Il premio Bagutta a Radice

Il premio Bagutta a Radice Il premio Bagutta a Radice Un secondo premio a Lelj Milano, 30 notte. Non c'è più, per premi letterari, un clima propizio: Cifiidenze e scetticisrui li circondano, in certa misura — bisogna ammetterlo — giuslifìcabil-. Inoltre, aumentati a vista d'occhio cipullulati corno i funghi, anche presso il puboheo hanno perduto di curiosità! e di interesse. E' il destino, del resto;: tutto invecchia e si logora. Ad ogni modo, Bagutta ha voluto| paia di Accademie;-. Per di più, la sa- j letta storica dei premi si era rinnova- j ta nelle luci ed era lucente e sfolgoran- te; e un tavolo particolarmente imban-| dito era stato disposto per i giornali Bti, numerosi e arrivati dalle maggiori: cltta- i Le tre sale della taverna rigurgita- ! vano e — cosa insolita — rigurgitavano perfino di signore: scrittrici, at bastone solo, ha portato, come sempre, l'omaggio del Podestà di Siena, consi- cennano sommano boriosa Belezi riverà alla frutta? Venlidue scrittori 'sono molti e ncn facilmente digeribili; c'è -da-"preoccuparsi dello stomaco dei giudici ed essere clementi col loro giù- ;sta «rapato Una igienica nietà <&m. «uovfsutóto^|»gEf^llS«rAlsubito Vergini che spacca a mezzo la rota dei concorrenti e la ri¬ duce a undici, manifestando le sue pre- dilezioni per Emilio Radius, lo scritto- 1!zucconi. In verità, Orio Vergasi, lan-1re-cacciatore Barisoni e il toscano Maz- ZUl'CvUi. JJl venia, UH» n-l^am, luu- ■dando subito i meno papabili, ha ma- !Itribe. Il torneo della iracondia e della passione verrà poi; abbiano almeno la possibilità i coheghi di arrivare tran-munì »i niattn ripli» r»rne. De Scalzo. Ma questa è una votazione di assaggio, arrangiata per filtrare gli umori; si ballonzola di libro in libro con giudizi che risentono ancora del- l'aperitivo. Il solido vino di Bagutta non ancora ha sostanziato e definito le opinioni. L'unico che disfreni opinioni X^ot,-,h^„ a ;i -p^ii: „i uo+i„ "„i granitiche è il Bonelli, che si batte pel compaesano Mazzucconi con una osti- nazione funosa. Frattanto, a mo di pa- rentcsi, i giudici in coro estollono una deplorazione contro un editore presen- te, che ha avuto la faccia tosta di lan-ciare un volume con la dicitura: « Vin-citore dal secondo premio Bagutta » quilli al piatto della carne. E difatti a questo piatto - un'ora dopo — la battaglia si annunzia; la prima votazione si conchiude con que- sti risultati: due voti pel libro di EmilioRadius: «Amici di mezzanotte»; due pel romanzo di Raul Radice: * Vita co- mica di Corinna » e un voto ciascuno per Barisoni, Mazzucconi, Solmi, Levj, compaesano Mazzucconi con ima osti-Ma come? Eagutta definita « immorta le » — cosi è scritto all'ingresso — è una ed è sola e non ammette code e non appendici. L'editore presente rimane umiliato. La seconda votazione è comunicata al se-ondo piatto forte — stanotte Bagutta ha approntato un menu da grande albergo — e riserva una sorpresa: il De Scalzo, autore di « Sotto coperta », racconti marinareschi, si è accaparrato tre voti, mentre tutti gli altri si sono inchiodati su di un solo voto. Ma chi è questo sconosciuto che di un balzo frattura la selezione baguttiana ? Chi conosce il De Scalzo ? si chie-de di qua e di là: è un genovese di Sestri Levante, figlio di un muratore, che fu sguattero, tipografo, impiegato postale e ora 6 operaio di uno stabilimento ligure, un autodidatta, un lirico di istinto, un poeta ribelle per disperazione e per sogno. Sta per compiere i 25 anni e ha pubblicato due volumi di poesia: « Fuliggine » e « Risacca »; ma non vincerà; è un omaggio che s: vuole rendere a questo artista umilee sconosciuto, è una segnalazione chesi vuole indicare. L'artista è ancoratroppo informe e imbozzolato, resta troppo crisalide perchè Bagutta possa dargli le ali di un volo definitivo, alto e spazioso. Tuttavia, il De Scalzo, fra 1 fumi di Bagutta, si è meritato stasera una certa aureola. L'iridescenza è durata qualche attimo, poi si è spenta. Ma una briciola di orgoglio rimarrà nell'oscuro operaio genovese. E forse domani i compagni . ~ V,B u" *<"«"««•"»"••: — na unaio;3 vergasi. e — E' Stàvisky! — ha precisato Bo-;dnelli. |t „ ì R , „ 11 vincitore ...[ndi quartiere guarderanno con un altroi occhio l'amico in tuta, con le stesse ma-1 Vm sporche. E forse sorridendo lo chia-' merar.no «Il poeta», e lui di certo so-, bgnerà, altri sogni, anche con le mani. sporche... ! oQuindi la lotta è divenuta pìii serra- Bta in una baraonda di rVJli, invettive, tapo^troìì. Un giudice ha tentato di ba- rrare ed è stato smascherato. queste definizioni: la virtuosità contro l'essenza, la sostanza contro il colore.di 3UO vu„ comìoa di Corinna, e tra acc!amaziciu si è intascate le tra-dizieua'i cinquemila lire. Alto, ai t0, penzolante come un bamoù, Radice fu pescato alla Scala e trasci-nàto tra i baguttiani, una mezz'ora — Io sono pei calligrafi! — dicevaVellani-Marchi. — Ma sa scrivono a macchinai — ri-batte Bonelli. — Dalla radice vedremo l'albero! —obbietta un tantino smaccato RiccardoBacchelìi, il quale e subissato dagli udi-tori, che in cero intonano: «Evviva ilromanzo! ». E u romanz0 cioe Rau] Radice coìha vinto.mbù; Raul II Radice è un attivo collaboratore di giornali e fa parte della consulta del - -1cora ?"aul:a sr'ame; si aI?he Piu: su proposta di G a Sindacato fascista milanese autori e .scrittori. Dopo la proclamazione del -! vincitore sono arrivati telegrammi di j plauso da numerose personalità, tra — cui S. E. Marinelli e S. E. Dino Alfieri, o E poiché Bagutta nel bilancio di que- - sfanno ha constatato un'insperata opul lenza, seduta stante fu deciso di asse- Ignaro un secondo premio di lire 2500ìjal Lelj, il calligrafo così discusse, nelo inonie 0 p2r omaggio ad Otello Cavara.il compianto giornalista e musicista, che i baguttiani contarono tra i sostenitori più affezlcn jcora seduta stante, si è deliberato an- l! "itori P,iu affezionati e fedeli. Anzi, an-F. Rossi, Bcv.

Luoghi citati: Milano, Sestri Levante, Siena