I patrocinatori dei "marsigliesi,, ripropongono audacemente la tesi del suicidio

I patrocinatori dei "marsigliesi,, ripropongono audacemente la tesi del suicidio L'AFFARE PR1NCE I patrocinatori dei "marsigliesi,, ripropongono audacemente la tesi del suicidio Parigi, 7 notte. ! L'avv. Ceccaldi, uno dei difensori dei, tre « marsigliesi *. tornato stamattina | a Parigi ha riconfermato che dailo studio dell'incartamento è più che mai convinto della innocenza dei suci clienti. Egli dice anzi di più: egli è persuaso che essi non hanno partecipato nep- pure lontanamente all'affare Prinr? Nulla permette in base 3! rapporto dell'ispettore Bonny di affermare che il barone De Lussatz, Carbone e Spirito siano colpevoli. L'avvocato ripartirti, domani con gli aItri avvocati dei tre imputati per Diadone onde procedere sotto la direzione 3el,.avv. D£ Moro-Giafferi, alla vico- stituzicne delle una cnergica rlpresa suicidio, malgrado "le doppia autopsia del cadavere di Albcrto Prince ccnfermi':io in modo gnabilo l'assassinio. L'obhiettivo che ai propone l'avv. De Moro-Glaffcri, inscenatore di questa ri costituzione è evide-' 0: :-e dio .» di Alberto Prino Nuanto strano possa e infatti assistendo in te fasi del « suiciPoichè, per nbrarc. si sta questo moment", dalia tesi dc-i ultanze della Ali ìnoppu- ™°ro- s ire che il consigliere Prince si dato la morte i tre marsigliesi ncn sarebbero naturalmer'.e più colpevoli di assassinio e dovrebbero essere rimedi in libertà. potesse ; to^oli^^^ tenzione del barone Do Lussatz e di' Carbone: I due imputati hanno subito lLa tesi ufficiale Il giudice istruttore P.ahuf. hi intan- fatto opposizione orde permettere martedi all'eloquenza de<rli" avv. De Moro- Giafféri e Ceccaldi di bombardare In 1 Camera di Consiglio le trincee dell'ac- C"88- Da Partft lcro 11 Precuratore del-;la RepubbUca Earra ed il giudice istrut 'a Repuhbllca Barra eri il giudice istr tore Rabut continuano ad affermare . flf!,.r, 1 "' '"■ suscitato da quello ohe tì"sa"del"rapporto dell'ispettore principale Bonny ne il rapporto dei commissari della riylera< nè S» nlibi del bnrone. di Carbone e di Spirito scr-.hpano avere in- taccato per nulla questa fiducia per lo meno ufficiale. Ai 1S00 docurr.en ià nncartarnento dell'affare Prince ... ne c aggiunto un altro importante: ,1 rapporto del direttore della polizia di Stato di Nizza, signor Curty, il quale stabilisce in modo indiscutibile dnopri ma la dimora aU'n"l«l Imperator di Cann?a' H,Carhono e di. spÌFit0 51 18 e il 19 febbraio: essi ripartirono la mattina dei 19. La loro vettura non si trovava in qu9l lttogo ^cbè essa era Lata depositata nel" boi di Nizza. Carbon Ltitorimessa Garc ?uo fratello di- inorarono nello stesso albergo il 22 ed u 23 febbraio, ila quello che vi è di m,Rad Nè lo stupore di cui si compone l^aà Trozza"* noTte dal 16 al 1? febbraio partendone tardi nella malti-. nàta. Egli non poteva quindi essere apuisione nel' pomeriggio. Il giudice; Istruttore ha chiesto con una nuova ro- gloria le schede degli alberghi ove hanno dimorato Carbone, Spirilo e De , .... jLussatz, onde procedere a nuove ri cerche \ Fra le numerose lettere segnalanti i passaggi eventuali degli imputati in varie città, una ha particolarmente rchiamato l'attenzione dell'autorità giu Tiziana di DIglone per il suo accento ?1 sinc"ità « le informaziom che con- tiene. Essa proviene da una abitante d. Seurrc l0C8jm ad una quarantlna di chilometri da DigiOne. La teste dichia- ra che il 21 febbraio, cioè l'indomani delia scoperta del delitto, essa notòpresso casa sua la presenza di un indi- viduo dal volto abbronzato, piuttostoalto, che indossava un pastrano ed aveva un cappello con le tese abbassate L'uomo sembrava esitare sulla direziono da. prendersi ed aveva l'aria di voler chiedere una informazione. Siccome la teste lo guardava, l'uomo abbassò ancora di più il cappello sul volto e scomparve bruscamente. In questi ultimi giorni, là teste, leggendo un giornale, esclamò vedendo une. fotografia: «Ma è l'uomo che ho visto tempo fa davanti a casa mia ». Si trattava di Spirito. La teste è assolutamente categorica e ne ha avvertito subito il Procuratore della Repubblica di Digione. |n^^'SJSi^~^torl^*Sa^. «lcae £a ™ntTa^ luogo prossimamente. Intanto l'autorità giudiziaria di Rouen, agendo in virtù di una rogatoria inviata dal giudice di Digione, ha ritrovato l'automobilista che aveva fatto riparare il radiatore della sua automobile a Digione il 17 febbraio, L'automobilista ha dichiarato che : fatti segnalati sono esatti. Proveniente da Dole, dopo un viaggio in Italia, egli aveva fatto saldare il suo radiatore che perdeva e fece colazione con i suoi quattro compagni durante il tempo na cessarlo alla riparazione, dopo di che con l'automobile riparata lasciò Digione. Chiesto all'automobilista se conoscesse .il barone De Lussatz, egli ri spose affermativamente, dichiarando però che De Lussatz non era con lui s Digione e che del resto non lo vedeva da molto tempo. Bonny contro i giornalisti L'ispettore principale Eonny è ripartito oggi per la Riviera, fermandosi però a Digione per mettere il giudiceistruttore al corrente di tutte le Informazioni pervenute alla Sicurezza Generale attorno all'affare Prince. E' intanto da notare che la polizia dl Digione, che sembra non provi che ut entusiasmo molto moderato per la ricerca degli assassini di Prince, dà in vece prova di attività febbrile per ri cercare gli autori della divulgazione del famoso rapporto Bonny. Stamattina tutti i giornalisti sono stati minu-ziosamente interrogati al Palazzo di giustizia. Si viene inoltre a sapere che nel rapporto inviato al giudice istrut-tore Rabut, l'ispettore principale Bon- ny si è lagnato fortemente delle indi-screzioni deUa stampa ed ha chiesta aerazioni aeua stampa ea na cn.esto che certi giornalisti « vengano messinella impossibilità dl continuare a del- le ricerche che ostacolano sistematica- mente l'azione, della giustizia.•>. Infine egli chiedeva the venissero arrestati Giorgio Simenon, Paolo Bringuier, Maurizio Leroy, nonché un noto romanziere ed i fratelli di questi: tutte le persone insomma che, come i lettori sanno, hanno iniziato per conto di Paris Solr un'inchiesta sull'assassinio del consigliere Prince. A questo proposito il « Journal dea Déhats » osserva che l'apertura di Parte dell'Autorità giudiziaria di Digione di una inchiesta giudiziaria contrp ignoti por divulgazione di un documento dell'incartamento in seguito alla pubblicazione di un riassunto del rap porto Bonny è una misura che evidentemente non può avere per risultato nessun effetto, ma essa è però indico di uro .stato d'animo che rivela una incomprensione assoluta della situa ! zione. L'iniziativa di questo provvedi • mento è attribuita ai Guardasigilli Oh':- ! ron: ma il giornale dice di non potervi] credere perchè in un momento come questo il far conoscere la verità al pub-, bìico è un rendere un segnalato servi"io al Paese. Ma dopo !e brevi dichiara- ; zicni fatte oggi a un redattore dellV.In- j transigeant » che lo ha sorpreso du ranto un» mattutina passeggiata al Eo ; sco di Bculc.'rne noi saremmo invece tentati di credere. * Si lasci dunaue la Giustizia com- ! piere la sua opera — ha detto Chéron. ! — Essa deve rimanere al di sopra del- ! ie passioni. Nei momenti difficili è ono- • re dei magistrati u conservare tutto il, loro sangue freddo e assolvere il lor « Rimane lo spaventoso delitto di Di&ione..Anche la bisogna lasciare il ma eòmpito con imparzialità e fermezza Il Giudice Istruttore di cui dobbiamo rispettare l'indipendenza, vorrà. gra;de al suo lavoro paziente e metodico, fai la luce su scandali che hanno per troppo tempo impressionata l'opinione, e la fera, spero, entro breve termine ». Poi con chiara allusione alle indiscrezioni dei giornali, Chdrcn ha ag- ','istrato e i loro ausiliari effettuare le 1 loro ricerche. Il giorno in cui si sarà i assicurata la calma attorno ai loro la- vovi si sarà sul punto di vederli riuscì- re. Ad o-^ni modo questo è il miglior mezzo per raggiungere l'obiettivo desimerato « Non si giunca impunemente » Riprendendo poi il suo commento, li « Journal des Débats :■ scrive: Non si giucca impunemente con i nervi di una Nazione. Se è deplorevole svia:e gli spiriti con storie ridicole e' tendenziose, conviene invece trgìiar : cono a tutte le speranze fallaci che si j vogliono mantenere con promesse quo-; tidlane che non riposano su nulla. La pubblicazione del contenuto del rapporto Bo-ny non poteva in nestiin mo- : do essere nocivo al buon andamo-nto; della Giustizia perchè non conteneva nulla. Seno state invece constatate numerosissime indiscrezioni clic non hanno potuto avere per autori che dei po- ; liziotti, indiscrezioni che hanno grave- ! mento progiudicato l'inchiesta e i cui) autori hanno soltanto agito con l'intenzione di nuocere alla manifestazione della verità. Citiamo soltanto per memoria l'avviso dato ad Hainnaux, informatore dell'ispettore Bonny, dell mandato di cattura emesso contro, di lui; l'annunzio dato ai tenitori della bi:.ca del Frciic's, al proprietario, della . cara della rue De Hànovre e ai coniugi Reiu a Fontenay sous Eois delle perquisizioni che sarebbero state operate presso di loro; l'avvertimento dato alla sicurezza generale della convoeszione di De Lussatz alla Polizia giudiziaria il giorno del suo arresto. Il signor I Chéron sarebbe ben inspirato a òrdi pare l'apertura di inchieste su questi ?atrl.va" polche in questo caso gli au £ 1 ori della divulgazione erano certamenn-nale intenzionati. In tal modo il Guardasigilli renderebbe un segnalato servigio alla Giustizia». La Co-runissione d'inchiesta sull'affare Stavisky si era lamentata la settimana scorsa che la Giustizia non si era ancora preoccupata d"i parlamentari sul conto dei quali essa aveva inviato gii incartamenti al Guardasigilli. Osrgi U giudice istruttore Demay, lasciando da parte il caso dell'ex generale Bardi de Fourtcu, come pure il caso deiristituto di Credito «La Con flance * e l'affare dei gioielli di Or- léana, si è occupato in modo portico lare del senatore Puis. „ ,_ ,, , , , ., ,, ,. „, SS!iafGr8 Cliefll8 081 MOIllI CI Pietà Questo senatore si trova in una situazione finanziaria^ imbarazzante da parecchi anni poiché nel 102S aveva deciso di contrarre un prestito su una serie di tappezzerie e oggetti d'arte di sua proprietà; si rivolse agli stabili mentì Alex, una delle creazioni di Sta visky, e il truffatore fece impegnare gli oggetti del senatore al Monte di Pietà di Orléans che prestò 31 mila franchi. Che cosa è successo delle tap pezzerie e degli altri oggeii di arte? E' quello che il giudice ha chiesto al senatore. Questi ha risposto: t Credevo che fossero stati venduti. Io ho rinnovato gli interessi a due ri presa a mezzo di un certo signor Potier. Quest'ultimo pensò a regolare gli interessi nel 1929 e nell'ottobre 1E31. In seguito ne! 1932 sono stato awer tito dal Monte di Pietà di Orléans di pagare il pegno. Ho pensato allora di fare intervenire Stavisky e gli scrissi m tal senso per domandare il suo ao- poggio presso il direttore. Ma egli mi rispose che non poteva più far" nulla a Orléans Il senatore Puis aveva dunque rinunziato a quanto aveva impegnato. Ma nel gennaio scorso venne pregato di pagare 6 mesi di interessi è versò 10S4 franchi. Il Giudice istruttore gli chiese se tale fatto non lo avesse sorpreso: non aveva pagato più nulla dall'ottobre 1C31 e nel gennaio del 1934 gli chièdevano soltanto 6 mesi arretrati. Il senatore Puis ha risposto dl non avere fatto attenzione a ciò e che non si rese conto di nulla. Enrico Hayotte, che il Giudice aveva fatto venire dalla prigione della Sante per interrogarlo a tale riguardo, ha detto: « L'anno scorso verso 11 mese di ago- che non bisognava dimenticare il pagamento del prestito del senatore Puis e ho pagato da tre a quattromila franchi rappresentanti 18 mesi di interessi »? Il senatore Puis che era presente a tale interrogatorio, ha affermato di avere ignorato questo intervento dell'avventuriero. 3t0> Alexander (Stavisky) mi ha détto

Luoghi citati: Hainnaux, Italia, Nizza, Parigi