Il Quadrumviro De Vecchi inaugura i restauri ai monumenti di Vercelli

Il Quadrumviro De Vecchi inaugura i restauri ai monumenti di Vercelli Il Quadrumviro De Vecchi inaugura i restauri ai monumenti di Vercelli sndLa conclusione dei lavori del Congresso Storico , n e e i é a i è : a o , , e , a i à e a Imperite cistercense o I La professoressa Brizio inizia suc- ! cessivamente la sua interessante relaalzione sul tesoro della Cattedrale e sul- S. Andrea, lungi dall'essere un edificio ! di due stili, gòtico nell'interno e ro-1 manico all'esterno, è un organismo dil una coerenza, d'una armonicità mira- i bile: nato d'un sol getti, recante una ì unica impronta. Esso è di struttura gotica e mostra una pianta schietta- ( DAL NOSTRO INVIATO ) A,n -k (.(. iVercelli, lo notte. UDopo un'altra giornata di fecondi la- C -■ _! - A j1 WT7TT . ,lvori, si è chiuso questa sera il XXVII Congresso storico subalpino, che fu presieduto con alto senno da S. E. il conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon. Numerose e importanti — talune veramente di importanza notevolissima ■—■ sono state lo comunicazioni svolte dai congressisti, che in folto numero convennero in questa Vercelli, dove già fiori uno Studio rinomatissimo, per riferire i risultati dei loro studi. Nella seduta antimeridiana — alla quale sono presenti anche il Prefetto conte Vittorelli, il Segretario federale e il Commissario prefettizio al Comune — ha per primo la parola il comandante Almagià, capo dell'Ufficio storico della R. Marina, il quale presenta al Congresso alcune recenti pubblicazioni dell'Ufficio, ricordando brevemente le azioni eroiche compiute nell'ultima guerra da marinai vercellesi. La Basilica di S. Andrea H dott. Francesco Pezza espone quindi una sua comunicazione intorno all'architetto della Basilica di S. Andrea di Vercelli: discussi ed esclusi i nomi di Domenico Brigbinz e di maestro Pantalone da Coniienza, il relatore tende a fermare l'attenzione degli studiosi su un frate Jacobo, al quale il fondatore della chiesa, il cardinale Guala Bicheri, sùbito dopo la posa della prima pietra ebbe ad affidare specifici incarichi I rndspdmcltncrttdatnssR, inerenti appunto alla costruzione del ; monumento, che il Pezza inquadra tra i le forme gotiche rivestite di romanico, fiorite sotto l'influsso della maniera nordica già trionfante ma italianamente elaborata e illeggiadrita. Ma questa affermazione del Pezza è _ avversata dalla prof.ssa Anna Maria Brizio — ch'ò studiosa dotta e acutissi- j ma della storia dell'arte — la quale so-1 stiene che la bolla chiesa vercellese di \ i l le miniature dell'Archivio Capitolare di Vercelli. Durante i lavori per la compilazione del catalogo dei monumenti vercellesi, la Brizio ha potuto studiare una parte del tesoro del Duomo, costi- i tulto*da rclicmjari che finora erano sfugo!„iti a tutti gii storici dell'arte. Fra ! a1 di essi hanno particolare pregio chi -; quo cassette reliquiario-: una, in avo- a rio scolpito, si riallaccia a motivi bi-1 e!cantini ravennati, pur rilevando una - fattura tarda; le altre quattro, in ar- vento sbalzato, mostrano rapporti con l'arte carolingia e quella lombarda e , e . e o e a i e l e i e e e a e " e n e r o i o o Successivamente il prof Raffaele Di | Tucci, dell'Università di Genova nfe- j nsce su II Banco di S. Giorgio per ilUmatrimonio fra Lodo meo di favola e LCarlotta di Cipro. E dopo di lui i pro-1 tesser Carlo Bornate si occupa di due!veMellesi che furono in Corsica al sei-, vizio del Banco di S. Giorgio. L'avv. Italo Mario Sacco fa quindi una assai interessante comunicazione, prendendo in esame il grosso volume | segli «Statuti e monumenti storici deliComune di Vercelli *, pubblicato da G. B. Adriani nel 1876 nella collezio-1 ne dei Monumenta IHstoriae Patriae. Il prof. Tallone, rilevando il singolare interesse della relazione Sacco, accenna ad altri plagi compiuti dall'Adriani e mette in rilievo le benemerenze, troppo spesso ignorate, di modesti studiosi locali come il Mandelli e tant'altri. Anche il presidente conte De Vecchi prende la parola sull'argomento: rileva l'opportunità della « stroncatura Adriani », loda l'onesto senso critico dell'avv. Sacco, e fa poi presente al Congresso, nella sua qualità di Regio Commissario agli Archivi, che molti document' sottratti dall'Adriani aaiEnti pubblici, si trovano ora presso il Comune di Cherasco, dove sono ben custoditi e dove gli studiosi possono consultarli: non ritiene quindi di far ritornare i documenti nelle loro sedi primitive. Poiché i documenti di cui si tratta interessano da vicino la città di Casale Monferrato, il Podestà di questa: avv. Caire, vorrebbe ch'essi fossero in- I vece restituiti: ma si rimette alla de- rìsinnp rlpl nresirtante. cisione del presidente. L'avv. E. Jovane, procuratore del Re a Ivrea, espone quindi una sua diffusa relazione sui Giornali piemontesi anteriori al 181%. Il canonico prof. E. Dervieux fa poi una breve comunicazione su alcuni registri di stato civile, anteriori al Concilio di Trento, esistenti in archivi parrocchiali piemontesi. E ha la parola, per l'ultima comunicazione della seduta antimeridiana, l'avv. Luigi Ollivero, il quale intrattiene i congressisti sulla Consuetudine giui idico-agraiia nelle q ! mento compiuti nei Musei Borgogna e1 Leone il Dopo aver accuratamente visitati ì i Musei Eorgogna e Leone, S. E. Do ì Vecchi si e quindi recato a Palazzo del p°y.L'Vn° Per presiedervi 1 ultima sedu ta del Congresso. Alpi piemontesi. L'oratore richiama la importanza delle consuetudini e degli U3j giuridici, COsl sotto l'aspetto stori Co come sotto quello economico, socia- . , . ... — le e giuridico: I Interloquiscono sull'argomento l'onorevole Michelini di Sautalbina e il senatore Tournon. Quindi*>S. E. il presidente riassume la interessante discussione, esprimendo il proprio vivo compiacimento all'avv. Ollivero, e cogliendo l'occasione per illustrare il problema dello spopolamento della montagna. La visita ai Musei Nel pomeriggio il Quadrumviro, accompagnato dalle autorità locali e da largo numero di congressisti, ha visitato i Musei di Vercelli, testé riordinati, e ha inaugurato i restauri di alcuni edifici monumentali della città. S. E. il conte De Vecchi ha voluto recarsi a piedi, da un edificio all'altro; e durante il percorso è stato fatto segno a vive acclamazioni da parte della cittadinanza. La prima visita è stata riservata alla Casa Centoris, costruzione della fine del secolo XV, dotata di uno splendido cortile a gallerie e colonne. Questa bella casa aveva una meschina facciata: e la scarsezza degli elementi rintracciati ha indotto l'ing. Nigra, autore del recente restauro, a creare una nuova facciata ornata da affreschi copiati da altre facciate del tempo esistenti in Piemonte. Ora il monumento si presenta nella sua fresca veste del Rinascimento. Il conte De Vecchi ha poi visitato la , mirabile Basilica di S. Andrea — dove ; fu ricevuto e ossequiato dall'Abate mi i trato mons. Montebelli — e 1' antica Cappella dell'Ospedale. Il Quadrumviro si è recato successivamente ad inaugurare il riordinato Museo Borgogna, dove è stato ricevu to dal Commissario prefettizio ai Mu sci vercellesi comm. Scvcrini e dal pro j fessor Vittorio Viale, 1 II comm. Scvcrini ha illustrato in \ un breve discorso i lavori di riordina Si riprende la trattazione dei temi posti all'ordine del giorno. Il conte prof. Emilio Nasalli-Rocca illustra alcuni probabili rami della grande famiglia mediocvale dei Conti di Lomello. Dopo di lui la prof.ssa Noemi Gabrielli fa una lucida comunicazione su « L'arte alla Corte di Guglielmo VIII di Monferrato i. La relatrice ha identificato alcuni ritratti di Ambrogio De Prcdis, che si trovano nel Monferrato ! ha scoperto un trittico di Benedetto Bembo, e ha valorizzato alcuni affie- , , din„,ldL>nU uaUo sUle di cristofo 1 ^, Moretti^ltagSiS)BS strare iu qua 1 conto fosse tenuta l'arte alla corte del Marchese Guglielmo Pa le0wo di Monferrato, | n™, P*Sssrvamentf svolge 'u prò! j ^0%^ £S U governo di vittorio Amedeo II in una Legione ge]10vese ». li prof. Scalcila è 1 vivamente elogiato dal presidente pel !sotu)e acume delle sue indagini stóri, chp n r Giovannj Man?0 illustra poi ,a v^a e lc oporu del Canavosano Bernardino Drovetti. E la serie delle comunicazioni è chiusa dall'avvocato | Druetti, che illustra alcune antiche peribamene relative alla Basilica vercelle se di S. Andrea: egli poi ne fa omag1 gio al presidente, che a sua volta la destina al comune di Vercelli, Esaurita la trattazione delie comunicazioni, S. E. il conte De Vecchi di Val Cismon rivolge, a nome del Congresso, un vivo plauso al senatore Adriano Tournon, al quale si devono gli importanti lavori di restauro recentemente compiuti agli edifici vercellesi poco prima visitati; ringrazia le autorità e l'ospitalissima Vercelli per le accoglienze fatte ai congressisti. Comunica poi che il 28.0 Congresso della Società (o di que] nuovo Ente che alla SocictàStorica Subalpina .sarà succeduto) si terrà l'anno venturo a Casale Monfe i"^?'. città che o «snipre stata assai larga di aiuti alla Subalpina, e che provvederà alla pubblicazione dell'Epistolario di Giovanni Lanza. Il Podestà di Casale, avv. Cairo, ringrazia il presidente, a nome della sua città, definitivamente prescelta a sede del prossimo Congrenro Storico PO Subalpino, e assicura gli studiosi cìihessi saranno accolti nella città monfer- I £:'lx 1 PS « . ' .. . n la nionferrina tradizionale o- conte De Vecchi dichiara quindi chiusi i lavori del Congresso, non senza aver inviato ancora un fervido saluto a Vercelli, terra di eroi e di magnifici fascisti. Questa sera atessa, accompagnato dal figlio conte Giorgio, l'Ambasciatore del Re presso la Santa Sede ha lasciato in automobile la città, ossequiato dalle Autorità, dalle rappresentanze dulie Associazioni fasciste, combattentistiche e patriòttiche, e salutato dai caldi applausi dilla popolazione. R. Scaglia