La ferrovia, l'automobile e gli sgravi fiscali

La ferrovia, l'automobile e gli sgravi fiscali La ferrovia, l'automobile e gli sgravi fiscali L'annuncio recente delle agevolazio-[ni deliberate dal Consiglio dei Ministri | per le tariffe ferroviarie ha vivamente ;interessato e favorevolmente impres- j sionato anche gli utenti di automobile. ; L'osservazione non vuole essere pa-| radossale, come potrà dubitare chi con- sidera gli automobilisti un poco come' i ribelli all'obbligo morale che pars in- ' combere su ogni nato civile dell'obolo al fisco ferroviario, e l'automobile co- me la rivale e la concorrente della ge- stione ferroviaria. Sotto questo aspet-! to una migliore, sia pure lieve, acces-l sibilità economica della ferrovia, po-itrebbe effettivamente tradursi in unaì affinata arma di concorrenza commer-ciale contro l'invadente prepotenza del- l'autoveicolo autonomo Tuttavia l'automobilista, da buon cittadino e ottimo contribuente, non ama considerare la questione sotto un aspetto così commerciale. Egli, anzi, è feli vce che lo Stato, come assuntore delta | gestione ferroviaria, metta in opera quelle provvidenze che, a suo giudizio, ztendanS'àd facrementarè il traffico dei viaggiatori ed a moltiplicare, o quanto meno a mantenere, gli introiti comples- sivi dell'Amministrazione malgrado le!^tariffe unitarie ridotte. Nazione che tviaggia è nazione ricca, prospera, mò- <derna, cioè possiede tutti gli elementi rper essere, tendenzialmente, anche una nazione automobilistica. Quale, in real- Sti, l'Italia non è ancora se non in par- ! ^te. Un modesto allentamento della pì-es- ?sione tariffaria, lungi dal sottrarre in favore della ferrovia clienti attuali o,pfuturi dell'automobile, è atto piuttosto „„ • „„. . . . ,. F, ., .pa incrementare i viaggi di chi già èLcliente abituale della ferrovia, o ad ac-;s„™'„,,„ „ « * . - «. I ,u au , r™„lq \f' 6 Sfat° f01'm? S;!ln ™ , compiuto U dp.imo passo con autoveicolo proprio: ^vantagf' » 0S«> caso., del ubsnessere generale e di quello spirito Lat mobilita, turistica ed utilitaria, che)me il presupposto di una diffusa coscien-|e| cfcEene: ecco la chiave dell'apparente fiza automobilistica. Per contro.. La chiave di un paradosso paradosso. Per contro, dicevamo, l'ai leggerimento tariffario al quale l'Am ministrazione ferroviaria è or ora addivenuta, è stato immediatamente inter pretato dagli automobilisti come sinto df«dfmo felice e promettente di un nuovo più lvrazionale orientamento del Fisco verso le moderne teorie industriali della moltiplicazione dei clienti-contribuenti e del maggior guadagno globale, attra- abcverso un minore esborso dei singoli. Da'dquesta constatazione, alla rinata spe-lbranza di veder esteso questo ragione- vole sistema all'altra sponda, quella au-intomobilista (il fiume dell'erario le ba- ?gna entrambe, e ne raccoglie in egual }! 1misura i succhi per trasportarli al mare comune) era breve il passo. Insomma: il recente provvedimento ferroviario è stato interpretato, dai fervidi galoppatori sull'ali della fantasia (sorretta, però, dalla logica) come promessa e atto preparatorio di un successivo prossimo sgravio fiscale sulla circolazione automobilistica: il necessario atto equilibratore dei rapporti tra le due forme di locomozione. kè'l'àttribuzjónetuìo Stato di questo1 . . . , ...... intento saggiamente industriale — ac I 'canto ai moventi d ordine economico generale, sociale, ecc. — è da conside-j rarsi arbitrario, se si rilegge il testo ; del comunicato diramato a notizia del nuovo schema di decreto sui trasporti >ferroviari. A commento di ogni parli-!. . . .„ K . ! co are provvedimento tariffario, è, in- fatti, riassunto una specie di sommario I bilancio di previsione, concludente o per l'ipotesi di un aumento di entrate o per ' quella di un pareggio, nonostante l'in- troito minore di ogni viaggio, di ogni Iabbonamento, di ogni biglietto per co-1mitivp ■■ ' , *- |miti,.; iE il caso di considerar giustificato ] questo improvviso e forse prematuro j giubilo degli ambienti automobilistici?, Converrà andar cauti. Due sono 1 sistemi che le scienze eco nomiche additano per incrementare "le rialzo (maggiori proventi singoli ripensanti la contrazione gitati- sia in senso opposto. Il Primo espe- entrate in regime dì"monopolio (tale"è |praticamentègper lo Stato Lia gestio- j ne ferroviaria, sia il controllo fiscale sui carburanti e le tasse automobilisti- che). Uno è quello del sondaggio Ielle Icapacità del consumatore mediante rr.o-1 desti ritocchi di tariffe: esso ammétte la forma sperimentale, sia nei senso del rialzo (maggiori proventi singoli | com; " Va) o.o, jìi ovuo« l«.mu co^c- , rimento, nelle ferrovie, è già stato ef-;fettuato staticamente, automaticamen- j te, cioè conservando a lungo immutate j le tariffe dell'epoca inflazionistica, dopo1 la rivalutazione monetaria e il ridotto ! coslo della vita: il che equivale, evi-1 dente-mente, a un aumento. Esso ha,dato i noti, poco felici risultati: la con ;trazione dei proventi ferroviari è stata, I ,, ... . e , . , „. ;negli ultimi anni, notevole. Siamo oggi | ali esperimento opposto, che tu'.to la- scia sperare sia per d3re risultati scd-idi3facenti : nè alcuno si attende effetti taumaturgici. Il secondo sistema è quello radicale : ; riduzione netta, vistosa, ailcttatrice, dei1 _..j„t,| ,ln|fn„i cino-nli ti «isMron min carichi unitari singoli. Il sistema non ammette la forma sperimentale, ma ; solo u calcolo a priori del probabile ; incremento numerico della clientela. Dae sistemi La prima forma, quelia che potrebbe dirsi del «contagocce», la torma pru dsnziale, insomma, è particolarmente I lo Stato, in periodo di declino in tutte I 1-3 Naz'oni pe- ragioni che trascendono 1indicata per le forniture di merci o servizi costosi, dove un piccolo squilibrio di bilancio può portare a un immediato e notevole passivo, dove i consumi sono p aco elastici e riguardano generi di prima necessità. E' questo il caso dell'attività ferroviaria: gestione onerosa per la stessa politica tariffaria; essa ha una icMentela, oramai, non troppo estensi- dbile, e basa le proprie fondamenta sulla clocomozione di Etrctta necessità, pres- sochè indipendente dalle tariffe: non è mun miste™ ner alcuno che 1 massimi ! sun mistero per alcuno cne . mds imi | proventi della gestione viaggiatori delle , £FF. SS. provengono dai biglietti di ter-1 dz.i classe su breve percorso. Saggio ap- ' dpaia, dunque, il prudenziale criterio se- l'gli'to nei rprsnti provvedimenti. istLa seconda forma, quella rivoluzio- ■ pniria, è particolarmente indicata per le : aF.'.tività che possiedono il naturale ger- me dell'incremento, pronte ad espandersi, per così dire «sotto pressione»; mesgididove il numero dei clienti è lontano I svdalla saturazione, dove i consumi han- na no carattere non solo di stretta neces sita, ma anche semi-utilitario e voluttuario; dove l'ente monopolista non ha la preoccupazione di adeguare gli in troiti al costo delle forniture, ma può spaziare tra zero e l'infinito alla rl cerca del proprio tornaconto globale, E' questo, tipicamente, il caso, come ognuno ha compreso, dei gravami flaca li automobilistici, . Un auspicata riforma La stessa logica che ha presieduto alla scclfa del primo sistema per le tariffe ferroviarie dovrebbe suggerire 11 sec°ndo Pel' Ja sempre attesa e in vocata e — ormai si dice — prossima riforma tributaria automobilistica. Da- ta l'indole di quest'ultima attività, è quanto meno probabile che degli sgravi commisurati al ribasso degli abbonamenti ferroviari costituirebbero una P^.^.*^ del Fisc0' senza compensi. E' illusorio sperare che, senza un allettamento sostanziale, visto so' coraggioso, si possano reclutare i ìuovi automobilisti; e inversamente per poco che si tasti il polso agli am- gu,™ Llle » .Las" 11 POU5° aS" ara" ^"1! tatereraatt, che si studino le sta tls"che e esemP1 stranieri - è da <"ftudf*™ cllte un Provvedimento più raf.,cal.e non t™!, nel 'Italia d'oggi, en o pronta rispondenza. Se i SSJSJ^J. ,"esp11erto t*uba SU' ^pohno, soffiargli ale spalle vorrà ?'re BC'l'r- ° 11 fiat°' Una buona sp n" Sa* arg°mcnto persuasivo p ' °'.a . . , .„ „„™.P^n fermamente persuasi che il solo corrispondente lo- L analogico delle nuove tariffe fers e.analogico acne nuove tainrererroviarie sia una riforma delle fisca- lità automobilistiche basata sulla rad.cale soppressione deUa tassa fissa m ^^to™ e contemporaneamente su un piccolo ribasso dellatassa sulla benLlna_ Abbiamo altra volta ripetutamente illustrati i vantaggi d'ordine economico genera!ei soci|j° militare, commerciale, insiti nell'auspicata riforma. Prescindendo anche da tutto ciò, e considerando oggi il solo lato fiscaIe della questione, non possiamo, da buoni italiani, non preoccuparci del fatto che l'adozione del sistema del « contagocce » — come pare non sia da escludersi per la tanto attesa riforma automobilistica — sia per pri¬ vare ,n Fisco di un cespite notevole a portata di mano, che tutti i contribuenti alimenterebbero con entusiasmo. tE quel Fisco che ha permesso ìa\ screazione lungo la penisola nostra, a de!jzia defU automobilisti, delle più belle strado del mondo' non merlta cosi sterile rinuncia; come le strade nfrte nel segno del Littorio mentano ?lgH"re e ptm ?ruttli,er° d*stl,n° che } velllcamento di qualche «Balilla» e 1 affumicatura di qualche camion .a nafta- Aldo Farinelli CFfcltmr

Persone citate: Aldo Farinelli

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