Pellin è campione italiano di corsa campestre

Pellin è campione italiano di corsa campestre Pellin è campione italiano di corsa campestre Il giovane triestino Burlo contrasta accanitamente la vittoria al biellese == La sconfìtta degli anziani Lippi e Bartolira == Bacchi, Betti e De Florentis deludono Cavaria, 26 mattino. Lutili Pellin. l'atleta che ha saputodurante la stagione di corsa campestreaggUidicarsi le maggiori vittorie, haconquistato ieri degnamente il molo Mcampione italiano della specialità. Infatto in sé non sorprende, perchè Pcl- . H« era in venta il grande favonio del-(( ,l(im; sorprende, invece, più che lado col quale gli anziani hanno dovuto cedere le anni completamente battutiIl motiro predominante della corsa, è stato ciucilo previsto: la lolla senza quartiere fra giovani e anziani. La meglio, come s'è risto, l'hanno avuta i primi. K' Un bene che gli avvenimenti abbiano preso una tale piega, poiché c'è gran bisogno di giovani di valore, è una .. conferma del swo valore il mo^luaia conte,ma del suo vaioie, u mo Pellin è una grande speranza perl'atletismo, non perchè abbia vinto const;jc superiore il titolo d< campione ita-liano, ma perchè alle sue già ben pro.vale e conosciute qualità atletiche, eglii-,', ti-'*ha accoppiato pregevoli qua clic e di stile. Alla sua potente azione sul passo, fa riscontro uno spunto finale bruciente, che gli ha permesso ddisporre abbastanza facilmente diBurli: nello tose decisiva. Se Palliti■•■■■■eliderli in pista durante la stagioneehc-M inaugurerà pròssimamente, nonmancheremo di avere uh buon inc«,*o- , . „ „. , . fondista da valorizzate. Pelivi, sui cin-quo chilometri, potrà fare molto sne-etalmente <e vi arriverà attrarr ■*,, vomente .,c «. aniveia athaveiso millecinquecento metri. ,,, , -7 „ , , • > Anche il secondo postr, >. toccato ad. m S|ww> «ì Mestilo Bit*,*»»lottato strenuamente a fianco di Pel,,, pnmu pf- lmnJaei vericolo>atleti della - Giglio Rosso,, poi contronblellese per Vaggiuàicazioue«ella vii Molto di più attendeva la folla, da. . ' ' r-tnooiognese bc-ch, e dal toscano L.tl Altri atleti che sono venuti meno altoscano BstU,. 1 ""cm "'•m v'" *'c"'e'""'' e Lll>pi, Ma'inle.zza. del terreno, pesantezza do mta un'abbondante pioggia di questgiorni debba essere '.achilia, e Bartolini. Molti hanno rollilo spie-gare i.'loro in'.i'rresso con la pcsneccm lediamo, invece, che talo inicercato nell mancanza di una. adeguata■ prepararlo- m e nel modesto numero di gare svol-Ì te nella presente stagione.^ Non ci si può presentare ad una gara di eam-\pìomtoset^arniiafpiate, Pnc hanno!saputa qualcosa Lippi e Bartolini, che. a metà gara, avevan ormai perso ogni j- ' • ■ . . . '. speranza di ricongiungersi coi primis-\vimi. Lippi è giunto al traguardo pio- rarissimo e Bartolini in condizioni tilt-'„ „ , „ .j, „ ._, x_ , faltro.che floride. Segno evidenti che\l'andatura imposta dai giovani non ha mancato di produrre i suoi effetti e lasciare le sue tracce. 1Se. la gara, dal punto di vista ago-\nistioò, ha avuto un successo sorprefi-idente, dal lato propagandistico e sporgilo noi è stata da meno. Almeno due-, mila persone hanno assistito al suo. svolgimento. Essa si c disputata sw j specie di circuito; è stata, quindi, facilmente trisibile alla maggioranza ! dei presenti raggruppati sui tcrrapie- »1 ^mitrofi. Sembrava di essere toma-1quando l'atletica leggera era per noi compendiata, nelle gare attraverso la campagna e a quelle su strada. L'en- ti ai tempi in cui le gare di corsa cani-: * imperniavano sui nomi di Mar- ! tiiieniy)ii, Speroni, Amlirosini e Davoli, 1 tusiasmo della folla à statò notevole ed ha servito a ravvivare un po' l'ambiai te, reso piuttosto grigio dalla piovosa giornata. Il percorso non andava a fa riini„ „ ,„,,,■ <?,„■,, ; „..,•„,; i,n. »™<> " '»«'"• *><"° ' P'tm> ihanno t.o '"fo discreto. Gli altri, naturalmente. lo hanno detestato, in perita non crai ■ mate, tei, -».o cioaso, un po pesame. ma niente altro clic potesse mettere in] . . ,- „ sena difficolta i concorrenti. Prova ne ■ , "'.,-, t .A"" rhB. " °'° cM1°™ f"° >™™ ^bastanza veloeem:„te. P'lrm >ù^natcà, Beccali, festeg-\ "'fs*»"0' ' '6 P^teeiPanti f*™™I velocemente la gara guidati da Cavai- ìlétti, Burlo. Malaehina e seguiti a ore- ì.... lM„„~„ „ ,„ .„ ,., Lrrr ,-, -a d»u"'M lUa H«*»o. In breve, pc,ò.'- nUtvnnì avanzare.no per passere ai !—'-. «„i „ «. «» i ve distanza dal grosso, In breno, piera \ì „;,„.„„, avanzarono per Primi P°sH- Cos)> «c™nto a De Floren- nN) si piazzarono Pellin, Burlo e Colpo, i mente in ritardo. Poi. Burlo passò a \ condurre con più precisione, trascinati-] scintiti da vicino da Lippi, Betti ed al' tri. mentre Bartolini era aia nolevol- ^dosi Felini e Barelli. Si era al quinto chilometro. Verso il sesto Burlo e Pel- Un ni staccarono dal grosso. MentreBurlo tentò dì liberami di Peiliii, que- sfiliamo non attese a sua volta che il momcnt„ buono per piitssarc il suo sforw. Intanto Uopi pcrd>-« e„H pu- ,c. come Bartolinl alq-m. , terreno e .,„„ „,„.;,,■ ,,, st; „., ,,. .„, . „„„„ "°" P0"1 ' '"° "a '■ n"- "<"'°- Quandomancavano poco ih. di 500 me tri, ia corsa cr,, indecisa i Pci/ìm e r„,.t„. n„0^„t ... , j *>u>io. a duecento metr< ual tragliar do> PelUn g. mm (r in,.,;i. stibilmaite, con un vantaggio di diversi metri, tra gli applausi d "t . folla ch¬ i llt'Ht>t (/ 4'Ho tiara'ha assistito deila Fidai, dott. Pucci, Segretario V1TT0RÌ0 ZU.MA0LIN0. Carlo. .Speroni.