Alla vigilia della VI Mostra della radio

Alla vigilia della VI Mostra della radio Alla vigilia della VI Mostra della radio Nuove tendente costruttive Sin da quando, con l'avvento della1 dradiodiffusione, è sorta l'industria 7Radio, l'autunno ha segnato l'inizio vdella nuova stagione radiofonica, I pmettendo in luce nuove tendenze co- ; tstruttive. ! dDopo le Mostre di Londra e Ber- lilino, avrà luogo a Milano nell'ultima i gdecade di questo mese la VI Mostrai pNazionale della Radio, quasi contem-j tporaneamente alla Mostra di New| lYork. Non sarà quindi fuori luogo esaminare le odierne tendenze co¬ struttive alla luce di quanto abbiamo visto a Berlino e a Londra e di quanto sappiamo delle Mostre di Milano e New York. Se si considera l'evoluzione dell'indirizzo costruttivo negli ultimi anni, si nota che vi sono delle tappe, veramente caratteristiche. Dai primi radioricevitori in cassettine piuttosto antiestetiche ai grandi mobili di stile inglese o novecento e al midget che furorefr^irrono un paio d'anni fa, dai radioricevitori a batterie a quelli ad alimentazione universale, dagli apparecchi a reazione a quelli plurionda è contenuta tutta la storia di questa giovane industria. I radio- dzcslnvratdsspgscnricevitori plurionda tengono ora il (scampo e vi è molta probabilità chejsnei prossimi anni riesca molto diffi-jbcile vendere radioricevitori che non vconsentano anche la ricezione delle | onde corte. rAlcuni avevano profetizzato per la ; nprossima stagione l'avvento di ra-iUdioriceyitori fono-visivi, dotati cioè,eanche di un dispositivo per la ricezione della televisione, ma ciò sem bra per il momento essere ancora vndabbastanza lontano. Benché vi siano gCase importanti che spendono som- sme enormi per ricerche nel canino j ladella televisione, è probabile chendebbano passare ancora alcuni anni!dprima che sia possibile creare un ! dradioricevitore fono-visivo capace veramente di soddisfare le esigenze di un pubblico viziato dalla perfezione ormai raggiunta dal cinematografo. Dal punto di vista tecnico la televisione locale potrebbe dirsi risolta. Anche in questo campo, quali enormi progressi dal famoso disco di Nipkow! L'uso del tubo di Braun, la mirabile invenzione dell'iconoscopio e del kinescopio sono passi giganteschi sul cammino della realizzazione, ma certo l'immagine oggi ottenibile con questi dispositivi è ancora meschina rispetto a quella che si ottiene nel più modesto impianto cinematografico. Sino a che non sarà possibile ottenere una immagine con ottimi dettagli, della dimensione di almeno 30x30 cm. e visibile in pieno giorno, non si potrà parlare di avvento della televisione. Per tale ragione si può ritenere che i radioricevitori di questa stagione e forse anche della prossima debbano servire ancora esclusivamente per il piacere dei nostri orecchi. Non vorremmo che quest'ultima espressione facesse sorridere ironicamente qualche detrattore della Radio e aggiungeremo subito che i radiotecnici fanno^ effettivamente del loro meglio perchè i suoni che giungono all'orecchio siano più puri e più fedeli che possibile. Gli sforzi in questo senso rappresentano due problemi di natura differente: l'attenuazione dei disturbi e la riproduzione fedele dei suoni quali sono tirodotti all'origine davanti al microfono. I disturbi sono veramente il peggior nemico della Radio e sono di due specie: atmosferici e locali. Per atmosferici si intendono quelli dovuti allo stato elettrico dell'atmosfera : sono i più temibili perchè contro di essi il tecnico non può nulla. La soluzione va qui ricercata più nella trasmissione che nella ricezione, in quanto è solo aumentando l'intensità del segnale al luogo di ricezione, cioè migliorando il rapporto segnale disturbo che si ottiene di attenuare tale genere di disturbi. L'aumento della intensità del segnale può essere ottenuto aumentando la potenza del radiodiffusore e adottando speciali sistemi di antenna. Per quanto riguarda i disturbi locali, ossia quelli prodotti negli impianti e dispositivi elettrici più o gadtpacpslnerRdiPfvPlcdsCrctsstctlozdrpsatltmeno vicini al luogo di ricezione, j oche specialmente nelle città sono più |Pgravi degli atmosferici anche per il loro carattere di continuità, i tecnici hanno già da tempo trovato rimedi efficaci, ma occorre che una legislazione rigorosa assicuri il loro impiego ovunque. aheidPer quanto riguarda la fedeltà di Lriproduzione si sono veramente com-1 lprati passi giganteschi. Basterebbe mconfrontare un radioricevitore di| qualche anno anteriore al 1930 con uno moderno, per notare che quello ha una voce metallica e nasale, mentre questo ha una riproduzione piena zme naturale. Ma naturalmente l'orec chio umano diventa sempre più critico ora che il miracolo ha cessato di essere, ed è logico che oggi si pretenda dal radioricevitore che esso non sia semplicemente una macchina a rumori, ma un vero e prò- à^Z£oì^o^X\t&tàttiSZ lénsTperchè EKù3wWaSOT!W"URSS? parte di essi esalta-!no certe gamme di suono a detrimento di altre e in generale sono le note basse che vengono favorite a scapito di quelle elevate. Per questa ragione alcuni costruttori montano due altoparlanti, uno ner le note basse e l'altro per Quelle elevate. In generale bisogna poi tenere presento che la migliore riproduzione dal punto di vista della fedeltà si ottiene solo con dimensioni ampie del mobile e del diaframma. In America la tendenza attuale della costruzione dei radioricevitori sembra impostata appunto sulla questione della fedeltà di riproduzione e i costruttori vantano ora radiorice yitori « a fedeltà elevata » che riprop durrebbero tutte le note da 50 a 7500 periodi. In realtà sembra che vi sia qualche esagerazione anche perchè i radiodiffusori difficilmente trasmettono i suoni oltre 5000 perio di e quindi la rinroduzione oltre tale limite non avrebbe scopo. Ma biso gna dire che in America si vuole ap punto migliorare anche la qualità di trasmissione, ciò che in Europa con l'attuale larghezza di 9 kc. per i radiocanali non sarebbe facile realiz zare. La tregua delle valvole sta per cessare ed è probabile che la prossima stagione veda una ripresa nel lanciamento di nuovi tipi. Come è noto i costruttori americani di valvole per comune accordo si impegnarono a questa tregua ner dar modo ai costruttori di apparecchi di smaltire l'enorme numero di valvole di diverso tipo messo in ranida successione sul mercato. Gli sforzi dei costruttori di valvole negli ultimi tempi furono rivolti a migliorare i tipi già esistenti. E' probabile che questa tendenza si affermi ancora specialmente dal punto di vista meccanico. Le valvole a sei e sette spine sono veramente poco comode da inserire nei loro sunnorti ed è probabile che venrra studiato qualche nuo vo sistema di attacco, Per quanto riguarda i circuiti di ricezione, è sempre la supereterodi- na che tiene il campo incontrastata, Una tendenza che avevamo prevista e che si è largamente avverata o- vunque è l'uso di nuclei magnetici ner gli avvolgimenti ad alta e a media frequenza. I Tedeschi hanno rag- giunto notevoli progressi nella co struzione delle cosidette scale r>ar lanti, cioè negli indicatori di sintonia, mentre gli Americani hanno adottato quasi generalmente dei qua dranti con indice del tipo a orolo gio. Ci occuneremo in un nrossimo articolo della VI Mostra Na*ionale della Radio che si inaugura il 22 Settembre. Ernesto Montù.

Persone citate: Ernesto Montù

Luoghi citati: America, Berlino, Europa, Londra, Milano, New York, Urss