Genova-Torino 2-2

Genova-Torino 2-2 Genova-Torino 2-2 1 granata neutralizzano nel drammatico finale due goals dei rosso-hleii con un punto di Zacconi ed un « rigore » di Silano Gcnova, 3 2 notte. di>son ricordo linaio più drammatico ra«li quello d^ quest'incontro fra Genova « Torino. Proprio vero che il calciò è te.U più emotivo degli sport: Bisogna .es■narrare brevemente l'andamento della abpara per arrivare a raccontarne le msue ultime appassionanti battute. paLa partita rivestiva, lo si sa. Imipor- volanza enorme per le due squadre. Il noGenova doveva vincere assolutamente voper alimentare ancora quelle tennis- j laalme speranze rimastogli dopo la scon- UTfitta subita ad opera' della Juventus, la« il Torino, dal canto suo, si sarebbe Atrovato assai malo so sconfitto perchè taal suo calendario nello ultime giornate aè dei più gravosi. Necessità di salvare il risultato, quindi, dall'una parte e dall'altra. K poiché per i granata uuh divisione di punti poteva già considerarsi buona, il Torino iniziò la gara mstprefiggendosi di mirare al risultato papari. Ed adattò, a tale scopo, uno i Lschiera,mento prevalentemente difensi- covo. Portò così, sin dalle prime battuto, rile due mezz'ali in linea con i mediani. Sie Prato, anzi, si confuse sbianche con rei terzini, non badando che a rinviare rala palla quanto più lontano era nos- insibilo dall'area torinese. Insomma, una ptattica che poteva si, essere suggerita ' ndalle necessita del momento, ma che tunon poteva non togliere alla partita scogTii bellezza, trattiva. ogni stile, ogni at- atvddpmpBrulto spettacolo Avvenne ohe il Genova, trovandosi di fronte ad avversari che rinunciaVano ad attaccare por difendersi, si spinse in avanti, alla ricerca del successo, mostrando però, ancora una voi digta tutti quei difetti che trascina seco. Lormai da tutta una stagione Si ebbe cosi, una squadra che accumulava errori all'attacco od un'altra che, se- p;gjruendo l'esempio desìi avversari, sba- pijjliàva a sua velia, jil.iera.nd-> affanno- j seSani ente la sua urea por smarrirsi del tutto quando, di tratto in tratto, cor pbcava di combinare qualche cosa con i la' gdtre attaccanti lasciali iti linea avversaria. Passò, cosi, tulio il primo lem ipo eon una "vision.- demòni lizzante di dra•brutto giuoco: tanto brutto che il puh blioo. siigli spalli, lisi biava e rideva. chiedendosi conio Jo^ro mai possibile 11ttbe Genova e Torino offrissero un cosi nBiise.rando spettàcolo. • UMa ecco clic, dopo Jiiozz'o-a di simile sarniffto, il Genova niaTcò un goal. Lo nottenne con Ferrari, il quale deviò di rotesta, in rcte, un traversone di Esposto. mentre c'era ressa dì difensori nell'a-; sxea torinese e Allasia, che avrebbe do vuto marcarlo, accorreva a sua volta •verso l'area del portiere. 11 Torino continuò a battersi'alla meno peggio sino alla fine del tempo, riuscendo ad impedire che lo svantaggio si facesse più l'ccgsctrave, o poi, dopo il riposo, tomo m acampo rivoluzionato nei reparti. Si vide, cosi. Zacconi passare da terzino i ccntro-avanti, Ferrini retroceder far eoppia con /.anello; Prato, andare Qmediano destro, Veccbilia spostarsi ad ]]interno sinistro, Libonatfi sostituirlo agpInrome mezz'ala destra. Spostamenti in serie e, soprattutto, lattica, mutata tiche. se nel primo tempo lordine petato di chiudersi in difesa, nel secati- Jdo, di fronte al prospettarsi di una]gisconfitta. fu di attaccare. ,hAttaccarc. Presto dotto, ma 1 injiquadra di calcio e un organismo■ dil- ; ^ficdle da far funzionare, ed era. VT?1™- \ Adere towo il. volere «*e, imP* "^sordine, il Torino di punto in bianco fi "„r.r.ì^ olì annui-i Iriversasse noli area genovese ed armul- ^potuto evitarlo. S'era al B' della ripresa'»lasse lo svantaggio "subito nel primo *empo. 11 Tnriiio Mostrare ^ma fu ricacciato nella sua^mflaWn- po e si trovo anz, presto con xm secon- do goal a passivo. In boi goal, anche. fse a molti parve che Maina avrebbe■ potuto evitarlo S'era a^.8 deUaRipresa e Bonilaun allungo la pai a a Ferrar.. che era fronteggiato-di1 A lasio Ume-; diano granata non si dee se ad ìnter gvenire contro ! ala «wso-bleu « questa dopo di avw avanzato un po . >««o a èubjle. il quale ebbe, |a'na™^(n' timo scatto depo de a sua fama u, un. nini ma. oiettò li avanti eli qualche pas-' tentativo di parata Alla riscossa tempo. Contro Stabile sera, dtempp avanzato « ."YSfl zmo il genovese vi proietto la palla n avanti di qualche passo la aggiunse in. MPiena velocita e la scaraventò n rete a fiLdi palo, P9CO sopra le mani del portiere torinese, ^cattato noli mutue. ^i, dDue a zero. Nulla più da '.are per li STorino, tanto che la folla, illudendosi lsulle possibilità dei suoi beniamini, apresc a reclamare il... terzo punto. Ma, j tquasi che il compito loro fosse finito iormai, le due squadre tornarono a anaufragare nel più caotico dei giuo- ' cni. Il Genova — mancava ancora cmezz'ora alla fine — badò a perder dtempo, indugiando nel rimettere in campo la palla ogni volta ch'essa pusciva dal rettangolo, costringendo ppiù volte l'arbitro ad intervenire, ed xì Torino continuò a cercare invano di tlegare le file del suo attacco, senza ; nriuscire nemmeno ad impegnare scria- ; mente Amoretti. Pareva segnato il ri- sultato della gara! Poi, ecco, al 28', svilupparsi finalmente un'azione del Torino degna di menzione. Vacchina riusciva infatti ad avanzare ed a smi-ldstare quindi a Bo che, poveretto, ave- va sciupato sino ad allora quanti pai loni gli erano giunti, sia sparando net- lamente. fuori bersaglio, sia crossali- do» verso gii avversari assai più eoe in direzione dei compagni. Questa voi- td, dunque, Bo riusci a centrare utii- mente la palla e Zacconi. al quale i difensori avversari non mancavano di far molta attenzione, sbucando fra Sala e Pratto la sfioro appena di II sta, quando gii Amoretti era uscito di pòrta ed il goal sarebbe stato sicuro So solo avesse potuto toccarla. Fu. questa, razione con la quale il Torino diede l'allarme al Genova, e come se solo aver delle probabilità di segnare attac , llora avesse capito' di cando con decisione, rinnovo subito l'offensiva, coronandola, questa volta, col successo. In una rapida azione celi- trale, condotta palla a terra. Vecchina Libonatti e Sacconi giuocarono la di- tesa rosso bleu e l'Improvvisato cen- tro attacco, scattando fra i terzini piazzò un secco tiro che riuscì imparabile per Amoretti. Questo punto del Torino mulo completamente fisionomia all'incontro. Se sino ad allora si era giuocato senza alcuna idea dalle due parti, e con un impegno che appariva inutile data l'incapacità esecutiva della maggior par te dei successe del Torino ultimi simo non ripresa? E non era slato cosi anche a Bologna? E di fronte al Milan la scon- fitta non era forse stata evitata prò- lprio all'ultimo minuto? Sotto, allora, alla ricerca del pareggio: La sauadra sf trasVormò. ^r^- mente. Sparirono quei difetti che sino ad aUora erano apparsi madornali. .Maina. che non aveva bloccato ccn si-curezza un .sol pallone, provocando l'an- sia del tifosi -irl orni tua intervento sia nei ma-i ao ogni suo mieryenio, si rinfranco. Zanello piombo .sicuro su ogni pallone da ricacciare in avanti; «errini si battè bene, anche se con mi nor sicurezza del compagno. E miglio- rò la mediana ove campeggiò Janni fhe prima aveva girato a vuoto, costretto com'era a fronteggiare di continuo il disordinato ina insistente at tacco genov^.-e. Janni affrontò gli av ceraari. strappo loro la palla, sospinse 't suoi avanti. E Prato ed Allasio in-j ultima spe- dirizzarono su Zacconi ranza — ogni allungo, Insomma, il Torino preso a combat- terc con ammirevole decisione c seppe essere più volte pericoloso. Zucconi si abbatteva verso'la porta avversaria,! ma c'era sempre chi gii sbarrava il passo ed i compagni suoi di linea la-I voravano per lui. Zacconi contro il Ge- nova: questa era la situazione. Una i volta ii centro attacco torinese fu ma- lamente spostato al momento del tiro1;' UTia seconda fu stretto fra Pratto c Gi- i lardoni; una terza passò infine, ma Amoretti bloccò la palla in prosa. In-: tanto il termine della partila Si avvi-: aliava cd_ il Genova badava più che mai a perder tempo. Sarebbe dimoi; stato vano ogni sforzo dei granata. Zacconi contro il Genova yuaruntaquattresi minuto: palla viaggia da Bo a LibonaUi- da Libonatti a Zacconi. Zacconi scatta àn cora, ma Gilardoni arriva in disperata riscossa e respinge sulla sinistra do\e Silano non può concludere. Il tempo regolamentare e finito ma l'arbitro ri raperà il tempo perso i-i un paio di incidenti e nelle molto lentezze per parte dei genovesi. Passa un minuto1 ne nassa un altro ancora II Torino è tutto all'attacco Ecco Zacconi ancora scattare, portandosi la palla sulla <).■- cgnpmipllAgnRtgMcrsrtÒe atra, e superare Gilardoni. Solo davanti ad Amoretti Zacconi sta per ealdare e. pare. a colpo sicuro, quand'ecco Gilardoni afferrare il granata por un braccio c trattenerlo visibilmente. II fallo e di una chiarezza lanipante e Scorzoni risi hia senz'altro, ad- ditando il punto bianeo di rigore. Rigore? Cosi, sul finirò del] olla partita' La folla esplode in un urlo di disap punto; di disperazione, anzi. V.' un ;randacoorrere di giuocatori nell'area genovese: raggianti i granala, mentre più d'un rosso-blcu fi abbatte a terra, serrandosi il capò fra le imani. Passano pochi secondi angosciosi per il pubblico e per i giuocatori. Silano prende la polla, la piazza sul segno del ri gore, arretra di qualche passo e prende la rincorsa. Meta dei giuocatori delle duo parti volgono le .spalle al ti ratorc, per non vedere... Que.sto rigore può salvare il Torino 11 condannarlo; d salvare invece il Oe nova, od avvilirlo ancora. Silano è pui U palla: la saetta in rei" .-i podio spinile dal suolo. Goal: Tutu i gra nata sembrano impazzire d' gioia. I rosso-blcu si disperano, Palla al eentro. Si giuo.-a an.-nra. sempre in ricupero, il Genova vola al¬ l'attacco anche se il-Torino è ben deciso a non perdere più. In pochi secondi i granata sono costretti in angolo. Liberano alla disperata, in mischia. Il Genova insiste. Ancora uh calcio d'angolo: con venti giuocatori addosso a Maina. La palla spiovo sul Quarantanovesimo minuto. Fise ]]rlrl invettive. La littoria e sfugg a) rjón0va groviglio, ma è ricacciata lontano. La prende Silano che galoppa solo verso In rete avversaria. Fischio di chiusura. ' hi. ita Credete che è bastato il quarto d'ora tinaie a ripagare delia no'a subita in preceUenza per 75 minuti. E chi J; incontro finito vuol giudicare le ]gquadrc, che può dire? Ecco, il Torino hB giocato male come non mai nel pri- 1 ino tempo, quando, ubbidendo agli or. ; ^ ■ ^ adoLlù u sistema difensivo, \ Allora fece quello che potè non illu^scendo a. combinar nulla di buono. E " i In quarantacinque mimiti non diede la ^ ^ Amor^ul Zpro ,„„ tutta la li- L'» ^00 forasse sempre come nelle - - Qi . rtf pf.r fornire il sep- ^ ™ «prtV. fu Pfortunato? Indub- m perchè è un po' un caso il Rliultimo minuto, ma pure il fai-. f, innegabile, e non era neppure ■ . ai danni di Zacconi. Ecco, se % r e scm conle neUe decisive della partita odierna, ; osscr„ ricurot'Uel fatto suo. g mialsiasi avversario, ma per¬ Quadra possa marciare, biso- m abbta*neile prossime parti- te, una formatone stabile, con Zacco. n. vmtm attact.ante, perchè Zacconl 0 davvero l'elemento che può galvaniz- zare il gioco della prima linea. Ieri efemento è stato il miglior 110- . M disputando un magni- » r djfcsa ed una rj. P magtatraTe all'attacco. E posala. ^q ^ ^ g JannU dav^,cr0 inesauribile, ed a Zanelle Nel Genova il miglioramento fu cvi dente, nei confronti di domenica, scor SSL< nl8 va tenuto conto della diversa levatura dogli avversari. Nulla da dir(J ad A-morctti per i due goals. Pratto al j terno errori a prodezz<. cosi come Gi iardoni. Piacque la prova di Bonilauri at centro della mediana, e del laterale ' aestro Sala. Gilardoni era sulle ginoc crja nella ripresa. L'attacco fabbricò due bellissimi goals senza crear dei giuoco. Nullo Patri, nullo Esposto, pauroso Stabile, arretrassimo sem p-e Mazzoni. Ferrari lece seguire ai più incredibili errori del primo tempo, travolgenti discese nella ripresa. Ma ; non si parli di giuoco di squadra ne ; per i granata r\P per i rosso bleu. L'arbitro Scorzoni diresse assai re n.j e fu... crudamente giusto nel decre lare il rigore. Numeroso il pubblico, con molti marinai della prima squa-ldra navale sugli spalti popolari. Ta reno in ottime condizioni, Genova: Amoretti; Gilardoni, Prat- ix>: Sala. Bonilauri, Orlandini; Patri, - Esposto. Stabile, Mazzoni, Ferrari, e Torino: Maina: Zanello, Zacconi; - Allasio, Janni. Ferrini; Bo. Vecchini, - Libonatti. Prato, Silano. i LUIGI C.WALLF.RO