Senso del ritmo e della disciplina ragione dell'eccellenza dei nuotatori giapponesi

Senso del ritmo e della disciplina ragione dell'eccellenza dei nuotatori giapponesi Lo sport all'estero Senso del ritmo e della disciplina ragione dell'eccellenza dei nuotatori giapponesi La Federazione giapponese di nuoto ci ha cortesemente inviato i risultati [delle, tre più grandi manifestazioni na- tatorie dell'anno scorso. Sono, queste, i campionati fra le scuole superiori, la'riunione intercollegiale, e i campionati nazionali. Appare subito, all'osservatore, che fi nuoto giapponese mantiene tutto il suo>valore, c non è decaduto dopo la gran-1 de affermazione di Los Angeles. Pren-idendo in esame, per esempio i cani- lpionati nazionali, vediamo che in quasi ltutte lo finali l'ultimo degli arrivati ! batte o avvicina il record italiano. So-|no stati uguagliati, inoltre, nell'lnsie- ! me delle tre riunioni, sette record* giapponesi, e sedici battuti; e battuti tré c mass mi » mondiali t u~.ni ™„„,«„t; - . • Ann perai d^lakfnofn irimiT^r^r^ ^rHì ??io?Rii>«/ift !LJ ir? t»£lr™^iwn« -n^'^'KL1Z 46 ' tSmP' migliorati infine da.Kitamura con un meraviglioso 12'42" |e 6/10 che batte anche il tempo non ufficiale impiegato da Amo Borg nel suo meraviglioso e ancora imbattuto «record--- di Bologna. Kitamura ha poi percorso gli 800 metri in 10'12" 8/10. Non bisogna dimenticare che il meravi- fiioso campione olimpico ha anche otenuto, in allenamento, un 9'59" che nessuna nostra staffetta di società ha saputo raggiungere con quattro uomini! Campioni e tempi Ai campioni nazionali hanno assistito 30.000 persone. Mancavano dalle gare Tsuruta, ritiratosi dallo sport, e Kawaishi, ammalato. I 100 metri sono stati vinti dall'olimpico Yusa, che precedette il campione di Los Angeles. Miyazaki. Yusa ottenne due volte 58". Tutte le gare si svolsero in piscina di 50 metri. Yusa vinse anche i 200 m., nettamente, in 2'13", stabilendo un nuovo record giapponese. Nei 400 Makinu battè il rivale Kitamura e il record del mondo, .Ma l'olimpionico si prese la rivincita nei 1500, vinti nel tempo ecce zionale di 19'8"; nuovo record giappo nese, che sfiora quello mondiale. Sui! 100 dorso Kiyokawa confermò la superiorità conosciuta, e altrettanto fece nei 200, stabilendo il nuovo limite nazionale in 2'35" 8/10. Così Moike nei 100 metri a rana d'14" 8/10, nuovo limite giapponese) e nei 200. La finale della staffetta 4v200 fu vinta dal <; Toeikai x> con 9' 11". Qualche progresso hanno fatto le donne. Discreto il nuovo limite della Kojima sui 200 liberi (2' 47" 6/10) e della Morioka sui 400 (6' 0" S'IO). La iranista::- Maehata è stata al disotto del suo valore. Nella selezione pei giochi dell'Estremo Oriente, che si svolgeranno a Manilla nel prossimo maggio, sono stati designati i seguenti nuotatori : Stile li- ber0: Yusa> Miyasaki, Sakagani, YoHonda. Rana: Hamuro, Koike. Osaki waseda ha migliorato ii limite nella! staffcUa 00^*on m beUissimo r46» 4/10| R]la media dl 26"6/10! Così pure! na.impiegato 9'12" nella staffetta oiim* ! Dorso- Kawatsu Kivokawa Honda I^wo^^ató'nm^ai^Sfatte^a* tlT la souadra ohniDiST 1 Ite aeua squaara olimpica. |Nella riunione intercollegiale e note- ,volo il tempo di Takahaahi, che ha ri.lpetuto tre volte 26" 4/10 sui 50 metri. ! Yusa ha ottenuto ancora 58" sui 100, i2' 13" 2/10 sui 200. L'Università di'pica, con duo uomini nuovi «Nippon», che aveva tre .. battendo I olimpionici e. «Meiji» che ne aveva quattro. Nella fi-: naio dei 50 metri Takemura impiego il ; bellissimo tempo di 26" 2,10. Nella , riimionc intercollegiale l'impresa più.notevole è quella dl Kitamura, su,-" 800 metri, già citata. sraml() hamw confermat0-ie osserVanuotatori visti fatti, Irie e Mly tannini, Makino ^{2!feK<lì^?,5!l.EffiS21' Un fenomeno significativo \Noteremo ancora che le gare di que- zicni che facemmo nella nostra rela- !zione al Presidente del C.O.N.I. sui iwatsu" Okudo. Takahashl e Takemura. ^ ^^coÌr,t,Stl^no l'^o valore ae|; nuotatori gialli, il progredire di duelli U S£JT riaUL^Brciredirè di olièra ^aa\?rialfaa^ zaW!l e j lcntì progressi femminili, do- ISniti più che altro tive, vogliamo s< lare interessantissimo rendnnento «H au««n f0UP~^^5* \-i vani ente [ due volte 27", una 26" '8/10. Yusa compie due volte i 100 ra. in 58" netti. Takaiiashi in 1'. Okudo fa due tempi 0 un° t>ho varia <* 2/3 ncl 100 a"rana Miyasaki ottiene due 1' n un gg„ g/10 Akiyoslu 0 Kàkinèhi ottengo- :no esattamente lo stesso tempo due volle nei 100 m. sul dorso. Cosi Ma: suyama nei 100 m. liberi, e Asai nei j ZOO o^a le gaie di giorno e quelle di sera 1 mitrano a quale punto di perfezione ^appiano portare i loro campioni gli '.allenatori giapponesi, e, come 1 cara- 1»^^^%^ ^ pionj^sappiano^ ^^^^n c0„ceae. g*6"", 6 difficile vedere uno scarto e ; tempi sono, di sera, notevolmente peggiori, e non solo di un quinto di [secondo o due. Qual'è la ragione di questa regola rità, che si ripete anche a distanza di 'tempo? Le ragioni sono parecchie. La fondamentale è certo la regolarità di vita. Un atleta disciplinato ha un ren- amento, ohe rimane per un certo tem>P° .™ftante col rimanere 1 atleta in 1 Pfrtstt.e condizapni fische Un altra raig'0]10 e 'a disciplina e l'impegno nel- l'alicnamento, che abitua allo sforzo lre£°\a™ aia intenso ! . Un altra ancora e la calma, la fred|dezz?- de*h a,ll.etl' c.h? «4, emozionano ! «■« meno dei nostri alla partenza; frutto' .questo della tranquillità che da la coscienza di aver fatto tutto il pro Er!,° dovere in allenamento oltre che della mentalità di razza. Un'ultima ra *,rao * 1uella. de»° «carso numero di gare che si disputano in Giappone, e 'ehe permettono agli atleti di giungere .„ £r if immortaliti senza essere |a^f?J°^e piu lmPcrl'ulu senza essere ! affaticati. Regolarità cronometrica Un'altra cosa che colpisco, come .hacolpito in occasione delle Olimpiadi, è ia regolarità cronometrica con la le i campioni percorrono le diverse fra zlonl nelle gare più lunghe, esclusi, na turalmente, i primi 50 o 100 metri. Ec co i tempi, 100 per 100 metri, della bat teria e finale dei 1500 metri, ottenuti da Makino e Kitamura. Per brevità, elimino il minuto e riporto solo i secondi e i decimi: ilfofciHo (batteria): 9" 8/10; 16" e 6/10; 18" 2/10; 18" 2/10; 17" 8/10; 18" 6/10; 18"; 18" 6/10; 17" 8/10; 18"; 17" 4/10; 17" 6/10; 18" 4/10; 19" 2/10; 15" 8/10. Kitamura (finale): (questi, come campione dell'anno precedente, non ha disputato la batteria): 10"; 16" 6/10; 17" 2/10; 17" 6/10; 17"; 16" 4/10; 16" e 6/10; 16" 2/10: 17" 2/10; 17" 8/10; 17"; 17" 2/10; 18": 18"; 15" 2/10. Makino (finale): 10" 8/10; 16" 2/10; 17" 6/10; 17" 4/10; 17" 2/10; 17"; 17' e 4/10; 17" 8/10: 17" 2/10; 17" 4/10 18"; 16» 4/10; 19" 4/10; 21»: ^jW£SI tratta di una regolarità meravi- ghosa; queste file d cifre indicano laviolenza delia lotta; Kitamura, più for-te sulla dtetaaa, conduce in testa dai5u^S%£Mì%JSta;5&S,^TOopì^comincia a cedere, pur mantenendo una rgolante perfetta Ambedue battono,&- ,'?™mcr?,1i11* r Cl?rd ,ot mo"do'ai 1200 metri Mal.mo fa un ultimo sf°r-zo per riguadagnare, ma. si esaurisce; e perde sul "vale nelle tre ultime fra-zlonl, prima 3 e 4/10, poi 3 , poi addi- rittura 5 6/10. Da notare che gli ultimi quattrocen- to metn sono stati percorsi in un tem- po maggiore, sebbene di poco, di quello dei primi 400: il contrario di quantosi era invece verificato_a Los Angeles.Questo prova come allora ì due giapponesi si fossero ta _pjnneipioj rispar. ! lK ! due frazioni dei 200 metri rispettiva- ! mente in I' 20" 4/10 e 1' 24" 2/10.in principio rispar. ISS*** Per seguire l'andatnra degli al- «.«««««do gU ordini di scuderia, per IJÌSP'S e d^31 baftta8lla aSU ^0? me- |tri_ E quest0 conferma come Kitamu- ,ra, se fosse stato impegnato dal prin-lcipio, avrebbe probabilmente, in quel- ! l'occasione, battuto il record di Arno iBorg. La regolarità e altrettanto note-'vole negli altri finalisti. La regolarità si riscontra perfinonella «rana»; Koike ha percorso le I chi è pratico sa qu,into minimo sia in .realtà questo scarto. Una regolarità: notevole, sebbene minore, si trova an- ; ohe nelle gare femminili, sebbene le , donne sappiano distribuire meno bene .ie loro forze, siano più nervoso e av. \ ^^^"-r^^^d^ S« SSJS » n? criterio nel distribuire teloV™ che^aal SITuaieMOdel !* e;„ot« «^n^a l^raz- i".°'n^,a° "i"nnrVnp"o seb- ^YM^tnU^ rfnd^ Znrto'xS&Z'.;^^.™f^/^ U^innnnrr, mipstn -— ■— wi.TW"^ A 8laPPD"c&»to.'"v?""^ I?-Ciù-"•ilffiMW &Ì2SSS5g?: [e jg.ja respìrazione; imparerebbero co. si a distribuire meglio lo forze e a

Luoghi citati: Bologna, Estremo Oriente, Giappone, Los Angeles