I cinque lustri d'attività dell'Accademia d'Armi

I cinque lustri d'attività dell'Accademia d'Armi LA SCHERMA A CREMONA I cinque lustri d'attività dell'Accademia d'Armi Cremona, 7 notte. L'Accademia d'armi di Cremona ha compiuto testò il suo venticinquesimo anno di vita feconda per la scherma italiana, vita che si può sintetizzare nella cifra dei quarantadue tornei organizzati in tale lasso di tempo. Sul finire del 1908, il nobile sport delle armi, se aveva a Cremona pochi cultori, uno ne contava che già emergeva in campo nazionale: Gino Belloni, del quale è ricorso nei passati giorni U decennio della dipartita. Lo sport della scherma era valorizzato dall'Unione Sportiva Cremonese succeduta alla gloriosa Società Ginnastica Cremonese. Da qualche anno era giunto nella nostra città Riccardo .Manipoli che della scherma conosceva tutti ì segreti. Belloni e Ferretti lo conobbero e, sul finire del 1308, fondarono quel sodalizio prettamente schermistico che prese il nome di Accademia d'Armi Cremonese e che ha U vanto di avere sempre contato nelle sue file gli esponenti maggiori dello sport cittadino. Fu subito bandito un torneo dilettanti che ebbe brillante riuscita, manifestazione che si ripetè con crescente successo negli anni 1900 e 1910. I mezzi finanziari limitavano l'attl vita organlzzativo-agonistica nel 1911 : • nel 1912; in entrambe le stagioni ebbero, però, vita i campionati pro vinciall, organizzazione assai modesta nei. confronti del valore degli organizzatori. La prima manifestazione in grande stile trovò memorabile successo nel 1913 con i campionati nazionali per dilettanti delle tre armi. La classe eccelsa ed il valore eleva ttssimo del compianto Gino Belloni venivano consacrati dalla doppia vittoria del concittadino nel fioretto e nella sciabola. Un altro glorioso scomparso, che alla causa dello sport tutto aveva dato — Piero Boine — si aggiudicava il primato nell'arma triangolare. Dopo la pausa dovuta, alla guerra, l'Accademia riprese nel 1918 la soia Attività con l'organizzazione di manifestazioni a favore dei feriti e dei mutilati. Nel 1919 il sodalizio commemorava 1 suoi Caduti bandendo un indimenticabile torneo nazionale alle tre armi per maestri che ebbe il pregio di mettere in luce le forze nuove della nostra arte insigne. Un torneo dilettanti alle tre armi r'appresentò la manifestazione più importante ' delle stagioni' 1920 e 1921. E' precisamente sul finire di quest'ultimo anno che la Accademia Cremonese iniziava la sua attività internazionale con un torneo a squadre italo-ungheresi di sciabola (prima ripresa dei contatti con gli ex-uemlci) ed un torneo italo-francese, pure a squadre, per fioretto e spada. Gino Beiloni, nel periodo più fulgido della sua carriera, assumeva il comando delle squadre di fioretto e di sciabola, assicurando all'Italia due vittorie tra le più belle ed ambite per il modo clamoroso col quale vennero ottenute. Anche nella spada la vittoria arrideva ai colori d'Italia. Era, dunque, la nostra scherma, grazie a quell'opera di valorizzazione dell'Accademia Cremonese, che riprendeva tutto il suo prestigio. La causa fascista ha nell'Accademia d'Armi di Cremona il suo brillante e significativo capitolo con la fondazione nella nostra città dell'Associazione nazionale schermitori fascisti che accolse sotto il suo gagliardetto varie centurie dei migliori dilettanti e maestri. Il dado era tratto; e dal 1922 in poi per l'Accademia Cremonese è un crescendo cosi brillante di affermazioni da porla alla avanguardia del movimento nazionale, prima, ed internazionale, poi. Nel 1923 Cremona fu ancora sede dei Campionati nazionali delle tre armi che videro le vittorie di Belloni (fioretto), Balletta (spada) e Puliti (sciabola); seguirono un torneo maestri' pure alle tre armi ed un affollatissimo torneo giovanetti. L'anno successivo è il campionato professionisti che si svolge sulle pedane cremonesi; accanto alla maggiore competizione si svolgerà anche un torneo nazionale dilettanti ed un torneo per ufficiali dell'Esercito e della Milizia. Nel 1924 ti grave lutto della scomparsa di Gino Belloni trova degna commemorazione nel torneo nazionale di fioretto che portava in palio la coppa d'oro Belloni e che fu appannaggio di Rodolfo Terlizzi su tutte le migliori lame nazionali del momento. II classico torneo del Littorio ebbe svolgimento nel 1926 affiancato da una riuscitissima competizione internazionale alle tre armi, che ebbe il pregio di radunare a Cremona il fior flore delle lame d'Europa. L'anno olimpionico 1923 vedeva all'ombra del Torrazzo le prove decisive per la selezione di Amsterdam. La battaglia senza quartiere si concludeva con la solenne consegna ai prescelti delle casacche azzurre allestite dalle dame cremonesi. Due tornei nel 1929: uno per dilettanti alle tre armi ed uno femminile, il primo che si sia disputato in Italia, con la rappresentanza gentile di ben quattordici nazioni. Si tornava ai giovani nel 1930 con tornei aperti ai Balilla, Avanguardisti e dilettanti juniores, mentre nel 193: e nel 1932 ebbe plebiscitario successo il Concorso schermistico «-Dux» che radunò a Cremona le migliori lame delle forze giovanili dell'intera peni sola. Ed eccoci al torneo „_i 1933 per mettere in evidenza le nostre forze in vista delle prime selezioni preolim pioniche agli effetti di Berlino. Quest'anno l'Accademia d'Armi Cremonese aspira a far svolgere le gare per il Campionato italiano alle tre armi, forte dell'ottima organizzazione dei quarantadue tornei precedenti. Quello che 6 già sin d'ora certo, è lo svolgimento a Cremona del campio nato femminile al fioretto per il quale l'Accademia mette in palio, in memoria di Gino Belloni, una grande ceppa d'argento intitolata al suo nome. R. B.