Crapom "asso,, del nostro allevamento

Crapom "asso,, del nostro allevamento I GRANDI CAVALLI Crapom "asso,, del nostro allevamento L'annata Ippica testé chiusa, per quanto riguarda il galoppo, può chiamarsi « l'annata d'i Crapom », 11 cavallo che tutti gli appassionati hanno ammirato e che amano e che molti proprietari esteri ci Invidiano. Abbiamo, par le fortune del nostro allevamento, avuto altri grandi soggetti, ma di nessuno di essi si è tanto occut l t pata la stampa estera. I lusinghieri commenti esteri che si sono prolungati per lungo tempo, non hanno avuto che una breve sosta e subito si sono riaccesi animatissimi per l'iscrizione del figlio di Cranach e Pompea alla Coppa d'Oro di Ascot. Se i francesi possono esaltare il successo di Crapom nell'«Arco di Trionfo» (dalla supervalutazione del crack hanno tutto da guadagnare i rappresentanti dell'allevamento francese battuto a Longchamp), gli inglesi non hanno, almeno per ora, tali, - preoccupazioni ed il loro giudi ,ppni ed il loro giudizio è per noi assai interessante. Appena isoritto Crapom, con Bans Souci ed Agrifoglio al suol ordini, biella «Cappa d'Oro d'Ascot » (21 giugno 1034, 3500 sovrane oltre ad una poide di 50 sovrane, m. 4000) sono cominaiate oìtire Manica le considerazioni. Sul Times, sullo Sporting Lìpe, sull'Orse and Hound, quotatlssimi tecnici della specialità sono d'accordo nel concludere ohe il pericolo straniero nell'ambitissimo trofeo è rappresentato dia Crapom. E' noto che gl'inglesi, molto tempo prima della disputa del grandi premi guardano ai favoriti e come il «betting », correre o pagare, lavori per tempo. Orbene, fin da ora i favori vanno a Crapom ed all'imbattuto Hyperion di Lord Derby. Sulle colonne del Times si dà una leggera preferenza al cavallo inglese; per contro in Horse and Hound è nettamente indicato il puledro Italiano. Anche in America, dove i nostri ippofili erano umicamente conosciuti come compratori di buoni trottatori, si scrive d! Crapom come di un grande € asso » internazionale. Non sappiamo se la Razza del Soldo gli farà fare il viaggio e so tenterà di consacrare •000 un grande lauro conquistato nel paese dei migliori purosanjrue un futuro stallone del nostro allevamento: comunque non sono discare le lusinghiere considerazioni che si fanno sul « crack » nazionale. Crapom ha vinto nel 1933 in Italia 402.000 lire correndo 8 volte, vincendo 4 volte, piazzandoci secondo tre e non figurando affatto una volta all'arrivo, ed ha ottenuto nelle due corse all'estero due vittorie. Lo stato di servizio R suo stato di servizio è interessante ed all'inizio dell'armata la sua carniera non è priva di contraddizioni. Debuttava a Roma il 19 oiaa-zo nel Premio Principe Alfonso Doria (metri 1600) dove, con 54 Kg., era preceduto da Elmetto (54), ben presto scomparso dalle piste e dalla notorietà, e precedeva per tre lunghezze Kennebe (57); il 19 aprile, sempre a Roma, nel Premio Parioll ni. 16001 vinceva nettamente con 53 Kg., precedendo nell'ordine Kennebe (58), 80rolla (58) ed altri 5 cavalli, di cui finiva alla retroguardia Elmetto (58). Il 16 aprile a Milano, nel Premio Principe Emanuele Filiberto (m. 2000), con 58 Kg., a pari peso con tutti 1 suoi avversari, era battuto per 1/2 lunghezza dal vincitore Elio e precedeva di una Pilade, compagno di scuderia. Inviato VII maggio a Roma a disputare il Derby Reale (m. 2400) con il compagno di box Pilade, per non sovvertire gli ordini di scuderia che gli riteneva, sul lavoro fornito negli allenamenti, superiore il figlio di Captain Cuttle, si lasciava battere dd una Incollatura, dando, però, l'Impressione di poter dominare. Nel Premio d'Italia (m. 2400), il 28 maggio Crapom divideva i favori del pubblico co] compagno di scuderia Pitade e tutti si attendevano di vedere un arrivo tipo Derby; ma il cavallo, nelle mani di Marchetti, finiva oscuramente tra I non piazzati, mentre 11 vincitore de! nastro azzurro assicurava la ricca prova alla sua scuderia. Otto giorni dopo, il 4 giugno, il figlio di Cranach era a Torino a disputare il Premio Principe Amedeo (m. 2600) e non aveva difficoltà a battere G7itstanda, Adige, Pampino ed altri. Venne, infine, per il cavallo la grande consacrazione nella maggior moneta del Gran Premio Milano (m. 3000). La sua scuderia, che evidentemente incominciava a nutrire dubbi sulla superiorità di Pilade, dava ordini che I cavalli facessero la loro corsa. Il risultato fu quello che tutti conoscono; dopo una prova Iniziata nelle ultime posizioni, mentire Pilade ritentava la tattica che gli aveva dato la vittoria nel Premio d'Italia, Crapom (50 1/2) avanzava negli ultimi mille metri per passare poi Si tromba tutti gli avversari e per terminare, In forza, primo lasciando ad 8 lunghezze Pilade (50 1/2), che, assai provato, precedeva di 6 Etto (51), anch'egli piegante sulle ginocchia e che dava *, lunghezze a Konnebo (SI). , Il 27 agosto Crapom correva e vinceva 11 Grand Prix International d'Ostenda (on. 2200), battendo quanto dmeglio poteva allora schierare l'allevamento inglese, francese e belga. Ritornato a Milano, mentre già i nostri spartivi guardavano al Prix do l'Arde Trlomphe, per poco non si faceva battere, 11 17 settembre, nel St. LegeItaliano (m. 2800), a pari peso, da Pampino. Il grande successo riportato a Parigi l'8 ottobre nell'Are dTriomphe, dove tutti corravano contro di lut e dove tutti batteva, chiuse la sua meravigliosa attività e, in attesa di nuovi trionfi, vanne mandato ad un ben meritato riposo. Crapom, oltre alle 492.000 lire aggiudicatesi in Italia, ha portato alla sua souderia 4Ò3.350 franchi vinti a Parigi e 500.000 franchi ad OstendaSa si aggiungono le somme vinte per corto del suo allevatore, la Razza Bellotta, il « crack » italiano ed Internazionale, pur tenendo conto del cambi, ha toccato comodamente nell'annata il milione di lire. Crapom, Cranach e MarcusE' curioso rilevare nella carriera dCrapom un fatto analogo a quello verificatosi nei rapporti del padre. Cranach,. che alla stregua del fatti non era per nulla inferiore al suo coetaneo e compagno di scuderia Apelle, per vedute del suo proprietario, allevatore ed allenatore, era sempre costretto a cedergli il passo. Tesio mirava a... fabbricare un grande stallone dotato demigliori titoli. I due cavalli dominavano nettamente tutti i tre anni. Gli appassionati ricordano che, in un Gran premio a Milano, Apelle, che aveva in sella l'attuale allenatore di Crapom, fu battuto inaspettatamente da Wrlghtche montava Cranach, con gran dispetto delle folle e gran gioia degli allibratori. Venduto Apelle In Francia per l'Inghilterra, Cranach, ritornato In patria, potè poi vincere per suo conto, dimostrandosi pari al compagno e forse più resistente alle corse. Se in allevamento Apelle ha dato Cappiello, Cranach, che nella sua carriera ha vinto 1.433.054 lire, ha dato Crapom, soggetto eccezionale e per nulla inferiore at crack » francese. Pur figurando Cappello capolista dei tre anni vincitori in Francia con frs. L473.574, ha avuto un'annata assai meno faticosa e Più non correrà, essendo stato mandato in razza. Abbiamo accennato al capolista francese Cappiello con frs. 1.473.574; crediamo interessante ricordare che Crapom occupa 11 sesto posto nella statistica francese dei cavalli vincitori nel 1933, con franchi 403.350; è precedutooltre che dal figlio di .Ape/te, dai treanni Bodostp da Epinard con franchi1.415.948, Thor da Ksar con 578.524Casterari da Fitcrari con 491.100; Jumbo da Zombo con 451.560; precedepoi Brantòme (2) da Blandford, As-suèrus (3) da Astèrus, Bipeare da Bi-WW, Goyescas (5) da Gaiin-?borousfft" Pantalon (3) da Scaramouche, ecc. ecc Crapom è un cavallo di testa non facile da montare e da far partire; è lento ad entrare in azione e solo un gran fantino, come Caprioli e Gubellini, può ottenere da esso quanto può dare. Al'Inizio di ogni corsa non figura mal nel gruppo di testa; dotato di molto fiato, ha necessità di una prova severa per fare la sua corsa; quando gli altricominciano a cedere e ad arrancare, ilpoderoso baio sembra all'inizio dellasua fatica. Come tutti i grandi cavalliche hanno veramente del fondo ed abbondanza di fiato, al termine della corsa non interrompe 11 suo galoppo in poche falcate e non è pronto all'arresto dell'azione. Non è 11 cavallo spremuto che rientra al peso, ma un soggetto che conserva tutte le sue volontà. La resistenza, la forza e la volontàed il modo di correre di Crapom d fan- M (D) Ah esso, come Cranach, funziona nell'allevamento della Razza Bellotta. Marcus, fu da molti, considerato il miglior cavallo, od uno dei migliori, che per parecchi anni abbia battuto le nostre piste. Sempre riottoso alla partenza, caparbio, robustissimo, resistette all'allenamento per cinque anni; rientrava al peso, dopo una severa corsa, a testa alta, riottoso quanto mai. Lo montava allora Varga, il quale dichiarava di non aver mai sentito cedere 11 cavallo per quanti sforzi gli chiedesse. Marcus, che correva e, quando voleva impes'n.rsi, vinceva su tu'te le distanze, non figurò : al tra i vinct tori di grandi somme, perchè aveva un fatto personale con la pista di Milano, dove, per tutta la sua carriera, rimase ostinatamente al palo: e chi non vince a Milano non capitalizza. Nella iuta dei proprietari vincitori in Italia figura al primo posto la Razza del Soldo, proprietaria di Crapom srTsdns e di Pilade, con 1.293.525 (ivi non compresi 1 franchi di Parigi e di Ostenda). DI questa somma furono apportate Lire 492.000 da Ore poni, 378.400 da Pilade, 126.800 da Vimarinò, 57.400 da Agrifoglio, 40.700 da Demetra, 34.650 da Ascot.. vatori vincenti, con lire 101.430; mentre la Razza del Soldo non figura che al 14.o posto con 11.800 lire. Tra gli stalloni vincitori è nuovamente capolista Havresac II con L. 1.339.075, lo seguono Cranach con 855.850, Captain Cuttle con 797.675, Munibe con 710.715. Contrariamente a quello che si può credere,' l'allenatore ed il primo fantino della Razza del Soldo non firrurano al primissimi posti delle classifiche; Regoli, con 49 vittorie, è preceduto da Amodio, con 71, W. Carter 68, O. Menichetti 53, P. Teslo 52, Lorenzini 52. Il fantino Caprioli, con 75 .vittorie, a 3ua volta, ha dovuto cedere il passo a Gubellini. con 98, ed a Camici con 86. Crapom è in riposo al Soldo (Anzano del Parco, in quel di Como) dove la Razza del Soldo tiene il più numeroso e forse più qualitativo allevamento d'Italia. Per mento socialmente di Crapom,!.a:i?5Z21'„B_elI?U:l e.1.n ^i1.??'1 _all5"ICome stallone funziona normalmen- fe.f^SrS^^ifei'^Vi?. *-C!5' Manna, del Sans Crainte, del Parth, dei Blenheim, dei Cavaliere d'Arpino, dei Ksar, degli As-tdrus, dei Cranach... La Razza del Soldo ha, come materiale da corsa agli ordini di Federico Regoli, una cinquantina di cavalli, di cui 18 tre anni, alcuni inediti, ed una ventina di due anni. Inutile dire che i migliori e più ricercati « pedigree » sono largamente rappresentati. G. L. DELLEANI.