Annotazioni bibliografiche di Paolo Monelli

Annotazioni bibliografiche Annotazioni bibliografiche «Barbaro dominio» di Paolo Monelli I'ra le pubblicazioni che ho messe;Mda V^rte, '» questi giorni, per esami-'pnarmele con più agio, e che mi indù-1oconoa interrompere, per qualche gior-; rno, 1' inchiesta sull'attività edito- i c riale, • --.a questo esame non rientra j tanch'esso, in certo senso, nell'inchiesta?,muna pratica esemplificazione e docu-i daentazioni di più degna editoria, in ap- pendice ai concetti generali, alle di-1 S scussjoni teoriche?... — dicevo, tra lei dpubblicazioni cui mi pare si leghi un t pjù notevole interesse culturale, o una1? più gustosa curiosità, ecco, d'alto in-! n teresse culturale, la traduzione dell'o-• spera di Edoardo Zeller, La filosofia1,ddei Greci nel suo sviluppo storico, tra- lduzione di Rodolfo Mondolfo; e a un p giusto mezzo tra l'austera cultura e la! sdilettosa curiosità, il Barbaro dominio,, vdi Monelli, il Cristoforo Colombo dijdEttore Fabietti, e il Da Leonardo Marconi, di Francesco Savorgnan diesBrazzà; e curiosità attraentissime, prò- ' ase di viaggio, di vigili e studiosi viag- ogiatori. Slam bui, di Renato Eova Scop- "pa, e Altre terre, di Luigi Freddi. Noni ql'esauriremo tutta oggi, questa ricca te meritoria produzione libraria; ma unin po' per giorno.... a D„... .... 'fQuesto Barbili!) dominio, di Paolo Mo^^ èdito da "Milano; da VMcl\^1Ar\&r\\\ tutina en^nMinlI aer,l-nn i ; t< Hoepli - reca sottotitoli esplicativi,.^ sulla fodera della copertina. ■. proces- tr -«^gP P^Lecentf es Znit^B. e bto m da]|a ,in^ua con antichi e nuovl ar_ „omenti| storia ed etimologia delle pa-!"TO]R e aneddoti per svagare il lettore ». 2E reca per motto, a esplicazione delis titolo, lo sdegnato grido del Machia- (velli: '■■ A ognuno puzza questo barbaro ddominion. Ma più esplicativo, più rap-1 Mpresentativo di tutto e suggestivo, quel i bDante, che l'agile e vivificatrice ma-1 «t;t, ,i- m«,.„ii£ i,„ „M,«t» „j„„„,r, Itita di Novello ha schizzato appunto ysulla fodera della coperta: quel Dantej pche con più esacerbata grinta e occhi t spiritati, leva le braccia, seandolezzato, l S0Pra un'Italia lastricata di exploit, di i D'la"ci"!'' di consommé, di stand, di quid, dl di comfort, di /«m, di camion, mAi hfJXK (]i n> dl ,.ruyoiu... di- p verse lin„ue orribili faveUe ,nForse non usciamo dal campo filoso- mUjco. filosofia delle parole, filosofia del- t l'eloquio. Ma filosofia della più combat- tiva. Il Monelli, buon combattente della,l grande guerra, ha conservato l'animo 'vdella battaglia; e se non ha più occa- |t sione di sparare sopra l'oste nemica, di m muoverle incontro alla bajonetta, rav- E ^ • de M mlra ^ ^ l Qste ^esU fa, di le stranie_ v re che uanno valicato le Alpi, che dila- s gano infeste per la dolce penisola. EJ' anzitutto ammonisce, a ragione prote-tstando: d r ,. ... ,, , t le loro'0 m^^J^^^^^ì^ ' °di presuntuosi, di schiavi; jpsolo dovrebbe suscitare rea-1 ec'è più posto in un'Italia ar- j j dita e cosciente di sè per1 i cianciuglia-]u «gS per questo' \^nl. Non j tori alla baicanica dl palette foreltie-! ire: il gusto dell'esotico cosi nei modi) suo spadone, cogliendole a volo: da abat-jom esempligrazia, ad apprendi¬ m Q™}}* - Pallette forestiere: -Monelli le infila tutte, a una a una, col gsMgsaggiò, da atout a baguette, da béguin.a hnnl:ì,itif,-pi\ Ha /ini/: ;ri;u i,ir a hurejtti ' sn bookmaker e a cachet, e carnet, e chàssis, e chi-' gnoii. e rlaque, e debutto, e dessert, eì^ e ferry-boat, e flirt, e foyer,? !!"f"' * '?'«'>*> e ' e '™*%'e "(""'H' e ""«'"".'>■ ^hangar, ehotel,^ imbarcatlero e mi baiìd e jockey e,knock-out, e leddsr, e lift, e lingeria, e .{lingòtto, e mannequin, e mascotte, ejl)U1tch, e ménage, e nécessaire, e j nuance, e ouverture, e paletot, e pa«)ie,ie parabrise, e parvenu, e paté, e pari»0'1'?- e pedigree, e pyjamas, e rajah, e \raté' e reclame, e rècord, e refrain^ e Cini/, e rubinetto, e sabotanqio, e sele- sjoiirv. e shampooing, e silhoutte, e ski. e snob, e standard, e tabarin, e tearoom, e touM, e toilette, e tramwaii. e vermouth, e ris-à-vis, e iraterprooj, e yacht, e mppu, detto per minestra Cinquecento, anzi seicento e più, di que-i sti nemici di nostra lingua, che il Mo-< nelli non s'accontenta di ^figgere. 1mortalmente; ma cui si compiace indii|Praticare -1 autoPsla' e indagare come, ; introdotti in casa nostra, come annida-, ,tisi tra di noi| e quali eacCiando !egit- vocj n0stre. e perchè ricettati e. spesso ricercati'con benevolenza, dai !una folla di gente, dalle donnette e da-!. gli imbecilli, tanta gente, dacché « lesi \sots depuis Adam sont eu majorìté». INota 10 stesso Monelli che : > i «...Spesso la difficoltà di sostituire lei \ Parole straniere sta ««Ifattodie* ;m° 'a parola straniera, identica alla , noatra per un abbellimento o una sin-. ! matura del concetto, invece di esten-1 ldere il significato della nostra. E quan-; ido voSllamo esprimere quell abbellì-; : mento o quella sfumatura, ecco ci pare, ■ ,,he la parola nostra non serva più... ». ; . Pare ridicolo: ma non riesce facile. , convincere una signora che Vabat-jour\ del suo salotto non perde niente affatto! di eleganza, e semplicemente lo si chiaìma come si deve, chiamandolo paralu-: \m*> » set°nda delia foggia, o svèntola; |che l'aigrette del suo cappello non e, {- un nnaccMo. che ,a| baguette delle sue calze è il fiore; che' il btiye è esattamente il color falbo;! che il bijou è il giojello; che il bleu è il blu; e la cape è il mantello, o cappa; eiil chignon, il nodo; e la couture, il taglio, Ae tagliatore il couturier; e il crèpe è ili crespo, e crespone il crépon; e la deiv-ì il merletto: e foncé significa l semplicemente cupo; e u juw è ii già->Metto, o giavazzo; e la lingeria è lail^in^i^,.^. e ja lorgnette o li Ionyno)i|\3ono l'occhialino; e mannequin, in ita- j liano, si dice, a seconda, manichino, ; ometto, fantoccio, pupa, piàvola, mo- della; e maquillage è precisamente, in^o.^.^^^; lo scortico, con Jacopone da Todi; men- itre, manco male, il crayoii è la matita, leilrougoèi] rosso, o rossetto, e il noir, |Vedi maraviglia, è il nero, e la creine è ila pomata, e la pondre è esattamente la cipria. E così, la mitaine si chiama, in nostra lingua, mezzo guanto; e U nécessaire, astuccio o custodia, corredo da teletta o guarnimento: e la nuance è una sfumatura, un tono, una grada-. . , , ,,„,„ .j-.i zione. materialmente di Unta, o ideal- mente, di pensiero, di sentimento: e la nurse è la bambinaja. o governante. |qualche volta l'infermiera... Ah, caro Monelli, rna tu, cosi esperto di mondo, puoi imaginare che la signora che, per ostentare alle amiche la propria numerosa servitù, lascia cadere nel discorso, che la nurse del suo ultimo nato, eccetera ; si adatterà, a chiamarla bonaria- mente la bambinaia, la governante? E dove se n'andrebbe lo chic? E ancora tu, Monelli, li senti gli elcSantoni che rinunziano all'aplomb, per dire, come usa la gente pulita, correntemente, e come tu giustamente consi- ?", dire sussiego, mutria, gravità, — nella nostra lingua c'è da scegliere sempre fin che si vuole. — o anche baidanza, o disinvoltura? E rinunzino al- l'atout, per dire briscola; e al blasé. per dire vissuto, o ottuso, come più spesso si constata, che è nell'intimo, per verità, chi la posa a blasé, ovvero indifferente, scettico: e rinunzino al per dire vanteria, o smargias- sata, o inganno; e al bookmaker, per allibratore; e alla boutade, per arguzia, o facezia; e al cachet, per quante pa">le tu elenchi, nei vari significati, che quella tutti li confonde: e carattere, tono, impronta, seduzione, fascino, Iinea, distinzione; e capsula: e comparsa. avventizia. Insistiamo:«calembour è freddura, bisticcio; camion è autocapro: ^^^'^^0'^^c^t^ ' f r ^,, è%fida 0 coppa, pre. j 0 titolo; chàssis è telaio, od ossa- tura, armatura, o cassetto; cheque, hai ragionissima, amico Monelli, « ...è una delle parole straniere più "uU"'^^R^^^S'^JSS? 2^fcw<;*ff?;tramile™*' check) lo sostituisce integralmente e legalmente (art. 339 del Codice di Commercio). Ma dice Alfredo Panzini nel suo Dizionario Moderno: « l'uso di voci straniere e barbare sembra segno di maggiore dottri«a ». Così per esempio nell'Enciclopedia. Italiana, si parla dell'assegno sotto la. yoce asseg/0. ma p0, u compilatore, parenclogH aver fatto uno sforzo già troppo grande, per tutto il corso dell'articolo non usa che la parola chèque, Dio gli perdoni... ». Sicuro: fino nella Treccani si è insimiata la peste dei barbarismi. E il loro penetrare e il loro abbarbicarsi, cosi numerosi e cosi impudenti, nel bell'idio- ma del sì, « peccato è nostro, e non na- turai cosa»: peccato, colpa, soprattut d'ignoranza, dei troppi che ignorano le immancabili e innumerabilì risorse verbali della nostra lingua, che per tutto ha il suo vocabolo, assai più e assai meglio che ogni parlata forestiera. E poi, peccato, colpa, di presunzione, e lnsieme ^ balordagrgiI1e : di quelli che vogliono far sentire dl sapere le lingue straniere, e son quei che le sanno con 'a stessa competenza e finezza dei portieri d'albergo; e ci devono mettere nel discorso il mot francese, o la parolet- ta inglese: peregrine espressioni: five 0' « esemptio' oj'^rbockers. a'^m^po*^ ^^mM sfgXcati estensivi, ip- picp, mondo delle corso, mondo ippico; e fantino il jockey; e circolo, o casino, j\ club; e casino il kursaal; e trattoria u restaurant; e festa campestre il gar- o panfilo, un Aen.MrUl. e panfilio yac][t; giallo, a seconda, o sala di bai- latura, il décolleté; e corrotto, vizioso, guasto, depravato, un débauché. E si può continuare : per cinquecento, seicento e più vocaboli, come ha fatto Monelli: che nella sua italianissima. ganta crociata contro la corruzione . bile della lingua di Dante, ha mes- . . ... iiu.. r.{f, mii-THt: a zìpi so insieme un libro dei più numxi e uei ju vivaci e dei più utili che mai; e in- ^ ìm0 spassosissimo libro, con storlPUe, divagaz,0nl erudite e amene divagazioni, tutto uno spumeg- ^ dì trovate. un frizzare di umori- s i 8farfallare di paradossi. E' .55 mi5ioi^Monelli questo- dotto e sbarazzino, concettoso e leggiadro, maiizi0so e franco, giovane di pensiero e dl stiiei freschissimo di giovinezza. MARIO BASSI.

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