento dei lavori ultimati nell'Anno XLT E. F. nella competenza del Ministero dei Lavori Pubblici, dell'Azienda Autonoma Statale della Strada, del Sottosegretario per la Bonifica Integrale e di altre pubbliche amministrazioni che eseguono lavori a cura o con il controllo degli uffici tecnici del Genio Civile, ha dato i seguenti risultati: Opere ultimate 2.829, per l'importo complessivo di lire 1.884 milioni 067.537. Di queste opere 715 saranno ufficialmente inaugurate il 28 ottobre prossimo. Il complesso delle giornate operaie corrisposte per la esecuzione dei lavori suddetti fu di 42.604.982. Se si ha riguardo alle varie categorie di lavori, nelle quali il complesso delle opere ultimate nell'Anno XII risultò distribuito, si ha la seguente ripartizione: nuove costruzioni stradali, opere 298, importo lire 202.805.701; sistemazioni di strade statali, opere 303, importo di lire 166.331.668; opere di bonifica integrale (opere pubbliche di bonifica) comprese quelle ultimate dall'Opera Nazionale Combattenti, e alcune opere di interesse privato sussidiate dallo Stato di notevole importanza, opere 597, importo lire 602.103.919; sistemazioni idrauliche e navigazione interna, opere 267, importo lire 152.423.351; opere marittime 112, importo lire 105.184.195; opei-e edilizie 523, importo lire 258.874.233; riparazioni danni di terremoti (non compresi i lavori di riparazione di privati proprietari sussidiati dallo Stato) opere 138, importo lire 36 milioni 542 mila 139; nuove costruzioni ferroviarie opere 10, importo lire 88.932.506; acquedotti e altre opere igieniche e varie, opere 581, importo lire 270.869.825. La distribuzione della massa dei lavori ultimati nell'Anno XII fra le varie regioni del Regno è la seguente: Piemonte, opere 87, importo 68.829.172; Liguria, opere 60, im porto 71.851.998; Lombardia, opere 169, importo 110.203.413; Vene zia Tridentina, opere 53, importo 22.393.203; Veneto, opere 364, importo 192.713.973; Venezia Giulia e Zara, opere 103, importo 39.584.142; Emilia, opere 293, importo lire 31.396.259; Toscana, opere 191, importo 125.053.151; Marche, opere 76, importo 31.129.507; Umbria, opere 25, importo 7.180.340; Lazio, opere 151, importo 244.869.471; Abruzzi e Molise, opere 156, importo 67.609.437 ; Campania, opere 167, importo 107.786.223; Puglie, opere 237, importo 186.706.651; Lucania opere 98, importo 26.723.688; Calabria, opere 230, importo 171.347.132; Sicilia, opere 225, importo lire 95.443.579; Sardegna, opere 114, importo 97.239.198. Le varie Amministrazioni considerate partecipano nel complesso delle ultimazioni di opere nella seguente proporzione: Ministero Lavori Pubblici, AA SS, opere 1337, importo lire 813.619.069, giornate operaie 18.690.627. Enti locali sussidiati dal Ministero dei LL. PP., opere 841, importo L. 414.590.711, giornate operaie 6.722.345. Sottosegretariato Bonifica Integrale e altre Amministrazioni, opere 651, importo L. 655.857.757, giornate operaie 17.192.010. lcdTorinesi di guardia alla Mostra della Rivoluzione Roma, 22 mattino. Ieri mattina gli addetti degli Uffici della Federazione dei Fasci di Combattimento e dell'Ente Opere Assistenziali di Torino si sono recati a visitare la Mostra della Rivoluzione fascista. La visita, che si è protratta a lungo sotto la guida del colonnello Piacenza e del cav. Brambilla ed ha suscitato il più vivo interesse, si è conclusa con l'omaggio devoto al Sacrario dei Martiri, ove gli ospiti torinesi sono sostati qualche minuto in devoto raccoglimento. Ad una rappresentanza degli addetti della Federazione dei Fasci di Combattimento e dell'Ente Opere Assistenziali di Torino è toccato quindi l'onore di montare la guardia alla Mostra. La cerimonia del cambio della guardia è avvenuta alle ore 13. Il manipolo torinese designato al turno di servizio era comandato dal cav. Brambilla. Come sempre, il cambio si è svolto alla presenza di molto pubblico plaudente, che, al comando del Saluto al Duce!, si è unito con entusiasmo all' A noi! lanciato dai reparti smontanti e dal manipolo torinese. Tutti gli altri addetti alla Federazione torinese ed alle Opere AsBistenziali di Torino, liberi dal servizio di guardia, si sono recati in gita ad Ostia. Alle ore 20, con treno speciale, gli ospiti torinesi sono ripartiti dalla Stazione Termini alla volta di Torino. Ieri mattina ancora la rappresentanza dei magistrati e degli avvocati torinesi ha avuto l'ambito onore di montare la guardia alla Mostra della Rivo- luzìone. Alla cerimonia del cambio della guardia hanno assistito l'on. Melchiori in rappresentanza del Segretario del Partito, l'on. Vecchini, commissario ministeriale del Sindacato nazionale forense, il gr. uff. Burzio facente funzioni di primo presidente e il comm. Majola presidente di sezione della vostra Corte di Appello, il comm. Bobba della Magistratura dei Lavoro, il commendator Gammino presidente del Tribunale, il comm. De Maio, il cav. uff. Clerici, il cav. uff. Adami nonché numerosi giudici e sostituti precuratori del Re. Cospicua la rappresentanza degli avvocati, tra cui i camerati Artom, Barberi, Conigliani, Dal Fiume, Bessolo, Ferrerl e Vellano. I magistrati e gli avvocati che dovevano montare la guardia, sono giunti dinnanzi al palazzo della Mostra verso le ore 9. I drappelli, al comando del comm. aw. Maiorino , segretario dei sindacato avvocati e procuratori, e del comm. Arvea, Procuratore del Re e capo del gruppo magistrati fascisti, erano preceduti dalla musica e dal gagliardetto del sindacato forense, il qu*, le era affidato all'avv. Fioretta e scortato dal comm. Taglietti, in rappresentanza della Procura generale del Re RgrdsfpMnsFnnllrmrrie dagli avvocati Buffa «U Ferrerò, Pia-; cenza Peyron, Mutti e Giordano. Il cambio.della guardia ha dato luogo ad,una vibrante manifestazione da parte | del numeroso pubblico che frattanto si era adunato nelle vicinanze della Mostra. Quattro sono stati 1 turni di guardia, cosi composti: primo turno, al comando dell'cn. Bardanzellu: avvocati Cravero, Colonna, Quaglia, Vossu, Pavesio, Ravezza, Gianotto, Frola, Caprioli, Quagliotti; secondo turno, al comando del comm. Arvea: barone Accusani di Retorto, Gabri, Rostan, Costagli, Valletti, Verdun di Cantogno, Cialente, Mazza, Cornaglia, CarrcnCeva; terzo turno al comando dell'avv. Vergiati: on. Bertacchi, Fea, Preva, Castino, Toesca di Castellazzo, Carta, Riscossa, Callegarls, Borroni, Ferrerò; quarto turno al comando dell'avvocato Maccari: avv. Busso, Roccarino, Patruno, Verdirame, Sertorlo, De Agostino, Buffa di Perrero, Cavalli e giudice Gandino. Alle ore 1? il quarto drappello ha ceduto il posto al reparto della Milizia; magistrati e avvocati, sempre preceduti dalla musica e dal gagliardetto, si sono recati alja vicina caserma dei pompieri a deporre le armi. Alle 13 avvocati e magistrati si sono riuniti in una trattoria campestre per consumare il rancio. Sono stati spediti telegrammi al Capo del Governo, al Segretario del Partito, a S. E. De Francisci, a S. E. De Vecchi di Val Cismon, al Prefetto di Torino, al Segretario federale di Torino comm. Gazzotti, al Procuratore Generale S. E. Muggia, al nuovo primo Presidente della Corte d'Appello barone Manno e al Podestà. Infine alle 16 di ieri ha montato la guardia alla Mostra della Rivoluzione fascista un gruppo di vecchi fascisti di Lecce, che sono giunti alla Mostra militarmente inquadrati agli ordini del camerata Carlo Lala, membro di quel Direttorio federale. L'on. Melchior!, che aveva assistito al rito in rappresentanza del Segretario dei Partito, ha ordinato, a cambio avvenuto, il saluto alla vece al Duce. Il servizio d'onore dei camerati leccesi è terminato alle ore 20. Un telegramma al Duce delle gerarchie bolognesi Roma, 22 mattino. In occasione dell'insediamento delle gerarchie e del Fascismo bolognese è stato inviato al Duce il seguente telegramma: « Le gerarchie del Fascismo bolognese, insediandosi nel nome dei Caduti, Vi offrono loro fedele dedizione per conservare e accrescere alla Decima Legione l'orgoglio di essere prediletta al Vostro cuore. - Prefetto Natoli, Federale Coltiva ». a l o o a - La Casa del Balilla a Parma inaugurata da S. E. Ricci Parma, 22 mattino. Con l'intervento di S. E. Ricci, Sottosegretario al Ministero dell'Educa-zione nazionale, si è inaugurata ieri MS AvalSisti, Picco-le Italiane, Giovani Italiane, Balilla si sono riuniti in compatte formazioni stilviale Umberto I ove hanno sfilato da-vanti al Sottosegretario dell'Educazio-ne nazionale in perfetto ordine e fragU applausi della folla. Le coorti, sfi-landò perfettamente inquadrate, si so> no portate poi nel piazzale Volta anti stante alla nuova Casa del Balilla e nelle vie adiacenti per la cerimonia della inaugurazione. Una Piccola Italiana ha pòrto al Sottosegretario la chiave dell'ingresso alla nuova Casa e dopo che S. E. il Vescovo mons. Colli ebbe impartita la benedizione veniva aperto l'ingresso. Da un balcone ha parlato alffgioven^ la il podestà di Parma on. Mantovani il quale, mettendo in rilievo l'operacompiuta dal Comune di Parma per la realizzazione del progetto, ha rivolto a nome dei giovani parmensi un pensiero di gratitudine al Duce. Cessati gli applausi e gli alala, ha preso la parola S. E. Ricci che, dopo aver constatato quanto fervore di vita fascista abbia saputo dimostrare in questi ultimi anni la nostra città, ricorda la sua partecipazione alle battaglie che il Fascismo parmense dovette combattere per affermarsi, facendo risaltare come al disordine sia subentrato l'ordine materiale e spirituale. La Casa del Balilla viene ad essere, secondo S. E. Ricci, un punto fermo del programma che giorno per giorno il Fascismo compie ed è l'espressione chiara di una volontà e di un metodo per le generazioni future. Al discorso lungamente applaudito e con una dimostrazione di simpatia al Duce, segue la visita alla bella palestra, alla piscina e al teatrino ove S. E. Inaugura la mostra di lavori domestici. La Casa del Balilla è un progetto dell'ingegnere Carmignanl e dell'ufficio tecnico del Comune di Parma ed è in stile 900. Il suo costo è di circa un milione di lire.