Ginevra attende la risposta tedesca che sì preannunzia negativa

Ginevra attende la risposta tedesca che sì preannunzia negativa LA QUESTIONE DELLA SARRE Ginevra attende la risposta tedesca che sì preannunzia negativa Ginevra, 16 cotte. L'opportunità di attendere la risposta del Governo tedesco alla comunicazione trasmessagli ieri da Ginevra a proposito della Sarre, ha indotto oggi il Consiglio societarie a fare completa vacanza. Le sedute riprenderanno domani con un ordine del giorno di carattere piuttosto blando, nella intesa che i'e3ame della questione più importante, e cioè appunto delle misure preparatorie 1>er il plebiscito della Sarre, avrà uego soltanto verso la fine della settimana. Nessuno pensa ragionevolmente che la risposta tedesca possa contenere elementi di notevolo importanza, dato che si tratterà semplicemente di un diniego di dare seguito all'invito di partecipare alla suddetta discussione. Comunque nel frattempo gli effettivi diDlomatici ginevrini andranno probabilmente aumentando di numero e d'imocrtanza in seguito agii arrivi di sir John Simon e di Paul-Boncour dal cui intervento nella questione dovrebbe logicamente scaturire qualche nuovo lume. Il barone Aloisi, che come si è detto è il relatore ufficiale su questa materia, continua intanto nella sua attività per preparare la discussione di questo delicato problema avendo avuto fra l'altro oggi al riguardo un lungo colloquio con il signor Beck, Presidente in carica de1 Consiglio. La documentazione costituita dal rcncdpdtsrmgtsdstcc=smfpstsgctoegLccl „ dle ultime petizioni contro la Com-| mmksicne internazionale di governo;uc. „ --pcCntdella Sarre inviate a Ginevra dai rappresentanti della popolazione tedesca del territorio suddetto, è andata, aumentando di volume e, quel che è peggio, di gravità nelle ultime ventiquattro ore ; anche in seguito call'arrivo di una serie di contro os- sensazioni formulate dal Presidente pche si fanno da parte tedesca all'attività della Commissione di governo; oggi può essere interessante rilevare come il Presidente della Commissione stessa, contestando oneste accuse, tenda non soltanto a giusti ficsre la sua attività repressiva nei riguardi delle formazioni nazionalsocialiste, ma cerchi di dimostrare la necessità che, almeno durante il periodo di preparazione e di svolgimento del plebiscito, siano poste a sua disposizione delle forze sufficienti per mantenere l'ordine. Altri documenti sono pervenuti al Segretariato su di una questione di notevole importanza: quella della riforma del Patto societario, che è sollevata dai Governi d'Olanda e d'Irlanda. Nessun comunicato è stato diramato finora al riguardo: tuttavia da parte di qualche elemento interessato si vorrebbe far credere che il desiderio dei presentatori di questi due memoriali sia semplicemente quello di dimostrare la fragilità delle critiche indirizzate in questi ultimi tempi alla Magna Charta della Società delle Nazioni, di cercare quindi di salvaguardarne la integrità nel suo testo attuale nell'interesse delle Piccole Potenze. In realtà sembra che le cose siano alquanto diverse e che da parte di questi due Governi si sia ben lungi dal voler contestare l'opportunità di nna riforma dello Statuto societario. Dato che questi documenti saranno distribuiti ai membri prima della chiusura di questa Sessione, non è escluso che una discussione possa aversi al riguardo nei prossimi giorni con un seguito di dichiarazioni da parte dei vari delegati. Rilevato il fatto che nè l'uno nè l'altro dei due Stati in questione è membro del Con siglio, si è voluto ravvisare da par te di qualcuno un difensore del pun to di vista di questi due Paesi nel delegato della Danimarca, eh è appunto membro del Consiglio. Trattandosi di un Paese che fa parte, co> me i due Stati sopradetti, della cosidetta coalizione ginevrina delle otto piccole Potenze. In questo senso si e anzi voluta dare oggi una interpretazione ad una visita fatta al nostro delegato barone Aloisi dal Ministro degli Affari Esteri di Danimarca, signor Scavenius. Del disarmo nessuno parla per in tanto nell'attesa che arrivi a Ginevra, come annunziato, il Presidente della Conferenza, signor Henderson. Alla riconvocazione della Commissione generale, fissata in linea di principio per il 21 corrente, nessuno pensa ragionevolmente nelle condizioni attuali; tuttavia già si annunziano i soliti insidiosi tentativi da parte della Piccola Intesa, i cui rappresentanti signori Titulescu e Benes dovrebbero arrivare entro domani o dopo domani. G. T.

Persone citate: Aloisi, Beck, Benes, Henderson, John Simon, Paul-boncour

Luoghi citati: Danimarca, Ginevra, Irlanda, Olanda