Le probabilità dei più quotati campioni nelle gare di velocità mezzofondo e fondo

Le probabilità dei più quotati campioni nelle gare di velocità mezzofondo e fondo I CAMPIONATI EUROPEI DI ATLETICA Le probabilità dei più quotati campioni nelle gare di velocità mezzofondo e fondo Tre grandi nazioni atletiche aspirano alla vittoria collettiva in questi campionati europei che radunano per la prima volta tutti i migliori atleti del continente. Tre nazioni che, in Europa, :Iottano da anni per conseguire il primato assoluto senza riuscire ad imporsi definitivamente, essendo il loro valore pressoché uguale: Finlandia, Svezia e Germania che, dopo essersi misurate a più riprese in incontri a due e a tre nazioni e attraverso le competizioni olimpioniche, sono giunte finalmente alla vigilia della loro più grande battaglia sportiva, quella che permetterà loro di fregiarsi del massimo titolò europeo. Il valore delle loro rappresentative ed il numero di atleti che esse comprendono chiudono irrimediabilmente le altre compagini. Ungheria, Italia e Francia costituiscono il plotoncino delle nazioni di rincalzo, dal quale una almeno potrebbe anche balzare nel gruppo di testa. Alludiamo alla seconda che dovrebbe finalmente veder coronati in modo degno ì suoi generosi sforzi di questi ultimi anni di intenso lavoro. Le nostre speranze ■ E' indubbio che, per questa prima grande competizione a carattere europeo, l'Italia si trova in condizione privilegiata per la possibilità di gareggiare in casa propria e di poter allineare una squadra numericamente al completo. Della situazione del nostro atletismo già abbiamo detto a suo tempo, crediamo tuttavia che la competizione che vedrà il suo inizio tra pochi giorni darà modo ai nostri rappresentanti di farsi largo in più di una prova. In altre parole, l'atletismo italiano, in condizioni particolarmente favorevoli, non dovrebbe lasciarsi sfuggire l'occasione per una grande affermazione. Per quanto riguarda il successo assoluto — è di ieri appena la vittoria di stretta misura della Svezia sulla Germania — i tedeschi appaiono, malgrado tutto, i più sicuri sulla carta. Già lo abbiamo scritto che non si avrà una classifica ufficiale por nazioni, perchè non tutte partecipano con un egual numero di atleti, ma non sarà difficile farne una che possa dare l'impressione dell'esatto valore collettivo delle nazioni atletiche europee. Per intanto è bene tener presente che i tedeschi saranno quaranta, i finlandesi ventitre e gli svedesi venti. A parte il valore personale di molti campioni tedeschi — che porteranno alla squadra il maggior numero di punti — bisogna tener calcolo che anche il numero ha la sua importanza agli effetti della classifica collettiva. Molti piazzati possono benissimo neutralizzare il mancato punteggio dovuto a qualche inattesa sconfitta. Germania ed Italia sono le due sole nazioni che partono a squadra completa; le altre, Svezia e Finlandia, hanno a disposizione metà numero di rappresentanti. Ciò non toglie, però, che esse abbiano buone probabilità di vittoria in quanto le altre squadre coi loro uomini migliori possono benissimo privare la Germania di moltissimi piazzamenti e di qualche vittoria. Tutto considerato, per quanto concerne la battaglia collettiva, noi vediamo la Germania al primo posto con a ridosso la Svezia e la Finlandia sempre che la nostra rappresentativa non riesca a combinarci qualche lieta sorpresa. Se il pronostico è già cosi difficile ed incerto per la scelta del probabile vincitore collettivo, per quanto riflette le vittorie individuali appare quasi impossibile. La pubblicazione delle molte tabelle di risultati per ognuna delle specialità in programma dovrebbe far apparire assai semplice la scelta del probabile vincitore. Non basta conoscere tali risultati e bisognerebbe poter valutare esattamente il valore di mille coincidenze che possono aver favorito o danneggiato un atleta durante il conseguimento del risultato raggiunto: le condizioni della pista, il valore degli avversari incontrati, le condizioni fisiche di ognuno al momento della prova, e molti altri fattori che possono aver influito su di essa. Non ultimo il fattore freschezza, specialmente per le squadre che dovranno viaggiare alcuni giorni prima di raggiungere la no stra città. Ciò premesso vediamo di valutare sin dove è possibile il valore e la forma di questi candidati al titolo europeo. Per la prima volta in Italia avremo agio di assistere ad una gara sui cento metri piani in cui l'ultimo arrivato sarà costretto a fornire assai meno di 11". I due « assi » della velocità Sei atleti andranno in finale dopo aver disputato in venti uomini quattro batterie ed in dodici due semifinali. I due « assi » della situazione sono il tedesco Borcchmeyer e l'olandese Berger, atleti la cui classe è stata provata e controllata a più riprese dal cronometro, che ha segnato, per entrambi, 10"3/10, vale a dire il « record » mondiale detenuto da Tolan, Williams e Metcalfe. Dopo tale presentazione crediamo eliminato ogni dubbio sul valore dei due campioni che si contederanno il titolo europeo della più veloce gara in programma. Il tedesco, a rigor di logica, dovrebbe vincere per le sue condizioni di forma e per il suo maggior spunto finale. Gli ungheresi, Sir e Kovacs, ed il tedesco Hornbergher, dovrebbero essere gli altri finalisti, con un atleta da scegliere tra la massa degli altri. Vorremmo che questo sesto atleta fosse uno dei due italiani che partecipano alla gara dei cento metri, o Mariani o Di Blas. La formazione delle batterie ci fa nascere più di un dubbio per Mariani, mentre ci lascia un tenue filo di speranza per Di Blas, che dovrebbe giungere alla semifinale in condizioni tali da poter giocare a fondo la sua penultima carta. Ad ogni modo non è sulla gara dei cento metri che noi puntiamo, ma, piuttosto su quella del duecento, dove saremo rappresentati dal biondo Toetti e dall'agile Gonnelli. Quest'ultimo è capitato in poco buona compagnia nella sua batteria, mentre Toetti avrà maggior campo, forse, di affermarsi. Anche in questa gara la lotta per il primato appare ristretta tra Olanda e Germania. Da una parte è nuovamente Berger e dall'altra Schein, mentre di rincalzo stanno eli ungheresi Sir e Kovacs, il frances° Paul ed il finlandese Strandwall. Per quanto concerne il risultato tecnico della prova, crediamo che sulla magnifica pista dello Stadio Mussolini non sia impossibile al vincitore, probabilmente l'olandese Berger, avvicinarsi sensibilmente al record europeo che 11 tedesco Koernig detiene con 20 9/1", senza per questo metterlo in pericolo. . Altra bella battaglia sarà quella sui quattrocento metri piani, nella quale tre batterie di complessivi diciassette atleti dovranno dare i sei finalisti. In questa specialità la situazione cambia: restano in ballo, per la vittoria, soprattutto Francia e Germania, mentre sono maggiori le nostre probabilità di entrare in finale, se non con Rabaglino, almeno col risorto Tavernari. • I francesi Boisset e Skawinsky, il tedesco Mctzner e lo svedese Stromber, il finlandese Strandwall ed il nostro Tavernari dovrebbero giungere in finale dopo aver disputato con molto impegno le batterie. Stando al cronometro,Btsagg Boisset si stacca decisamente dagli altri concorrenti, che dovrebbe regolare sul terreno di gara con una certa qual autorità. Boisset ha eguagliato quest'anno il « record » europeo che l'inglese Liddei detiene con 47"6/10. Se a suo tempo il cronometro è stato sincero, e se la forma di Boisset è sempre quella, non vediamo come il francese non debba vincere. A noi sopratutto interessa che Tavernari non venga meno al valore dimostrato in questi ultimi tempi, ed ottenga una di quelle affermazioni che l'atletismo italiano cerca per prendere maggior quota in Patria ed all'estero. Lanzi, Beccali e gli avversari Tre batterie saranno necessarie nella gara degli ottocento per eliminare dodici del ventun iscritti e per portarne nove a disputare la finale. Per tale gara esistono dei dubbi sulla partecipazione di Beccali. E' nostra precisa convinzione che l'italiano non prenderà parte a tale prova e si riserverà completamente per quella dei millecinquecento. In passato il nostro valoroso Beccali avrebbe potuto benissimo tentare la sorte in entrambe le prove, ma oggi sarebbe forse pretendere troppo dal suo organismo non nelle migliori condizioni. Del resto l'avversario più diretto ili Beccali, lo svedese Ny, quello che durante il corso della presente stagione lo battè sui millecinquecento metri a Stoccolma, non prenderà parte ai millecinquecento metri e la cosa è più che sicura perchè egli non figura tra gli iscritti. La rivincita NyBeccali non potrà quindi aver luogo; tanto vale, allora, che Beccali non si cimenti sulla distanza degli ottocento metri, dove Lanzi può benissimo difendere a fondo le nostre possibilità e fornirci magari una lietissima sorpresa. Ammesso che Beccali non si faccia vivo, sugli ottocento metri troviamo i tedeschi Dessecher e Konig, gli svedesi Ny e Wennberg, il nostro Lanzi e l'ungherese Szabo. Le attuali condizioni di forma dell'italiano ci lasciano sperare in lui per la vittoria. Il pronostico è azzardato, ma se si pensa che recentemente egli ha coperto i seicento metri in l'20", e che dispone di mezzi fisici eccezionali, la possibilità di una sua vittoria appare pienamente realizzabile. Chi conosce Lanzi sa poi ancora che questo ragazzo ventenne ha la sensazione precisa della sua forza e della sua intelligenza in corsa. Provatevi a conversare con lui; vi dirà subito che l'impresa è difficile, ma che egli vincerà perchè « il cuore gielo dice ». La sua batteria è abbastanza facile e non gli toccherà forzare per assicurarsi il posto in finale, non solo, ma avrà anche modo di conoscere Ny, che è in batteria con lui. Sui millecinquecento metri crediamo ancora una volta in Beccali, che avrà certamente in Cerati un buon punto di appoggio qualora gli fosse necessario. I primi quattro classificati delle tre batterie andranno in finale, ragione per cui l'ingresso di Beccali e Cerati dovrebbe avvenire senza alcun sperpero di energie da parte dei nostri rappresentanti. Assente Ny non vediamo, francamente, chi può aspirare alla vittoria se non il nostro Beccali. Sul conto del quale si sono scritte molte cose, ma, forse, ben poche rispondono realmente a verità. Contro i nostri due campioni potranno tentare la sorte il francese Goix, l'ungherese Szabo e lo svedese Wennberg, ma senza grandi possibilità di successo. Sulla distanza dei cinque chilometri siamo irrimediabilmente chiusi; se, però, Mastroieni, la rivelazione di quest'anno, saprà regolare intelligentemente la sua corsa secondo i mezzi di cui egli dispone, vale a dire lottare a fondo soltanto negli ultimi giri dopo una tattica giudiziosa, potrà migliorare, e non di poco, il « record » italiano. I finlandesi appaiono favoriti sia sui cinque chilometri come sui dieci. Nella prima specialità è il duo Virtanen-Salminen che si impone, mentre nella seconda i più quotati sono Salminen e Askola. Kusocinski sarà sicuramente presente sui cinque chilometri e costituirà il più serio pericolo per i finlandesi. Un pronostico? Virtanen sui cinque chilometri e Salminen sui dieci. In quest'ultima gara gli italiani Morelli e Betti, due atleti valorosi ma di parecchio al disotto della massa dei migliori, potranno portare un serio attacco al « record * italiano della specialità. E con questo abbiamo cercato di orientare gli sportivi, anche quelli che non si interessano di atletica leggera che a spizzico, sulle possibilità dei nostri atleti nelle gare di corsa e sui nomi dei maggiori partecipanti che puntano alla vittoria. Per le altre gare avremo agio di interessarci in seguito. Vittorio Zumaglino