La superba sfilata delle magnifiche Legioni dinnanzi alle Gerarchie e fra gli applausi del popolo

La superba sfilata delle magnifiche Legioni dinnanzi alle Gerarchie e fra gli applausi del popolo IL IV ANNUALE DEI FASCI GIOVANILI La superba sfilata delle magnifiche Legioni dinnanzi alle Gerarchie e fra gli applausi del popolo L'alto elogio del generale Ago al comandante federale Gazzotti ed ai Reparti Ieri, ricorrendo il quarto annuale di fondazione dei Fasci Giovanili di Combattimento, le sei Legioni torinesi, ferreamente inquadrate sotto i segni del Littorio, hanno solennemente festeggiato la data solenne con un complesso di manifestazioni severe. Alta e bella celebrazione che ha visto radunati mille e mille Giovani dai colon di Roma in una superba parata di for- za e di disciplina, che ha provocato nella folla che si assiepò sui margini delle vie su cui sfilarono a passo di corsa le balde Legioni, fremiti di entusiasmo e ininterrotte acclamazioni al Duce. Quattro anni di vita ha compiuto ieri il più giovane, in ordine di tempo e il più arditesco fra gli organismi del Partito: quattro brevi anni fuggiti come un baleno fra tante gloriose e dure vicende della vita nazionale; e già tanta compiuta perfezione, tanta maturità di funzionamento, tanta unanime appassionata fede di capi e gregari. I Fasci Giovanili di Combattimento nacquero dalla volontà del Duce, non solo per colmare una lacu-a organizzativa fra le Avanguardie e il Partito e rendere perfettamente continuativa la presenza del Fascismo nella adolescenza delle nuove generazioni che, in rtal modo, sono dalla più tenera età sino alla giovinezza e alla maturità assistite, guidate, inquadrate dal Partito: nacquero, forse principalmente, onde ereditare con le tradizioni e le glorie la spirituale fisionomia delle vecchie squadre d'azione, fermento primo della Rivoluzione, supendo inobliabile strumento nelle mani del Duce per le sanguinose battaglie della vigilia. Le Legioni ventenni costituiscono oggi il cuore fervido e pulsante del Partito. Ad esse le gerarchie dedicano le cure più amorose, poiché ad esse è legato l'avvenire del Fascismo che nei legionari di oggi troverà g.i uomini per le battaglie future. Nel vasto quadro degli istituti che il Partito regge e guida è questo forse il più complesso, il più importante, il più vasto nelle sue finalità e nelle sue mète; ed è appunto nella visione del domani che il Regime circonda della sua vigile attenzione i fanciulli dai colori di Roma. E quanto perfetta sia oggi tale organizzazione ci dimostrarono le manifestazioni di ieri, ohe ebbero in piazza Vittorio e in via Po il loro gioioso svolgimento. L'ammassamento dei Giovani avvenne nelle prime ore delmattino nella grande piazza inondatada luminoso sole primaverile : i Gio-vani Fascisti agli ordini del ConsoleMoreno, comandante federale in II, i Premilitari agli ordini del Console Cesarino Revel, comandante la Legione Sabauda. E le sei Legioni si disposero a quadrato nella piazza nella seguente formazione: la I legione, col Labaro Federale e le rappresentanze dell'Opera Nazionale Balilla e dei Gruppi Universitari, al comando del C. MDe Amicis e comprendente i FascGiovanili «-Arnaldo Mussolini», « Ma-rio Gioda» e «Michele Bianchi»; la IlLegione al comando del camerata A- riata e comprendente i Fasci « Scaraglio », « Maramotti » e «Pini»; la III Legione al comando del camerata Bonino coi Fasci « Doglia », « Sonzini » e <. Chiesa»; la IV Legione al comando del camerata Giani, comprendente i Fasci « Odone », « Duca d'Aosta » e «Casalini»; la V legione al comando del camerata Leone coi Fasci « Bazzani », « Corridoni » e «Porcù»; la VI Legione coi Fasci «Delpiano», coi reparti Pre Avieri, i ciclisti e i motociclisti del Comando Federale. Lo schieramento avvenne in perfetto ordine sulla grande spianata della nostra piazza maggiore e la disciplina regnò perfetta durante la breve attesa prima che giungessero i gerarchi per la rassegna. L'arrivo del Comandante federale Piero Gazzotti fu annunziato da tre altissimi squilli : i reparti s'irrigidirono sull'attenti e il Gerarca iniziò la rivista delle magnifiche Legioni. Parteciparono, a fianco del Segretario Federale ,alla manifestazione, S. E. il generale Ago, Comandante designato d'Armata, S. E. il gen. Spiller, Comandante del Corpo d'Armata, il gen. Vercellino, Comandante la Divisione Militare, il Console generale Vandelli, comandante il Gruppo delle Legioni, i Consoli Revel, Moreno, Mannelli e Vedani, il colPalmieri, ufficiale di collegamento fra l'Esercito e i Fasci Giovanili, il seniore Facchini e il centurione VoltolinaS. E. il Prefetto Giovara non volle! Milizia che attorniavano la tribuna, ; Fiduciari dei Gruppi Rionali convenut : nella loro totalità alla manifestazionemancare alla severa manifestazione eossequiato dai gerarchi già convenutiali'adunata, giunse sulla piazza pochiistanti prima che si iniziasse la rivi-sta. La quale si svolse in perfetto stilemilitare. Il Gruppo delle autorità e del-le gerarchie percorse il lungo frontedello schieramento e quindi raggiunse una piccola tribuna eretta sulla piazzaQuivi il Console generale Vandelli ha brevemente parlato ai giovani, loro ricordando 1 altissima degnità della divisa che han l'onore di vestire e le amorose cure con cui il Fascismo segue la loro organizzazione. Li incitò a sempre serbarsi cosi perfettamente disciplinati e fedeli al Re, al Duce, alla Rivoluzione. Il Comandante federale Piero Gazzotti volle offrire a S. E. il gen. Ago una pergamena, recante le cifre delle forze provinciali dei Fasci Giovanili dCombattimento: 27.547 Giovani, 628 Ufficiali. Mentre la breve cerimonia ssvolgeva i numerosissimi ufficiali dellai dirigenti i vari istituti del Partitolungamente acclamarono al Duce. Dalla piazza Vittorio i Gerarchi e le autorità raggiunsero quindi a piedi la vis. Po, sino all'Università, ove era stata eretta un'altra tribuna. Qui avrebbe avuto luogo la sfilata dei Giovani; e qui erano altre autoritàche porsero alle sopraggiungenti il lo| ro saluto fascista: l'on. Podestà sen1 conte Paolo Thaon di Revel, coi vicei Podestà prof. Silvestri e avv. Gianolio| il gen. Casavecchia dei RR. Carabinie ri il Rettor Magnifico della R. Università prof. Silvio Pivano, il sen. Cian, l'on. Orsi, il preside della Provincia avv. Orazio Quaglia. Le sei Legioni dei Giovani sfilarono a passo di corsa, dando di sè uno spettacolo magnifico per disciplina, maturità militare e perfezione di incedere. Sfilarono anche i fanciulli dell'Opera Balilla, i premilitari, gli studenti del Nei Gruppi rionali Nella serata di ieri i Giovani Fascisti si sono recati alle sedi dei Circoli combattentistici a rendere omaggio ai camerati che negli anni della guerra con l'adempimento del loro dovere han no ben (meritato dalla Patria. Gesto si gnificativo e simpatico che è stato molto apprezzato dai combattenti che hanno accolto i giovani con affettuoso cameratismo. Le squadre dei Giovani Fascisti hanno, verso le 21, lasciate le Sedi deiGruppi Rionali e cantando gli inni del-la Patria, si sono recati ai Circoli dei Combattenti ove son state ricevute daiFiducian, dai dirigenti e dai cameratied interne, in perfetta unione di spi-Guf. Chiudeva la sfilata 11 Battaglione Complementi della l.a Legione « Sabauda » ed una Coorte di militi premilitari della sezione universitaria «Principe di Piemonte». Questi ultimi si sono poi recati a Casa Littoria dove hanno presentato le armi alla lapide che ricorda i Caduti per la Rivoluzione. Intanto, l'enorme folla che gremiva via Po in due folti cordoni, applaudiva senza sosta i fierissimi Giovani trascorrenti in un policromo ondeggiare dei fazzoletti dai colori di Roma; e le Autorità molto si compiacquero con le Gerarchie per la imponente riuscitissima manifestazione. Primo fra tutti, S. E. il generale designato d'Armata Pietro Ago, espresse al Segretario Federale il suo alto e significativo elogio, incaricandolo di comunicarlo ai reparti. riti, hanno inneggiato al Duce. Il Segretario Federale ha voluto presenziare ad una di queste adunate che si sono svolte nei vari rioni della città e si é recato alla sede del circolo « Monte Nero » ove è stato ricevuto dal conte Giriodi Panissera, presidente della Sezione torinese dell'Associazione Combattenti ed accolto da ca- lorosi applausi. Dopo il saluto al Duce Piero Cazzotti ha poi pronunciato unelevato discorso riallacciandosi allostorico discorso di Milano, insegna- mento e viatico per l'azione futura, ha, poi esaltato l'indissolubile spirito di cameratismo che unisce combattenti e Camicie Nere, e comandato il saluto al Ac ed al Duce. Calorosi applausi han coronato le parole del Segretario Federale che poco dopo ha lasciato la sede del circolo. I Giovani Fascisti dei Gruppi rionali « Bazzani », « Corridoni » e « Casalini » che avevano partecipato alla adunata si sono poi recati alla sede del gruppo Bazzani, ove hanno trascorso la serata ospiti dei camerati di quel circolo. IL GENERALE DESIGNATO D'ARMATA E LE ALTE GERARCHIE PASSANO IN RIVISTA LE PERFETTE FORMAZIONI DELLA MILIZIA E DEI FASCI GIOVANILI.

Luoghi citati: Aosta, Armata Pietro Ago, Milano, Piemonte, Roma