L' apertura a Belprodo del testamento del Re

L' apertura a Belprodo del testamento del Re L' apertura a Belprodo del testamento del Re Sei mesi di lutto nazionale - Il Principe Paolo e gli altri due Reggenti -- Alessandro sarà sepolto nella tomba che custodisce le spoglie di Re Pietro Vienna, 10 notte. L'apertura del testamento di Re Alessandro è avvenuta a Belgrado Ieri sera stessa. Per la cerimonia si erano riuniti al castello di Dedinje, dove la Famiglia Reale risiede abitualmente, il Principe Paolo, il Presidente del Consiglio Uzunovic, il Presidente di Polizia di Belgrado Lazarovic, il Comandante della Guardia Reale generale di Armata Zivkovic, ex-Presidente del Consiglio, e il Primo Aiutante di Re Alessandro generale di Divisione Jofcenlc. Il Principe Paolo ha comunicato al presenti di essere stato informato dal Ministro degli Esteri, Jeftic, e dal Maresciallo di Corte Dlmltrlevic dell'attentato contro 11 Re, e della sua morte. Quindi ha consegnato al Presiderà to del Consiglio una busta che portava scritto: «Il documento qui contenuto è stata scritto da me, di mio pugno, sulla base del paragrafo 42 della Costituzione del Regno di Jugoslavia del 3 settembre 1931 ». La busta era intestata: al signor Presidente del Consiglio, e suggellata con due timbri. Il testamento del Re è del seguente tenore: « Scritto, il 5 di gennaio 1934, a Bled. Di libera iniziativa, e nella ferma convinzione di servire a questo modo nella migliore maniera gli interessi della mia amata Patria, il Regno Jugoslavo, e il mio fedele popolo, e la mia Dinastia ordino, in base al paragrafo. 42 dello Statuto del Regno jugoslavo che se il Principe Ereditario non potesse, a norma delle cause elencate nell'articolo 41 della Costituzione, esercitare il potere reale la Reggenza ' dovrà essere composta di Sua A.' R. il Principe Paolo Karagjorgjevie, del senatore e Ministro dell'Istruzione dott. Radenko Stankovlc e del Bano del Bauato della Sava dott. Ivan Perovic. La sepoltura a Topola « Quali rappresentanti per questi tre indico il generale di Armata Vojeslav Tomic, Comandante della piazza di Belgrado, come sostituto del Principe Paolo; il senatore Jova Banjanin, come sostituto del dottor Stankovlc; e il senatore Zec, come sostituto del dottor Perovic. < Questo atto è stato scritto e firmato di mia mano in doppio esemplare; uno è posseduto da S. M. la Regina; il secondo è stato affidato al Presidente dei Ministri; i due esemplari sono stati messi in busta e suggellati col mio sigillo. — Firmato Alessandro Karagjorgjevic He di Jugoslavia ». Il protocollo per la lettura del testamento è stato sottoscritto dal Principe Paolo, dal Presidente del Consiglio Uzunovic, e dagli altri presenti. La costituzione del Consiglio di Reggenza ha avuto luogo alle 4 del mattino conformemente alla volontà del Sovrano defunto. Pur nel corso della notte 11 Governo ha preso varie misure di carattere urgente. Fra l'altro, conformemente all'ordine emanato dal Ministro della Guerra, l'Esercito e la Marina hanno sùbito prestato giuramento di fedeltà al nuovo Re; i Ministri hanno preso le disposizioni necessarie affinchè anche i funzionari dello Stato compiano que sta cerimonia. Il lutto nazionale ordinato dal Go verno durerà sei mesi. Oggi in tutta la Jugoslavia le campane delle chiese di ogni rito suonano a mortorio. Per l'or ganizzazione dei funerali di Re Alessandro è stata formata un'apposita commissione. Si ritiene che l'incrociatore Dubrovnik arriverà a Spalato sabato prossimo. Re Alessandro sarà sepolto In forma solennlssima nel mausoleo della Famiglia Karageorgevic che è stato costruito a Topola, una piccola località della Serbia, dalla quale provengono i Karageorgevic. La chiesa locale, ritenuta una delle più belle del paese, è sorta per volontà di Re Alessandro poco tempo addietro. Belgrado offre un aspetto assolutamente normale: 1 rinforzi di gendarmeria già nel corso della notte scorsa sono stati ritirati; solo davanti al Palazzo della Presidenza del Consiglio e dell'Ufficio stampa regna viva attività, data la presenza di numerosi giornalisti jugoslavi e stranieri. In complesso a Belgrado non si lavora che negli uffici statali e nelle redazioni dei giornali, che lanciano senza posa edizioni straordinarie listate a lutto. La depressione degli animi è palese. Al consiglio comunale di Zagabria, convocato per ricevere il nuovo borgomastro Erber, è stata tenuta una seduta commemorativa. I consiglieri hanno quindi prestato giuramento al nuovo Sovrano. Il proclama del Governo Il Governo jugoslavo ha lanciato alla nazione jugoslava il seguente proclama: « Il nostro grande Re Alessandro I è caduto vittima di un vile attentato 11 9 ottobre alle ore 16, a Marsiglia. Il Re martire ha suggellato con 11 suo sangue l'opera di pace per la quale aveva intrapreso il viaggio nella Francia alleata. « Conformemente all'articolo 36 della Costituzione, suo figlio primogenito, S. M. Re Pietro II, sale al trono del Regno di Jugoslavia. Il Governo reale, l'Esercito e la Marina hanno prestato giuramento di fedeltà a S. M. il Re Pietro II. Il Governo reale, assumendo provvisoriamente l'autorità reale, in virtù dell'articolo 45 della Costituzione, ha convocato le rappresentanze nazionali in una seduta comune per l'il ottobre per prestare giuramento, conformemente agli articoli 59 e 42 della Costituzione. « L'ultima parola che il Re ha potuto pronunciare prima di esalare l'ultimo respiro è stata, nel suo patriottismo Infinito, la suprema eredità che lascia alla nazione: «custodite la Jugoslavia ». Il Governo reale fa appello alla nazione Jugoslava per vegliare fedelmente e degnamente su questa eredità ». Seguono le firme di tutti i ministri. I tre Reggenti presteranno glura- mento domani mattina alle Camere riunite. Eccezione fatta del principe Paolo, i membri del Consiglio di Reggenza non sono In Jugoslavia molto conosciuti, e ancor meno fuori del paese. Sulla loro personalità si può quindi dire quanto segue: I tre Reggenti Il principe Paolo Karageorgevic è figlio del principe Arsenio Karageorgevic, un fratello di Re Pietro, cioè egli è cugino dell'assassinato Re Alessandro. Egli è nato a Pietroburgo il 27 aprile 1893. Nell'Esercito ha il rango di tenente colonnello ottenuto con una recente promozione. Non si è mai occupato di politica, sia perchè le questioni politiche forse non l'hanno mal interessato, sia perchè il defunto Sovrano non avrebbe permesso a membri della Famiglia — inquadrati da un rigoroso statuto — interventi del genere. Il principe Paolo gode un grande prestigio personale e fama di Intellettuale. In partlcolar modo si è interessato di questioni e di movimenti artistici. Tempo addietro egli ha regalato allo Stato jugoslavo una magnifica raccolta di dipinti francesi, olandesi e jugoslavi. Sua moglie è la principessa Olga di Grecia. Dal matrimonio è nato un figlio, il principe Alessandro, che si trova nello stesso collegio londinese al quale era stato inviato il nuovo Re di Jugoslavia Pietro II. Il principe Paolo, laureatosi In legge all'Università di Oxford, viene ritenuto anglofilo. Non è un mistero che il fidanzamento della principessa Marina di Grecia — sua cognata — col principe Giorgio d'Inghilterra è avvenuto sotto i suol auspici. Quanto agli altri Reggenti, il dottor Radenko Stankovic, uno sloveno di Croazia, ha circa 50 anni ed è stato medico del Re. Il dottor Stankovic è professore alla Università di Zagabria, relatore per la politica sociale nel Consiglio nazionale croato che fu costituito al momento del distacco della Croazia dalla Monarchia austro-ungarica. L'anno scorso egli venne chiamato dal dottor Srsklc a far parte del Governo in qualità di Ministro della Pubblica Istruzione, carica che egli ha tenuto fino allo scorso gennaio, data delle sue dimissioni. Il dottor Stankovic si è guadagnato delle benemerenze con la riforma scolastica, però nel campo politico non ha mai fatto parlare di sè. Il terzo Reggente, Ivan Perovic, proviene dalla carriera amministrativa. Egli è nato nel 1882 nel villaggio di Arbanassl, presso Zara, nella zona attualmente italiana. Per lungo tempo è stato gran giupano a Spalato, e da tre anni era Bano nel Banato della Sava. Già come studente si distinse nel campo delle attività nazionali organizzando sezioni dei Sokol, poi divenne procuratore presso 11 tribunale di Spalato, Indi Prefetto di Ragusa, dove si adoperò per la protezione dei profughi serbi e per il trasporto in Italia del prigionieri di guerra e dei resti dell'Esercito del generale Wrangel nel 1921. Sul sostituti dei reggenti si può dire ancor meno. Il gen. Tomlc è un serbo. Il senatore Banjanin un croato, e il senatore dottor Zec, un medico, un serbo di Croazia. Chi è l'assassino? I giornali belgradesi, a proposito della personalità dell'assassino Kalemen, ricordano che ai 22 di marzo di quest'anno apparvero davanti al Tribunale per la protezione dello Stato due individui che portavano lo stesso nome, e cioè un tale Miscia Kalemen e un tale Toma Kalemen, accusati di complicità nell'assassinio dell'ex-minlstro croato Neudórfer; il Toma Kalemen fu condannato all'ergastolo, e 11 Miscia a cinque mesi di prigione, pena che nel frattempo egli dovrebbe avere scontata. Secondo 1 giornali belgradesi si potrebbe dunque trattare o del Miscia Kalemen o di un parente del due Kalemen, 1 quali, nel corso del processo, confessarono di essere membri dell'organizzazione degli emigrati croati « Ustasa ». A Belgrado è sorto nelle ultime ore 11 sospetto che, oltre al passaporto, fosse falso anche 11 nome dell'autore del- l'attentato. Si ritiene che lo stesso tatuaggio sul braccio del Kalemen fosse stato effettuato di recente all'unico scopo di trarre in inganno. La Politika, occupandosi nell'odierno articolo di fondo dell'eccidio, dice che i due prezzolati assassini, istigati da coloro che non vogliono vedere la Jugoslavia vivere in pace, hanno levato la mano contro un Sovrano il quale ha dimostrato coi fatti che si sacrificava per 11 bene del Paese. « Quest'uomo — prosegue 11 giornale — abbandonandosi a sfoghi e a considerazioni alquanto oscure, quali del resto può suggerire non la logica, ma il dolore, quest'uomo è stato aizzato da persone che parlano sempre della loro cultura e del loro progresso. Ma costoro hanno sbagliato i conti, supponendo che con la scomparsa di Re Alessandro sparirà anche la sua opera, l'opera per la quale egli ha lottato con tanto amore. La Jugoslavia proseguirà In quest'opera iniziata da Re Alessandro, e la condurrà a termine, Anche se nel passato si ebbero entro 11 popolo jugoslavo dei piccoli dissensi, oggi il grande dolore servirà a farli sparire e a unii! care tutti. L'intero popolo jugoslavo è immerso in un lutto profondo; però prò mette che difenderà quello che Re A lessandro ha creato e saprà anche ver. dicare la Bua morte ». L'agenzia ufficiale jugoslava Avola dice tendenziose e false le notizie straniere di movimenti di truppe in Jugoslavia e persino di una parziale mobilitazione. Secondo notizie di ufficiosa fonte jugoslava, il Kalemen non sarebbe un croato, bensì un membro dell'organizzazione rivoluzionaria macedone che, come è noto, è stata recentemente disciolta in Bulgaria. .Alla frontiera di Fiume, di fronte al la bandiera jugoslava, sventola anche la bandiera italiana a mezz'asta. In base alle ultime volontà espresse da Re Alessandro, 11 giovane Re Pietro II, dopo avere assistito ai funerali del padre, ritornerà in Inghilterra per compiervi i suoi studi. Le condoglianze dell'estero Il Governo jugoslavo ha ricevuto le ri e oggi telegrammi di condoglianze e le visite di tutti i membri del locale Corpo diplomatico. Il decano del Corpo, mons. Pellegrlnettl, si è presentato al Ministero degli Esteri stamane alle 9.30 ed ha consegnato, a nome del Santo Padre, un telegramma molto cordiale, col quale il Papa esprime l'augurio che il popolo jugoslavo possa superare presto la prova odierna e proseguire nell'opera di consolidamento. Re Boris di Bulgaria ha diretto alla Regina vedova un affettuoso telegram ma; Re Carol di Rumenta ha telegra fato sia alla Regina Maria — una so rella di lui — che al Governo. Hanno Inoltre telegrafato il Presidente del Consiglio bulgaro Gheorghieff, 11 Ministrq degli Esteri bulgaro Batalos, il Presidente del Consiglio polacco, il Presidente del Consiglio rumeno, 11 Presidente del Consiglio irlandese, 11 Reggente d'Ungheria, il Presidente del Consiglio turco Ismet Pascià e Tewfik Ruscdi bey, e via di seguito. La Corte rumena ha preso 11 lutto per sei mesi, la bulgara per uno. La giornata odierna e quella dei funerali saranno per la Rumenta di lutto nazionale. Il Presidente del Consiglio rumeno, Tatarescu, ha dichiarato ai giornalisti: « Io sono sconvolto nel profondo del cuore dalla morte improvvisa di uno dei più grandi Re di tutti i tempi, e di uno dei più grandi francesi. Questa duplice perdita significa per noi lutto nazionale e lutto per il mondo. Il nostro popolo si inchina davanti alla grandezza indicibile di questa perdita». I. z. LA CHIESA VOTIVA DI TOPOLA In oul è la tomba di Re Pietro di Serbia, padre di Re Alexandre « dove verrà Inumata la salma .del Sovrano assassinato.