Combattenti e mutilati della grande guerra s'inchinano dinanzi alla salma del Condottiero

Combattenti e mutilati della grande guerra s'inchinano dinanzi alla salma del Condottiero L'angosciata veglia di Bruxelles Combattenti e mutilati della grande guerra s'inchinano dinanzi alla salma del Condottiero L'anima della Nazione Bruxelles, 20 notte. La 'Piazza dei Palazzi, da quindici anni teatro di imponenti manifestazioni ogniqualvolta il cuore della nazione ha voluto esprimere con maggior vigore i suoi palpiti, non ha mai visto scene di commozione così vaste e profonde come quelle cui abbiamo assistito oggi. Come all'epoca dell'armistizio, come nelle giornate dcll'Yser, come durante un interminabile corteo di combattenti nel 1930, la moltitudine ha sfilato ancora dinanzi al Re; ma se per la prima volta non è scoppiata una formidabile ovazione, si è però avuta la sensazione di sentire meglio d'ogni altra volta battere il cuore del popolo in un grande silenzio, più fervido degli evviva. Dolore di popolo Ieri sera una siepe umana di centinaia di migliaia di persone affiancava il nastro stradale di sette chilometi i separante il castello di Laecken dal Palazzo Reale, e questa folla si è ricostituita spontaneamente fin dal primo [mattino nella vasta piazza battuta dal\vento freddo delie A, donne. Una dupli-\ce categoria di visitatori si allineava su una traiettoria di qualche chilometro per visitare i resti mortali del Sovrano, che durante la notte erano stati vegliati dal clero. Da una parte centinaia di donne e scolari, dopo essere sia¬ ti alla messa volevano rivedere il loro \ Re prima di far ritorno alle loro case o alle scuole; dall'ultra erano schiere di operai e impiegati che chiedevano di avere la precedenza in modo da pota osservare l'orario di lavoro. La folla cresceva a dismisura; verso le sci arrivava fino a piazza del Trono; alle sette, raggiungeva la porla di Namur:'{' iììI ie il flusso umano è andato mano a mano sempre più aumentando, contenuto a stento dai gendarmi a cavallo. La lenta sfiluta tra » rintocchi delle campane e il sordo brontolio intermittente del cannone lontano, è divenuta una processione di pietà e di fede. In queste prime ore della giornata, che anche in questo terzo giorno di lutto aveva assunto un fallace aspetto primaverile, una signora in gramaglie, accompagnata da quattro giovani, veniva fatta passare con precedenza sugli altri e introdotta nel palazzo dal commissario Gilta. Si trattava dell'imperatrice Zita, dell'arciduca Otto e dei suoi fratelli. Essi venivano accompagnati fino alla cappella ardente, ove si inginocchiavano per alcuni istanti. An che S. E. il regio ambasciatore d'Ita-\ Ha a Bruxelles, tornato in sede sta7iiane alle 7.30, veniva immediatamente ammesso a visitare la. salma dopo essere stuto brevemente ricevuto dal Grande maresciallo di Corte. Egli in- I [augiava alcuni istanti al cospetto della salma del Re e poi si recava al ministero degli Esteri, intrattenendosi col ministro Uymuns al quale ha rinnovato le condoglianze del Governo italkino. Soltanto alle 8 la folla è stata ammessa alla sfilata. Sui gradini della grande scalinata d'onore prestavano servizio i lacchè in divisa scarlatta. Ita marca umana avanzava in silenzio. Attraverso l'anticamera del primo piano si accedeva alla stanza funebre. La cappella ardente è stata disposta nel salone del « pensatore » le cui pareti sono state ricoperte di drappi neri con frangie argentee. La salma del Re e composta sul catafalco nella sua divisa kaki di tenente generale dell'esercito, con la piccola croce di guerra da un lato e col petto attraversato dal gran cordone dell'Ordine di Leopoldo. A un lato del catafalco, in mezzo ai ceri, è stato posto il gagliardetto del Re. momentaneamente ceduto dal museo dell'esercito per espresso desiderio del Duca di Brabaute. Di fianco alla salma montano la guardia d'onore i generali De Yonghe d'Ardoye e Du Roy de Blicquy aiutanti di campo, e due ufficiali d'ordinanza. Ad essi succederanno gli ufficiali superiori della guarnigione di Bruxelles, semplici soldati ed ex-combattcnti Passano i mutilati ghioz cora u cra severa e bisognava passare, donna dal lungo crespo noni ha preso i suoi due cicchi per mano e lì ha condotti dinanzi alle spoglie del Ile. Nulla di più commovente che lo spettacolo di quei due orfani delia luce. Dai loro ocelli spenti sgorgavano grosse lacrime. Le loro braccia si sono fesr in direzione della bara come in una dedizione suprema. S'<nn passati poi altri invalidi e poi ancora dinne, vecchi, bimbi, senatori, deputati, consiglieri provinciali e comunali, ufficiali: tutte le classi della popolazione. Domani nella mattinata questo triste e sublime spettacolo si ripeterà per l'ultima volta, c giovedì Alberto I sccndrrà nella tomba tra il rullo dei tamburi vailoni e fiamminghi, il tuonar dei cannoni, il pianto delle campane di tutte Il silenzio angoscioso della moltitudine è lacerato tratto trutta da singhiozzi. Durame la mattinata dalle 60 alle 70 mila persone hanno partecipato all'ininterrotto pellegrinaggio. A partire dalle due c mezza dei pomeriggio i grandi invalidi, gli altri invalidi dì guerra ed i mutilati sono stati introdotti al palazzo senza l'obbligo della sosta nel giardino. Questi uomini dal volto scavato dal tormento della trincea, cimentati nelle più dure prove della guerra, apparivano come percossi da un dolore famigliare, affranti dall'emozione. Un combattente con te gambe palatizzate era trasportato da un suo fratello; due cicchi davano la mano ad una donna vestita di nero; e poi storpi, monchi, mutilati d'I viso tutti i gloriosi rottami della guerra... E lacrime su tutti i visi; e singhiozzi che squassavano i petti. K paralitico, col capo inclinato sulle jspalle del fratello implorava fra i sin- * lasciami, lasciami qui, an- momento! ». afa la consegna '• " arando ,..,„. j^a | ' le chiese del Belgio, non prima però che ventimila ex-combattenti non siano ancora sfilati dinanzi al palazzo di Laeken per recare l'ultimo saluto al Re Soldato. Nello stesso tempo una delegazione dei reggimenti, delle scuole e dei circoli privati si recherà a Marchc-lesDames, che dista una settantina di chilometri, per deporre corone B osservare un minuto di silenzio sul luogo ove il Re è caduto. Ivi verrà eretto un monumento perchè le generazioni future conservino il ricordo del tragico avvenimento che alle porte di Namur ha costato la vita al cavalleresco Sovrano. Il lutto di Corte [Popolo belga, percorrendo m corteo ic \principali arterie della capitale. Il pa\llod° di gran lutto durerà ire mesi, fi La Corte ha preso il lutto per un semestre; ma lo sospenderà per due giorni. Infatti il Duca di Brabanle, colonnello di fanteria, è stato nominato ieri tenente generale dal Consiglio di Gabinetto, e presterà giuramento venerdì mattina alle 11 nella qualità di nuovo Sovrano del Belgio, dinanzi ai due rami del Parlamento riuniti in unica seduta. Subito dopo il Re e la Regina prenderanno ufficialmente contatto col no al 17 maggio 1934;; il secondo periodo sarà di sci settimane, dal 1S marzo ni 29 giugno; nel terzo periodo che va sino al 17 agosto le dame potranno indossare vesti nere e bianche, guanti bianchi, cappelli bianchi, perle e dia¬ \ nianti. '{recarsi alla Collegiata dei Ss. Michele Al corteo funebre di giovedì parteci' peranno solo i Prìncipi Leopoldo e Carilo e il Principe Umberto di Savoia, col ìsuo seguito; i Capi di Stato e le Misìsioni estere. I Corpi costituiti chiudeI ranno il corteo, che lascierà il Palazzo idi Bruxelles alle ore dieci precise per \ c Gudula, dove saranno impartite cin que assoluzioni ai piedi del catafalco da monsignor Micara, Nunzio apostolico, dal Primate del Belgio Cai dinaie Van Roey e da tre Vescovi belgi. La Messa di « requiem » sarà cantata dalla, corale delia cattedrale di St.-Rombaut, di Malincs, alla quale si aggiungeranno parecchi elementi della « Sellala Cantorum » del grande Seminario. Venerdì, in occasione dell'insediamento del Re Leopoldo III, un solenne « Te Deum » sarà officiato alla. Collegiata di San Gudula dal Cardinale Van Roey e la corale di S. Romhaut canterà il Te Deum sotto la direzione del canonico van Nuffel. Notiamo a titolo di informazione che I i gruppi socialisti delia Camera e del Senato hanno deciso di partecipare ai lavori del comitato segreto che giovedì, dopo i funerali di Alberto I, redigerà l'indirizzo al nuovo Sovrano. In questo comitato figureranno perciò 4 deputati e 5 senatori socialisti, tra i quali Digneffe presidente del Senato. D. L. PARISET. Il Principe Umberto ai funerali in rappresentanza del Re Roma, 20 notte. S. A. R. il Principe di Piemonte interverrà ai funerali di Re Alberto come Principe congiunto e come rappresentante di S. M. il Re. Il Sovrano ha inviato a Bruxelles anche una. Missione formata dal generale Glo-'ria aiutante di campo di S. M., dai\Principe Ruffo di Calabria, Mastro\delle cerimonie di Corte, dal maggie- aiutante di re Roero di Cortanze campo di Sua Maestà. Al seguito del Principe di Piemonte sono inoltre il capitano Carignanildi Tolme, ufficiale d'ordinanza in rap-jpresentanza del primo aiutante di :campo generale Gabba, il marchese jIppolito di S. Albano di Lucinge. [gentiluomo di Corte di S. A. R. la:Principessa di Piemonte, e-1 il cavi-\tnno di Aeronautica Turinetti di\Priero, ufficiale d'ordinanza. [ Von Keller a Bruxelles come rappresentante del Reich Berlino, 20 notte. Il Ministro plenipotenziario vort Keller è partito stasera per Bruxelles in qualità di Ambasciatore in missione straordinaria per rappresentare il Presidente del P.eich e il Governo tedesco alle esequie dei P-e Alberto. e e luto dei Re sarà cattivissimaTnel 193-! Ma 11 Sovrano del Belgio sarà pure col j pito. Il popolo sembra rattristato come all'avvicinarsi di una sciagura e si sente colnito alla testa». '• E' fuori di dubbio che vi è di che far Bandiere abbrunate sul picco Alberto I Parigi, 20 notte. Il signor Felice Guyot, che pratica la astrologia scientifica, pubblica sovente nel Quotìdien articoli su tale argomento. Lo stesso giornale ricorda oggi che nel dicembre 1P33 nel periodico V» il signor Guyot pubblicò le seguenti predizioni: ■ì. Minacce per un Re. E' pure certo che un grande Re universalmente ri sPcttato sarà direttamente minacciato nella sua vita. In Bran Bretagna la sa | discutere appassionatamente avversari ' e partigiani "della scienza degli astri. Intanto anche le guide alpine, che nutrivano pei defunto Sovrano de' Belgio un vero entusiasmo, sono costernate Starnane una giovane guida di Chamonix ha voluto rendere un estremo omàggio alla memoria di Alberto I compiendo un triste pellegrinaggio sulla cima del Monte Alberto I, una dei'.e riù alte della catena del Bianco. La guida Ar-turo Ravanel, figlio della famosa guidache ucr molti anni fu preferita ria] Ke nelle" ascensioni nello Alvi savoiarde e nella, catena del Bianco,' é partiti ac-compagnata da due suoi compagni del-la scuola delle guide di Chamcnix *la-A^to1! rJhJoi^Cl^Ltò nella neve due bandiere dai co-ori i,^. gi e francesi abbrunate. Compiuto i! rito .U omaggio, il trio ha fatto ritor- nò a Chamonix alle 16.