I pugilatori italiani per i campionati europei

I pugilatori italiani per i campionati europei I pugilatori italiani per i campionati europei Le selezioni indette dalla F.P.I. organizzate dulia Società genoves« Ila Castagna hanno riunito sul qua-arato di combattimento del vetustoTeatro Nazionale un nucleo di forti pu-gilatorl aspiranti alla maglia azzurranazionalc, ed hanno dato luogo a con-fronti molto interessanti, anche se nonproprio definitivi data 1 assenza — do-vuta a cause di diversa indole — di al-federale Commissione tecnicaTr* le assen** nifi imnnrionf» T.nr,t «tMti nneli ?<vp« mp^ rcgl:nella categori- --?---!0 « CapponiMario c (Tel gallo, di Bond emiliano, di To ■e medlo-leggcrl Medici tra i « medio-massimi :> e, infine, del * mosca i> torinese Serafino, secondo campione d'Italia I pugnatori liguri si sono preparati con cura c puntiglio a questo torneo che sapevano si sarebbe svolto davanti al loro pubblico ed hanno riportato risultati lusinghieri. Rimasti senza rappresentanti nel '< mosca ■ — poiché Ginocchio è stato costretto a passare nella categoria superiore — hanno trionfato nei * gallo 3, sia pure con un ligure... di passag-gio come il ben noto fiumano Sergoattualmente marinaio a La Spezia; nei<piuma» con Ulivicrl, presentatosi In magnifiche condizioni di forma e conCTemonini nei « modio-leggeri », che hastrappato di misura la vittoria prima aFabbroni Luciano poi a Celcgato. L'u. nlco che e mancato all'aspettativa è stato 11 quotatisslmo « medio » l'onte, elio ha disputato un poco energico combattimento contro Desìo restando eliminato. A queste tre vittorie ufficiali bisogna aggiungete quella ufficiosa ottenuta nei « leggeri da Ferrari, che, per quanto residente in Sicilia, è genovese di nascita. Il migliore della squadra ligure — non calcolando Sergo — è certamente U'.ivieri, che ha conseguito notevoli progressi e che, col suo stile oer. sonalissimo. fatto tutto di scatti è di «postamenti sulle gambe 0 sul tronco deve essere considerato oggi un elemento di classe internazionale. La squadra lombarda, che - qualora Si volesse fare una classifica a punti seguirebbe immediatamente quella ligure, ha risentito molto della cattiva serata del « gallo » Bottigelli, eh?, fer mo sulle srambe e lento nelln rimessa si è fatto batter» d-, PanrlolHnl e de'-wS^h^SS^tL^^c^SSLto ad abbandonare il torneo, dopo averliattuto Montanari, per una dolorosa via" distorsione alla caviglia destra, Degli altri, il <: medio-leggèro » Nesi è rimasto sorpreso dal giuoco Irruento del veneto Celcgato, Desio ha sfiorata la vittoria finale contro Neri dopo aver battuto Gilbcrti e Ponte, e, infine, Soruggla e Laria hanno vinto senza troppa fatica le due più grosse categorie. Ottimo risultato complessivo, come si vede, ma inferiore alle possibilità della regione. La squadra che è caduta, pur potendo contare su atleti che rispondono ai nomi di Urbinati, Nicolai, Gualandri, Cardini, Binazzi e Annibali!, è stata quella laziale. Solo l'impareggiabile «; mosca r> Urbinati è ritornato, infatti, n. Roma vittorioso, che Gualandri, dopo aver disputato un magnifico torneo eliminando il fortissimo Do Curti, non l'Uà potuta spuntare con UHvieri; Zardlnl, imbattutosi col poderoso colpitore torinese Torasso. è stato costretto ad abbassar bandiera: Nicolai non è riuscito ad eliminare Vignoli. pur dimostrando di essere un « galletto 3 robusto e coraggioso; Binazzi — il magnifico « medio-leggero » più volte nazionale» — presentatosi in forma tutt'altro chc brillante, si è fatto semltravolgere dall'irruenza di Celegato partito come una-furia nel terzo tempo; e, infine, Annibali), il giovane peso ■■: medio :> sul quale erano fondate tante speranze, non ha saputo controbattere il disordinato e nello stesso tempo ooco efficace giuoco eli Strozzi, fallendo cosi la Prova che doveva classificarlo tra i migliori <: medi » d'Italia L'Emilln centri di me Rimlni rara — ha che Ita rcR-i delle dure sono, infa mi elementi fteile cnt dosi, il seco:iuo. nena lo», dopo aver eliminati avversari di valore come Nicolai e Ginocchio, mentre sono scomparsi dalla lotta il campione d'Italia dei « piuma » Bo«oni, l'otlimo re:io leggero rimincse Montanari ed il ■• mosca >■ Rani, largamente battuto da Matta, unico rappresentante della Sardegna. Soprattutto la sconfitta del piacentino Bosoni è stata risentita dalia rappresentanza emiliana. In quanto alla forzata rinuncia di Vignoli alla finale con Sorgo, non crediamo abbia Influito sul risultato, poiché il fiumano è veramente un « fuori classe > e Vignoli — per quanto in forte progresso — è ancora troppo giovane o, mer. ha sostenuto un brillantissimo combat-tlmento con .Gualandri, cedendo per unsoffio. Con l'assenza di Serafino, !a rappre-sentanza del Piemonte coppia Torassoti si sono compo: [•monte si è ridotta alla Serpi. I due solidi atle- ..^oitati più che onorcvol- mente. Herpl ha conteso con abilità c accanimento la vittoria a Sergo e la prova è. perciò, degna di elogio, so-prattutto tenuto calcolo della scarsapreparazione dell'atleta attualmentesotto le armi: In quanto a Torasso-, si nuò dire ch<- è stato una delle rivela-nato il •.: nazionale » Zardini edè stato, tra i •• leggeri v ouello dura la vittoria a Fendei torneo. Torasso ha. indubbiamente, ancora zioni del' torneo. Il potente leggero tq- rinese ha. come.abbiamo detto, ehm,che he. reso Più rari, il vincitore lomnnte aurorapericolosissimi. Quandi, lerà più preciso, pochi saranno frli uo mini del suo peso che potranno afTn.11. tarlo senza correre il pericolo di essere .-. suonati 1. Sarà bene, poi, che egli curi attenta llano nrescnlatosi, a nostro parere, conuna buona preparazione fisica, ma con un errato allenaracnio ha convinti nei suo combattimento J?r,<™ ^ri SStaèntoCW timcnto. Egli )ia bisogno di combattere, e con avversari di stile differente. •Ha. classa c stoffa por diventare un campione e. dato che ha vent'unni dcvc diventarlo. Anjriolino Fabbroni ha no'io stesso tempo, mosse in luce delle ottimo qualità e dei gravissimi difetti propri i del novizi,, quale egli può an cora considerarsi. « Angiolino » sa com battere con foga e autorità ma espone troppo la mascella. Ferrnri, vecchia volpe, ha scoperto subito la falla nel giuoco del focoso erossctinn e irli hi all'olimpiaco Luciano Fabbroni, c'e so-l°.,d9 <llrc cns è ancora ben lontano Ktaaa sua forma migliore. D'altra par-te egli ha sbagliato completamente tatarnica ^^f^1^,?^:?^^"^^^-mKM.m.Vii^--iììE-ri— m Sf™?»?™?0' t ^ezloni ultime han-no dimostrato che Urbinati ai staccaancora da tutti nei «mosca?, che Scr- ^^* consccnarc la maglia, mszwrra.olio altro categorie abbiamo due otti-' 5.Jelu.I?a* "> UHvieri e GualandriNe mi nonché delle magnifiche riserve in Vicini e De Curti, un <■ leggero » di classe in Ferrari e degli atleti delia stessa categoria, come Facchin, Torasso, Zanatti e Angiolino Fabbroni, che ci permettono di dormire tranquilli attendendo il 193R; un po' di disorientamentonella categoria dei « medio-leggeri »,dove, pur avendo molto materiale, non possediamo, fino ad oggi, una direttiva sicura; due « medi r, di classe, Neri e Desio, che, ben preparati, possono fare buona figura su qualunque fine, un robusto « massimo Non e gran che, ma, in e ring e, in-o> in Larlu.attesa che lepuò partire por sviluppare proficua- mente il lavoro avvenire CARLO VOLPI.

Luoghi citati: Desio, Italia, La Spezia, Piemonte, Roma, Sardegna, Sicilia