La priorità della scoperta rivendicata da uno scienziato francese

La priorità della scoperta rivendicata da uno scienziato francese IL GERME DEL CANCRO La priorità della scoperta rivendicata da uno scienziato francese Le ricerche proseguite grazie a un mecenate italiano a al Prof- von Brehmer, membro delIstituto biologico di Berlino, 11 giorno stesso in cui comparve la nformazione berlinese, il Revelis, il cui nnunziato ha telegrafato da Stresa, ove si trova attualmente, al suo amio e corrispondente parigino Vittorio Lashay: « Va subito a Paris-Soir per protetare priorità francese e dà riassunto elle mie tre comunicazioni all'Accademia delle Scienze n. 10.765 del 31 luglio 1933, n. 10.831 del 15 gennaio 1934 n. 10.894 del 9 luglio 1934 ». Luigi Revelis, di origine corsa, è un uomo di 45 anni. Egli ha fatto i suoi tudi alla facoltà medica di Parigi poi a Ginevra e fece lunghi soggiorni nei aboratori di chimica, soprattutto in Austria. Diciotto anni di lavoro Dopo tre comunicazioni all'Accademia delle Scienze, dopo avere invano ercato a Parigi i concorsi finanziari ndispensabili alla continuazione della ua opera, Revelis fece la conoscenza di un mecenate italiano, il signor Gelmini, che in questi ultimi giorni lo condusse a Stresa dove nella sua villa fece allestire un laboratorio ed è là che l rappresentante di Paris-Soir ha potuto vedere ieri il Revelis. « Da 18 anni senza la menoma tregua — egli ha dichiarato — continuo e mie ricerche sulla scoperta del microbo del cancro. Sino ad ora non avevo voluto dare pubblicità ai miei lavori, e le comunicazioni che feci in tre riprese all'Accademia delle Scienze sono rimaste senza seguito. Ma la dichiarazione del mio collega tedesco von Brehmer mi obbliga a non osservare più a lungo il silenzio. E' vero però che i giornali italiani hanno riprodotto eri una dichiarazione del sig. Schlling, ex-assistente di von Brehmer, dichiarazione che contraddice formalmente 'argomentazione di quest'ultimo. Egli dice testualmente che « pur riconoscendo l'origine microbica del cancro, ci tiene per la giustizia e per la storia a dichiarare che la sedicente scoperta di nome fino ad ora non era stato mai Parigi, 7 notte. Uno scienziato francese, Luigi Reelis, rivendica la priorità della scopera del microbo del cancro che telegrammi da Berlino ai giornali di tutto il mondo hanno in questi giorni attribuì Brehmer è priva di fondamento e non riposa su nessuna base seria. « Io lavoro da 18 anni — ha proseguito il signor Revelis — in un piccolo villaggio degli Alti Pirenei, a Caixon, e là ho fatto i miei primi esperimenti: sono dapprima riuscito ad isolare la tossina del cancro, ho inoculato questa tossina ai conigli con iniezioni sottocutanee. Si tratta di inoculazione e non di innesto. In quell'occasione il prof. Stevenin mi scrisse che si trattava di un evento di portata considerevole, poiché l'inoculazione ci dava la speranza che questa malattia fosse dorigine microbica. Sono riuscito con questo procedimento a sviluppare dei tumori maligni intensi e il professor Salmette mi scrisse allora — una settimana prima della sua morte — una commovente lettera per felicitarmi. « I tumori provocati in tal modo negli animali sono il cancro del polmoneil cancro del seno e numerose altre forme del male. Di recente, nel dicembre del 1933, nel mio laboratorio di Enghien sono riuscito ad inoculare il sarcoma ai conigli, il sarcoma che è la forma più temibile del cancro. Presi la precauzione di collocare nel ghiaccio gii animali agonizzanti ai quali avevo inoculato il male. Il freddo provoca infatti il concentramento abbondante delle antitossine nel midollo spinale. In seguito trasmisi al prof. Chevalier dell'ospedale Cochin degli estratti di midollo di quegli animali, midolli che erano stati sottoposti a preparazioni spe ciali. Egli mi dichiarò in seguito chequel prodotto arresta nettamente iaprogressione del cancro; i dolori scompaiono per non ritornare più. Il vaccino anticanceroso?— Avete dunque scoperto cosi il siero anticanceroso ? — chiese il giornalista. — No. Applicavo semplicemente un procedimento di vaccinazione identico a quello utilizzato all'Istituto Pasteursapete che si preleva il midollo spinale dei conigli colpiti dalla rabbia per vaccinare preventivamente le persone che sono state morsicate e preservarle contro l'idrofobia. — E' dunque un vaccino anticanceroso quello che avete scoperto... — Perfettamente. Ma il vaccino che ho scoperto è nel tempo stesso preventivo e curativo. — In tal modo potete sperare la guarigioneyMVsrpuò'consfd^^^^^ possibile preservare un individuo perfettamente sano come lo si preservadal tifo e dal vaiuolo ? — Per preservare una persona sanavi è un altro metodo, che vi spiegheròbrevemente: si mescola la tossina de„„.,,...„ „„„ r ,„i „ „; 11 1 cancro con del formol e st colloca lapreparazione in una stufa per trentagiorni. Si ottiene così un'anatossina cheiniettata negli animali, li preserva totalmente dal cancro. Mentre, di consueto, una goccia della tossina del cancro.... 0 ,,, . . ,. . ,. iniettata nell'orecchio di un comghoprovoca la sua morte entro le 24 oredieci centimetri cubi della tossina ri mangono senza effetto in un coniglio vaccinato. Brehmeparla di un « micro-organismo parassiZ ..ai. ». .. - ,.. ta » di Schmitt. Ma questo non e altroche la disintegrazione del bacillo. Intutti i laboratori di biologia del mondo si trova sempre questo micro-organismo nelle biopsie che si danno ad esaminare. Dunque, nulla di nuovo. Poi, condotto il giornalista nel suolaboratorio, gli mostrò al microscopioil bacillo. Esso ha la forma di un siluro— Il bastoncino che gli serve di guaina — ha spiegato Revelis — si compone di acido nucleico, di albumina di cera. Il bacillo, che presenta grandanalogie con quello della tubercolosi, sclassifica fra i « funghi inferiori » (muffe) piuttosto che fra i batteri e si coltiva alla temperatura di 30-40 gradLa sua azione irritante è tale che lcellula in cui si trova è sede di Un sollevamento biologico di potenza sconcertante, trascinante una proliferazione disordinata cosi rapida che questnuove cellule non hanno avuto il tem po di svilupparsi coi caratteri proprii. Nella sua ultima comunicazione alla Accademia delle Scienze il Revelis ha precisato le circostanze esatte della cura alla quale dovranno essere sottoposti i malati colpiti dal cancro. Il microbo ed i suoi componenti chimici sono accuratamente descritti, il principio, la applicazione della vaccinazione anticancerosa nel tempo stesso che la com posizione del siero e del vaccino sono interamente esposti. — Fra breve — ha concluso il Revelis — tornerò a Parigi e mi sottoporrò allora a tutte le esperienze necessarie col controllo degli scienziati che sino ad ora hanno lottato contro il terribile male. Ma questa scoperta offre nuovi orizzonti alla scienza biologica e le mie ricerche dovranno continuare in una direzione originale. a i n i r e o n Il metodo terapeutico del prof. Klein Berlino, 7 notte. Di fronte alla discussione suscitata dall'annuncio della scoperta del germe del cancro da parte del dott. von Brehmer e alle osservazioni mossegli da varie autorità scientifiche, il von Brehmer comunica stasera ai giornali una dichiarazione in cui dice: «Data l'importanza del problema che il cancro sia o no una malattia proveniente da germe, era prevedibile che molte opinioni sarebbero state espresse sia prò che contro la mia tesi. Debbo però rifiutarmi di prestarmi a una discussione scientifica sulla stampa quotidiana: esiste proprio a questo fine la stampa specializzata. Naturalmente rimango fermo in pieno sui risultati delle mie ricerche quali li ho esposti nella Medizinischen Welt, e ciò tanto più che nella medesima rivista sono consacrati circa due anni di studi su questo difficilissimo problema, studi in parte controllati e confermati dal prof. Schilling e dai batteriologi dott. Bbrner e dott. Jancke. Io — conclude lo scienziato — sono in ogni momento pronto a dimostrare agli scienziati i risultati delle mie ricerche. Del resto sulla scorta delle mie particolareggiatissime pubblicazioni, ogni persona competente può essere in grado di controllare sperimentalmente tutto quello che io ho reso di pubblica ragione, e di pronunziarsi ». Intanto al congresso dei sierologi e specialisti del cancro che si svolge a Francoforte, il problema ha continuato ad avere nuovi echi. Il dott. Klein che ha dedicato studi al problema — comprese anche le esperienze fatte sul microrganismo del von Brehmer — ha fra l'altro comunicato il risultato di talune sue ricerche fatte nel laboratorio sperimentale biologico di I. G. Farben: il Klein dice di essere riuscito a isolare in forma pura la sostanza che è la causa della formazione del cancro. Il Klein intende parlare non già di j un batterio, ma di un « agente patogeno », di quelli che ì batteriologi chiamano « virus immissibile ». Il Klein designa questa sostanza come l'agente che porta la cellula normale alla degenerazione cancerosa, e perciò da considerare come l'immediata causa della malattia; questa sostanza si trova in ogni tumore canceroso, e, iniettata, riproduce il cancro su altri animali. Con questa scoperta il Klein dice che gli è stato possibile elaborare un procedimento diagnostico basato sul fatto che il corpo umano sano contiene materie capaci di distruggere la cellula cancerosa. In base a esame del sangue, si può constatare se un individuo è in possesso di questa materia di difesa o meno, cioè in sostanza se è immune dal cancro, o se è in pericolo di contrarlo o per caso lo abbia già contratto. Cosi è data la possibilità di un sollecito allontanamento del pericolo prevenendo la malattia. Queste ricerche del prof. Klein sembrerebbero almeno e!in Parte confermare, se non addlrittual ra coincidere con quelle del von Breh¬ mer. Queste sue spiegazioni hanno trovato poi un forte appoggio nelle dichiarazioni del prof. Simon che dichiara di avere praticamente applicato il metodo di Klein e di essere arrivato con esso a risultati assai incoraggianti. Il procedimento del Klein, del resto — si annunzia — è già in applicazione per una serie di controlli in parecchie cliniche sia di Berlino che di altre città della Germania al fine di rendere pos- n o : -1 ^ife un giudizio" sicuro r e e e Stolido esperimento di uno scienziato Alleva una scimmia col figlio ma la scimmia resta scimmia Londra, 7 notte. Al congresso della British Association che si tiene ad Aberdeen è statò riferito da un congressista l'espcri professore americano Kel- -1 ^|u»Xci «StaSa^a" e quanto a! l'educazione o l'ambiente nella forma j zione di un uomo o di animali più si- aimili all'uomo. Egli prese uno scimò I panzè di sesso femminile e dell'età di l 1 P°.chi S;?r,nif.e ^.a11^. insieme al pro- '■ prio figlioletto di pochi mesi. Scimmia a g bamgino fur0no allattati con la stesa sa bottiglia, mangiarono le stesse pap, pe, vestirono allo stesso modo, dormi- rono in uguali lettucci e furono con-i dotti a passeggio in identiche carroz- o zelle- 11 Pr°fess°re0e, S S' srevano tanto alla scimmia che al barn- o, gf„0 c01T\e stesse parole. Dopo un pe, | rioào di nove mesi il professore faceva -: questo bilancio: il bambino compreno ! deva 68 parole o frasi e la scimmia 58; r | la^jmmia era^rc, ^gn**» - < ne8Si° aei cuculialo e già sapeva apii ire una porta girando la maniglia ap- o cJn antfcipo di parecchi mesi sul ni bambino a stare in piedi e a camini-jnare. Ma qui i progressi dello scim- panzè si arrestarono e, a confessione - del deluso scienziato americano, la 1 scimmia è rimasta scimmia e il barn- 1 bino e rimasto bambino. In tanto in¬ o successo, dopo tutto, il prof. Kellogg o ; puo dirSi fortunato che nessuna tra- , sformazione sia avvenuta nel suo proprio rampollo.