I sommergibili "Toti,, e "Sciesa,, tornano dalla trionfale crociera nel mari del Sud

I sommergibili "Toti,, e "Sciesa,, tornano dalla trionfale crociera nel mari del Sud I sommergibili "Toti,, e "Sciesa,, tornano dalla trionfale crociera nel mari del Sud Roma, 19 notte, c CIrca cinque meri or sono, mentre 1 pL»,,» .„m„0,.«-iv,ìi: <,nem n nnini,, =h «I due sommergibili nostri, il Battila ed ili mrlslirc. compiuta la loro memora-isme crociera nei marl artlcl c tóu.A.\é «antico si affrettavano a grandi gicr- i nate verso il porto dl Civitavecchia, al-'d tre due sommergibili, il roti e lo Scic- nse simMl a quelli r.e:!a minuscola dU-:3IcwazAcne (1400 tonnoUate), ma anche s .fmitiira nplla pceellpr-n c™ a soUda struttura, nella, eccellerla macchine, «eli intrepida ^^^^^^J^SSi^^ vre del porto di La Spezia, con un cònv pit0 e*,almente or^inale, nuovo, p!o del Continente africano; coprire aim; t tempo di i-ecord una distanza dl oltre 15 000 a»!S^. portare alle Colonie dls- ^ coste dell'Africa, il sa- tluto della Patna lontann- Dal &lorno « v ,R ten3a (fu csattamente u 14 ' p settembre) il Tati e lo Soiosa hanno! s corso, impavidi e sicuri, i marl del Sud.iu in Italia, il viaggio ha avuto po.chis- s sima risonanza nei giornali: la notizia,ldappena, dell'avvenuta partenza; e poi,! ^ quando in quando, qualche somma-, a** * frammentaria notizia per segna- d'"6 ''^ del,C due MVi 11,6 ^ei^Ubn niù importanti del lungo itinerario. QUesto * nu]raltr0< La Marisa italiana, tcdeìD at suo sti!ei prepara in silenzio, opera in silenzio: il suo motto ù anche questa volta quello di Mussolini : « Fino a che tutto non è compiuto, nulla agn compiuto ». Ora. però, che i due som marginili sono sulla via del ritorno (è imminente ormai il loro arrivo a BarceUona' 6 0 domenica saranno a La Spezia) le ragioni di tanto riserbo cadono ed è venuto il momento dl illustrare questa impresa dell' Armata italiana, come una nuova, superba dimostrazione di forza e dl ardimento; come una prova di quanto valgono macchine, uomini, motori e volontà, le navi ed 1 marinai dell'Italia fascista. E' ve- kdrrdmpnuto il momento dl scrivere questa |nuova, bellissima pagina di storia con- ' ltemporanea, in quello stesso libro che' racconta la crociera dei Milleìire e del! sBalilla tra la Groenlandia e Terranova, Din attesa della trasvolata della secon-iVda Squadra Aerea Atlantica, e la cam- : spagna nell'Estremo Oriente del Trento be dell'Esperò. aStupenda autonomia pcsdella Marina, create dal Regime, hall- no reali possibilità di azione anche molto al di fuori del Mediterraneo. Per mquanto riguarda i sommergibili, il n- sultato ha un particolare valore, trat- tandosi di navi create per la guerra, per l'azione (i marinai hanno coniatojla ffase di « navi trincee») non per lei crociere, tanto 6 vero che, ordinarla-dmente le grandi Mari estere .Uare scortare i loro sommergibili cheldebl>on<> compiere lunghissime naviga- zioni ln temP° di pace, da speciali navii * appoggio, dette anche Sfotter ship\* hanno a bordo officine per le ri-parazioni di macchinario, grandi prov- v*8te di viveri, di ottimi combustibili 0 ■• ««W ™ 1 rUotrmen-X^' e dispongano altresì di ampi ocalii°" vanno ad a oggiare gli ufficiali ei g^equipaggi delle unita subacquee du- rante la sosta nei porti. : „°u,rante ]a circurana\-igazione del-! l'Africa, il Tati e lo Sciesa (come gtt|« delire ed il Balilla) hanno invece ' __ _ • i jj * » ~ «. g^^i^2^?5^?l^l^Mf^d.. ,.„„;,.„„- ,11 „„„.• , ,. vissuto interamente con i proprii mez- zi e con quelli a disposizione di chiun- que; hanno riparato a bordo le piccole, inevitabili avarie, si sono riforniti con quello che trovavano nel porti visitati;, » •u>wu»a ( s loro ufficiali e gli equipaggi sono ri- \ ti costantemente a bordo. SOpp0r.i|tandp benissimo il caldo e tutte le re- strizioni imposte dallo spazio angusto di cui disponevano. Nessun sommergi-1 bile estero ha finora al suo attivo al- i cunchè di simile. : In sostanza come il Balilla ed il Jlfil- ÌSciesa hanno superato una prova non ve di e primato u - ■ .t - : sommertomi n ouuimcigiwu ». : Il viaggio che le due unità hanno co- :pert0 è di 15 mila miglia ed ha richie- , sto cinqUe mesi; ie tappe del periplo iaono 6tate Porto Said, Massaua, Aden, , Mogadiscio, Klslmayo, Mombasa, Zan- zibar. Dar es Salam, Diego. Suarez, 1 Lorenzo Marquez, Durban Cape Town,jLobito, Walfish, San Tome, Dakar,i Porto Praia, Las Palmas e Gibilterra. Da notare che navi da guerra italiane i n°n avevano toccato i porti dell'Africa imeridionale da vent'annl e che nessun : sommePgibile, di nessuno Stato, era mai apparso in quel mari: si Immagina da , questo l'interesse suscitato te quelle , popolazioni e le accogUenze ovunque e tmMto rìa, .„,IH motinoi r •n^t,,^ a - 5°Yate dEl °ftrl marlnai- barrivo è e!st?^ avvenimento per quei paesi e mergiblle, accolti dai nostri marinai con quella garbata cortesia che è prò-1^ pria del popolo italiano. e tu holir. e -irthi-anti ninniate I Mtvc Di queste belle e vibranti giornate sudafricane, al Ministero della Marina é pervenuta già una documentazione imponente con i giornali locali che de-! dicano pagine e pagine all'arrivo delle B navi italiane ed alle manifestazioni od, 3lic cerimonie svoltesi durante il loroipsoggiorno. Sisnificativo il rammarico che affiora nei giornali delle colonie - Dominio sudafricano, |: m^^J^^"^^^^'^-^verno «0 di non avere manda- | C'.rif, in.1 pgiù, iu jmerSibil1 to mai alcun sottomarino lag, _ , Assoluto SUCCESSO teCHlCO |n Oltre ad essere tecnicamente riusci-:d ta, dunque, la difficile crociera ha a-, s vuto un risultato propagandistico prim'ordrae. L'Italia fascista ha mo- ° strato una immagine vivente di sè ad j Jun intero Continente, documentando la sua capacità organizzativa, la qualità dello sue macchine e dei suoi uomini Questo significato ò stato sempre pric altamente apprezzato, com'èn=a;ural^j i C dalle nostre Colonie, che, non solo M | C^° ^.«.S?.,^.-! Uana, accogliendo entusiasticamente lai bella ed ardita messaggeria, ma si so- j no intese nvalonzzate arjli occhi delle | autorità locali delle altre colonie, de-j °gli stessi indigeni. Chi poteva ridire il, Anobile orgóglio desìi italiani di Mom-I „kar, nel vedere'quel duplice drappello I cdi soldati del loro Paese, sfilare in pa- Wrata tra la folla acclamante, fiero, ir reprensibile, circonfuso dall'aureola della bella gesta compiuta? Ed un foglio di Dakar, che dispone dl mezzi quanto mai primitivi, trova gli accenti più belli per esprimere la commozione degli italiani per la visita imprevista; il foglio, che si intitola «La voce degli italiani dì Dakar.» scrive che con i due sottomarini «è la Pa- trla che giunge a salutare i suol figli lontani *. Significativo politicamente è quanto si legge nell'altro giornale inglese di Durban (Porto Natal), il «Natal AdVisers: «Molti si domandano — con stata il giornale — perchè l'Italia ab bia Inviato due sommergibili nelle acque sudafricane e perchè le nostre ccndbsviidM?„ ,„ rp,ce perone ie nostre popolazioni sono state obbligate a fare 1 conoscenza con le unità subacquee, vi-1 sitando quelle di una Nazione amica, j ànChe le rispettive "risposte: l'Italia ha| occupato nel mesi più recenti, un posto molto brillante nel mondo. Il ^iró-l. mo volo dall'Italia a Chicago compiu-1 mua^nostoilltwit < to dai suol aerei sotto il comando del ■ Maresciallo Balbo, costituisce un av-; jvenimento del quale ogni Nazione dor]ivrebbe sentirsi orgogliosa. Il successo ,diportato da una società Italia .pÙJando nelle attuali condizioni di crl-lsideUa navigazione, con il governo de>, l'Untone Sudafricana, la convenzioneiPer un« linea colere sovvenzionata che \& congiungerà al Mediterraneo, è al- tresl certamente di grande importali-1 fa' La presenza dei due sommergibili ; ■•italiani nel nostro porto dev XSSS^SSS&SSft iff^^Spoató* og-iiJ^'a marina di considerevole poten-; |3 In tutti, cam , ,.Italia a oggi mo. j :stra ]a sua banfJÌEra> fermamente el !sa&glament€> e noi dobbiamo ammi-ì |£&^*itirf«^^ 'CS3£h& nel suo destino i-.~-.-i- . ldittaiS nel nostro" porto'deve" orà°con-1 ostinano a criticare le muniiestazioni della nuova, imperiale ». ;Ed ecco infine la descrizione dell'ar-| rivo delle due navi a Durban, ouale è riportato nel «Natal Mercury»: « Più di ventimila spettatori affollavano tut-l, ti 1 luochi della città dai quali si hai Il 1 1 UU»;U Wl^tta Vs4 k IU U:\l VjUClil HI uà ampia vista sul mare, ed attesero per iciI'ca quattro ore l'arrivo dei primi sommergibili che giungevano a Dur- Iogni ca- ban. Specialmente ne! porti 1 segglato, ogni galleggiante, e persino; le grue erano gremite di italiani in ca-! micia nera e di innumerevoli altre per-: f0ne- JIolte imbarcazioni a motore e- sca? slancV*« fi queste due navi ap- sando tutti 1 mezzi di locomozione pos- sibili si precipitò verso la parte del porto ove i sommergibili si sarebbero ormeggiati. Il servizio d'ordine che era o stato accuratamente organizzato, potè a fatica trattenere la folla entusiasta che voleva ad ogni costo portare il suo saluto alle navi italiane

Persone citate: Anobile, Balbo, Cape, Lorenzo Marquez, Mussolini, Suarez, Tati