La polemica sul medio evo

La polemica sul medio evo La polemica sul medio evo Chi non e stato sjf :i!Uo fin da|]a più tenera infanziu dal ,nedio evo, dal 476 e dal 1492? E non ' continuiamo a chiamar medievale ttuf 0 c;0 cno ò pu-, crm. trami ai nostro J(j0 di faie e di pensare.' eppure ci * lrà iJen Ktato lln iem. po in cui di rrietf ,0 evo ,)0n g] parlava, ci sarà pure sK it0 qualcuno che per primo avrà, prò' .lunCiato la parola. E si dovrà ammette re cne in milJe anfit quegli uomini, crf ature tli volontà, d'Intelligenza, di po 2Sià, quanto noi che Siam venuti uopo, quanto quelli che ci avevano prece* uti_ abbiano lasciato di sè nel tessute delia storia, qualcosa di più che un vuc to, un'età di mezzo, che non può esser» definita ae non con un termine net? atlvo. In rea' ,tà, 11 bell'ingegno che ha Inventato il medio evo è slato, dopo motte mlir^ jnti indag-ini, scovato, anche se 11 suo nome si nascondeva sul frontispizio» di un brutto e noioso, per quanto brtivo , libretto, stampato molti anni or flonoj, e, come accade normalmente ai li'orf di testo, perchè brutto, noioso, ma br!;'/e, ristampato poi per una diecina di edizioni. Si tratta di un professore. C fotoforo Cellario, dell'Università di H fcldelberg1, che nel 1688 mandava fuori I la prima Hìstorìa Medii Acci. O aln feno oi s'illude di averto scovato: peiio hè \^ questione è più complicata di anto non sembri. E' questo uno do- ^/.J,. , ^eW^nB M*\*nu .ca$ di dlffamazio• r^o sventurato CeflaHo'nón aveva in vc'.ntato niente. Gii stessi uomini dei Viedlo evo avevano il senso che la loio ,*;ra un'età di trapasso, e aspettavano ' con infinito fervore qualcosa -li gran* una restaurazione religiosa o poli* . ' °.1 una e la!Ll'a insieme, che met tesse n buo alle miserie di Europa. S'aspettava 11 papa angeli co o l'imperatore; e, come sempre, le < ?,0!ie- amiai'0*'"J in tutfaltra maniera. Pera quando lo sconvolgimento venne, :— e si chiamò Grande Scisma d'Occi 5ente- Umanesimo e Rinascimento. Ri \ fe&TtfS 1 tutto era mutalo. E incominciarono a gelare di media tempèsta*, di media ]fempora. anzi, incominciarono a HDai- [larne. L'aristocrazia intellettuale 'dei 1 Grandi Conciiii —Gersou, d'Ailiy, Ni- colò da Cusa — saranno ancora trepidanti, sospesi fra il terrore e la speranza, lamenteranno il mate, esiteranno sul rimedio. Ma gli uomini dell'U- ,no chiaramente eh quell è ret& della vbarbarie, i protestanti, che è l'età det >ta. barbarie e della corruzione religiosa. t Di là dal baratro gli uni si rifaranno a' «lasslcismo, gli altri al classicismo >e "«a Chiesa primitiva. l .._9_rmai i ter.niini.. de.1 periodo sono Ormai i termini del ^sosgi|i(Pn0eco l* fluitalo8 o f^^^0to^oàmwtè io stesso"' là ! Chiesa corrotta dei protestanti: dail'al1492, quando, come dirà più tardi il Voltaire, una metà del mondo scopre l'altra metà. Il povero Cellario è inno- povt cente: egli non ha fatto che ridurre in pillole ad uso scolastico ciò che era stato elaborato in tre secoli dalla coscienza storica europea. La quale non si fermerà'qui, e con- !tinuerà — durante tutto il Settecento j — ad accanirsi per svelare il mistero j di questo millennio, nel quale gli uomini facevano tutto ciò che si può pensare di meno ragionevole e naturale: regalare beni alle chiese e ai monasteri, obbedire al papa come a un sovrano temporale, tenere i propri] fratelli come schiavi, decidere con un buon duello del torto o della ragione, precipitarsi periodicamente a diecine, a centinaia di migliaia in Oriente per aderare o conquistare, dirà il' Gibbon. uva pietra tombale lontana duemila migli;. !Ma il Voltaire, e \ suoi figli e fratelli |3&ri*"& Tmffi^S la ?hSve Per aprire il mistero. Sapevano tutto: \ciò che accade nei mondo degli astri, ] degli animali, delle piante, degli tioml- ! ,inr£"!'0Pa e„ìn america, fri Inditi e al Giappone. Sapevano esattamente come dece essere l'uomo, non com'è in \ realtà. In una parola, non capivano ' nulla di ciò che è il vero medio evo, il , medio evo della fede, del governo urnajno e divino del mondo. Capivano si. e 'ouesto è il loro incontestabile merito jfi"£E5£& Wl^J.K 5!L*22t ni cronologici del periodo è negazione. I L1U11U1WC1I.1 LUTI [jfi 11'tilt dissoluzione di medio evo, avviamento all'età moderna, e cioè la formazione 1 delle grandi monarchie, l'ascendere del1 le borghesie, le istituzioni rappresenta1 tive. H progresso delle attività econO- !miche' j st$^ nemf l^eav pf^-ofònda^b iffi, Ja^vl ^oj&v^li^^ta ! generazione romantica, col suo spirito =- errore, è ! cne la comprensione e la rivalutazione jei medio evo, di cui andranno rieri i romantici, è per grandissima Dart^ svolgimento di Indirizzi e motivi già segnati dall'illuminismo; e Illuministi come Gibbon e Robertson come Gibbon e Roberteon sentiranno vi teT^tS^ storia> scopriranno neir anima umana una ricchézza che il Voltaire non avrebbe mai potuto sospettare. r, La figura più significativa in questa tremenda crisi di coscienza che sori-i il trapassò dalla storiografia dell'illu I mìnismo a quella del roiaàiitic'sm'ó è Giovanni Mmier, ehe-nella sua mobl lità di passioni, di ambizioni, di inle1^^^»^,^^ %™ ,proni alla superstizione e alte scòmu ntche, ora esalta la forza eroica dei ^^^^ef n^SIdio llC'Sni''- g^o sehlT"el° te Hsùl't0 ì a. t........ *, ».- ftnalm n..^olita cattolico (.-ondar nera tutto il basso medio evo. dis--- dazione di cattolicismo, avviamento di .stato moderno; e noi dovremo and.v oltre ^^or^^^in^ : tarlo del medio evo. die è fede, civili : cristiana e romana. Europa. II recente, noderoso, interessante v.i.]ume su, qu„]e possia;nq w;,llin.Ve vi, cende della concezione storiografica del medio evo, si chiude con ura moralità, femerita ù^^^gj^ | passato alla luce dei suoi ideali, vi ri!cerca se stessa e scopre una storia o«.t.: ; ^0>'«9 nuova, ogni giorno più ricca di significati. T nostro medio evo trad' li^^e è qualcosa di tatto: un corno,. a a - ~ sto in parti disuguali 'li umaneslnif.-, protestantesimo, illuminismo, romanticismo, positivismo, .So noi siamo e quanto — oggi diversi da Ieri', anche qui mille anni di storia andranno veduti con altri occhi, e dalia nostra coscienza rinnovata dovrà nascere una nuova, più alta visione d<! medio evo. A. CilOUUlO l'Alld. I :% IniU-llli.ll alti il.' din evo. voi. l.'Xl.lll iteli.) UilllioU'l' ileilu SoeiC'ti'i Stpru'ii Suliutpiuà.

Luoghi citati: Europa, Giappone