PICCOLE CAUSE GRANDI EFFETTI

PICCOLE CAUSE GRANDI EFFETTI ITALIA-AUSTRIA ED IL CORO DEI COMMENTÌ PICCOLE CAUSE GRANDI EFFETTI 1j'incontro fra i calciatori rappre-jrprendendo forma più calma e ponde jais. questa, ia ouuagua ueuejuparole dopo quella dei fatti, " " .1sE', questa, la battaglia delleìatuHe le sue cose utili e (pparole, con 1 - sue cose dannose La squadra italiana venne dome-indi'.iraca a trovarsi in una situazione taratlerc specialissimo. I primi ri |c. ano pesante gli - tipo combattimento erano il suo am-'nIiiente preferito, più l'avversario era: ptecnico e più egli riluceva. A Milano!cegii aveva tenuto a freno un Sieglicche, tecnicamente, valeva più diii7,ischek; a Bilbao aveva giganteg- zgiato; a Firenze aveva chiuso la via1 a Inuck. A Torino, sul suo terreno qe nelle sue condizioni preferite egli ivprecipitò di colpo. dI/altro mediano laterale, Piatolo,'(ddella scorsa stagione contro la'Cc-Iscoslovacchia, si Ira lasciato trasnor- etare i tèsserne le più alte lodi Avo- 'bva qualche interno affanno di carat-M,= :atere morale che non toccava la sua la sua forma: è belio che almeno i distruttori di professione! fnrra iù U «oi„ forma- è belio che\Sre-rza ne u sua torma, c oeupxnei non si impadroniscano delle cose in- !™ttee dei giuocatori per non dtatra*-|ggei-e anche quelle. i E' noto che una squadra di calcio ..... . ,ol1^uCh^ten^J^r^V^ìi ebbe immediata ripercussione sui (nI cIvè, pur nella sua più solida struttura, Lcome un castello di carte. Un puri- „*_n_ a i : . i,:„ì „j:ì;:„:,. iorisulta scosso. Il cedimento inasper-jltato verificatosi nei mediani latera- idli ebbe immediata rlpércusr'* contegno dei terzini, i quali avevano (gbisogno, dinanzi a sé, proprio di quel j vdato giuoco che non si verificò. Fuinquel ballar fra ala e mezz'ala, deri-: vante dall'atteggiamento incerto de-iCgll uomini che stavano loro di fron-; cte, che li rese incerti. Come difesa, pia squadra non fece più blocco, mal-; ggrado il lavoro pieno di abnegazio-isne di Monti. Anzi, il lavoro tutta azionc e reazione di Monti, ed i suoi sforzi per servire Meazza, e secon darlo e lanciarlo (Monti crede in Meazza e lo aiuta con entusiasmo), contribuì a sguernire ad intervalli la difesa. .PhV-tnrdi, quando la difesa si riprese e rlo'tténne,"''pei-' quanto era rcticesso1 dalla-giornata, fermezza, e consistenza, fu l'attacco a trovar subito motivi di sconnessione ed ineffi- ndcclgssseastienza. L'annullamento del terzo'«minto, quello di Ferrari, avente ognidcarattere di regolarità, la innervosì idnel momento in cui maggiormente caveva bisogno di calma; la ferita ri-lunortaia di Cesarini 1« stroncò a'La ferita.rtoortau osanni, "f•Von se ne parie?subito: solo più tar-ildi essa apparve nella gravità. inlrin- ig;-eca sua ed in quella, dei suoi effét-ffit.i. Non appena ferito, Cesarini, di-schiaro subito che v'era « qualche co sa di : srn.n ìoiPni. noinl \n 1 «rotto., neh arto colpito. Ma non diede in smante, non foce nessu-, no di quei gesti che, nella tensione ;Pnervosa del pubblico, avrebbero aVTl-.|^to il significato di .Riustificazione.ei^di irritazione. .Giuro semplicemente : che sarebbe rimasto m campo cer-, cando di impegnare un/l~!pB per venticinque minuti egli compi »il miracolo -— sono 1 medici che lo definiscono tale combattin spezzata. di r= ' ; aiimuneie '." combattimento con una cavigUa ^r< zNel corso del primo tempo Cesa-."antaa»!»stica ni) soleo rimasto sulla carne. Era stata, presa i g* m'llla ?09trtl- mezz ala d5tra- ^'Ft compagni suoi sapevano di quale resistenza al dolore doveva far mo-1 n modo chelaffinocchiera eia- 8J e». i,,i?r?rf;ì ; cera .stata tagliata.in due. ed lco simile ad una sciabolata era • stra il.coriaceo azzurro. Jl gioco M\]calcio e pieno di piccole grandi mise- ! rie che il pubblico spesso non nota: .dalie-tribune e dagli spalti si notò j ti dei nostro avanU neUattìvi* IlSo&taà cosi nettamen>te Cesarini fu del tutto fortuito. Nes- ; suna colpa a Nausch. Ma gli azzurri j son tutti del fermo convincimento che, con la squadra tutta protesa all'attacco, con poco meno di mezz'ora di giuoco a disposizione, con un solo punto di svantaggio da rimontai*, Cesarini, elemento di energia e dinamismo, avrebbe risolto la situazione. Quei palloni che in tre o quattro piPI occasioni oauoiuoiorono sui» une* s*m, dimore alcuno nelle vicinandw, avrebbero ben trovato il suo Pie:l^de, od il suo corpo lanciato.m avanti;*eI ctszmaccome mia catapulta, e sarebbero sta-l^ti deviati in rete. Ora, in omaggio a quella tesi por cui a qualcuno bisogna far del male Oliando le cose non sono finito come si desiderava, occorrerebbe far giustizia sommaria di ogni singolo uomo. Non basta l'esempio di quelle nostre società anziane che, per avei sportivamente voluto fucilar qualcuno all'indomani di ogni sconfitta, ss son trovate ad un dato momento a non aver più. uomini a disposizione n nG""io irf avpv rliaimft-n miAl ivi-i>..P00glO, aa avei ciisumtli quei pd- t rimoruo di entusiasmo, di fede, d: ; forza nioi-ale che han sempre costi- ; Hlito e sempre costituiranno la basci ccprima, la più naturale e la più consi stente del lavoro di una squadra. Ed il problema dei vecchi e dei giovani torna alla ribalta come se esua.baBtasse a risolver tutto e come : :>»asQ presentasse due soluzioni beite |q pronte, iftette, pulite, con libertà dl:scelta: 3oW a girar un commutai ore." cóme per accendere o spegnere la luce elettrica. K»empi.o tipico: Caligaris. Non è nei »uo péiioao più felice, lo si supera. L'uomo che lo po-i leva sostituire sofi'rp di una dura fé-' . |«rita, e fu fatto giuocare a. Trieste, dumiBre o lexiniuara «i utoi. wa ">sostituto, Allemanda, presenta, come iatto di nascita, l'olio novembre 1803. ! II problema dei giovani. Non R.Mproblema d'oggi o problema che si',-i.nferisca ad un particolare incontro :nternazionale. E' problema del cal-jjciò italiano, inteso nel suo senso piujno, irto di gravi difficolta, questo.. problema che tocca l'ambiente tacili- . co nostro e che presenterà senza alcun dubbio aspetti più gravi ancora; in un prossimo avvenire, se la situa-. zione non verrà a cambiare. j L'anno scorso, ed al principio di, questa stagione, due esperimenti si vollero fare con una squadra di * ca-. detti ■■ azzurri composta in ogni mo-, do possibile di giovani, a Novara ed: ssati agli anziani, non avevan e?Ef»enai.per compiti di psponsabilita. Si insistette parzialmente in M — continuando appositamente [a tenere in vita «megli incontri d:iS<:1^ - 53 che erano stati da q\\al-\ xemyi0 cancermti dal program- ™ ,~ Stèsi chieda 1g» juan^ taam peicne m chieda -• 1 • • 1 ' ■- I'lve" i(.". Blason che prima si ynje- [morti, opDUr anche di quel Bo- •ì quei Picla che sran sulla h- ioia d'jj,'* invalidi — ma ben poco, i^n complesso, come flusso di gioven-\Ir dar consistenza al lavoro squadra dei cadetti .-, COllC necessità che contornano il presti-co e van Lei „f,' ota calcio nostro, occorse ogni mpolpar la compagine con lu p deila gi0 <j volta nomini di' esperienza Da nani ai insiste sulla necessità Che le squadre nostre di Società facciano scuola, diventino dei centri di produzione, allevino forze nuove e giovani. E da anni si assiste allo spettacolo di Società che compera-no, ma non producono. Qualcunodei sodalizi nostri ha addirittura cancellato dal suo programma lecure a squadre giovani, le ha allontanate da so come una fonte di grattacapi, di spese e di nessun costrutto od utile. Qualcuno, a questo proposito, abolirebbe perfin la squadra riserve, se potesse. L'alto, esagerato prezzo dei giuocatori che alla fine delia stagione vengon posti sul mercato con disponibilità di tra-«ferimento proviene fra altro anche dì fenomeno naturale nel mondo dei commercio: molta richiesta pòca offerta alto prezzo. Il mercato ha utisi nulla da oflr re a chi ^vuole acquistare. Si chiudano un momen- fo gli occhi sulla Squadra nazionale- e ci Si ponga ne panni del dir ge"l.e ^JSg^^ae^SS ne,- « ffi^elSj£gl0!!!K settembre, prossimo, scolta. il posizione a V*è "da disperare per vanii «a tanti posti della squadra, Glie il male non «la poi esclusiva £ carattere italiano, sarebbe POC... r.,' u dq «soorre Chi ha visto ^1£rì?^(SSffJt Quadra lu^^^d^a°scorsTSsaco *3 3Jc\1 "troscena della vita fede ,d- ,,^1 ultimi mesi, puòanch crederi che concetti di »in!riov;inimentn abbiano in Hnea ringiovanimento ne abbiano in linea assoluta ed esclusiva dettata la forj ^- legga qualche giornale ^^^dal^contro con la Beo- zia a quello dell' Affienai fino a saba"'1 „ nrou0sito E si osservi » ssa ss©."*» - gradirebbero molto ritrovarsi di Fronte un Bican, alla, prossima occa j.one 0r-opre guardare al substrato del- 86 la s, S8a ^''mazione tornerà m campo a prossmia volta in un incen t ^ ti fot responsabile. Gli , dcevanoe domenica sera che ]»,^^^^SaiS^vZ^ .^niente neiTo^entì d^&li e non .iSSJ-^mSS dXm» J^f.f,a^,.lep aiutar ^orze nuove a Centri tecnici di produzione. Che è >cite dÌff'Clle B C°StrU,rC' VITTORIO POZZO

Persone citate: Blason, Caligaris, Cesa, Cesarini, Meazza

Luoghi citati: Bilbao, Firenze, Milano, Novara, Torino, Trieste