La stampa tedesca contro i mulini a vento

La stampa tedesca contro i mulini a vento I colloqui di Budapest La stampa tedesca contro i mulini a vento Berlino. 23 notte. ! Sul viaggio del Sottosegretario Surlcn a BudaPcst Ia stampa tedesca»<si '6 Passata 11 gusto di combattere per ventiquattro ore contro i mulini Aveva cominciato ieri con dellc Pre°ccupazioni di blocchi e esclusioni' e con Ic lezioni imparUteci isul1' °PP°rlunita dl non aggravare la 'costituzione ih contro-blocchi le già ! scurarc' pcr una Politlca di interessi al is'ravi tensiolu esintenti nei Balcani, Inonohù con 1 sottlli consigu di non tra" il coro. ì e di l dettaglio, il grosso degli interessi italiani ed europei, e infine con gli avvertimenti di tutta la stampa sull'impossibilità di una qualunque sistemazione balcanica che pretendesse di prescindere dall'interesse economico tedesco; o il coro delle preoccupazioni raggiunse questa mattina il suo diapason in una pubblicazione non ancora spiegabile dell'Agenzia ufficiosa D. N. B., la novella riorganizzazione dell'antico Wolff Bureau, la quale ha contrassegnato i suoi debutti con un infortunio, pubblicando questa mattina solennemente come la conclusione delle conversazioni di S. E. Suvlch a Budapest fosse stata niente meno che la costituzione di un blocco politico economico tra Italia, Ungheria ed Austria, blocco caratterizzato da <r una linea uni- orme c vincolata di politica estera », i di tipo analogo a quella costituita tem po fa fra i tre componenti della Piccola Intesa. Anzi, l'Agenzia aggiungeva più sotto curiosamente il seguente periodo come facente parte di una comunicazione ufficiosa e splegativa da essa ricevuta: « Avendo la Piccola Intesa raggiunto col suo statuto di organizzazione il peso di una grande Potenza, occorre risponderle con mezzi analoghi». Il comunicato aggiungeva che questo famoso statuto di organizzazione del novello blocco, di cui le discussioni preparatorie sarebbero state senz'altro concluse, sarebbe avvenuto quanto prima a Roma. I giornali del mattino pubblicavano la bombetta, e il Berline}- Tageblatt la faceva seguire da un commento per verità .alquanto guardingo, al principio del quale asseriva dl aver sentito il bisogno di chiederei conferma della notizia — probabilmente alla stessa Agenzia ufficiosa — e dl averne avuto la risposta che si trattava di notizia assunta « a fonte assolutamente sicura ». Come un'Agenzia di tanta importanza e autorità abbia potuto incorrere in una cosi grossa cantonata è cosa che potrà avere o non avere a suo tempo la sua spiegazione. Intanto nel pomeriggio, con le prime edizioni dei giornali, veniva la smentita da Roma, recata dal corrispondente del Berliner Tageblatt che da fonte competente dichiarava assolutamente falsa la notizia, e fantastica la grossolana invenzione dello « statuto di organizzazione » sul tipo della Piccola Intesa, e diretto proprio contro di questa. La smentita aggiungeva come da fonte italiana si rilevasse, invece, che l'azione dell'Italia mira essenzialmente all'appoggio economico dell'Austria e dell'Ungheria, e che tanto la Piccola Intesa come la Germania sono chiamate a collaborare al suo piano danubiano. Malgrado queste assicurazioni e la chiara smentita, la quale è confortata da analoghe smentite che vengono comunicate dai corrispondenti da Budapest e da Vienna, la maggior parte dei giornali continua, come per una di quelle paure che persistono talora anche a pericolo scampato, a combattere contro i mulini a vento di una politlca italiana di blocchi e di esclusioni. C. P.

Persone citate: Wolff