I prestanome della Germania nella fabbricazione dei sommergibili

I prestanome della Germania nella fabbricazione dei sommergibili I MERCANTI DI CANNONI I prestanome della Germania nella fabbricazione dei sommergibili Londra, 7 notte. L inchiesta dei senatori di Washington sull'attività dell'industria bellica avrà ripercussioni in Parlamento. A Londra si annunciano interpellanze alla Camera dei Comuni mentre sembra che il Congresso americano si occuperà prossimamente di una proposta di nazionalizzare le fabbriche di armi e munizioni e i cantieri nei quali si costruiscono navi da guerra. Come era da prevedere, fortissime pressioni sono state esercitate sul Governo degli Stati Uniti e sui membri della Commissione inquirente affinchè le udienze fossero tenute a porte chiuse « nell'interesse nazionale ». Ma il Presidente Roosevelt, con una di quelle decisioni che hanno valso a renderlo tanto popolare, si è pronunciato invece in favore della massima pubblicità della inchiesta. Egli ha ordinato che gli archivi di Stato siano messi a disposizione della Commissione. Non è possibile dire chi esattamente fosse dietro alle persone intervenute a chiedere la segretezza ma lo si può ben indovinare; i fabbricatori stessi di materiale bellico, certi banchieri specializzati nel finanziamento di questi affari, e forse anche qualche governo estero. Sdegni e entusiasmi d'un parigino Ogni nuova seduta della Commissione porta nuove rivelazioni. Accanto alla figura di Zaharoff un'altra ne è comparsa oggi sulla scena, quella di un certo Koster, uomo capace di entusiasmarsi e di indignarsi per la medesima cosa in nome di tanti principii a seconda che la cosa gli renda o gli rechi danno. Questo Koster è agente parigino della Electric Boat Company. Nel 1929 egli si infuriava contro un suo corrispondente tedesco, certo Techel, e lo accusava « di aiutare la Germania a violare il trattato di Versaglia ». Egli elenca in una lettera le varie posizioni occupate dal Techel in diversi cantieri tedeschi per domandarsi che cosa abbia spinto il Techel a trasferirsi all'Aja dove attualmente dirige la società N. V. Ingenieuri Cantoor Voor Scheepsbouw Inkavos, la quale fabbrica sommergibili. « E' veramente grave che non si possa sapere nulla da Techel circa l'attività dei cantieri Inkavos dell'Aja, i quali, a mio parere, non sono altro che una azienda tedesca mascherata, creata da ditte germaniche col consenso e probabilmente sotto la protezione della Marina tedesca la quale desidera rimanere a giorno degli sviluppi della tecnica costruttiva dei sommergibili non potendo erigere cantieri in Germania. Tutte le fabbriche tedesche che una volta costruivano macchine o accessori di sommergibili hanno costituito delle aziende mascherate in paesi confinanti della Germania, Svezia, Svizzera, Olanda, ecc., ed io considero che l'Inkavos sia l'azienda centrale. Bisognerebbe sapere come l'Inkavos è stata costituita, chi l'ha costituita, e ora si tiene nascosto dietro alcuni olandesi che sono dei semplici prestanome, chi ha dato i quattrini, chi ha in mano le azioni e chi dirige la ditta. Se lo sapessimo credo che potremmo indurre gli Alleati ad applicare il Trattato di Versaglia ». Potrebbe sembrare che il terribile Koster fosse indignato per la infrazione degli articoli del Trattato di Versaglia da parte della Germania, ma non era così. Egli vedeva nell'Inkavos una ditta concorrente della E.B.C. Per incoraggiare il commercio dei sommergibili in Olanda egli ha escogitato e costituito una Lega navale olandese di cui è socio onorario. Scopo della Lega è di far propaganda per la costruzione di una flottiglia di sommergibili a difesa delle Indie olandesi. Le mitragliatrici per I nazisti Un'altra infrazione del Trattato di Versaglia non lo riguarda affatto nel febbraio del 193C Koster riceveva in quel mese un'offerta dell'E.B.C, che già egli rappresentava nel ramo sommergibili, di rappresentarla nel ramo mitragliatrici. Egli rispondeva però negativamente ringraziando. Non poteva farlo. Egli già rappresentava la società Berg- mann di Berlino. « Confidenzialmente vi dirò, egli scriveva a Spear con la discrezione che si è visto caratterizzare tutte le persone coinvolte nell'inchiesta, che le nostre mitragliatrici (cioè quelle della ditta Bergmann) sono destinate ad alcune organizzazioni interne di Germania ». Questa volta però Koster non proponeva l'applicazione del trattato di pace. L'inchiesta ha poi rivelato altri due particolari: uno, che Basilio Zaharoff possiede una forte cointeressenza nella Chase National Bank, che è uno degli istituti finanziari più forti degli Stati Uniti; secondo, che la Gran Brettagna ha venduto al Giappone il brevetto dei sommergibili tipo K. A proposito di cessione di brevetti, il sen. Nyl presidente della commissione inquirente ha rivolto al testimone Spear una domanda con un tragico sottinteso : « Non è giusto affermare, ha detto Nyl, che la Germania mai avrebbe potuto impe gnarsi nella guerra dei sommergibili se il Governo degli Stati Uniti si fosse impadronito dei brevetti e li avesse conservati per sè ? ». Il senatore alludeva con queste parole al fatto che al principio della guerra i più importanti brevetti per sommergibili erano tutti in mano dell'America e che la E.B.C, consentì il loro passaggio alla Germania quando li cedette al cantiere Whitehead di Fiume che apparteneva all'Austria. Dall'atteggiamento della commissione si arguisce negli ambienti politici di Washington che i senatori che ne fanno parte proporranno al congresso la statizzazione dei cantieri che sono oggi oggetto d'inchiesta.Un audace colpo a Bucarest del Capo della Guardia di FerroPerquìsìice l'abitazione di un generaleBucarest, 7 notte. TI capo della Guardia di Ferro, Cornelio Codreanu, la notte scorsa, messosi alla testa di un manipolo di Camicie verdi, ha compiuto un'azione di polizia della quale oggi parla tutta Bucarest. Codreanu aveva avuto da tempo sentore che un suo malcontento seguace, Stelescu, progettava un movimento secessionista e la formazione di una legione sportiva e altre cose. Assieme al suo fido amico l'ex generale Cantaguzino stanotte egli è comparso con le Guardie di ferro in casa dell'exgenerale Luca Gheorghiade amico dello Stelescu e ha proceduto a una minuziosa perquisizione sequestrando armi da fuoco con le relative cariche. La Pubblica Sicurezza, avvertita dalla domestica del Gheorghiade, è arrivata sul luogo troppo tardi in maniera che ha potuto soltanto arrestare un paio dstudenti. Codreanu dichiara che ha ritenuto di intervenire e punire di persona essendogli giunta notizia che lo Stelescu aveva incaricato Gheorghiade di ucciderlo. Nell'occasione va rilevato che il movimento a favore della Guardia di Ferro guadagna terreno in tutta la Rumania. Re Boris ricevuto a Varna a bordo della nave italiana OceaniaVarna, 7 notte. Proveniente da Odessa è giunta a Varna la motonave Oceania dalla quale hanno sbarcato un migliaio di crocieristi di ogni nazionalità tra cui oltre 500 italiani. La popolazione, alla cui testa erano il sindaco di Varna, Anghelof, e altre autorità, 11 ha accoltcon la più calorosa manifestazione mentre la musica della marina bulgara suonava la Marcia Reale italiana« Giovinezza » e l'Inno bulgaro. I crocieristi, compiuto un giro nella città per visitare i più notevoli edifici, a mezzo di speciali automobili si recavano al castello reale di Euxinograd. Nel pomeriKj!'io Re Boris, che si trovava a Varna dà due giorni, 11 Principe Cirillo e i rispettivi seguiti, accompagnati dal comandante della flotta bulgara Varlkleckof e da altre autorità, si sono recati a bordo dell'Oceania accoltivi dal Ministro d'Italia e dagli ufficiali della nave, i quali hanno accompa.frnato gli Augusti Ospiti a visitare l'Oceania. Re Boris, che si è soffermato a lungo specialmente nei locali delle macchine esprimendo la sua ammirazione, ha poi preso parte ad un rinfresco d'onore offetrogli dal comandante al quale hanno partecipato il Ministro d'Italia e le autorità.