E' svanita ogni speranza sulla sorte di Matteoda e Durando

E' svanita ogni speranza sulla sorte di Matteoda e Durando Gli italiani alle Ande E' svanita ogni speranza sulla sorte di Matteoda e Durando (Per esulo dal nostro corrispondente) Buenos Aires, 21 notte. Mentri; si attende, con riva ansia [l'arrivo da Bariloche delia comitiva degli alpinisti italiani. Bonaeossa, Bimghì e Gervasutti che tentano le «Minte ricerche per rintraccia re Mai- ''e cc" ffu alpinisti italiani prima rfe#ft loro partenza da Burilorhe. Il console ZÙccolin sì è recato a Dopo aver ne fJHa d(l Guglìada c dnmr ira_ smessavi sàbato, il console Zuccolin ha dichiarato: — Le ricerche degli alpinisti Claussen e Meiling sono state veramente lodevoli e sono siale condotte ro 4 verso la sommità del Tronudor, e che dopo un tratto di circa cinque centomet ri tornano bruscamente indietro dirigendosi verso l'accampa- ,:erso il astone roccioso che separa tlPmnosucmstsonotrovateleMcke dall'abisso del ghiacciaio di Casa Panguc. Le tracce trovate da Claussen, secondo le affermazioni di Gugliada, lìon voasono essere quelle di Matteorfa^ poichè> dat0 Vintemo freddo dcl. la mattina della ■parte/tu;, non sache il passaggio de.'/''1 mjntnsvt avesse lascialo tracce profonde e perfette come quelle trovate, e anche perchè, secondo le di cJw/;-«sì'omì fatte dall'aura comitiva cfte ,,frtua salendo verso il Tronador ue,rf Ze ?re *fci « messa> c non m~ rebbe possibile M "¥^1 av V 7Z~ ~~j~ì " i",~i!"~~r *» mattina del quattro febbraio, la rebbe spiegabile che MatleodacDu- e » _ sono <P«efte cui accenna la relazione trasmessavi, quando Durando e Matteo- dof, scorto Gugliuda e Zanetti che sa- Vivano al campo lì. 4, .scesero allo scopo dì impedire ai compagni non pratici della montagna di inoltrarsi nel ghiacciaio. Ciò infatti avveniva nel pomeriggio con h neve in fusione, la quale spiega la profondità delle traccie. Questa è anche l'opinione di Neumeyer, presidente de! Club Andino. Purtroppo tutto ciò nulla aggiunge alle speranze di trovare i compagni che sono oramai svanite completamente. Si crede anche riesca assai difficile il ritrovare le salme. Gli alpinisti italiani sono parliti ugualmente per Bariloche, alio scopo di compiere un estremo dovere di cameratismo e di affetto per i compagni scomparsi, e anche col nobile scopo di confortare lo madre di Matteoda, la quale spera sempre nonostante tutto, e ha dichiarato a Pietro Zanetti, abbracciandolo come un figlio, che le sue ultime speranze sono riposte negli alpinisti Italiani. Le giornate degli alpinisti itulia- apFRtdrnsclcremspmzevcpczvscsilCqrflni .90110 felicissimi: Essi sono stati ricevuti all'Ambasciata e al Mattino d'Italia, al Fascio, al Dopolavoro ed al Cìrcolo italiano, 'testando Vammi- ^J^%VlòÌ^mSt meii'o Gli 'alpinisti italiani sono entusia- .. , . . .. ! • .. . , f% rf^™~e'!''' e< ^mmiraU del10 Sp"',t0 rlalmi? ' ? ovunque. Un unno velo di profondo Hrìstézza ì causalo dalla scomparsa di Mutteoda e Di' dedwalu la ndo cui e slata ce ri ni 0 n ia dell'appello /«sc'5'a fatto M'Ambasciata dall Ambasciatore, facendolo precede re sàa nobili parole aceumunando la k"5"6 *^«afa « "»clla di Re Al berrò cui il conte Bonacossa fu coni pagno in quurantuna ascensioni. S. B.

Persone citate: Bonacossa, Claussen, Durando, Gervasutti, Matteoda, Pietro Zanetti, Zanetti

Luoghi citati: Buenos Aires, Italia