I dirigenti dell'Unione Industriale in vìsita alle Colonie marine di Pegli e di Pra

I dirigenti dell'Unione Industriale in vìsita alle Colonie marine di Pegli e di Pra Mentre tutti i bimbi stanno per tornare I dirigenti dell'Unione Industriale in vìsita alle Colonie marine di Pegli e di Pra A giudicare, più che dal calendario, dal modo con cui il tempo ha ormai reso l'abitudine di comportarsi preso di noi, si sarebbe indotti a credere he l'ultima ora dell'estate sia questo anno già scoccata; basta però mettee il viso appena al di là dell'Appennino per mutare completamente di pinione. Una tale sorte è almeno toccata l'altro ieri alla delegazione delUnione industriale fascista torinese, ecitasi a Pra e a Pegli, nell'arco dezilo detta Grande Genova, per una isita alle Colonie marine delle Mutue a essa controllate insieme con i Sin- [ acati." La delegazione, partita da Toino alte sette, ha trovato le Piccole taliane, ..ivviate con il secondo turno, ciamanti" sulla spiaggia, gli esili coricini abbronzati saturi di salute e ell'inconscia' intensissima gioia di viere che caratterizza la loro età. Il mare, corrucciato, spingeva bensì le nde a cavalloni sulla sabbia, ma il cieo era d'un azzurro trasparente e la iornata piena d'incanto. L'opera dolle Mutue La visita dell'Unione Industriale ha nteso completare quella recente dei Sindacati. Costituite con i contribuiti guali delle due parti, le Mutue rappreentano una realtà operante della colaborazione di classe instaurata dal Facismo e che qui è volta al bene supremo della sanità della razza, per.cui-olremodo sim-iatica doveva riuscire queta gara tra .ò due organizzazioni delindustria verso i figli del lavoratori, he stanno per rientrare in seno alle proprie famiglie, fortificati fisicamente spiritualmente preparati ai compiti ui li destina il Regime. Come i rappreentanti degli esecutori d'opera, anche gli esponenti dei datori di lavoro, hanno pertanto voluto constatare di persona, l funzionamento delle colonie e le cure assidue, amorose, prodigate ai Balilla e alle Piccole Italiane per dare, domani, alla Nazione padri e madri di famiglia vigorosi e robusti. D'altra parte tanto gli uni quanto gli altri possono essere oddisfatti dei risultati conseguiti pure quest'anno, giacché i bimbi e le bimbe nviati nei diversi turni dalle Mutuo del'Industria al mare (colonie di Pra e di Pegli, colonia di Chiavari — Mutua dela Fiat —, colonia di Pietra Ligure — Mutua della Lancia —, colonia della piaggia di Massa — Mutua della S>ii« ), assommando con essi i 130 bimbi della olonia montana di Traverselle, si aggiano sui quattromila. Componevano la comitiva visitatrice dell'Unione industriale il Commissario comm. ing. Tommaso Folla, il Segretario generale comm. aw. Ugo Codogni, l vice Segretario generale cav. uff. avv. Edoardo Bottassì, il collega comm. Emiio Foà, direttore dell'Informazione, e i delegati delle mutue comm. Bacchella, mg. Caldera, \cav. Canonica, cav. Scagliotti, che fu un tempo corrispondente de La Stampa dktf Venezuela, cav. Gardino e cav. Quaranta. In rappresentanza dell'Unione dei Sindacati e del suo Segretario generale dott. Venturi, era presente il vice segretario cav. Crupi. Le magnifiche ville Dopo aver indugiato \a lungo sulla spiaggia con le bimbe ed aver ascoltato a relazione delle dirigenti, il comm. Fola, seguito dai suoi amici, ita accompagnato le bimbe della colonia »« Aurora », di sede a Pra, alla Villa Ratto che le ospita. Essendo mezzogiorno,,le bimbe si sono messe subito a tavola, .facendo rapidamente sparire reccellente\,porzione di risotto e quella di carne loi"r,o servita, insieme con la frutta, nel cartile, all'ombra di vaste tende distese sc/pra di esse fra un albero e l'altro. E' seguita un'ispezione ai locali. Salutata quindi la direttrice, signora Maria Pugina Roccato, la comitiva si è allonta-' nata per recarsi a visitare le altre due colonie. E' noto infatti che queste sono tre, delle quali due stabilite a Pra: una sezione dell'. «Aurora», che già abbiamo visto, e T «Italia», con sede nella Villa San Pietro, di proprietà degli eredi del marchese Negroni; la terza, altra sezione dell' «Aurora», con sede nella Villa Rosa, è fissata a Pegli. Queste ville, pdtdpltdtgtpcceenlcdamsptbsms prese in affitto dalle Mutue, sono residenze tipicamente signorili. Villa Ratto, dall'alto di una imponente gradinata domina parte della cittadina sottostante e del Golfo verso il pendio di Voltri e di Arenzano. Il sole l'avvolge in una luminosità abbagliante. Intorno orti e giardini con piante di frutta e tralci di vite. Villa San Pietro, della cui colonia è direttrice la signorina Adele Ternavasio, ha un aspetto diverso. E' la villa patrizia ligure per eccellenza. Dal cortile anteriore, che scompare sotto il folto di alberi secolari, e dove si trovano la chiesetta e lo stabile della servitù, si accede ad essa per mezzo di uno scalone armonioso che immette nella sala principale. LI, ad una parete, un'iscrizione ricorda che Camillo Sìvori, « il principe dei violiinisti », tanti e tanti decenni addietro aveva dato nella sala un fa-. moso concerto; e non occorre molto sforzo di fantasia per vedere il salone popolato di belle marchese genovesi intorno all'artista sommo, acclamato. Le bimbe sono allogate bene e molta frescura le protegge dai raggi troppo cocenti del sole; ma il palazzo, che dovette un tempo essere bellissimo, è ora in piena decadenza. Villa Rosa è degna delia cornice esterna che l'accoglie. Pegli, oasi di paradiso a due passi della Dominante, ha un parco principesco, e lo stabile, moderno, risponde a tutte le più minute esigenze. Direttrice della colonia è la signora Dona Sosso, mentre amminìstratrice delle due sezioni dell'« Aurora » è la signorina Reggi, e dell'* Italia », la signora Tomossi, l'una e l'altra prodigatesi nel fare squisitamente gli onori di casa. Doni alle bimbe Nel pomeriggio alle bimbe è stata riservata una gradita sorpresa. Il commendatore Folia, che non per nulla è un buon papà, come per il suo valore e la sua affabilità è l'amato Commissario dell'Unione, ha voluto che a ognuna restasse un ricordo della visita degli industriali nelle cui officine lavorano i loro congiunti. A tale scopo egli dispose perchè un camioncino carico di bambole e di giocattoli svariati partisse da Torino diretto alle tre colonie; e la distribuzione ha dato luogo a scene di gioia e di grazia commoventi. Raccolte nei rispettivi cortili, le bimbe, appena hanno potuto subodorare di che cosa si trattava, non si sono più potute trattenere. Le vocine, acute come trilli di usignuolo e l'incrociarsi delle esclamazioni — esse parlavano com'è naturale tutte in una volta — conferivano alle pittoresche adunate di quelle minuscole donnine di sei o sette anni, tutte graziose e carine, moltissime belle e intelligenti, un sapore delizioso, Inutili i richiami delle direttrici; dopo un attimo di silenzio, il gaio vocio ricominciava. Finalmente si riesce a disporle in fila: e ricevendo il dono dal comm. Folia e dagli altri componenti la comitiva, ognuna delle piccole se ne va lieta, non tralasciando mai di fare il rituale saluto romano. A Pegli, terminata la distribuzione, alcune bimbe hanno recitato poesie di circostanza, svolgendo pure esercizi ginnastici, ed altre ancora hanno dato saggi della loro bravura di attrici in erba. Ovunque la visita è poi terminata col canto di « Giovinezza » e dell'Inno dei Giovani Fascisti. Protendendo serie le manine, le bimbe hanno elevato vibranti acclamazioni al Duce, ripetendo contemporaneamente a lungo in cadenza l'invocazione riconoscente al suo nome. La comitiva, capeggiata dall'ing. Folia, è ripartita a tarda sera, dopo essere rimasta l'intera giornata in mez,zo alle piccine, che ha pure affettuosamente interrogate sulle condizioni delle rispettive famiglie, dando prova di una sensibilità fascista e di una solidarietà umana che veramente onorano il Commissario dell'Unione, i suoi più diretti collaboratori e gli industriali tutti. Lunedi le piccole faranno ritorno a Torino, dove giungeranno verso le ore diciotto. TMMCMMSCVSSIAMNBPSP9dcRiAiMU