Ambrosiana-Palermo 3-0

Ambrosiana-Palermo 3-0 Ambrosiana-Palermo 3-0 o l ri . e o o l e ' o o e a o i d e a a a ' e o a à e a di i o a a i Milano, 1 mattino. Per quasi un'ora *1 Palermo, tutto senza troppo realizzare. Ma bisogna apur tenere conto che il Palermo si è ccostantemente attenuto ad una rigi- edissima tattica difensiva, facendo ncr- malmente mucchio davanti a Proverà :con sette ed anche otto giocatori, tutti tin funzioni di terzino. " •Già nel passato l'undici siciliano et- tbe_ a distinguersi per la sua notevole traggomitolato nella sua area, è riu- dscito a proteggere la sua rete da ogni dattacco e già cominciava a prolilarsi la ipotesi di un risultato nullo, allor- 'ache l'incanto è stato rotto e l'Ambro- msiana ha potuto finalmente concreta- rnostanWa%^vaSTr0rnero-^unrr5 Wnon è di quelle che possano servire a igiudicare la potenza di una squadra bed a valutarne le possibilità. Nella impressione generale, l'undici milane- se non è apparso molto dissimile da -mquello dello scorso campionato, con a»S8SlfÌ?-fcifftì"i^? ben -r.e^f,trat0 -isal- fvo qualche incertezza ai Allemandi) e l'attacco che eccelle nell'accademia cefficienza difensiva e anche i camptoni d'Italia dovettero farne l'esperienza nello scorso torneo. E' quindi naturale, da un certo lato, che il quintetto offensivo dei nero-azzurri, sceso in campo con un'ala sinistra di ri- , piego, non abbia potuto convincere glmpnei suoi reiterati assalti alla rete av versaria. Con Meazza immobilizzato e Demaria ancora a corto di lavoro, non era possibile creare un gioco d'attacco fluido e continuativo, tanto più che il controllo degli avversari era deliberatamente tenace e severo. Eppure, ncnostante tutto, il bilancio finale con tre goals (uno dei quali su calcio di rigore) e tre pali non deve essere considerato disprezzabile, contro una squadra che ha giocato esclusivamente per non subire punti. Agosteo è stato l'autentico colosso della difesa nero-azzurra; Castellazzi ha brillato fra i mediani, mentre l'attacco ha messo saltuariamente in mostra il virtuosismo di questo o quel giocatore, però con scarsissimo contributo di Meazza, guardato a vista, ma in verità piuttosto fermo. Pochissimo impegnato Ceresoli. Il Palermo si è rivelato... a mezzo cioè nel compito di implacabile distruttore di azioni. Faotto ha fatto spesso la parte del leone, in area di rigore; ma anche De Manzano, Blasevich, Ziroli e Piccaluga hanno capeggiato i compagni nella loro opera difensiva e ostruzionistica. Quasi nul 10 l'attacco, un po' per ragioni tatti che, ma soprattutto per le precarie condizioni di Borei I. Gli interventi di Ceresoli sono stati pochi e di scarso rilievo. Tutto sommato, da una parte e dall'altra niente di nuovo, almeno fino ad oggi. Anche l'arbitrag gio ha seguito le orme antiche: meticolosità .assoluta nel fischiare tutti i falli da calcio libero, ma indulgenza massima in area di rigore. .Nella sua lunga ed affannosa diiesa, il Palermo è incorso in non pochi falli alcuni dei quali evidenti; ma c'è voluta una parata alta di De Manzano, effettuata magistralmente a pochi passi dalla porta, per decidere l'arbitro a concedere il calcio di rigore. Davanti a quindicimila spettatori, 11 gioco s'inizia calmo e pacato, con progressiva prevalenza ueii'Ambrosiana. gualche tiro impegna Pro vera; due calci d'angolo mettono in allarme l'estrema difesa palermitana; ma i primi venti minuti sono complessivamente... da dimenticare. Gioco da brutta partita di allenamento, liceo, invece, ai 21' Allemandi impappinarsi su un facile pallone e... lanciare Rutelli. Questi passa pronto a uorel x che sbocca, solo e libero, davanti al portiere. Il goal sembra inevitabile; invece il centro-avanti palermitano trova il modo di alzare incredibilmen. te il pallone una diecina di metri so pra la traversa. Sarà questa l'unica situazione da goal presentatasi, durante la partita, al Palermo: ma quale sarebbe stata la fisionomia dell'incontro se Borei avesse sfruttato ia facilissima occasione? L'interrogativo dev' essere compar so anche davanti agli occhi turca ti dei nero-azzurri, perchè il gioco si e subito animato; 1 Ambrosiana ha ottenuto tre calci d'angolo e Mazzoni ha colpito in pieno la base dei palo. Ma la fine dei tempo ha trovato le due compagini ferme sullo zero a zero e il pubDlico sempre più in disaccordo con la propria squadra. La ripresa rivede la solita prevalenza nero-azzurra ben contenuta ed arginata. Però al 14', in una mischia, Meazza riesce a farsi luce ed a smistare il pallone a destra, dove Frione, sopraggiunto veloce, non esita a mettere in rete con un tiro preciso raso terra. Si crede che, una vol'.a subito il goal, il Palermo debba di stendersi alla ricerca del pareggio; invece l'« undici » rosa persiste nella sua tattica difensiva, fors'anche perchè costrettovi dall'andamento del gioco. Dopo che l'attivissimo Frione ha mancato l'obiettivo a porta vuota e dono che Mazzoni si è visto deviare un tiro in angolo e respingere un secondo tiro dal palo, l'Ambrosiana ottiene il secondo goal al 33' per merito di De Vincenzi, che con un guizzo supera un paio di avversari e mette di precisione in rete. Al 40' calcio di rigore realizzato da Agosteo, per fallo marchiano di De Manzano. Prima della fine, un tiro di Meazza batte sulla traversa. Ambrosiana Inter: Ceresoli; Agosteo, Allemandi; Pitto. Facclio; Castellazzl, Frione, gemaria, Meazza, Mazzoni, De Vincenzi. iNtdlPalermo: Provera- Faotto Ziroli S^S^SJffS&iVS^,Autelll _ Arbitro: Bertogho. Leo Cattini

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