Il magistrato assassinato sapeva troppe cose

Il magistrato assassinato sapeva troppe cose La nuova macchia di sangue nell'affare Stavisky Il magistrato assassinato sapeva troppe cose L'ipotesi dell'agguato confermata « ""E' un delitto politico,, dice il figlio della vittima - La scomparsa degli appunti che Prince portava gelosamente con se Parigi, 22 notte. L'assassinio del consigliere d'appello Alberto Prince apparisce sempre più misterioso, mentre, favorite dalle tenebre di cui l'attentato rimane tuttora circondato, le voci più disparate corrono, si insinuano, si fanno strada. Le numerose testimonianze provano che l'ex-direttore della sezione finanziaria dell'autorità giudiziaria della Senna non soltanto possedeva su Stavisky e sui suoi complici delle informazioni preziose, ma che era deciso a dire ai suoi capi gerarchici nonché alla Commissione d'inchiesta, qualora fosse stato sciolto dal segreto professionale, tutto quanto sapeva. Il consigliere Prince aveva anzi avuto l'imprudenza di affermare nei corridoi del Palazzo di Giustizia di possedere un importante incartamento sul « bell'Alessandro » e su coloro che lo avevano appoggiato, e che questo incartamento, sino al momento in cui lo avrebbe consegnato al presidente Lescouvé, aveva l'intenzione, affinchè non gli venisse sottratto, di portarlo indosso. Impressionanti coincidenze Ed è proprio ieri mattina — come si dissp — che Lescouvé doveva ricevere la deposizione sensazionale del Consigliere Prince, ucciso il giorno innanzi dai misteriosi banditi che lo hanno attirato in un agguato, sia doveroso guardarsi da conclusioni (mKU, . ««.«««uno ,«>• mnee era stitr, mini.fnmPnf« „„M fato ™^ S Z! Pi Pf" ? f«-™ «m*"*»*» Si fermato all'uscire dalla sua Ef1^*,!?0 sconosciuto che lo crcntPtIadsvafigIQueste curiose e preoccupanti coin-jcidenze hanno fatto immediatamente | stabilire un rapporto tra l'affare di l Bajona e quello di Digione. Per quanto1 troppo frettolose, secondo le prime con ,K°arica,tl dell inchiesta di concepire l'idea di una fuga o di un convegno d'affari. Per contro, la famiglia dello scomparso, i suoi migliori amici nonché n'avvocato generale Durand affermano bltrpuò trattaréi che *un demt° " ^ ogni modo ra38aMtalo del signor| aveva interpellato per assicurarsi seI egli fosse il signor Prince. Poi, facen-1 uu <-« un incerta amicizia co-lm""e', 's 01 ., dvevf riu,u^t°- Si Pensava forse di avvelenarlo? Oggi si rivela altresì che'1"'*" iuas<i 11 slS"or i-nnee. jfoi, fa do aPPe,1° ad un'incerta amicizia co-| , ]o Mc, to avev invitato inor Prince a nranyo- mn „,Li * ^!^^-£!C^^J^^\^"f toiiuaunarejNon si crede. r Esi formano lì nhf IJ^h Uootèsi ZtnZ^n/ Preo.fuPantl! Prince' " Slfn,?r !i ance a\eva steso, quale capo della Sezione finanziaria dell'autorità giudi-Lziarià della Senna, un rapporto sulle lentezze delle istnittorie vhuìWiJÌ* „!SrÌ^.:^».^^»i-:P«a»tarf« el,, - . - — • —- quelle sui numerosi rinvìi del processo del be" Alexandre, rapporto che dove- ' va aPPunto essere presentato ieri. Si, osserva inoltre che Prince era desti-1 nato ad essere imo del nrimi p »ia ì™. ——" «" <.-jiC uii vero complotto abbia potuto essere ordito contro <lue!!to integro e stimato magi-' strato caduto vittima di un odioso ag-^o. L'agguato è infatti la sola cosa che sia stai a stabilita in modo inoppu- ; gnabile alla fine di questo secondo -giorno di inchiesta, mentre non L racco!to nessun elemento preciso P"™c«a di orientare le ricerche. I fi ultime Ore ili PrìnPfl » Mttìm» L,B. fi™8 EL'J1 "m ? D»«,JB_8 Il signor Prince era arrivato^ DU&gione martedì dalle 16,40; alle 17 ave-|va inviato dall'ufficio stesso della sta. | zione alla moglie un telegramma cosi concepió'; "'b^o arrivatolTaSo alla m^a; salute e ^ Che il telegramma inviato da Digio- dato ji neraie . ha riconosciuto modul0 e gU Jmpiei hanno formalmente ^or Prinoe ne^lè ^ografie che sonoj state Ioro Presentate. Quando spedì U telegramma 11 signor Prince non era 1^^"^^ t^ ! vava pero nell'ufficio postale ma la persona è conosciuta e non può essere \ sospettata. Alle 1T.10. il signor Prince entrava nell'Hotel Morot, situato presso la sta-i zione e fissava la camera numero 4,' riempiendo la scheda per la polizia! I Egli lasciava in deposito la valigia el usciva dall'albergo dichiarando di avere molta fretta. Anche all'albergo .. . . " a.,t,,v .,,.,„,, .re,ut. flll<.,)0 iUiTUDer»-o u si(lor prince era solo e scomnarve „i.Sfkh«fe^SLr^« nella strada tenendo sotto il braccio una grossa busta di cuoio, che non vo- leva lasciare perchè conteneva docu-1 menti importantissimi. Erano le 17,15.1 Da quel momento non si sa più nulla. ; Alle 20 40 il treno delle Messaggerie «strava nella stazione di Ditone % «- entrava nella stazione di Digione e n i maccnmista chaussard faceva suUai macchina le sanguinose scoperte che vi sono già state segnalate. Il treno pre- cedente era passato sullo stesso binario venti minuti prima e le ricerche condotte non hanno permesso di rinve. nire sulla macchina la benché minima traccia di sangue. Il corpo del signor Prince fu dunque verosimilmente attaccato al binario fra le 20 e le 20,30. Inoltre, fin dalle 19,15, due persone avevano notato nel punto in cui il cadavere fu sfracellato dalla locomotiva, sulla strada che fiancheggia la ferrovia, luogo deserto « lontano da ogni abitazione, un'automobile ierma con i fari spenti. Questi due testimoni sono il signor Batsson capo stazione di Plombières e un capitano del 20.o Fanteria di guarnigione a Digicne. Il signor Bolsscn ha narrato il poco che ha visto: « Tornavo in automobile quando al punto in cui il delitto venne scoperto oltrepassai una vettura ferma voltata In direzione di Digione. Era una grande guida-interna di colore oscuro, di modello abbastanza recente. All'Inter- i no non vi era nessuno e soltanto i fari ! gialli erano a luce ridotta. Non mi ricordo né della marca né del numero della vettura che, del resto, non pensai a rilevare ». La testimonianza del capitano di 1 Fanteria corrobora assolutamente I quella del cano stazione. I La Vittima narCOtiZZata? lChe cosa è avvenuto, dunque, fra leij7.!5 6 fle 19-15\ Si è ^ua£l cff" i tua^mente, ette al suo arrivo mia sta-( zionedi Digione U signor innee venne, —""™""M"1 avvicinato da un uomo che gli diede notizie rassicuranti sulla salute di sua madre. Al signor Prince quest'uomo era noto o sconosciuto e in questo caso gli si presentò come un amico della madre? Non si sa. a un impiegato del- |._ ■ .___! _i,la stazione, il cui nome non viene per 'assistito alla scena. Ed è, fiducioso in 11 momento comunicato, che avrebbe quell'individuo, che il signor Prince sarebbe salito sopra un'automobile, che poi l'avrebbe condotto verso non si sa quale sinistro covo. Si suppone che subito dopo il ratto il signor Prince :sia stato addormentato. L'esame delle,viscere che sono state prelevate e che | Parigi forse lo provera L'autopsia frattanto ha accertato sono E>fate inviate questa mattina a 'ene Prince venne trasportato sul ot¬ persone cne mnee veuut umpui^ ■»-1nario ferroviario quando già era mor- to. I magistrati ed i funzionari inca-'^^B^ ritengono che tre -{almeno devono avere orgamz- ; mc~coiteiio che non ha servito ad ucci- derB- sono <>uesti altrettanti elementi di una macabra messa in scena in cui ;U cinismo e*uaglia app6Ila ^rr°re- T funzionari credono che gli assas- Lini abbCo aWlstito al passaggio del! £su^sul^aXs^ ed abfta^Yi im-!treno su,' ca,^e re„f, „r.«« Hill» di imerso il coltello nel sangue della di-| .-uwsu « ... sgraziata vittima. Secondo i risultali dell'esame ana-1 tomico eseguito ieri da quattro medici I durante duo ore circa, il cadavere m Dr™™ <„ t^q0nnr^.^tn sul binario e at-! iuiuuk» *^ —~— —i busto, e cosi pure un braccio. Su una •distanza di venticinque metri giace-'vano sparsi brandelli sanguinolenti di carne. Ora, tutte le ferite constatate eM0 *t.Bte "T^S-Kiif^^lme medico non ha rivelato nulla delle | *ì * """dV "^ttota di rivoltella - Daimodc co*t^vS^tSSSu ^"^V.tat^S &S£&££%^^&Ìfc^ c di\ancora aderenti al mento non/presentava nessuna traccia di dita o.di colpi che avessero potuto provocare la trattura della laringe. Come e di che cosa sia morto signor Prince è adunque un mistero »1 "^V'^nTVrin^T^tó " cadavere del signor Pnnce è stato SfP^..^L45aW.-S,ffi! nella casa ove abita la madre e ^, 80no %mnU la moglie e 11 flgUo della vlttilna' S Lp flCdUSB dfll fiirlìo « aCCU4B UBI "e,,U Questi, interrogato dai giornalisti, 'ha dichiarato di non fuggirli, ma anzi di sollecitare il loro appoggio poiché lla famiglia desidera conoscere la ve-rita, per quanto atroce possa essere, t A datare da questo momento — ha detto adunque Raimondo Prince — io devo assumere terribili responsabilità; anche se dovessero costarmi la vi- £? Mriert cUrò tutKeUoX 5) ^d 1assumerò la rMpousabtoà ^ 1 mie dichiarazioni. Anzitutto, noi ci tro- viamo in presenza di un delitto poli- tico. Non ve ne do che una prova: mio padre doveva. l'Indomani del suo as- paare doveva. 1 ìnaomani aei suo as sassiaio. presentare al signor Lescou vé un rapporto che aveva per oggetto parecchie personalità di cui darò 1 no- mi fra qualche giorno. Mio padre ave- un consumatore sospetto, •« Era un cliente solitario, che ha va portato seco un fascio di documentinella sua grossa busta di pelle, perchè il suo rapporto non era terminate»e d aveva, dichiarato disvolerlo finire ... .. quel c'onsumatore"*se il giornale cheletreeva fosse bene informato al ri-treno. Le note sparse erano da lui scritto su foglietti volanti. Ora questi foglietti sono scomparsi. Si è del resto voluto insudiciare la memoria di mio padre. Si è detto alla Camera che quando si assentava per vedere delle amanti inviava dei telegrammi a sua moglie. E' falso! Del resto, il piumino da cipria che è stato ritrovalo sul suo corpo proveniva da un servizio da toeletta che gli aveva donato mia madre. «Mio padre mi parlava molto spes-so dell'affare| Stayfeky e un giorno miha detto in tono molto grave: «E unaffare assai più importante di quello che tutti si immaginano e di cui non si può dire quali saranno le conseguenze » Un'altra deposizione interessante c stata resa dal signor Maillard, proprie-tario della « Grande Taverna », il qua-le ha notato Ieri sera nel suo esercizio at-tratto la mia attenzione perchè, facen do finta di leggere con attenzione un giornale della sera, prestava piuttosto l'orecchio alle conversazioni dei suoi vicini che, naturalmente, parlavano del delitto ». I 11 signor Maillard chiese allora aleggio" i6 Di0| ^ pOCOiii sì... ri-i spose, ( L,uomo semDrava imbarazzato e, u bicchiere per bere la1 sua mano tremò. ; In quel momento ha proseguito vato n Blga0T chardca, si avvicina- |rono girano cliente il quale, alza-i. ' . . _1 , ruuu «uju airuiiu uiieJiLt: li uutuc, ausa tosi, pagò rapidamente. Chardon al-'lora lo segui. L'uomo mise la mano in |modo preoccupante nella tasca dei p'an-tàlcDl'e affrettò il passo. Egli entròsuccessivamente in cinque negozi edusci senza comperare nulla. Infine potè scomparire, penetrando in un caffè con doppia uscita. Egli era un uomo di : una trentina, d'anni, imberbe, vestito, con un pastrano grigio e un fazzoletto | rosso al collo.JSo l'impressione cheeglj *•'"""" *•»' " "«•»« ?,a PeF qualche cosa nel mistero della'xerrovia *• La falsa telefonata 1 v questione subito chiarita è sta- ^^^gSal»™S<5ii6ta'f que"a oeiia i eieiraata menzognera{«^*,^£a " jSffitóT" ca*; v .„,,_. ,„j0, All'ufficio telefonico interurbano di ~r***JJa^SJ^afffiw;g«"mitaa^*j^"0,^ è ?h casa* LHignora rispose negativamente al ua signora rispose negauvanieuii., h-i !cfte la voce rìPrese: ! " ^'S0Sna che venga d'urgenza a i Digione poiché sua madre è ammalata |e g»ffre v ^.^j^.^ lnte3tlnale. Lasua presenza è indispensabile per de-1 JS'S " Icld"e ÌL0ra^i«Ì se Prince doves- mJ^^^^^J^J^!se larsl accompagnare a uigione aai- invete bisoeno di t •* f._ ^ ."fi' a ^ tornato a casa hè dimenticato il nortafogU aveva^imemicato «jP^og^. lnu"»*™ 147, che è il numero di un | M . - L'avvocato generale Durand, amico tot,n>0 da molti anni del si^or Prin- Ì^EZEZ ^1 ™1an «osa; \™JV™ che si riuscirà a scoprire i /-u'f"u"' il delitto di. CUJ^ ^r?imasto Mfi'r^.*'Friace non'è" ^ deUtto voigare. come si poteva a pri- ma vista credere. Esprimo qui l'opl- '"•»••"-•<«" - ^-.-.«,!mag^tratonta%deridlntot^ Soi8e^%£&SK pressol'autorità giudiziaria della Senna era vlnifone è che eglfsla stato ucciso pri- trasportato sulla lihea ferroviaria, Forse "gli assassini assi-, ^tero all'orribile opera de, treno che : strazio il suo cadavere. Ma, ripeto, è SK^&U maD- pSS? sES pedalo che Pxtaca è ! cadute.vittima di uT codardo assas- :sinio politico ». Tale opinione è condivisa dall'ex ! commissario alle delegazioni giudiziairle signor Pachot, che, avendo dovuto'occuparsi di parecchi clamorosi affari finanziari, aveva arrestato Stavisky nel: 1926 a Marly le Roi ed era stato in i relazione col sianor Prince il quale : relazlon.e co' aiK?0T fnnee, aveva ricevuto dei rapporti redatU dal 1m ritardi, questi erano stati infine tra- smessi alle autorità giudiziarie. _ ,. . . i « TUVlO OrgaillZZatO 3 TOIgl » In un intervista che ai primi di gen naio, cioè al momento dell affare Sta- J visky, il signor Pachot aveva dato al- egli aveva detto tra la « Liberté l'altro: * stavisky sì sapeva protetto. Egli| aveva potenti amici, modesti 0 alto- locati. Il fatto non è dubbio. E' un poliziotto che sorpassa tutti i poli- zictti; documentatìssimo; adattabilis- s.mo. egli era circondato da gente assolutamente devota pronta ad aiu- tarlo in tutte le sue furfanterie». E ad un'ultima domanda sui protei- tori potenti che l'avventuriero poteva avere, Pachot aveva risposto: « Che so, io? Uomini politici, gruppi . „ I denunzia poteva essere ammessa. ìnva- 110 fecl osservare che il rimborso es- jpolitici, ! La LibeH6 ha pensato di chiedere al 1 - r signor Pachot di esprimere quel che egli pensasse sulla tragica morte di cui oggi tutti parlano: « La notizia mi ha impressionato profondamente, ma non mi ha sorpreso. Ho conosciuto Prince col quale avevo ! frequenti rapporti di servizio ed è a i lui, come vi ho detto nel mio primo colloquio, che avevo inviato due rapporti 1 importanti relativi all' attività di Stavisky: uno era datato del 18 marzo 1930, l'altro 21 maggio 1931. Tengo a ricordare su questo punto che i miei numerosi avvertimenti non furono ascoltati e che mi si fece notare che il Monte di Pietà di Orleans, essendo sta- | tointegralmente rimborsato, nessuna I3end0 stato effettuato con U denaro ru- iba,^° e£a- d. diritto, nullo; io non riu ; questi ultimi temp'C in una data che ila mia memoria non mi permette di ' ' |precisare esattamente, fuf convocato i P?F interrogato dal Primo Pre- scii a farmi ascoltare. I mesi trascorsero e l'affare scoppiò. In seguito, in 1 n«strativa. Al momento di essere intro- Id?,"^nfl gabinetto incontrai sulla so- : etti a il ai et PHnna nha rr-\ \ o r q oi-v nmìnhti.-, ,„ Vr-i- _ . . .— . ;g**J1 «f- f che mi stese amiche- S?lme°to Ia man° et mi f386 forriden|do^«PP°=B? ^te^Lp^,Lts^a,;ragione per cui sono stato chiamato io pure; ma non temete. La mia memoriaè freschissima e ricordo perfettamenteil vostro ultimo rapporto sull'attivitàdi Stavisky, come di quello che lo hapreceduto. Ho dato loro il seguito che i comportavano :>. E, dette queste parole, | mi salutò di nuovo e se ne andò ». • * •— - ' 1 L'ex-commissario ha confermato che ■ Il signor Prince era una delle persone.che meglio conoscevano l'affare Sta! visky : , Quando nel 1920 ho arrestato Sta- i sH ha f u la j m {_:glone. Allorchè venne rimesso in libVtà provvisoria feci una lunga inchiesta | su di lui ed i miei rapporti furono con- ir Prince che si trovava momento dell'arresto di in seguito a questi rapporti che il signor Prince ha dovuto essere oggetto di « interventi » di personalità e cha ha potuto in tal medo sapere chi si interessava di Stavisky. Su questi interventi egli doveva avere particolari precisi. I 4ln ^anto al delitto, io credo in unaggU^to' A mio avvls°' tutto è stat° ! 2Iganifato atPtarig1' Z!t si^orHP,rince deve essere stato seguito fin dal SUO 1 uscire di casa, sino alla stazione di Lio- me e l'assassino o gli assassini devono > avere viaggiato con lo stesso treno. E'iall'uscita della stazione di Digione che1 tutto si è svolto. Ad istigazione di chi? l Se il delitto ha un legame con l'affare ' Stavisky tutte le ipotisi sono possibili;lbi particolare quella di una vendetta comr)luta dall'eniouraos. dai. dininmnesteri. Dal punirò di vista morale, leconseguenze ne sarebbero spaventose >,.L'ex-commlssario ha concluso dicen-do che se l'assassino o gli assassinihanno rubato dei documenti compro-posseggono i duplicati di quei documen-ti e sono esattamente informati comepoteva esserlo Alberto Prince. , Una VOCe lenQenZiOSa ' Un giornale della sera si fa eco, con i tutte" fe"""clovute "riserv'e." di "una "vcTc7é;| venuta non si sa di dove, corsa al Pa-! iazZ0 di Giustizia, dove l'emozione per. i&i^.^.^fe llungi da. calmarsi. Secondo quésta vo- j ce, di cui non occorre segnalare 1 lave deposizione che doveva fare, dicono i propalatori di questa voce. Egli temeva fa Pua eomnarSà davanti%uf CJorSSS Pef D'iponei ha spedito il telegramma P01 81 * recato sulla hnea ferroviaria 'b& seminato il denaro e gli oggetti che trovavano nelle sue tasche si ^ iv- ^e,^toV^,-°1 S è le "ato da so^o sul Z P legato da solo sul bi-1 n»«o. Inutile aggiungere che questa versio- ; ne avrebbe incontrato un successo dij ilarità, se l'ilarità fosse possibile in unla sua comparsa davanti alla Commls-sione di inchiesta ed ha quindi imma-,,„„ j„ „ ,-_„ j ,ghiate una messa in scena prima delsuo suicidio. E uscito di casa ad un'oraanormale (sic!), ha telefonato a sua moglie cambiando voce, poi, col pretesto di aver dimenticato il portafogli è tornate a casa sua, per essere messo al corrente della telefonata che eglstesso aveva inviato. Di poi è partito per Digione, ha spedito il telegramma poi si è recato sulla linea ferroviariaha seminato il denaro e gli oggetti che- -Jtlvamente del nuovo affare ,, „ . . li Governo, frattanto, si occupa at.-argomento cosi macabro.

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