CALEPINO

CALEPINO CALEPINO CI» Americani e l'Italia. — In un libro divertente e bene informato — Coinè t/li Americani scoprirono l'Italia . Fratelli Treves Editori — Giuseppe Prezzolinl raccoglie testimonianze, ricordi, osservazioni di viagrglatorl americar.i sul nostro paese, dal 17D0 al 1850. Viaggiatori di ogni genere, viag &'atori Per divertimento, per affari, ljer salutei Per studio, e di varia col¬ ' „ / 1 ,a «6am,nat0- e 'li cui ci da no!a\ „ ' ,rafCCl „. sono g„ un' aaf , aRn afs'5' a13»1™1»: questi °D°„°„);„1 * *S^'^^"w^TSS2f" tura e sensibilità; gli scrittt che 11 Prez, 0 frivoli, o privi addirittura di spirito di osservazione e di veridicità. Tutti insieme ci offrono un quadro colorito e piacevole dei rapporti intellettuali, deile influenze morali e artistiche, sociali e di costume, della comprensione o ln comprensione, delle ideo e dei aentl menti intercorsi tra l'Italia e le genti americane in quel tempo ormai lontano. Non è facile riuscire a conoscere un popolo, e non sempre i viaggi fa voriscono le relazioni spirituali tra nazioni diverse per indole e tradizioni. « I viaggiatori ignoranti della lingua e degli usi di un paese, — osserva opportunamente il Prezzolinl — non fanno che accrescere i malintesi. Non soltanto il viaggiare non dissipa i loro pregiudizi, ma conferisce loro un'autorità che gli ignoranti rispettano troppo volentieri ». Bisognerebbe andar cauti prima di pronunciarsi; non solo le idee fatte, i concetti di uso corrente accompagnano il viaggiatore e gli velano l'esatta percezione della realtà; ma lo stesso modo di vedere e sentire la vita, 1 principi! morali e religiosi, e, perché no? la fisiologia, i gusti, l'istinto, creano barriere talvolta insormontabili tra li viaggiatore e 11 paese visitata Pregiudizi se ne trovano da tutte le parti; com'era ancor lontana nel '700 l'America dall'Italia! Il primo americano della cui venuta nel nostro paese U Prezzolinl abbia trovato memoria * un artista, Benjamin West, che giunse qui nel 1770. Era allora idea abbastanza diffusa tra gli italiani che gli americani fossero neri. « Il Cardinale Albani — narra il Prezzolini — al quale n West fu presentato, era cieco; e chiese: — E" bianco o nero? — Ed essendogli stato risposto che era bianchissimo, sorpreso gridò: — Come? bianco come me? — Ma la insistente domanda fece ridere tutti, perchè, manco a farlo apposta, il Cardinale era scuro di carnagione, quasi nero come un'oliva matura ». A sua volta l'ottimo West, condotto davanti all'Apodo ' del Belvedere, esclamò che assomigliava ad un guerriero indiano, e alla meraviglia dei presenti, che protestavano non potesse un Dio della Grecia essere paragonato a un miserabile selvaggio, soggiunse: «Eppure li ho veduti spesso, proprio in quell'atteggiamento mentre seguivano coll'occhio fisso la freccia che avevano fatto scoccare dall'arco *. Pregiudizi, sensibilità discorde, occhio nuovo: cause e circostanze di annotazioni errate o di scoperte singolari e penetranti. Nei viaggiatori americani è assai comune il preconcetto religioso; protestanti, puritani, essi considerano la Chiesa Cattolica centro di corruzione, e alla condanna aprioristica e astratta intrecciano spesso giudizi parziali e ingiusti sulla nostra vita, la società e il costume. Mentalità quacqusra, paese cattolico — si scandalizzano per poco quei galantuo- :minj; qualche nudità di statue e quadri, una certa facilità di vivere, il fare lievemente scettico e un tantino di bigotteria, bastavano a far pronunciare condanne, rampogne, rammarichi. Sposso si fermavano lì, senza saper andar ol- 1 l !tre, e scoprire la potente ragione spiri tuale del Cattolicesimo, la serenità e ! ia saggezza del costume, l'apertura e. ! l'equilibrata finezza dell'intelligenza ' italiana. Vi fu però chi, anche sul ter¬ reno religioso, ebbe impressioni total (mente contrarie a queste; Elisabatta Seton (1774-1821), venuta in Italia, non 130]0 fu ardente italofila, ma si conver ti al cattolicesimo, e fu poi beatificatajin Una lettera oosteriore alla conver ; sione scriveva: -Vi assicuro che l'es ;ser io diventata cattolica fu una sem : pliee conseguenza dell'esser io andata in un paese cattolico... ». Del resto, en tusiasmo per l'arte e per la bellezza [naturale del nostro paese, e ammira|zi0ne si fanno manifesti frequentemen; te anche nei viaggiatori più frigidi. Giudizi e simpatia variano poi non solo a seconda della coltura e mentalità deo gii osservatori, ma altresì a seconda' dei tempi. -Dagli Italiani della fine , dei '700 — osserva il Prezzolini — agli. j italiani che si battono a Curtatone0e Montanara, e sugli spalti di Roma c'è l una differenza che viene sentita anche 'dai viaggiatori più coriacei ». La lettu ra di libri come questo è sempre, in 0gni senso, piacevole, istruttiva, illu- - minante. Ci si impara a conoscere ana che nei giudizi stravaganti, . e magari ,nei giudizi negativi, non foss'altro dis-, sentendo e rivendicando: e il confron- t0 fra una certa ItaIia d'un temP° — ^uella settecentesca ad esempio dlvi- sa e servile — e 1 Italia doggl è «ra- e o i e , . a a a e o e a e r a gione d'orgoglio e di fede ». Certo i migliori di quei viaggiatori trovarono in Italia, concordemente, qualcosa di profondo ed esaltante che ben può dirsi tono di vita. Così Emerson, Longfellow, Bancroft, Washington Irving. Per Emerson l'Italia fu * l'atmosfera dorata v che illuminò la sua vita. Interessanti i ricordi letterari di George Ticknor < 1791-1871) insigne storico della letteratura spagnuola; nei suol scritti rivive la società italiana del suo tempo, e appaiono Silvio Pellico, Manzoni, Niccolini, Cesare Balbo, Capponi. Sul Manzoni ha un tratto felicissimo: «E' uno spirito sensibile, ritroso, schivo... Nella conversazione mostrò appunto a'^uest0 carattere' Per cosl dire sembra- va coraS£ioso attraverso i suoi timori; ; s parlava colla massima energia quando si sentiva più impressionato ». Nè Iva scordato il gruppo degli italianizzanti che fra il 1820 e il 18S0 .r amaroino l'Italia perchè la sentirono come : un complemento della loro educazione v. e la scoprir-ino. veramente, agli Americani. * Pensatori •/ieri, — E' uscito il secondo, denso volume dei Pensatori Greci ili Teodoro Gemperr. nella traduzione di Luigi Bandini. editrice < La Nuova Italia ; questa parte della celebre opera, cui già accennammo su queste oh ine quando tu pubblicatoli volume primo, tratta dell'* illuminismo », di 3 .ite e dei Socratici. ,T Stefano, o della bontà. — Con questo titolo Pirandello ha pubblicato sulla Nacion di Buenos Aires un saggio sottile e curioso; vi parla del figlio, e ciei loro rapporti spirituali — papa e figliolo — con intimità « grazia tenerissime e commoventi. , alfa e U a ; e o. i, a, "