Il confronto Juventus-Ambrosiana può decidere la conquista del titolo

Il confronto Juventus-Ambrosiana può decidere la conquista del titolo Il confronto Juventus-Ambrosiana può decidere la conquista del titolo Non c'è sportivo che ignori il grande incontro di domani, che non faccia in cuor suo il « tifo » per la Juventus o per l'Ambrosiana, che non si ponga per la centesima volta quell'interrogativo al quale non hanno dato risposta ven- lotto giornate di campionato: bianco neri o nero azzurri ? La cato sempre, nel massimo porre a confronto, un duello al quale appassionarsi. Un tempo il binomio era Genova-Pro Vercelli, poi fu GenovaBologna, quindi Bologna-Torino e Bologna-Juventus. Ora, da due stagioni, le grandi antagoniste sono Juventus ed Ambrosian::. Fu la Juventus a togliere il titolo all'Ambrosiana nel 1931 ed ora sono due stagioni che l'unità milanese lotta con il preciso intento di riconquistare il primato. L'anno scorso, nonostante i nero azzurri contassero già su di un « undici » di valore, la Juventus vinse il campionato mostrando anche sulla squadra milanese ima netta superiorità. I bianco neri erano, allora, nel periodo loro migliore e la compagine, oltre al possedere la saldezza del* granito, forniva anche esibizioni di bel giuoco. Per opposte vie iato: bianco- ^folla ha cer-1 "> torneo, duc;£AravrndstcrlfltLdsiAlle sicure vittorie in casa s'univa-ì no. nella collana delle affermazioni, i «nipprai conseguiti fuori sede. Non: J™Bem co»f|Jl^ la Juventus non^mmìawiy"' nìm c'èrano"primati!L>ne là'juveiitu.s non conquistasse. La Juventus vinceva, trionfava, domina- va. Raccoglieva tutte le lodi, avendo ! 1fumando piena^fidu^a^a^qucgHv.. ìun ■ ,ii niieotira bero badato a sacrifici Pl!r _UL undici » die potesse vincere il campionato. Bisognava dare un compagno ad Allemandi e lo trovarono in At¬ sTeor'queìTo'Vche i "« tifosi » hanno defi: nito «Il terzino che ha freddo-., perche durante il giuoco non... rimbocca le maniche. C'era da irrobustire la me- diana e vennero acquistati Faccio ePitto: un «asso di importazione edun campione nostro. Oltre a ciò Weise 1 -M -iL-rt^,*rt n ninnai, al¬ \^ forni\u buone riserve e, quindi, di-j chiaro di avere il materiale che gli oc-e , n i Ucl uami-'*'-'-*'""-' " unità in possesso dei maggiori titol ili affermarsi. C'era la Roma, che slcredeva potesse fare grandi cose, mai giallo rossi scomparvero presto dalle prime posizioni, cosi come avvenne a tutte le altre unità di gran nome. Restarono, gomito a gomito, Juventus e Ambrosiana. L'esordio dei nero azzur-ri fu spettacoloso, poiché essi vinserocon il punteggio record di nove goalsa zero il primo incontro, mentre laJuv Jentui1 JTàTuà^co^ perdeva, secondo la tradizione, ad i lAlessandria. | sE si assistette ad un fenomeno curioso; si vide, cioè, la Juventus far da maestra di bel giuoco e perdere punti preziosi appunto per voler disdegnare la tattica difensiva ad ogni cotto sui campi avversari e l'Ambrosiana, invece, giuocare semrpe unicamente per il risultato, accontentandosi magari di vittorie di misura ma accrescendo, di domenica in domenica, il numero dei punti. Fu cosi che la Juventus divenne I simpatica alle folle e che, per contro, : aueste mostrarono di non apprezzare ! sistema di giuoco dei nero azzurri. I C'è una spiegazione del fenomeno ? Forse sì. se si tiene conto che nella Juventus fu l'innesto di Borei a spingere la squadra costantemente all'offensiva, mentre nell'Ambrosiana il giucco guardingo di Faccio richiese la collaborazione dei due interni d'attacco e rese meno audace l'azion? dell'intera unità. I fischi ai nero azzurri e gii applausi alla Juventus non furono, nel corso di mesi di lotta, che episodi di trascurabile importanza e maggior valore ebbero invece, nel quadro della classifica, i risultati che le due squadre andarono via via. conseguendo. E quando, all'Arena, le due squadre si trovarono di fronte, l'Ambrosiana la spuntò. A nulla valse la bella prova che proprio in quell'occasione la Juventus seppe fornire: un solco più profondo si scavò nella graduatoria fra le due unita e da quii giorno si credette fermamente che davvero la squadra milanese dovesse marciare con tutta sicurezza verso la vittoria finale. Crisi c riprese Ma il campionato è lungo ed anche le compagini più regolari non possono sottrarsi a momenti di crisi, non rie- ggs^^^^««j" "-««-«». perennerò motti punti propuo £ quelle che pareva non potessero ser- scono ad evitare sorprese. Juventus ed Ambrosiana,. ..vincendo le partite piu|rafnul di vofta ir.I voltaa secondi aefle vittori? che le due: saùadre ro^uish roWderpassi^'SSf^Sttno ad evitare. La Juventus ebbe periodi ■ d'incertezza a causa della difesa e pau- ! ìmento dell'at- se per il saltuario rendimento .. tacco, tanto da perdere più di un in contro in campo avversario e da non riuscire, in casa, a piegare la Lazio, la Triestina, il Palermo. L'Ambrosiana fece peggio ancora, poiché, superando le insidie delle partite esterne, perdette all'Arena contro la Fiorentina ed il Livorno e dovette accontentarsi di dividere i punti con il Torino. Così, dopo di aver portato a cinque i punti di vantaggio sui loro avversari, j nero azzurri perdettero terreno ed essi ora restano al comando avendo un solo punto in più che non è garanzia sufficiente per attendere con tutta tranquillità il grande confronto di domani. S™" otte mesi che si discute della Juventus e dell Ambrosiana e tanto'Par'are e tanto discutere che s'è fatto niju ha potuto definire se veramente '"'a del'è due avversarie può vantare superiorità sull'altra. La Juventus. «'ita troppe volte per spacciata, si è "P«aa, ^nipre .con quella tenacia che |con gu?1]= ^v^toaTcne la all& Juventus. Se poi cercassimo 1 trarre conclusioni dal confronto e in tendessimo questa ] _arUta ^oco che le due squadlc g chi mai puó sapere quali vicende avrà rincontro? ej d, Interrogativi sl ¬ -1 Una cosa è certa: che l'Ambro:-iana-ie la Juventus si temono a vicenda el —--"7—— . - , -, .j |scaturiranno i ,:goah3 v che decidi ran-l|no il duello ? ^Resisterà l'Ambrosianaa e a e - all'offensiva che la Juventus sferreràcon tutte le sue forze? O domani seraavremo la Juventus capolista de. gì-^interrogativi, sempre interrog;itivi^fve^otanf1» o i sposta cao ™££„'i»"?£ tSSSk TT'ès Mussolini. ^ £ttende cm ansi^, e c ea |da sperare che sia giusia e rego.arc- eresca sia la lotta alla quale le due quadre daranno vita. Se anche la partita di Torino è di gran lunga la più importante della giornata, altre ve ne sono di non scaro interesse e,riguardano le squadre di ooda. H Genova e l'Alessandria hanno „t °-iovedì un minto twìoso £nq£,n ,io^m ritmeTin S coda. n G,nova e l'Alessandria hanno t botto essere considerate spacciate. C'è da combattere ancora, in questo infuo- "'*0 Setl°re' * dl d°mani D°n sembrano essere tali da permettere, a queste squadre che tanto ne hanno bisogno, ili ottenere dei punti. L'Ales¬ sandria difficilmente la spunterà a Vercelli ed è improbabile che il Genova passi a Brescia. C'è da scommettere, poi, sul successo del Napoli sul Padova e da considerare possibile una affermazione del Casale sul Palermo, E il Torino? E' davvero la più enigmatica squadra del lotto, questo Torino che, immessi nei ranghi gran numero di difensori subisco cinque goals por ottenerne due, cosa che non le riusciva da tempo con... gli attaccanti autentici. Da Napoli i granata hanno raggiunto direttamente Bologna, dove giocheranno domaDi, e a Torino si sono chiesti rinforzi: Maina. Ferrini Vecchina. La formazione muterà an , cora, ma muteranno anche i risultati LUIGI C/WALIER0 BOREL meazza

Persone citate: Allemandi, Faccio, Ferrini Vecchina, Mussolini, Weise