Trentacinquemila figli di Don Bosco

Trentacinquemila figli di Don Bosco ECCEZIONALE UDIENZA NELLA « PIÙ' BELLA SALA DEL MONDO » Trentacinquemila figli di Don Bosco ricevuti dal Papa nella Basilica di San Pietro Roma, 3 notte, 'sA conclusione c coronamento delle ; mcerimonie romane per la canonizzazio-j gne di Don Bosco, il Pontefice ha volu- rappresentanze salesiane convenute a ì sRoma una solennità veramente ecce-Itzionale. Non è facile infatti trovare trajsto dare all'udienza da lui concessa alleipquelli pontifici, un ricevimento che per imponenza d'ambiente e di numero possa fare riscontro a quello odierno, poiché nessuna sala nè serie di sae dell'appartamento pontificio — per quanto vastissima essa sia — poteva contenere le 35.000 persone circa, tra EpIgvaha assunto aspetti e formo di una nuova cerimonia, più intima e più raccoltadi quella della Pasqua, ma non meVio calda e vibrante d'entusiasmo. La Basilica è ancora tutta addobbata dei ricchi arazzi e splendente deilo mille e mille luci della canonizzazione. L'afflusso deile rappresentanze L'udienza è fissata per il mezzodì, ma Va£iìwsso deUe rappresentanze seniinarli coUegl, scuole," missioni — di uomini e donne, che formano la paci-'Cfica milizia di Don Bosco riunitasi nel- al'Urbe da ogni parte del mondo, l'u- dienza è avvenuta nella Basilica di San | nPietro, meravigliosa cornice d'arte, di lfasto, di splendori e di luci, sicché più tche di un ricevimento pontificio, essajsisUisRoroa .di tutte le Provincie italiane, df Europa, di tutto il mondo, maschili e femminili, è cominciato prima delle 10. Le lunghe file di giovani, m-eceduti da grandi cartelli indicatori, varcano gli steccati che regolano l'accesso alla Basilica e si dispongono nei reparti a ciascuna raporesentanza assegnati. A destra i maschi, a sinistra le femmine. Come nelle grandi occasioni, prestano servizio d'onore i soci del Circolo di San Pietro. Dinanzi all'Altare della Cattedra, è stato innalzato il rosso trono del Pontefice, alto su sette grandi gradini; lo vigilano, immote, due Gunr die svizzere. In breve, tutti che fiancheggiano la navata i recinti I centrale lasciata libera per il percorso del Cor- téo Papale, sono stipati. Bisogna collo- care gli ultimi arrivati in due grandi, reparti, ai lati della Confessione. Dopo:!'- discorso, Pio XI, in sedia gestatoria girerà intorno alla Confessione e si mostrerà anche ad essi. Ai lati del tro- lno papale sono, a destra, la poltrona u j Lu^boVa vescovo"m^ isi„nor Josa Grona, vescovo di dove siederà il Cardinale salesiano Hlond c a sinistra le ' bancate dove prendono posto numerosi Vescovi. Sono fra questi monsignor Munerati, Vescovo di Volterra, monsignor Gennardi ausiliare del Cardinale arcivescovo di Palermo, monsignor Emanuel ausiliare di Sabina, monsignor Coppo vesco vo titolare di' Paleopoli, monsignor Me- iderlet arcivescovo di Madras, monsi-1gnor Bars amministratore apostolico ;di Krismagar, monsignor Mikes vesco-; ve di Sabana (Ungheria), monsignor Cognate vescovo di Bova, monsignor ì Jara vescovo di Magellano, monsignor mon-lAsmi-: lcion, monsignor Piani delegato aposto- \ lico 'dell0 Filippine, monsignor Comin |vescovo apostolico dell'Equatore, i jn una speciale tribuna sono i paren y di Don Bosco, o precisamente Bosco !pranccsco c Francesca, Luigi. Lidia Maria Chiappa Triceiri in Bosco, il sa- ,ipSiallo Don Giovanni Agalliate con hc congiunte Felicina e Maria, e i coJniugi Corio. La nipote del Santo. Suor Eulalia Bosco, è con le Madri componenti il capitolo delle Figlie di Maria Ausilia trice, di cui fa parte come consigliera, ;c cioè con Suor Luisa Vaschetti, Supe- 1 riora generale e Suor Enrichetta Sor- ;bone. Vicaria generale. ' Con Don Ricaldone sono tul Li i mom- :bri del Consiglio Superiore, Don Be rutti, Don Fasce. Don Candela. i Serie, Don Gusmano e Don Tomassetiti, procuratore generale, e Don Trione. : La OGfflrfiOZIOiiS 01 Don RlCalOOiie ! ln ^ tribuna, sono cinque india i nelti d(?,|3 tribu Assam: t,,0 sono Kna3. si, uno bengalese e uno oraon. Tutti e I cinque educati negli Istituti salesiani, jsono stati scelti a rappresentare le I varie categorie di allievi. Uno è stu| dente, l'altro è seminarista, i! terzo è un artigiano delia scuola professiona- : Don): na r lo. gli altri due rappresentano la gio-ventò cattolica. I Khassl indossano iloro costumi nazionali di gran gala. Hanno in testa un turbante con ricco pennacchio di piume bianche di fagla- no: al collo portano lunghe collane dicorallo e lacca legate in oro. Portanoali giubbetto di .stoffa a vivi colori ri- carnato in argento, con una pesante cintura d'argento massiccio che sor- regge 'a faretra, pure in argento, coni dardi. Invece di pantaloni, portano il. dhoti , ampio drappo di seta rlea-mata avvolto elegantemente attorno alle gambo. Mollo mani stringono un piumino di code di cavallo con manico d'argento, che essi sogliono agitare in modo diverso, secando lo occasioni. 11 bengalese indossa un'ampia ioga di laamata avvolta sullo spalle alla romana. L'oraori ha un berretto ricamato d'oro. E.-.si guardano attórno con occhi pi'-ni di stupore o rhiedono » nieniigrer Luigi Ùathius, prefetto apostolici dell'Assalii, continue spiegazioni. Nell'attesa de! Pcn'ofico, le schiere saiesiare cantano inni a Don Bosco. Riusciamo ad avvicinare un istante Don Ricaldone. Il Generale si compia- 1 eie La Stampa alla glorificazione di Don Bosco: ci annunzia ohe il giorno .x2, non appena finite le cerimonie torinesi, egli od il Consiglio Superiore vorranno nuovamente a Roma per offrire al Pana il reliquiario del Santo e per esprimere alle autorità tutte delle Stato la loro viva riconoscenza. ••■ Noi — dico Don Ricaldone — con- sdebitarci delle affettuose, cordiali ce con noi della larga partecipazione 'serveremo di queste giornate un ricor- do incancellabile e non potremo mal il- Ussimc testimonianze di ammirazione e di plauso verso l'opera di Don Bosco, I" i'"1"3" »«°v '>'i-^':rt •-'v-' amyu, cn? abbiamo ricevuto .. Trema il labbro di Don Ricaldone, e 'gli occhi ha pieni di lacrime. Fa un se- sto verso l'ampia cupola, come tacita ma eloquente invocazione, e si racco glie in fervida prece, Gli altri membri del Consiglio ci ri¬ didedenu siane, l'entusiasmo irrefrenabile di tutti i 10.800 sacerdoti e delle 9600 suore sparse per il mondo petono il giubilo delle Famiglie sale-1 tuglciqudivilaDlaio, i ddi vSono le 12; sta per giungere il Papa. Egli predilige i piccoli; e con gentile pensièro, i più giovani allievi degli Istituti sono stati disposti ad ala lungo tutto il percorso del corteo, si che vengano a trovarsi, al suo' passag a brevissima distanza dal Vicario 'Cristo. Ad un tratto scoppia un lungo ti applauso. jla u papai cne è sceso con l'ascensore|ch| nena cappella della Pietà, avanza per la navata centrale della Basilica, por tato SUìIa sedia gestatoria. Egli indos- jsa la mozzetta bianca ed è sorridente sin volto. Tutta la Easilica ò un grido: vsolo: Viva il Papa di Bon Bosco! »,| rUna miriade di fazzoletti sventola per' aria. Pio XI benedice e saluta con amilo le mani, ed i giovani acclamano con maggiore l'orza. Il Papa è accompagnato daila sua anticamera ecclesiastica e laica, ed è scortato dalle Guardie Nobili. Giunge al trono, scende dalla sedia, e sempre acclamato si asside.: Don Ricaldone si avanza, e legge con voce spezzata dalla commozione, il se-i Su"tc indirizzo: Beatissimo Padre. Risuona ancora soave nei cuori nostri la Vostra voce augusta che dalla Cattedra infallibile di Pietro, per l'esultanza di un popolo, a immenso, nella festa più solentie e col massimo splendore della liturgia cattolica, dichiarava Don Bosco Santo. Impossibile trovare parole che possano lontanamente esprimere alla Santi-: tà Vostra la gioia e la riconoscenza profonda ed imperitura delia Famiglia Salesiana. Ecco, Beatissimo Padre, di; questa Famiglia una piccolissima parte, qui raccolta intorno alla Santità I Vostra per esprimervi i sensi della più filiale e forte devozione. Sono figli Vo- ActtSSldgzpdzaI stri venuti da ogni angolo della terra anche dalle plaghe più remote, a rap- , presentare centinaia di migliaia, anzi o:milioni di cuori, che oggi con noi ini°Scdcgccbdpt- a tutti i lidi e sotto ogni cielo osannano giubilanti al Papa della canonizza-, zione di Giovanni Bosco ». o e i i Un applauso lungo e scrosciante interrompe la lettura dell indirizzo. Si grida: « Viva il Papa! Viva Don Bosco! ». Don Ricaldone prosegue: « Della santità e della missione di •Lui -che ci fu -Padre In terra, e -ohe oramai invochiamo patrono in Cielo, noi avevamo già un'alta idea attinta - i dalla conoscenza personale, dalla tra-1 dizione domestica e dalle memorie o ; biografiche, ma oggi agli occhi nostri -; la Sua figura più che mai si sublima, r La Sua canonizzazione, per singolare! r ì bontà della Santità Vostra, si è svolta| r tra un insieme di circostanze che ci -lhanno presentato la persona e l'operai ,, che et obbliga ad! Di che gran Padre no diamo umili e avventurati figli! ». E tutto un complesso di cose che ci por-1 terS. per naturale conseguenza, ad approfondire sempre meglio il conoscimento e l'imitazione della Sua vita ed a calcare con solerte fedeltà le orme da Lui tracciate, orme gloriose che la. vtI I '-: di Lui entro una luce di universalità ! - esemplare e benefica, n esclamare o a - a . e , e è Santità Vostra ci ha illuminate di cosi nuovo splendore ». La parola del Papa Don Ricaldone concludeva rendendo vivissime grazie al Santo Fedro ej invocando l'apostolica benedizione. Lo Scholae Cantorum degli istituti intonano le Accfaiucuioni al Pontefice; n)il Papa, salutato da un triplice applauso, prende poi a parlare: . Dopo gli splendori grandi e solenni del rito — egli dice — Noi vi rivediamo in questa, osiamo dir?, vertigine di gioia, di pietà filiale; vi rivediamo In questo magnifico luogo. Voi lo vedete: per accogliervi, vi abbiamo preparato la più bella, la più grande, la più sontuosa sala del mondo, perchè voi venite in nomo del vostro c nostro grande San Giovanni Bosco e formate un'accolta così eletta, cosi beila, così -1 imponente anche per numero. Venite il dalle ptù diverse e più lontane parli . ! del mondo. Che cesa vi può ossero di o IPi;' bollo, specialmente per Noi, di que- sta vostra presenza, che ci fa sentire i'eomc poche volle l'abbiamo sentite, oIquesta paternità universale che la Di- : vina Misericordia ci ha affidato? E non e solo venite dalle più diverse parti dcl ni l'due gran^ Fami -1Bosco. Ma già, il o n o n 1 a n » e e - mondo, ma rappresentate lo più diver- so categorie dt cui si compongono ie lie di San Giovanni mondo continuerà albone, perche ò questo, diremo, il suolj. M . _ , .nomo di guerra, guerra benefica che si direbbe la Div'na Provvidenza conceda al'a novera umanità in compenso di: chiamarlo Don Giovanni Bosio; e sarà. i di o e e e - rarchia. dal sacerdozio all'ea cardinalato, ajiche questi! e completi veran e presenza qui. cosi eloquente anche in questo silenzio, diremmo quasi palpabile, che ci rende sensibile la vostra devota aspettazione delle nostre parole? Ancora risuona in questo tempio il cantico della glorificazione del vostro Padre, ed è di ieri tutto il magnifico svolgimento di cose che e venuto a soddisfare in modo così largo e giocondamente santo e solenne, tutte le di ..utfall.ro carattere, affattoj.. beasi (unto dolorosa e semi- di sventure. Dicevamo della di-|d--lle ,-ippresertanzo dell":Famiirlie Salesiano. Vogliamo! sere anche di tutti i diversi gra- quella beiteli'natrice versità srandi aggiunge! dì della g piscopat.o cosi belli e completi veramente. Dcl '•osto, che cosa possiamo noi aggiungere a quello che e! dice la vostra -: vostre aspettazioni. Con prowidenzia al te disposizione della. Divina Bontà, i - venuta la glorificazione di Don Bosco e J al chiudersi dell'Anno Santo. Certo il o, u,j vostro Santo ha guadagnato immensa- .mente in questa congiuntura. E' subii- e me l'incontro de! Divino Redeutore, ca--"pitano c condottiero di ogni apostolo di santità e di bene, con questo Suo degno servo, Suo interprete, soldato delia santa battaglia. Don Bosco è venuto a rendere al Divino Redentore tutto quello che, come tutti gli uomini, gli doveva. Dal Redentore ebbe principio ogni santità, ogni bene, tutto quello che resta oggi ancora nel mondo di veramente buono, anche questa civiltà che è cristiana perchè viene dalla Croce, dal Sangue del Redentore. Don Bosco, alla fine dell'Anno Giubilare della Redenzione, è venuto a rendere omaggio al Redentore, e questi è venuto a sua volta a coronare i mcr:- ti del suo servizio fedele e mantenere la promessa fatta di premiare coloro che Io servirono», ... voi — prosegue il Parca — che siete legati da cosi stretti' vincoli al vostro, al nostro caro Santo, dovete ritrarre i massimi frutti da questo L'Anna Santo Salesiano prosegue affermare Anno Santo che si differenzia da quelli che chiameremo regolamentari, per tanti lati, e per voi anche per l'esaltazicne de! vostro Padre. Questo Anno Santo, che vogliamo chiamare l'Arino Santo salesiano, dia a tutti, e particolarmente a voi, larghi frutti delle indulgenze. Perchè dire indulgenze, grandi indulgenze, massime indulgenze, vuol diro grandi perdoni, massimi perdoni dei peccati e delle conseguenze dei peccati. Preziose sono le indulgenze, perchè nessuno può dire di non averne bisogno, perchè nessuno può di non avere peccato. Chi Io dice, non dice la verità. Quest'Anno "ip~nqrnip del redentore i°°nor.'° £fj,°'° Santo non è come gii altri, è l'anno commemorativo del 19.o Centenario della Redenzione. Esso ha qualche cosa di speciale: ce l'ha detto lo stesso Redentore. Egli ha detto quelle magnifiche parole rivelatrici del suo cuore: «Sono venuto per questo, perchè le anime abbiano la vita in abbondanza, in sempre più grande abbondanza ». La vita cristiana, che è tale perchè Cristo l'ha fondata, voi la vivete abbondantemente, e Don Bosco vi nscgna bene come metterla d'accordo , stlana come lha vissuta ! ^ | pratica qu'esto arn0rc che si traduce ln apostolato fattivo, è quello di Maria i AusiUatrice; ausiliatrice fu proprio la , sua parola. Uno dei frutti più squisiti ! de!, n3denzionc c apDunto la mater nltà univcrS2!e di Mai:ia, , noi abbia t celebrare il decimonono cen1 . _ vivere abbondantemente la vita criDon Bosco, come la vissero tutti gli altri Santi che formano il grande corteggio al Divino Redentore. Don Bosco vi dice la via dell'esempio e vi dà. coree sintomo, come esponente di questa vita cristiana tre manifestazioni che ne sono il triplice segnale. ■ -«Primo: amare Gesù-- Redentore* I Questo fu uno dei pensieri e dei senI timenti dominanti di tutta la sua vita; 'Egli ce l'ha rivelato nel motto che divenne la sua parola d'ordine e di battaglia : « Da mihi animas >. Secondo : il grande aluto, il più forte aiuto sul quale debbiamo contare per mettere in ! o i ; e o a è o e ì e i i e , n l tenario della Redenzione senza celebrare quello della divina maternità di Maria. Terzo: Don Bosco ha poi pensato a indicare ai suoi figli la vera via da seguire nella grande gu?rra per la salvezza delle anime, che si doveva estendere a tutto il mondo. L'ha additata, nella Chiesa, nella Santa Sede, nel Vicario di Cristo. Quasi non bastassero tali indicazioni luminosissime e rapide, più di fatto che di parole, a dire eh? posto tenevano nel pensiero, nella volontà, nell'opera di Don Bosco, la Chiesa e il Papa, se non bastassero i suoi scritti, lo sue azioni, potrebbe pur valore qualche eo^a la nostra, conoseonza personale. Abbiamo avvicinato Don Bosco e abbiamo avuto da lui testimonianze di una vera, fraterna amicizia. Disposo la Provvidenza che dovesse essere co'ni che così personalmente e anche un poco intimamente ha conosciuto Don Bosco, ad elevarlo agli onori dell'altare. Abbiamo potuto appellare l'Anno Santo giubilare. Anno S^nto Salesiano, o Anno Santo di Don Bcsco. E abbiamo sentito con vera Intima gioia che ci avete salutato come il Papa di Don Bosco. Jl nostro, il rostro enro Don Bosco vuole dirvi quello che il Papa di qualunque nenie, in qualunque momento, da qualunque parte venga, vi dice: che cioè Kgii non avrebbe potuto ossero quello che è, faro quello che ha fatto, senzn. quegli clementi che vi abbiamo Illustralo ■. - , , ... un j r • r e La benedizione alla Grande Famiglia i ?y (,on te con3tatozlon, 0 cpn al qUest0- esor?a2loni chp no{ vogliamo ol Ì£*2%Lvo'^ c <™ voi ^ «'!"? .rappresentate nelle inverse parti del i a i: à. i mondo. i! n a o o e tutta la grandi." Famiglia Salesiana e di Maria Ausiliatrice, tut- oj *c ',: ca?e in cui 1ues,la F*miS«f- npl1 - ta" °, a ^ q"antl! ,avora' *tio 'a" -|Panola'° "f"? suo c lesercito ":'1"1 cooperatori 0 quello dalle animo veo! n;'to a Bosri'' o ohe a lui verranno - attraverso voi. Noi vediamo tutta questa grande Famiglia in una magnifica visione, grande come il mondo, bella come la carità di Cristo, soave come la maternità di Maria Ausiliatrice. E vogliamo che la nostra benedizione giunga fico ai confini del mondo, a tutto quello e a tutti quelli che ciascuno ha nel cuore. Voi pensate certamente anche alle vostre famiglie naturali 0 domestiche, e la nostra benedizione vuole seguire il vostro pensiero e posarsi dove voi lo desiderato, e se in que\ pensiero voi includete anche coloro che hanno o bisogno o meriti per ricevere tale benedizione in modo più ampio, cioè i bambini e i vecchi, nei volentieri vi aderiamo. Pensiamo con l a o affetto ai pargoli, per cui Don Bosco l era particolarmente tenero, e che noi - benediciamo sempre volentieri con be- nedizioni speciali, perchè tante volte -,sono i tesori più preziosi e spesso i più o!negletti, c poi perchè sono vite che co-

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