Il misterioso H. V. ha riconosciuto in Carbone il tragico automobilista della Combe-aux-Fées
Il misterioso H. V. ha riconosciuto in Carbone il tragico automobilista della Combe-aux-Fées I " marsigliesi „ e Tassassimo di Prince Il misterioso H. V. ha riconosciuto in Carbone il tragico automobilista della Combe-aux-Fées di Impressioni un viaggio in Francia pst;siddcMi e parso interessante, trovali- Cdomi in Francia, di sentire quali dfossero slate le reazioni degli avverti- dmenti in corso, interni ed internazio- d«ali, nell'esercito. Nei limili, naturai-Itiroente, dei contatti avuti. E trai- utandosi di discorsi amichevoli, pos- psibili per le buone relazioni da imi- tega dal1}, è naturale anche che non tefaccia nomi. Perciò niente interri- vstc nel significato giornalistico di Pbacata parola, ma perciò anche, ansai vperciò soprattutto, franchezza di pespressioni. Semplici impressioni, dma genuine rPer quanto riguarda la situazio-1cne interna, tre quesiti sono stati po- msti ai militari, coi quali si è di-:,lcscorso: le1. - Quali ripercussioni ha avuto soe potrà ancora avere la crisi politi- !aca giunta allo stato morboso per io sescoppio degli scandali degli Ultimi dmesi? Ed in linea subordinata, co- «me sarebbe vista e sentita una cri- flfi di re^imeV z2. - Quale impressione e quale ^*> 7 Fóri Iva in * ~fivmnr. n vii in fee-i IZi f'• ai ti f- IdGiudizio son derivati dai luttuosi av- c venimenfidel 6 e del 7 S'aio? «3. - Quale influenza hanno ed avranno la ca generale e la crisi delle finanze;}pdello Stato sugli organismi nuli- ctari ?Per quanto riguarda il primo punto, la rivelazione degli scandali non ha per nulla sorpreso gli ambienti! militari. Da gran tempo si sapeva del dilagare del sistema dei pots del vìn e del pas de porte, tanto più in-i genti quanto più chi dà e chi riceve ; e altolocato. Il processo di disgre-j gazione morale, sviluppatosi per lun-1 ghi anni, è finalmente sboccato nel-l la più clamorosa pubblicità. Fiducia; che l'ascesso venga completamente vuotato, la. stalla ripulita a fondo? Piuttosto'ìimìtata," a malgrado'dcl-.«la buona volontà di Gastone Dou-Ì'mergue e degli sforzi combinati dcl-'sla commissione parlamentare, del-i'l'autorità giudiziaria e della stampa, sSe avete pazienza di leggere i j r-resnennti «tpnntrrafiei dplla Pom-; "resoconti stenograiici aena uom-i missione, osservate chc cosa accade ;cre una direzione che non garba ad !un determinato partito, ecco chc su- j mbito un commissario di questo par- ^uto interviene con una domanda.! che nulla ha da vedere con 1 argo: mento trattato, e di questo non si parla più. I partiti hanno proclama- lto una tregua precaria colla forma- \ uzione del governo d'unione naziona le, ma essi sussistono "con tutte le loro discordie, le loro antipatie, le loro ambizioni. Attendere da essi giustizia piena ed imparziale è vano: la giustizia dovrebb'essere data dalla magistratura, ma la magistratura si è rivelata inquinata nelle più alte cariche ed è questo il fatto che ha più dolorosamente colpito gli one asqmOrtmetsti.Gli è che la massoneria tiene jtnelle grinfe gente di tutti i partiti te di tutte le classi. Stavisky, Prin- ! dte, Galmot importano soltanto in it■quanto costituiscono capisaldi, pun-!tti di riferimento di tutto un siste-\cma. Chi potrà distruggere il si-1dsterna? ImÉ qui vien fuori l'invocazione, chel si ode in ogni conversare privato fra mgente d'ordine: Se avessimo un Mus- rSolini! E Qualcuno più ardito ed csi- Igente giungo a dire: : m'— Prestateci il vostro Mussolini I - Eh-no! IlFascismo è diventa-idio merce d'esportazione, ma il suo aDuce no. Tuttavia, per quanto il! parlamentarismo nella forma dege- unerata assunta, sia conspue e sia ge-Wnerale il desiderio di una riforma i dello Stato, l'attaccamento agli «im- mortali principi » è ancora forte e hiuun.au uniiuiui." c omuia «ut diffuso. La dittatura per molti, per. auasi tutti, è ancora vista sotto le (s'embianze di un Deroulède, di un Boulanger o del contemporaneo De la Rocque, sebbene quest'ultimo eroi-1 to colonnello, capo delle Croci diifuoco, abbia riso di cuore del prò-1posito attribuitogli, evidentemente; per demolirlo. Contraddizione in ter- > mini con l'invocazione a un Musso- lini. Dimostrazione della immaturi-! tà attuale per una riforma profondda. Esistenza di una pianta dalleiradici ancora salde nel suolo, colti- j vata con cura e con successo duran-i te un secolo e mezzo da proprietari ! conservaton. ; Più difficile riesce avere un idea iprecisa dell'atteggiamento dell'eser- j cito nel caso di. un colpo di Stato. J Oggi come oggi, sotto l'impressione i di tanti dolorosi fatti, le simpatie; sono certamente orientate verso le;tendenze reazionarie. Ma l'esercito Iè nelle mani dei capi ed in questi eila volontà ferma di mantenerlo al- l'infuori di ogni avventura politica. ;Il generale Weygand, interrogato in!proposito, ha. risposto con la sua tanto simpatica semplicità: Farei il!mio dovere. ■Con tutto questo, si sente nèU'e- scrcito. come del resto in tutta laipopolazione, un senso d'inquietudi- Sull'impressione e sul giudizio de- "li eccidi del febbraio sono tutti una- nimi. La guerra civile è. la più odio- sa delle azioni umane e, per quanto il malessere ed il disagio fossero sen- sibili, a Parigi non vi erano prepa- rati. E' facile poi comprendere come e quanto la categoria delle vittime abbia contribuito a determinare tale risentimento. L'esercito, come è ito- to, venne tenuto fuori dalla mischia, potendosi disporre delle guardie mobili, di recente creazione, in l'in- forzo dell'ordinaria polizia. Queste guardie mobili ricordano molto, pel loro modo di creazione in tempi ere- puscolari e, purtroppo, anche pel rno- do di perder la lesta in situazioni »ravi, la nostra famigerata guardia regia nittiana. Molto probabilmente, se fosse stato impiegato l'esercito a coprire Palazzo Borbone, le cose sa- riebbero andate diversamente, come pure diversamente sarebbero anda-té se dalla prefettura di poli- zia non fosse stato cacciato, lamattina stessa del 6 febbraio,Giovanni Chiappe, l'uomo oggi più popolare di Parigi dopo Ga- tone Doumergue. Soprattutto, con-iderando le misure prese, bisognajdire clic nulla era più facile di difen- derc Talazzo Borbone di fronte alle olonne di dimostranti scendenti daiiCampi Elisi e sboccanti in piazza ella Concordia. Si trattava dimpe-ire Inaccesso al ponte della Concor-dia. Ma non v'è bisogno d'essere dot-i in scienza militare per sapere che un ponte si difende con una testa di ponte, la quale deve essere sufficien- emente ampia per consentire il empestivo spostamento delle riser- ve. La piazza è tanto ampia che vi si Poteva costituire una testa di ponte vastissima. Invece ci si addossò al ponte e fatalmente accadde ciò che doveva accadere. Ma è anche da di- e c'he assai diverso sarebbe stato ilcontegno dei dimostranti, nell'ini-mensa maggioranza antichi combat-cnti- se invece di trovarsi di fronte e guardie mobili, avessero trovato ioldati. Comunque sia, 1 impiego del-a forza, e severamente giudicato e everissimamente lo e poi II contegno dcU^S2' „, rpr_ft n,1P=jtn anll'in- «J^If^^^^SS^^^M1^ l.ue"zaT de - C1,S1 economico-finan- zmna- La cnsi generale -pesa, come ^^^Mll^^^^^1 —^ , — \ n i ■— ■» 1 ert0' al temp0 della sva lutazione delranco, per 1 assoluta insufficienza degli assegni, questi erano stati por- c W$ì stanziamenti dei bilanci sta-a,V DoP° dl a^?. lungamente sof-pti a pifrp soddisfacenti. Ora la'ne-cesSità di equilibrare il bilancio del- lo Stato richiede una riduzione. Aquesta si adattano serenamente e di-sciplinatamente gli ufficjali. ma a due condizioni. Che la riduzione sia parallela e proporzionale a quella ditulti gli altri funzionari e che non si approfitti dei sentimenti di discipli-na per gravare su di loro la mano, Se riduzioni hanno da essere, se iltenore di vita ha da venire abbassa-to, ciò deve accadere per tutti uni- formemente, per le libere attività co-me per i funzionari, in modo che ab-bassi anche il costo generale della vita, invero salito, almeno nella ca- pitale, ad un livello giudicato esagc- rato da chi vi giunge dall'estero. Ma questo implica questioni di ccono- mia generale, che escono dalla com- petenza e dalla comprensione dei mi-.litari; essi seno disposti, per il be-(ne della propria patria, ai sacrifici.necessari e chiedono soltanto che.questi siano giusti. '. La seconda condizione 1 ,cconomie llon tocchino menti esistenti, nè in qu quai,tà. Per una menta! SÌ 111 lunffh-1 i 1 • \ l^l^L una Psicologia in parte naturale ed in pai.te coltivata da chi vi ha ìn teress^ si ritiene che le forze esi-!»B^"^?* »uj «suiucinu, ;tuazione intemazionale della Fran cia 0 necessario un più lungo di scorso. Gen. GIOVANNI MARIETTI Uj^per" la difesa nazionale. Ma su n,uest(5 argon,ento, che ha per baserà si- ' i
Persone citate: Boulanger, Fiducia, Gastone Dou-ì'mergue, Giovanni Chiappe, Giovanni Marietti, Prin, Sità
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