Novità e anticipazioni sulla imminente rassegna del Valentino

Novità e anticipazioni sulla imminente rassegna del Valentino Alla vigilia della quarta Mostra della Moda Novità e anticipazioni sulla imminente rassegna del Valentino e l La quarta Mostra della Moda è alile yurte. Vicinissima, che i battenti dei \padiglioni del Valentino si apriranno I sabato per la inaugurazione ufficiale e [per l'inizio della breve fervida squisita manifestazione. Siamo alla quarta j tappa; e sembrano dì ieri l'idea e la prillila realizzazione, tento runa e l'altra serbano intatti la loro freschezza, il \loro interesse, la loro ragione d'essere. \E' nel pubblico l'aspettazione della I prima vigilia, l'attesa piena di curioìsità che ci fere attendere, allora, lo Ispalancarsi degli enormi battenti qtiasi nell'ansia d'una visione di bellezza Ino» ancora risia: e poi, via via, altra| verso i mesi e le star/ioni l'una all'altra le mostre si sono succedute, a dirci ognuna una parola nuova, a stabilire un progresso, ad affermare il diritto e la detjnHà di Torino per questa inpgsrsletgvmPamqqlivgbpimportante e significativa manifcsta-\sfnsctvpzione. Nella visita ai padiglioni del Valentino, fervidi di fatica e di clamore in questa vigilia come tutte piena di febbre, ci e stato ieri guida preziosissima il Presidente dell'Ente, senatore Paolo Thaon di Revel. Guida preziosa, che soggiacque alle nostre domando] csumeramente cortese, indicandoci nelfee cantiere sonante e ancora povero di fisionomia il nuovo e il non nuovo, le iniziative nate per questa quarta sessione, i passi compiuti verso una perfezione che, se ancora- non sarà quest'anno raggiunta, sorriderà certo alla grande intrapresa a cui Torino ha indissolubilmente legato il suo nome e il suo orgoglio. La giornata della signora elegante La principale novità della manifestazione autunnale sarà, ancora una volta, rappresentata dal padiglione dell'Alta Moda, E' quello pili ricco, più fantasioso, più mutevole della Mostra, quello che fa le spese per tutti, che attrae più di tutti, che accentra nella cornice dei suoi velluti, delle sue sete l'interesse del pubblico. Mutevole e ca osvndsdentirtsatSdpriccioso, come si conviene a cose di 1 ìmoda. Se statiche e sempre eguali, esse tradiscono la loro natura, uccidono la loro ragion d'essprc. Perciò giustamente il padiglione ilell'Alta Moda mula fisionomia ad ogni stagione. Fnron ieri le grandi vetrine delle Case, ognuna delle quali parve animata d'una sua peculiare vita e in cui tanto tesoro di grazia fu presentalo sotto le foggie più impensate ed originali; poi furono i diorami, felicissima iniziativa su cui converse unanime il plauso del pubblico e che, nel loro genere, stabilirono tanti piccoli capolavori di buon <justo: ora sarà... Un momento, lettore! Visitiamo assieme la grande galleria rettangolare e vedremo in che cosa consiste la novità. Le impalcature del passato sono crollate, le pareti hanno mutato foggia, nuove effimere creature di tela e di legno sono nate per la xwlontà dei valorosi architetti dell'Ente. Da sabato l'Alta Moda avrà protagonisti manichini viventi trascorrenti mtcmaslslslhtMaaclnclidt in armonia di foggie e di qesti sulle pedane della casa della signora elegante. In parole semplici ecco di che si tratta. Tutta la giornata della signora sarà rappresentata. E avremo così per Vorc mattutine eleganti fanciulle (vive, vivissime) affaccendate nelle tepide stanze da letto e nei profumati gabinetti da toelette: indosseranno vestaglie, pigiami ed ogni altro indumento convenevole all'ora e al luogo. Poi, in un succedersi gradevolissimo di ambientazioni e di immagini, passeremo all'ore più avanzate del giorno, a quelle del vermut e della colazione, a quelle del tè. L'occasione sarà così felicissima per ostentare le tante meraviglie create dalle nostre Case per la gioia delle signore: vedremo impeccabili vestiti da mattino, leggeri abiti da pranzo, toelette per le pomeridiane vi- sit.e alle amiche. L'ora del tè, quella forse fra le più difficili per tina padrona di casa, quella che dà l'indice dello stile e della signorilità d'una donna, che tanto si presta a cattive interpretazioni, ad errori, a dimostrazioni involontarie di cattivo gusto, sarà rappresentata con un vero ricevimento, di cn Protagoniste saranno fanciulle in fea!'« alni, all'uopo^ creati e che » ogni, loro gesto si ispireranno ai classici canoni della classicissima ora. Tovaglie, servizi, pasticcini, mobili, ornamentazioni alle pareti, tutto ubbidirà a un desiderio di perfezione, che sarà certamente raggiunto. Andremo dal tè in contegnosa compagnia con la elegante signora sino all'ora del sonno, non senza esser stati con lei a teatro e alla grande festa notturna: ma, impertinenti quanto mai, non ci fermeremo sulle soglie della camera da letto. Con lei varcheremo Z'ortus conclusus, vedremo di quali grazie essa si adorni nell'ultima fatica della giornata per accogliere il dono della notte. Saran ore piacevolissime e ognuna ci dirà la sua gioia e la sua grazia. Il salone degli spettacoli Dal padiglione dell'Alta Moda alla sa- ìa dcl tcatro n passo & breve Compia molo, che sarà anche chiesta visita molto interessante. La quarta Mostra anche qui ha voluto abbattere e riedificare, mutare il vecchio per il nuovo, dare all'ambiente un altro viso e un diverso carattere. Ricorda il lettore i bellissimi enormi lampadarì penduli dal soffitto candido e sprigionanti la loro luce diafana nell'immensa sala degli spettacoli? Non ci sono più. Eran belli, pieni di armonia e di efficacia, ma han fatto il loro tempo. Avevan durato anche troppo, che in una mostra di Moda nulla dovrebbe durare più d'un attuno. Come le rose del poeta. E gli attimi qui son le stagioni. Il soffitto da candido è diventato azzurro, color cielo o color mare, che dir si voglia: e più non avrà l'orgoglio di generare la luce, che, ora, la gran signora verrà dalle pareti. Su di esse un gran serpente incandescente sprigionierà il notturno dono: e già è vivo il mostro enorme, tuff attorno ai cornicioni di legno. Il programma degli spettacoli e dei fvp o e, ei festeggiamenti sarà grandioso. Ma esso già è noto al pubblico per la divulgazione che ne fece l'Ufficio Stampa dell'Ente ed è quindi inutile dirne ora. Torneremo in ogni modo su di esso prossimamente. E poiché ce ne viene il destro, ci piace qui ricordare, ringraziando, l'Ufficio Stampa della Mostra che, funzionante in modo egregio, tanto ci ha facilitato e ci facilita il nostro compito. I manufatti di canapa Nelle gallerie semicircolari, ove come lo scorso anno, troveranno sede degnissima le grandi mostre della lana, della seta, del cotone, del rayon, sarà una novità: la esposizione dei manufatti di canapa nelle produzioni più impensate. « Essa rappresenterà, scrive L. Carreri, direttore dei Consorzi per la Canapicoltura nella Rivista della Moda di prossima pubblicazione, un elemento di attrazione dato il preconcetto pel quale si riteneva che la nostra ottima aiitichissima canapa non potesse servire che alla preparazione di tessuti grossolaìii e di uso esclusivamente domestico. L'opera silenziosa, tenace, instancabile dei canapicultori italiani, con i perfezionamenti della tecnica e dei procedimenti per l'estrazione della fibra tessile, era già da tempo riuscita a conseguire progressi qualitativi pei quali, alla tradizionale robustezza, lucentezza, solidità e colore della fibra, aveva accoppiato pregi dì finezza e pastosità che la rendevano suscettibile delle più varie e distinte applicazioni. La superiore genialità, il finissimo buon gusto ed i nuovi impianti dei nostri industriali seppero ben presto trarre il miglior partito da questi pregi di una materia prima per troppo tempo ingiustamente negletta. Oggi i tessuti di canapa nazionale hanno riconquistato la dovuta preminenza nel campo degli indumenti ed in tutte le applicazioni di uso domestico, dalle più umili ed utilitarie alle più eleganti e decorative. Ciò che porrà in evidenza la Mostra dei tessuti e dei manufatti di canapa in genere, nella prossima Moda, saranno i pregi estetici della più svariata produzione industriale italiana, che offre la scelta più estesa di stoffe particolarmente adulte per abiti femminili, dai tipi di cerimonia a quelli di uso giornaliero e comune, dai più costosi ai più modesti, con una caratteristica inconfondibile di superiore, classico buon gusto italiano. L'Ente Nazionale della Moda non poteva rimanere estraneo a questa magnifica affermazione e risveglio di attività nazionale, tanto elogiabile, non poteva non assecondare gli sforzi generosi delle industrie tessili che, con finissimo senso artistico, sono riuscite a trarre dalla fibra italiana tessuti di superiore finezza e di supcriore buon gusto, già conosciuti e richiesti dall'estero. La Sezione Canapa dedica il fervore più appassionato in seno all'Ente autonomo per la Mostra permanente della Moda, e ha saputo stimolare la più attiva colh'borazinne di tutti gli industriali dcl ramo, riuscendo ad organizzare una manifestazione che co¬ stituirà una vera rivelazione delle pos- stoluta offerte dalle più ignorate risorse della terra d'Italia ». Fra le novità, poi, un felice ritorno. Il ritorno, soffìtso di tutta la sua grazia leggera, del merletto. Avremo quest'anno una intera sezione dedicata a a Itti: merletti d'Aquilei e di Pescocostanzo, d'Isemìa e dì Rieti, di Venezia e di Portofino, di Cantù, di Bergamo, di Treviso. La mostra nella Mostra presenterà al pubblico le infinite applicazioni del merletto, elemento che la moda ha riportato in primo piano nella biancheria femminile e nella decorazione della casa. Un intero reparto è poi dedicato nella rassegna del Valentino alla industria della calza e della calzatura. La prima, sorta in Italia nel 1905, si è da allora sviluppata con sempre crescente intensità e dopo la interruzione causata dalla grande guerra tale sviluppo ha raggiunto mete altissime. La calza di seta naturale pura, già in voga nell'anteguerra, è ritornata nel largo favore del pubblico un paio d'anni fa ed è oggi fabbricata da diversi fra % nostri migliori calzifici. La sua fabbricazione sta oggi a dimostrare a quale punto di perfezione siano giunti i nostri industriali. L'Italia non ha più bisogno di importare questo tipo di lusso, un tempo privilegio esclusivo dei fabbricanti tedeschi e francesi. Le calze han subito in questi ultimi tempi le più capricciose metamorfosi: dalle calze pesanti di una volta, eseguite in filo di Scozia e di Persia, si è passati alla calza sottile, leggerissima, diventata spesse volte una rete. I ricami a mano del 1890, dai complicati disegni, sono ora scomparsi, così come è scomparsa la semplice baghetta. Però sembra non difficile (traiamo la notizia dalla bella pubblicazione dell'Ente) un prossimo ritorno alla calza ricamata e col merletto. Il passaggio dal tipo di calza a maglia liscia a quello a maglia uso perle, a diagonale, agli ajours, può infatti essere un segno di riavvicinamento alla calza complicata d'una volta. Anche nel campo delle calzature la nostra industria ha raggiunto resultati molto lusinghieri. Ma su questa materia e su altre innumerevoli attività della Mostra ci fermeremo a lungo, prossimamente. A. A. cprcnlrsvtstbnnhhzcmbgpvtfigcufid m clfitutIspbIncdfrslc(Creaz. di Bentivoglio), Abit d Abit d I llt Abito da sera in seta Rayon fantasia. Abito da sera In seta naturale bianca. Abito da sera In velluto rosa guarnito da seta dello stesso colore. Abito da passeggio in lana a mano rossa mattone. Abito da mattina in maglia di lana grigio-ferro e lana fantasia

Persone citate: Carreri, Moda, Paolo Thaon, Revel