La nuova organizzazione sindacale

La nuova organizzazione sindacale La nuova organizzazione sindacale L'entrata in vigore al l.o settembre - II riconoscimento revocato a 636 associazioni periferiche e a 39 nazionali; 79 organismi di nuova costituzione - 1201 associazioni attualmente riconosciute Roma, 3 notte. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un quadro riassuntivo della nuova organizzazione sindacale, sulla base del disposto della legge 5 febbraio 1934 che sancisce la autonomia delle Associazioni sindacali di categoria, collegate da una Corporazione. Poiché per effetto di tale riordinamento, che come è noto, è entrato in vigore col l.o settembre, ha dovuto essere revocato il riconoscimento giuridico di numerose associazioni periferiche esistenti sino alla data suddetta, è opportuna qualche precisazione in merito. La revoca del riconoscimento giuridico riguarda tutte le associazioni periferiche esistenti alla data del 31 agosto, tranne quelle del settore professionisti e artisti nel quale per specifiche esigenze la struttura organizzativa resta immutata. Nuove associazioni nazionali di categoria sono state costituite e giuridicamente riconosciute. Ciò in rapporto con la costituzione delle Corporazioni che ha reso necessario sia di procedere ad un diverso raggruppamento di attività secondo più particolari affinità produttive, sia di costituire ex novo apposite associazioni in rappresentanza di categorie che l'ordinamento corporativo vuole poste in maggior luce. E' mantenuto inoltre il riconoscimento giuridico delle attuali Confederazioni che, come è noto, sono ridotte a nove a seguito della già avvenuta revoca delle quattro confederazioni dei trasporti: nelle Confederazioni, le Associazioni nazionali di categoria (che prenderanno general mente il nome di Federazione) trove ranno il loro organo di coordinamen to e di assistenza. Il numero complessivo delle Associazioni cui viene ora revocato il riconoscimento giuridico, ascende a 675 di cui 636 periferiche e 39 nazionali. Le Associazioni di nuova costituzione sono 79 (comprese 8 Federazioni di cooperative, le quali hanno un particolare ordinamento giusta la legge 4 giugno 1931, numero 997, e il parere espresso dal Comitato Corporativo fin dallo scorso anno 1933). Pertanto il numero complessivo delle associazioni giuridicamente riconosciute che finora era di 1805 si riduce a 1201, oltre alle 8 Federazioni di cooperative. Di esse ben 1052 appartengono al settore dei professionisti e artisti in cui per le ragioni già dette, non si è ritenuto mtp1 i di operare le sostanziali modifiche apportate negli altri settori. E' da| rilevare anzi che il numero delle asSf azioni di professionisti col nuovo ordinamento subisce un lieve aumento (già compreso nella cifra suddetta) per la costituzione di 11 nuovi sindacati periferici di avvocati e di procuratori, e di due per ciascuna delle categorie dei notai e dei patrocinatori legali in rapporto alla recente istituzione rispettivamente di nuove sedi di Tribunali e di sezioni di Corte di Appello. Le categorie intermedie Le denominazioni delle Associazioni sindacali, come si è già detto, sono state rivedute ispirandosi a criteri di maggiore semplicità e sostituendo generalmente il riferimento al concetto astratto dell'attività rappresentata con la indicazione concreta dell'esercente l'attività stessa. Un fatto notevole del nuovo ordinamento è l'inquadramento delle grandi categorie intermedie dell'agricoltura e del commercio in associazioni separate. Con la pubblicazione dei decreti che approvano gli statuti di tutte le organizzazioni sindacali (Confederazioni e Federazioni) è sta.' te data, dopo molte incertezze, una definiti va _ sistemazione rispondente alla realtà della vita economica an- che a quelle categorie intermedie che la legge 3 aprile 1926 disponeva fos-sero costituite in associazioni separate, cioè con una maggiore e più definita autonomia nei confronti delle Associazioni di grado superiore a cui aderiscono. Per gli artigiani fu provveduto da tempo, mentre per i coltivatori diretti e per i venditori ambulanti s'è provveduto con : suddetti decreti chericonoscono a queste categorie l'organizzazione in associazione separata. La Federazione nazionale fascista dei proprietari e affittuari coltivatori diretti e la Federazione nazionale fa-spiata dei venditori am trillanti ade-scista dei venanori ammiianti aae-nscono rispettivamente alla Corife-derazione degli agricoltori ed a quel-la dei commercianti ma non sono inarmonia col disposto dell'art. 7 del-la legge 5 febbraio 1934. Gh articoli degli statuti delle Fe-j~ZZt~C.;i2ul et^JWi ««r^trùì derazioni che fissano 1 compiti del-la organizzazione sono uguali pertutte le Federazioni (articolo 2), manell'articolo 3 degli statuti dei colti-vatori diretti e dei venditori ambu-lanti è l'aggiunta che « per lo svol-gimento dei proprii compiti, sia di carattere sindacale che amministrativo, la Federazione può costituire sia al centro che alla periferia servizi e uffici proprii ». Solo allora non intendessero valersi di questo diritto, le due Federazioni potranno usufruire dei servizi della Confederazione così come fanno le altre categorie. Questa distinzione negli statuti delle Federazioni che inquadrano le due grandi categorie intermedie, è stata resa necessaria per la particolare caratteristica della natura dei loro rapporti economici sia coi datori di lavoro sia coi lavoratori, e risponde pertanto a quei criteri di realistica valutazione che hanno presieduto alla revisione dell'inquadramento sindacale dando la possibilità di realizzare quella unità delle categorie che è fondamentale nel nuovo ordinamento. Gli organi federali Gli organi della Federazione dei coltivatori diretti sono: l'assembleail consiglio, la giunta esecutiva, il presidente. L'assemblea è formata dai presidenti dei sindacati provinciali, dai presidenti e membri dei direttorii dei sindacati nazionali eventualmente costituiti e dai dirigenti degli istituti assistenziali. Fanno altresì parte dell'assemblea i componenti il consiglio della FederazioneIl consiglio è composto dal pre: Bidente e da trenta membri di cui dieci in rappresentanza dei proprietari, dieci in rappresentanza degli affittuari e dieci in rappresentanza dei proprietari di bestiame, eletti ogni tre anni dall'assemblea in modo che rappresentino le varie zone territoriali. La giunta esecutiva è omposta dal presidente della Federazione, che la presiede, e da dodici membri di cui quattro proprietari, quattro affittuari e quattro proprieari di bestiame nominati dal consiglio nel suo seno. I componenti la giunta esecutiva durano in carica tre anni e possono essere confermati. H presidente è di diritto presidente del'assemblea, del consiglio e della giunta esecutiva. Gli organi della Federazione fascista venditori ambulanti sono pure 'assemblea, il consiglio, la giunta esecutiva e il presidente. L'asSemblea è formata dai presidenti dei Sindacati provinciali e dei Sindacati nazionali nonché dai dirigenti degli istituti assistenziali eventualmente costituiti dalla Federazione. Il consiglio è composto dal presidente, dal vice presidente e da un numero di membri non inferiore a dieci e non superiore a quindici, eletti ogni tre anni dall'assemblea, nonché dai presidenti dei Sindacati nazionali costituiti in seno alla Federazione. La giunta esecutiva è composta dal presidente della Federazione che la presiede, e da tre o cinque membri nominati dal consiglio nel suo seno. La Federazione nazionale fascista dei proprietari e affittuari coltivatori diretti ha la rappresentanza di coloro che in qualità di proprietari, affituari, usufruttuari, enfiteuti e utilisti coltivano i loro terreni personalmente o col solo aiuto di familiari, anche se eccezionalmente fanno ricorso a mano d'opera estranea. La Federazione ha anche la rappresenanza dei proprietari di bestiame che conducono personalmente o col solo aiuto di familiari, anche se eccezionalmente facciano ricorso a mano d'opera estranea. La Federazione venditori ambulanti ha la rappresentanza degli appartenenti alle categorie per le quali è costituita. La preparazione sindacale della campagna di monda 1934 Roma, 3 notte. Alla fine della prima quindicina del mese scorso, con il viaggio di ritorno delle mondariso si è conclusa la campagna di monda 1934 E. intereaSante segnalare l'attività preparatoria svolta dalla Confederazione dei lavoratori dell'agricoltura e dall'Ufficio nazionale di collocamento, ispiratasi alle disposizioni emanate da S. E. il Segretario del Partito e riguardanti l'assistenza da prestare alle mondariso e ai loro bimbi da parte degli organismi politici e sindacali. Dal 16 gennaio al 26 febbraio sono state tenute delle riunioni dai capisquadra delle Provincie di emigrazione. A tutti i capisquadra scelti con scrupolo fra gli elementi che davano sicuro affidamento sono state impartite precise disposizioni circa il loro compito di vigilanza e assistenza da svolgere a favore delle mondariso durante il viaggio e il soggiorno in risaia. A tal fine i capisquadra con le riunioni suddette sono stati resi edotti della delicata missione da svolgere, e delle disposizioni da rispettare e da far rispettare per il buon andamento della campagna di monda 1934. I capisquadra, salvo casi eccezionalissimi subito eliminati, si dimostrarono atti a disimpegnare con disciplina e scrupolosità il loro compito. II 4 marzo, a Milano, sotto la presidenza dell'on. Martignoni in rappresentanza di S. E. il Segretario del Partito, è stato concluso tra i rappresentanti delle due Confederazioni interessate, presente il commissario confederale on. Angelini, il contratto collettivo di lavoro per le mondariso di immi- grazione, mentre per quelle locali ri mase in vigore il contratto dell'anno scorso. In altre due riunioni, tenute an ch'esse a Milano, furono concordate le mis.ure da P.re.?dere Pfr .la completa dslaltpiupcmmrtsnppilPfLrgnlassistenza "delle mondariso e per i| viaggi. L'assistenza fu completa, essendo stati messi a disposizione delle mondariso dalle zone di emigrazione fino al ritorno, posti di ristoro e dormitori approntati secondo i moderni sistemi igienici e gli asili-nido nelle zone di emigrazione e nelle risaie, assicurando in tal modo la conservazione della salute delle madri e dei loro bimbi. Per i viaggi, sia di andata che di ritorno, furono concordati col Ministero delle Comunicazioni tariffe con ribassi del settanta per cento e l'impiego di treni speciali. H commissario confederale on. An- ff'P1 n?! .S^sno- accompagnato dai di"genti sindacali, si è recato a visi tare aicune sqUadre di mondine mila nesii La sua VjSita si è chiusa dovun qUe con entusiastici alala al Duce e al Fascismo. Per interessamento del Partito con le sagge disposizioni intorno Ialla richiesta numerica e non per no- minativi, per l'alto senso di disciplina e attaccamento al lavoro dimostrato dalle mondine, ia campagna di monda :i934 si e svoita in un'atmosfera di i operosità, di concordia e di solidarietà; i ne è prova efficace la mirabile aduna te di Mortara, che vide 40 mila mon1 dari3° attorno a S. E. il Segretario del Partito inneggiare con sincera riconoscenza e ardente fede, al Capo. Una chiesa del Mille restaurata nel Vogherese Voghera, 3 notte. Per iniziativa del parroco di Cecima, e su progetto dell'ing. Carlo Alberto Sacchi di Pavia si inizeranno prossimamente i lavori di restauro dell'antichissima chiesa di Cecima, posta nelle prime propaggini dell'Appennino Vogherese, e dichiarata monumento nazionale. La chiesa venne costruita verso il 1000 ad una navata, e qualche secolo dopo venne ingrandita, e alla primitiva navata in stile gotico ne vennero aggiunte altre due in stile greco-romano. L'ingiuria del tempo infierì sulla chiesa, che era ricca di pregevolissimi affreschi, e nel 1924, peggiorando il suo stato, e per garantire l'Incolumità delle abitazioni circostanti, fu necessario abbatterla, meno la facciata, che da allora rimase sola testimone della grandezza della chiesa, mentre gli affreschi, con il sistema dello .strappo vennero gelosamente conservati. I lavori, resi possibili per il concorso della popolazione, e di vari enti, assi curano il restauro del monumento nazionale che un tempo conobbe splendori e vide le prime lotte contro il Barbarpss'a,

Persone citate: Angelini, Carlo Alberto Sacchi, Duce, Martignoni

Luoghi citati: Cecima, Milano, Mortara, Pavia, Roma, Voghera