In 180 giorni

In 180 giorni In 180 giorni é^émm con La^0 i contadini ^ c . _ com SABAUDIA. acrile. La storia della dia _ queua „rl,.„-„„„n r. giorno della celebrazione del grano'dilAttoria ;tutfintortio fiammeggia-\va l'estate, l'aje erano colme di leti-'^ jj iaao balenava nello splendore ; c;e/0> l'auspicio era luminoso di glo r,-a. Segnala la zona di costruzione, furono divelie le piante secolari bru- ciate le sterpaglie distesi sulla bru»" terra i candidi nastri delle strade, trenini cigolanti furon messi a correre per intricate reti, si gettarono le fondazioni degli edifici mag 0tori. Eravamo al quindici di novcmbre. Seimila operai _, , ., „ 11 dwAotto dl dicembre quando il Duce venne a visitare il cantiere 4 fabbricati erano coperti; oggi dalla gran strada bianca aperta tra ?c! nelva ìa nuova Clt}a appare tutt'\n t'cra con * suoi edifici e con la sua forre fasciati dall'armature. Per ceniottanta giorni le squadre operaie si sono date ininterrottamente il cambio di otto in otto ore Come s'è lavorato per conquistare questo magnifico primato? D'ogni provincia d'Italia sono accorsi seimila operai; terrazzieri manovali muratori cementisti carpentieri fabbri marmisti scalpellini stuccatori verniciatori elettricisti sono venuti a rappresentare la grande patria italiana nella fatica per costruir Sabaudia. Sorseso poco distanti da questo nuovo centro numerose abitazioni sane e ariose — tre metri cubi d'aria per ogni uomo — dotate d'impianti idrici e di disinfezione con letti comodi e igienici — piccola città effimera destinata a scomparire appena'i lavori di Sabaudia siano stati compiuti. Accanto agli «omini l'esercito meccanico: venti betoniere per impastare il cemento sessanta elevatori capaci di salire fina a cinquanta metri sessanta impastatrici per malta venti compressori centoquaranta doppi autotreni ventimila metri di binari con dieci locomotive e seicento vagoncini per sessanta\viaggi al giorno. Dal dorso massic-\ciò del Circeo furono scavati duecen-\tomìla metri cubi di materiale calca-Ureo e caricati su questi vagoncini,]ma come il monte non poteva fortii-jre lutto il materiale per la costruzio-\ne degli edifici sono giunte per mareìe per terra tonnellate e tonnellate'ìd'altri materiali — tremila di ferro^ ventimila quintali di cemento nove-U miZa metri cubi di legname quattor-\;dici milioni di mattoni dodicimila metri quadrati di lastre di traverà\|«no. _ Dalla torre civico dove or ora e* stata issata la campana dei raditnV cogliamo la. sintesi di questa immen-sa fatica. Selve di pah concludono gliedifici, i trenini si rincorrono feb- bramente, rombano gli autocarri, laterra tutl'intorno sembra devastala 'due ore fa. Se pensi alla torre dove \sei salito ti prende la vertigine. Venti 'giorni or sono c'era soltanto il ca- ; stello di travi, ora per ora s'è spintacaserma l'ospedale l'asilo di mater-nità l'azienda agraria il cinematogra- fo lo stadio — le case della discipTi-na operosa dell'assistenza e dell'amo re del lavoro e del divertimento. Levie e le piazze maggiori sono costruì-\te a portici, le due torri, questa civi-\ca e l'altra della cattedrale di qua-\rantasette metri, ancora chiusa nelUelaio di travi guardano il mare. La]casa della Milizia è già tutta finita,jr)lura.tura e pezzi d'opera, moli''altre\SOno ancora invisibili entro la gab-ìbia delle impalcature. La palazzina'della posta è tutta lucente di marmi,^alla vasta gradinata alla sala cen-Urale, il palazzo di città spalanca le\sm grandiose finestre sul lago, Val- bergo allinea i suoi Usci balconi con\ritmo vigoroso, cresce ben grande e [segna gli sviluppi futuri e il caratte-.re dei nmvo ce,,tro il quale oltre aV essere luogo di lavoro potrà diven-\tare luogo di diporto, di villeggiatu-ra estiva e balneare. Strade e oiazze Guardiamo le strade. Quella più rapida di accesso è la strada di bonifica diramantesi dall'Appio e di-retta sull'abitato. La strada assume-rà su di sè le comunicazioni di Sa-baudia con il suo territorio, giacchè;ii centro agricolo è decentrato rispet-■to al territorio il quale è invece at-traversato in pieno da questa principale strada di bonifica distendentescome grande corridoio di disimpegnoAltra strada, impareggiabilmentebella, ideata dal conte Orsolini-Ccn-celli, presidente dell'Opera Nazionale Combattenti, si snoda lungo il mare toccando Sabaudia e servirà a congiungerla con Terracina e con AnzioLa grande strada di bonifica penetrando nell'abitato si allarga e puntadirettamente al centro urbano con veduta assiale della torre del palazzo podestarile. D^ran1'! al municipio s'apre la piazza principale e Uitt'intorno a questa si svolge H piccolo centro urbano, costituito non soltanto dalla piazza stessa, ma piuttosto da un piccole, sistema di strade e dpiazzette disposte intorno alla grande piazza, dominata dalla torre con l'arengo. L'altra piazza denominata della Rivoluzione s'allaccia a questa \c s'apre di fronte al Circeo — fon¬\dale come nessun altro pittoresco e suggesiivo. La piazza della chiesa sorge invece più discosta e si vede sorgere intorno insieme alla chiesa H battistero la casa parrocchiale e l'asilo d'infanzia. Il cinematografo e ettamente sulla mentre le scuole anno quasi gruppo rde. La caserma Tuttavia il piano edilizio conicmpla Ire tipi principali ci; abitazioni: a due piani oltre il terreno con apypurtamenti a divisione orizzontale, case a schiera a divisione verticale, casette isolate doppie o triple e casette isolate per una sola famiglia. Le abitazioni del primo tipo sono state distribuite nelle zone centrali e lungo le strade principali dove saranno aperti i negozi, quelle del secondo Jipo costituiscono il gruppo I fonda mentale formano i quartieri di abitazione vera e propria e sono la zonizzazione c stata limitata a brevi categorie e distribuita con la maggiore semplicità. Ritenendosi opportuno di dare a ogni famiglia ì vantaggi igienici ed economici del giardino e dell'orto, l'edilizia riveste essenzialmente carattere estensivo. I nomi di Casa Savoia distribuite nell'interno delle grandi maglie di strade. Lo abitazioni del ' terzo tipo, diremo del tipo ricco, so \ria è dedicata all'origine storica e \politica della bonifica pontina, qua c dedicata alla Casa Savoia di cui la città prende il nome. La strada sì intitola a Vittorio Emanuele III, il viale di circonvallazione s'onora sucìcessivamente dei nomi di Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, del Principe Eugenio, dei due Conti Rosso e Ver\dc, del prìncipe Amedeo V: storia e '.gloria sabauda. Al Principe di Pie] monte s'intitola il corso cittadino, \altri due corsi sono intitolati a Vit'1 torio Emanuele II e a Umberto I. Il 'Duca degli Abruzzi dà il suo nome alla strada del Lugo in cima alla \quale partirà il ponte lungo duecenjocinquanta metri gcliato sul lago 'fmo aua duna lungomare allacciali do l'abitato dì Sabaudia con la spiagg[a. Il ponte incontrerà la meravi- giiosa litoranea la qr.ale dal Circeo L Fogliano s'innesterà in quella del\Lìdo di R0ma. Altre vie s'intitolanoia principi sabaudi e a questi nomi gloriosi s'aggiungono gli altri deicondoiticri della guerra, il Duca di Aosta, il Duca della Vittoria, il Duca del Mare, altri d'eroi, altri di uomini granài d'Italia, Cesare e Dante. ,-°«e piazze ricordano la gloria fasci'sta: quella dedicata alla Rivoluzione e quella intitolato al ventotto oU tebre. Domenica torneremo qua. T:dti i castelli di traci, queste strane fascia ture cadranno, le trincee saranno colmate. Vedremo Sabaudia nella sua nudità polita c lucente. Avran ragione/: critici dell'esperimento ra zionale novecentesco al quale si sono ispirati i costruttori di Sabaudia'' Ma quel giorno, al di là d'ogni polemica inutile quanto vana, noi vedremo il nuovo trionfo di Musso-il segno folgora;:'e del Suo ge-imi, nìo. E racconteremo rome migliaia di umili uomini grideranno il Suo nome sv. questa terra d: ria, in questa città ce. nu di fascino prodigioso ALFIO RUSSO Ila grande stoìpagnucla pie- ROMA O Tivoli o Su Giaco o MASCÈ, Palesi'rina n. Frascati o odiano Marino q Mnagrsi Albano ~n Jegoi ° _ GenZan\l?etn % F*™»§° Q Frodinone Cisterna di Roma Jezze littoria oHriverno 0 "poetimi a Po-vecorim Cassino o Anzio J'ora m n o 15 43 60 sabaudia Terracina ^0 Km. Formia £/er5a-i Gaeta L'AGRO REDENTO: LITTORIA, SABAUDIA, PONTINIA LA CAMPANA SULLA TORRE DEL MUNICIPIO

Persone citate: Duce, Emanuele Filiberto, Fogliano, Orsolini, Principe Eugenio, Savoia, Umberto I., Vittorio Emanuele Iii